Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Moony_4    12/02/2013    4 recensioni
Lui, mio fratello.
Lui, il mio ragazzo.
Lui, quello a cui piaccio.
Lei, la mia migliore amica.
Lui, il ragazzo della mia migliora amica (E di conseguenza mio migliore amico.)
Lui, l'ex migliore amico.
Loro, per averli ho faticato
_______________________________
Tratto dal terzo capitolo:
"Mi siedo a gambe incrociate su un'aiuola appena fuori il cancello e guardo la luna. E' bellissima.
“Ehy” Dice una voce dietro di me.
Il suono di quella voce mi fa salire un brivido sulla schiena.
“Ciao Lou... is” Rispondo girandomi."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 10

Il giorno dopo era Halloween. Il giorno degli scherzi. Era ancora notte, Lou ed io dormivamo su un letto ed Amy e Harry su un altro. Guardai l'orologio. Le 4 di mattina. Perfetto.

Mi alzai lentamente dal letto, dando un bacio sulla punta del naso di Lou. Aprii l'armadio e mi ci infilai, vosto che era grande. Presi la lucetta tascabile e la accesi. Presi da una tasca nell'armadio, mimetizzata, il piano.

L'anno prima, ero stata vittima di scherzi da parte di tutti. Quest'anno no. Avevo preparato un piano di scherzi per ognuno dei miei amici. Presi dallo zainetto mimetico lo shampoo preferito di Zayn. Lo riempii con della maionese presa dalla valigia di Niall. Strano, aveva un piccolo frigo nella valigia. Presi il profumo nauseante di Harry e lo versai in sei barattoli di plastica. Poi presi di nuovo il miscuglio di shampoo e maionese e lo riempii con un po' di marmellata e latte. Chiusi il barattolo e versai il composto in tutti e sei i barattoli. Mescolai ognuno dei barattoli e ci attaccai un'etichetta con su scritto “SHAMPOO”. Ne avrei regalato uno a Zayn, Harry, Niall, Liam, Niall ed Amy. Mi trattenni dal fare una risata malefica e misi il colorante nei barattoli. Prima avevano un colorito giallo-verde, adesso era azzurro chiaro. Misi all'imboccatura un po' del mio profumo di vaniglia per non far sentire subito l'odore. Se ne sarebbero accorti. In caso contrario... bhe, non era un problema mio se uscivano con i capelli che puzzavano come una moffetta nel fango.

Rimisi tutto nello zainetto mimetico, comprato per l'occasione, e lo misi a sua volta nello scompartimento dell'armadio mio. Uscii dall'armadio e mi rimisi accanto a Lou, a dormire.

******LA MATTINA******

Mi svegliai guardandomi intorno. Erano le sette. Harry e Louis se l'erano svignata. Avevo infilato nello zaino di Harry la mia giacca, così avrei avuto una scusa per andare a poggiare il barattolo... sono malefica, lo so. Amy dormiva beatamente, stringendo il cuscino. Poi mi accorsi che anche dietro di me, al posto del mio Lou, c'era un cuscino. Mi alzai mettendo il barattolo destinato ad Amy in bagno. Poi le tirai un cuscino in faccia. La migliore sveglia di tutte. Lei sbuffò ed alzò il torace dal letto, buttandomi quel cuscino abbastanza incazzata. Si scatenò una piccola battaglia di cuscini, dopodichè lei si andò a fare una doccia. Io risi sotto i baffi. Mi stavo vestendo.

-Tiffy, vieni in bagno!- mi chiamò Amy. Io corsi in bagno e la trovai nella doccia con il barattolo aperto in mano. Mi misi a ridere.

-Dolcetto o scherzetto?- le chiesi. Lei si incazzò e per tutta risposta mi tirò il barattolo in faccia. Cinque minuti dopo mi stavo facendo io la doccia. Eh già, Amy ha una mira pazzesca. Non per niente era campionessa regionale di tiro alla lattina. Erano le otto meno un quarto, quindi prendemmo i libri ed uscimmo.

-Andiamo a svegliare quei due idioti?-propose. Io annuii sognante. Andammo davanti alla porta e bussammo. Venne ad aprirci il mio Lou, solo con i jeans, senza maglietta e con i pettorali al vento (?). Mlmlmlml.

