“L’angelo, l’angelo..” July non capiva. “Devi stare attenta all’angelo!” Le lacrime scorrevano veloci sul viso della ragazza, la donna davanti a lei era spaventosa. “L’angelo ti salverà, ma stai attenta, ti porterà alla morte.” July continuava a non capire, e aveva paura. Davvero sarebbe morta?? “Attenta all’angelo” Un messaggio catturò l’attenzione di July, era Harry. Erano passati tre giorni da quando avevano scopato e non si era più fatto sentire. Cosa voleva?? “Ehi July, che ne dici se ci vediamo da Starbucks oggi alle cinque?? Harry xx (quello con cui hai scopato l’altro giorno)”. La ragazza sorrise, l’aveva chiamata per nome. Difficilmente qualcuno si ricordava il suo nome, per i ragazzi lei era solo un modo di divertirsi, una puttana da scopare. Cosa voleva il riccio da lei?? Indossò velocemente un paio di jeans, una canotta bianca e le sue blazer blu. Si mise un filo di trucco e si legò i lungi capelli rossi in una coda alta, era pronta. Harry aspettava la ragazza impazientemente. Non la voleva scopare, non aveva nessun interesse per lei, semplicemente non trovava educato andare a letto con una ragazza che nemmeno si conosce. E l’unica cosa che sapeva di lei è che si chiama July Williams e che aveva i capelli rossi. “Ciao Harry” l’attenzione del riccio fu catturata da una ragazza che lo fissava curiosa. Aveva occhi azzurri e capelli rossi. “Ehi July..” Harry abbozzò un sorriso, e anche la rossa. Non si ricordava che quel ragazzo fosse così.. carino. I ricci erano scompigliati, e dei grandi occhi verdi la scrutavano. Non si ricordava di quegli occhi così profondi, così perfetti. Si sedettero e presero entrambi un frappè. “Harry sarò diretta con te, cosa vuoi??” Harry la guardò perplesso. “Perché mi hai invitato qui? Perché mi hai chiesto di uscire? Perché hai voluto incontrarmi di nuovo?” Harry si scompigliò i ricci e la guardò intensamente, era strana quella ragazza. “Boh mi sei piaciuta subito, ti trovo una ragazza interessante..” July lo inchiodò con lo sguardo. “Perché menti? Tu non sei interessato a me, ma solo alla mia vagina. Tutti lo sono.” Harry stava per parlare ma la rossa lo bloccò. “Harry io sono una puttana, una con cui andare a letto. Se pensi di uscire con me e che io mi innamori ti sbagli di grosso. Non sono quel genere di ragazze, non sai nulla di me.” Harry la guardava, non sapendo che dire. “Scusa..” July era dispiaciuta per quello ‘sfogo’ che aveva avuto col ragazzo. Il riccio le sorrise, facendo comparire sul suo volto due adorabili fossette. “Vieni ti porto in posto”. Erano ormai venti minuti che camminavano sotto il sole estivo, July era accaldata e sudata. “Cazzo Harry quanto manca??” “Un po’ di pazienza, è la ventunesima volta che me lo chiedi.” July roteò gli occhi al cielo, quel ragazzo aveva il potere di zittirla. “Siamo arrivati!!” Urlò Harry ad un tratto, per la gioia della rossa che stava morendo dalla curiosità. Si trovo davanti un enorme prato e un laghetto, non si era mai accorta di quell’enorme parco. Eppure era nel centro di Londra. Era adorabile. “Che ci facciamo qui?” “Nulla..” Harry si sedette sotto un albero e la ragazza lo imitò. “Mi rilasso in questo posto. Quando ho dei problemi, quando non sto bene vengo qui. Semplicemente nessuno mi può disturbare, ci sono solo io e i miei pensieri”. July gli sorrise, alla fine erano molto simili. “Perché ti comporti così con te stessa?” Harry la inchiodò con uno sguardo che non ammetteva bugie, che davanti a quegli occhi verdi July non sarebbe comunque riuscita a dire. “Perché ti ritieni una puttana, perché pensi che nessuno ti possa amare?” “Perché è quello che sono, è quello che pensa di me la gente. Sono un errore, sono come una barbie in mano ad altri. A volte la gente pensa che non abbia sentimenti, ma non è così.” Le lacrime le bruciavano, la gola le faceva male. Si stava confidando con un perfetto sconosciuto. “Sai, io credo che tu ti sbagli di grosso..” Harry fissava un punto indefinibile davanti a lui. “Io non ho mai pensato tutte quelle cose di te, eppure ti conosco da poco. Perché non dimostri alla gente che si sbaglia??” “Non ti capisco..” “July, io credo che tu sia completamente diversa da come ti descrivi, da come vuoi che la gente ti giudichi. Non sei una puttana, perché non la smetti di far finta di esserlo?” Gli occhi azzurri della ragazza in quel momento erano un misto di tristezza, rabbia, disperazione. Ma Harry girò di aver visto infondo a quel mare anche un barlume di speranza. “Smettila di andare in quel locale, smettila di andare a letto con chi capita. Smettila di essere diversa da come sei July..” Prese un sasso e lo lanciò nell’acqua. Sperava che le sue parole avessero colpito la ragazza, sperava di averla aiutata. In un certo senso si sentì come in dovere di proteggere quella rossa che conosceva appena. Si difendeva dal mondo diventando come tutti la volevano. Stava davvero male per lei, l’avrebbe difesa e aiutata, sapeva che ne aveva bisogno. July era grata a Harry per le sue parole, aveva tremendamente ragione. Come aveva fatto quel ragazzo a capirla? Non ci era riuscito mai nessuno. “Hai ragione Harry, hai fottutamente ragione. Grazie..” Non avrebbe mai smesso di ringraziare quel ragazzo dai capelli ricci, l’aveva ascoltata, l’aveva capita, l’aveva consigliata. In un certo senso l’aveva salvata, come un angelo. “L’angelo ti salverà” ANGOLO AUTRICE Hola a tutte (?) c: vi è piaciuto il capitolo?? Asfhkj Si lo so, è un po una merdina ewe Lasciatemi qualche recensione, è importante per me. Se avete domande, consigli, opinioni sono a vostra disposizione. Un abbraccio More_ than_ this