Adesso, a questa visione ogni ragazza sarebbe svenuta. Ed anche Amy rimase spiazzata. Io mi mostrai forte, ma, dicendo la verità, era magnifico. Jacob Black poteva invidiarlo tranquillamente. Amy non si mosse. Io invece mi avvicinai con un sorriso che voleva sembrare malizioso, ma secondo me è sembrato TAAANTO pervertito. Gli misi un dito sul petto, dandogli un bacio sul naso (mi dovetti alzare sulle punte, era più alto di me) e scostandolo leggermente per permettermi di entrare. Vidi Harry steso sul letto, anche lui solo in jeans. Erano seczi tutti e due, dovevo ammetterlo. Mi buttai praticamente sopra di lui per poin abbracciarlo. Ricambiò l'abbraccio, sorridendo. Mi fece sentire bene come non mi sentivo da tempo. Ci eravamo leggermente allontanati. Lo stritolai praticamente e lo guardai negli occhi. Vi lessi felicità e... ansia. Chissà perchè?

Mi alzai ed andai da Louis, dandogli il meritato bacio del buongiorno.

-Siete già svegli!- osservò Amy.

-Nooooo!! Noi siamo degli ologrammi sexy e che baciano bene di Harry e Louis! Loro stanno dormendo!- ironizzò Harry alzando gli occhi al cielo. Amy lo zittì con un bacio. Mi misi sulle gambe di Lou, che si era andato a sedere sull'altro letto.

-Quei due sono così dolci che mi faranno venire il diabete!- esclamò Louis, ed io mi misi a ridere. Aveva alzato il ciuffo, così aveva un'aria dannatamente seczi. Mi poggiai al suo petto, e mi cinse le spalle con un braccio.

-Bhe, non sono le otto?- mi chiese Amy, alzandosi.

-Certo. Andiamo!- dissi alzandomi e salutando Lou con un bacino. Lo stesso fece Amy con Harry. Ce ne stavamo per anadare quando ricordai.

-Vado un momento in bagno ragazzi, mi aspetti Amy?- le chiesi. Lei annuì ed io andai in bagno mettendo i barattoli nelle loro posizioni. Ce ne andammo ed appena arrivammo davanti alla scuola suonò la prima campanella. Mi avviai al mio armadietto, ma appena ne ebbi una visuale mi misi una mano sulla fronte.

Zayn pensodiesserefigomafacciocagare Malik era appoggiato di schiena al mio armadietto, circondato da un gruppo di gallinelle starnazzanti. Giochiamo ad indovina chi, vi va?

Indovina chi c'era in prima fila davanti a Malik?

Hallyson, naturale.

Mi feci spazio tra quelle gallinelle ed arrivai davanti al ragazzo. Mi scrutò divertito.

-Che ci fai tu qui?- mi chiese. Ok, domanda stupida numero 1. Le conto.

-Forse, e dico FORSE, quello su cui stai poggiando la TUA schiena è il MIO armadietto?- gli domandai ironica. Lui fece spallucce e si spostò.

Io finalmente presi i libri e mi diressi verso l'aula di disegno.

Entrai e mi accomodai al terzo posto. Accanto alla secchiona della classe, che al posto di disegnare studiava, studiava e studiava. Iniziai a fare uno scarabocchio, ma mi annoiai presto. Una voce mi riportò alla realtà.

-Vuoi venire accanto a me dato che siamo soli entrambi?- mi chiese l'irlandese biondo che fa impazzire il mondo.

-Ma sono accanto a Claude...- cercai una scusa per scappare dalla secchiona.

-Si chiama Veronica... e poi siamo soli tutti e due- mi fece l'occhiolino. Gli sorrisi e mi alzai, andando accanto al suo posto. Diedi un occhiata al suo disegno.

-Cos'è?- gli chiesi rivolta allo scarabocchio. Lui fece spallucce.

-Un elefante.- mi rispose.

-Sembra un elefante deforme con un ornitorinco ricchione sulla schiena- commentai.

-Tif e la sua delicatezza: parte uno- mi disse sorridendo. Mi misi a ridere e feci l'errore di girarmi: Hallyson e Zayn si baciano appassionatamente... che schifo! Per fortuna la giornata entrò in fretta. Andai subito in stanza. Passai il pomeriggio a studiare aspettando le sei... che non arrivavano mai! Alle cinque andai a fare una doccia, sperando che il tempo passasse, e nel frattempo Amy sceglieva il vestito della festa. Il mio era un vestito viola, a tubino con il velo che spuntava da sotto la gonna. La maschera era semplice, con le piume viola in tinta con il vestito. Le scarpe erano con dei tacchi pazzeschi, di 15 centimetri! Ovviamente me li aveva imposti Amy, io avevo puntato su delle ballerine argentate... fa niente, le avevo comprate lo stesso, le avrei cambiate a metà serata. Una volta vestite tutte e due, osservai Amy: un abito bianco le scendeva dolce lungo i fianchi e per le cosce, fermandosi a metà polpaccio. I capelli a boccoli le scendevano sulle spalle, e la maschera era semplice, bianca e che le copriva solo gli occhi, con delle piume bianche che le spuntavano da sopra gli occhi. Sembrava una dea, era molto più bella di me!

Uscimmo dalla stanza e ci dirigemmo insieme verso la palestra. Entrammo ed io mi sedetti su una poltroncina, il più vicino possibile al tavolo. Vennero delle mie amiche e parlammo per un po', poi andarono anche loro a ballare. Sentendomi sola, salii le scale che portavano al tetto. Arrivai ad una porta, un po' arrugginita e la aprii. Mi misi sul tetto, nel punto più pulito. Guardai la luna per un po', poi mi sentii una mano fredda sulla spalla scoperta. Mi girai e mi trovai davanti un ragazzo con la maschera.

-Chi sei?- chiesi. Lui mi guardò con occhi familiari.

-Non ti importa... credimi. Ti amo, Tiffany Theresa Payne- mi sussurrò, forse per non farsi riconoscere.

-Cosa vuoi da me?- domandai di nuovo. Per tutta risposta si avvicinò e poggiò le sue labbra sulle mie, baciandomi. Un bacio passionale, non so dire cosa provai. Si staccò lentamente e si girò per andarsene, ma io gli afferrai il braccio. Speravo che fosse Louis. Si girò verso di me.

-Ti amo. Non dimenticarlo quando scoprirai chi sono- mi disse. Poi se ne andò. Quando fu scomparso nella notte, feci per andarmene quando vidi qualcosa per terra. Lo raccolsi: era un braccialetto di legno intagliato. L'avevo già visto. Dove? Al braccio di chi? Mi alzai e me ne andai in camera.

Le 11.

Mi misi una tuta, la prima che trovai e mi addormentai.

-Ehy, amore- mi svegliò una voce sussurrando. Sorrisi e, sempre con gli occhi chiusi, baciai Lou.

-Che ore sono?- chiesi sedendomi a gambe incrociate nel letto e sbadigliando. Lou guardò l'orologio.

-Le due di notte. Scusa se ti ho svegliata, volevo darti la buonanotte. Ho accompagnato Amy in camera, era sola.- mi rispose.

-Come eri vestito alla festa?-

-Non sono andato alla festa. Ho incontrato Amy per il corridoio e l'ho accompagnata. Stavo andando in bagno- rispose intuendo la domanda successiva. Annuii e mi alzai. Mi misi davanti allo specchio, guardandomi.

-Guardami!- sbottai contro Lou, che si era seduto sul mio letto.- Sono orrenda! Guarda qua, sono piena di brufoli! Ho un neo accanto al naso, e ho una voglia sul collo!- gridai, notando all'improvviso tutte le cose che non mi erano mai piaciute di me. Louis sorrise e scosse la testa. Io chiusi gli occhi e qualcuno mi abbracciò da dietro dolcemente, poggiando le sue braccia incrociate sulla mia vita sui miei fianchi.

-I won't let these little things

slip out of my mouth

but if I do

it's you

oh, it's you

they add up to

I'm in love whit you

and all these little things- mi cantò sottovoce, con la sua voce meravigliosa. Io sorrisi ed aprii gli occhi. Lou mise la testa nell'incavo del mio collo, cominciando a baciarmi. Io ricambiai il bacio. Era bellissimo stare così.

-Devo andare, altrimenti domani non ci svegliamo- mi disse guardando l'orologio. A malavoglia mi staccai e mi salutò con un ultimo bacio prima di andarsene. Chiuse la porta e mi buttai sul letto.

-Non volevo disturbarvi. Eravate così carini insieme!- esclamò una voce accanto a me. Sussultai e mi girai: Amy mi guardava dalla porta del bagno, appoggiata allo stipite. Io feci spallucce e si andò a sedere sul suo letto, accanto al mio.

-E con Harry?- domandai per cambiare discorso. Lei mi guardò infuriata.

-Non me lo nominare! Quello stronzo non è degno neanche di guardarmi in faccia!- gridò buttandosi di peso sul letto. -Che cosa?- chiesi confusa. Fino a quattro ore prima erano felici e contenti.

-Quello lì- accennò al corridoio del lato maschile -Era ubriaco fradicio e me ne ha dette di tutti i colori! L'ho perdonato, “Vabbè, è ubriaco!” mi sono detta. Ma poi mi ha lasciato la mano ed è andato da una bionda slinguazzandola! E quella ricambiava! Mi sono avvicinata, gli ho dato uno schiaffo e me ne sono andata. Meno male che ho incontrato Louis! Mi ha accompagnata fino alla camera promettendomi di farlo ragionare, ma io non voglio averci più a che fare con quello!- sbottò.

-Tranquilla, ci ripenserà!- cercai di rassicurarla. Lei mi squadrò e si stese spegnendo la luce.

-Dormiamo và!- disse prima di addormentarsi. Io chiusi gli occhi e pensai a Lou, consapevole che lui stesse facendo lo stesso.

Mi svegliai affannata. Il sudore mi scendeva dalle tempie ed avevo il fiatone. Il tutto per uno stupido incubo. Guardai l'orologio: le 3 e 30.

Mi alzai ed andai a lavarmi il viso, per rinfrescarmi. Presi il cellulare.

'Vieni in camera mia, ho bisogno di te! Xx' inviai a Niall, sperando che avesse il cellulare acceso a quell'ora di notte. Dopo pochi minuti mi arrivò un messaggio:

'sto benenso swmedkwenjdn' Poverino, doveva avere un sacco di sonno. Aspettai sul letto l'arrivo del biondino. Sentii la porta aprirsi e vidi entrare un Niall alquanto assonnato. Barcollò fino al mio letto e si ci buttò, ignorando del tutto la presenza di Amy nell'altro letto. Chiuse gli occhi e si sarebbe anche messo a dormire, se non gli fossi saltata addosso.

-Sveglia, dormiglione!- gli urlai nelle orecchie.

-Eh? Uh?- borbottò lui con gli occhi a mezz'asta.

-Come mai mi hai chiamato?- mi chiese assonnato. Feci spallucce.

-Mi mancavi e ho fatto un brutto sogno. Ah, e ti devo raccontare una cosa.- gli risposi. Mi fece cenno di continuare.

-Allora. Ieri come eri vestito alla festa?-

-Non ero alla festa, facevano 'Shark Night' e non potevo perdermelo. Perchè?-

-Perchè ieri mi stavo annoiando e sono andata sul tetto...- cominciai. Mi interruppe.

-Cosacosa? Il tetto?- chiese, io sbuffai.

-Era una terrazza. Comunque, sono andata e mi ha raggiunta un ragazzo... che mi ha baciata! Pensavo fossi tu o Louis, ma adesso... non ho alcuna idea di chi possa essere!- conclusi. Lui mi guardò sbadigliando.

-Ci pensiamo domani, ok? Adesso vado, buonanotte. Ti voglio bene!- mi disse abbracciandomi. Poi uscì e mi rimisi a dormire.

Passarono i giorni. Un mese, oramai. Era il quattro dicembre.

Quella mattina il mio telefono squill

-Pronto?- chiesi assonnata.

-CIE LA NIEVAAAA!!- strillò io fratello al telefono. Io mi ritrassi spaventata.

-Quante canne ti sei fatto con Malik ieri sera?- chiesi.

-Solo due, ma...-

-DUE?? COSA TI AVEVO DETTO?? COGLIONE, IO TI SMERDO!- gridai al telefono. Stavolta lui si ritrasse.

-Scherzavo sorellina! Comunque nievica si.- disse. Andai ad accertarmi. Mi affacciai alla finestra del bagno ed un fiocco mi prese sul naso.

-Hai ragione!- dissi a mio fratello che era restato al telefono.

-Senti, la preside ci da le vacanze anticipate quest'anno. Dal 10 dicembre!- cosa?

-Perchè?-

-Perchè, probabilmente, nevicherà così tanto che non sarà possibile andare a scuola!-

-Ok- riattaccai.

-Vestiti! Io vado a parlare col preside!- gridai ad Amy, che si stiracchiava e sbadigliava come un leone.

-Ti saluto Harry- dissi prima di uscire. Sentii le sue grida fin quando non entrai nell'edificio della scuola.

-Signora?- chiesi bussando alla presidenza. Non ottenendo risposta entrai.

-Ah, signorina Payne. A cosa devo la sua presenza qui?- mi disse la preside entrando con un fascicolo di fogli. Mi accomodai sulla sedia davanti alla sua scrivania.

-Mi hanno dato un informazione e volevo accertarmi- risposi.

-Quale?-

-Volevo sapere se per la neve la scuola rimarrà chiusa-

-Bhe... si. È una cosa molto singolare il fatto che nevichi ad ottobre, quindi daremo un mese di vacanza. Tutto dicembre, poi il 7 gennaio tornerete a scuola!- mi disse lei.

-Ah, inoltre oggi niente scuola, siete liberi-

Ringraziai ed uscii dalla stanza. Presi il cellulare e risposi alla chiamata in arrivo.

-Allora, Leo, ecco le informazioni: da domani siamo in vacanza tutto dicembre fino al 7 di gennaio. Cosa hai in mente?- dissi lui ci pensò un po' su.

-Tu prepara le valigie e non ci pensare! Ti porto io in un posto...- mi rassicurò, poi cercai Louis.

-Dove sarà?- sussurrai. Andai in stanza, ma mi sentii tirare per un braccio.

-Pssst, Tiffy!- mi sussurrò qualcuno. Mi girai e mi trovai in due occhi verdi.

-Harry?- era in maglietta a maniche corte e jeans, e nevicava. Così i suoi riccioli erano pieni di fiocchi di neve.

-Non hai freddo?- gli chiesi togliendogli la neve dai capelli. Lui scosse la testa.

-No, sono stato uno stupido- mi disse mortificato. Io aggrottai la fronte, ricordando il racconto di Amy.

-Ancora non avete fatto pace?!? Ma è passato un mese!- esclamai sorpresa. La determinazione di Amy mi lasciava spiazzata. Lui scosse la testa.

-Concordo, ma eri ubriaco, no?- gli dissi. Mi dispiaceva vederlo così, gli volevo bene.

-Si, ma ricordo tutto. E questo non aiuta. Ricordo che dopo che Amy mi ha girato le spalle, ho lasciato la bionda e me ne sono andato, mi sentivo uno schifo.- mi disse.

-Prova a chiederle scusa...- proposi pentendomi. Conoscendo Amy, gli avrebbe sorriso e dato uno schiaffo.

-No, Amy non mi perdonerà mai. Faccio schifo!- cominciò a dire deprimendosi.

-Tranquillo, capirà! Nel frattempo hai qualche idea?- chiesi. Lui mi guardò e scosse la testa, sconsolato.

-Allora ci parlo. Vado via.- feci per andarmene, ma ricordai una cosa.

-Hai visto Lou?- gli chiesi.

-Si, mi pare che sia andato a chiedere una cosa al prof, ripetizioni di matematica, penso.- rispose.

-Louis William Tomlinson, il migliore della classe in tutte le materie nonché mio fidanzato ufficiale ha bisogno di ripetizioni della sua materia preferita?- sbottai. Ecco, quando mi irritavo cominciavo a parlare in inglese perfetto con l'accento. Il tutto grazie alla mia profonda conoscenza dei libri.

-Ehm...- provò a dire il riccio, mettendosi una mano dietro la nuca. Ero bassa, ma quando volevo potevo essere paurosa.

Girai i tacchi (per così dire, avevo le converse) ed andai nella cabina di Harry e Louis.

Arrivata li di fronte, notai che c'era la porta socchiusa.

Senza fare tanti complimenti entrai spalancando la porta.

La scena che mi si presentò davanti era... inquietante.

C'era una sarta che sistemava un vestito viola a palloncino su una ragazza. Anzi un manichino. Non mi ero accorta che la sarta aveva i capelli corti.

Quest'ultima si girò, lasciandomi spiazzata.

-L-Louis? Mi puoi spiegare CHE CAZZO STAI FACENDO?!- urlai. Lui si tolse il ditale e mi guardò stranito, cercando di coprire il vestito.

-F-faccio un lavoro nel tempo libero, ok?- si giustificò. Mi calmai leggermente.

-Ok. Ok, non c'è niente di male. Ok, sono tranquilla. Ok, adesso esco. Ok, oggi pomeriggio vieni alle tre al bar, ok? Ok.- riassunsi uscendo.

Una volta uscita scoppiai in una risata isterica sotto la neve. Appoggiai la mia schiena al muro e mi lasciai scivolare ridendo fino a terra. Rimasi li per qualche minuto, poi smisi di ridere. Meno male che non era passato nessuno. Mi chiamarono.

-Ehy Tif, ti va se andiamo a fare shopping? Le camicie a quadretti mi hanno stancato.-

Sgranai gli occhi. Quella giornata stava prendendo una piega strana.

-Come vuoi, Leo. A che ora?- risposi al mio fratello pazzoide.

-Alle dieci, ho io la macchina!-

-Leo, hai sedici anni...-

-Libretto rosa!-

-Ok, a fra.... dieci minuti?-

-Oh, pensavo fosse più tardi. Devo finire i pop corn-

-I pop-corn?-

-Si, da mettere nel panino.-

-Ooooook?- chiusi la telefonata. I miei sospetti di avere un fratello pazzo si erano andati sempre più radicando. Mi diressi verso la stanza di mio fratello.

Oh, se mia nonna avesse saputo che il giorno mi ammazzavo a fare la spola da una stanza maschile all'altra. Aprii la porta e mi sedetti.

-Tif, sei già qui? Già che ci sei, scegli i miei vestiti più alla moda- mi gridò mio fratello dal bagno.

-Mission impossible- dissi, da vera inglese. Mi diressi verso l'armadio, aprendo tutti i cassetti della parte di armadio destinata a mio fratello.

-Hai solo magliette e camicie a quadretti?- chiesi. In tutta risposta ottenni un mugugno che poteva essere 'si' come poteva essere 'niente carta igienica!'.

-Vedo nell'armadio di Pakistan- gli dissi. Non mi aveva sentito. Aprii l'armadio e guardai nei vestiti: si vestiva alla moda. Alla fine trovai una maglietta della Vans che sarebbe dovuta andare a Liam. Abbandonai i cassetti e cercai un pantalone adatto nei capi appesi. Notai un completo, lo misi sul letto per esaminarlo meglio.

 

Flashback

-Chi sei?- chiesi. Lui mi guardò con occhi familiari.

-Non ti importa... credimi. Io ti amo, Tiffany Theresa Payne- mi sussurrò, forse per non farsi riconoscere.

-Cosa vuoi da me?- domandai di nuovo. Per tutta risposta si avvicinò e poggiò le sue labbra sulle mie, baciandomi

Fine Flashback

 

Rimasi a bocca aperta. Presi la mia borsa e tirai fuori il braccialetto di legno, poggiandolo accanto al vestito.

Ecco dove lo avevo visto.

Ecco a chi apparteneva.

Ecco chi avevo baciato.

La sera di Halloween avevo baciato Zayn Malik.

E mi aveva detto che mi amava.

 

Eeeeeehhhhhhhhh sexy Liam.

Sono tornata. Con un ENORME RITARDO per cui mi scuso.

Ringrazio tutti quelli che recensiscono, leggono e mettono la storia tra le preferite e ricordate!!

Senza di voi non saprei cosa fare.

Coooooomunque.... ieri era CARNEVALE!

Io mi sono tinta i capelli con la bomboletta viola, lol, ero tutta tipo 'Perrie 2: la vendetta'.

Moony_4

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Moony_4