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Autore: haroldsboobear    17/02/2013    1 recensioni
«Sì, ma prova a immaginare solo per un secondo: delle persone vengono qui per portarti nella loro casa, non persone qualunque, persone con molti soldi, hai una casa e tutto ciò che desideri poiché soldi ne hanno da regalare, che fai?»
Il moro si portò le braccia dietro la testa e ci pensò qualche secondo.
«Probabilmente preferirei rimanere qui per il resto della mia vita» rispose alla fine Zayn ridendoci sù «ma te lo immagini? Le persone con i soldi sono spesso perfettini del cazzo, ci tormenteranno giorno e notte perché siamo dei ragazzi maleducati e bla bla bla» fece una smorfia schifata.
«Già...» disse l’altro in senso di disapprovazione, un po’ deluso dalla risposta che aveva ricevuto.
«Avanti, Harry!» ribatté il moro alzandosi e dando una pacca sulla spalla al ragazzo «siamo compagni di stanza dal primo giorno in cui ci hanno rinchiusi qui, ci separerebbero, è questo che vuoi?»
«No... hai ragione...»
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Reformatory
 
What’s your name?
 
 
Avril spense il computer e scese le scale per avviarsi in soggiorno, dove stava suo fratello Liam.
«Fratellone!».
Il ragazzo si girò verso di lei con uno sguardo infastidito, portando un dito appena sotto al naso «shh! C’è la partita!».
Avril sbruffò e si sedette accanto a lui sul divano.
«Come mai non stai guardando la partita con gli altri?»
«Louis è uscito con Gemma, mentre Niall e Harry devono studiare per il compito di domani».
«E come mai tu non sei a studiare per il compito di domani? Siete nella stessa classe, suppongo che abbiate gli stessi compiti».
Liam assunse un’espressione scocciata per le troppe domande che faceva sua sorella «ho finito» rispose mentendo.
Avril si tolse le ciabatte, mettendo i piedi sopra al divano e poggiando la testa sulla spalla di Liam, circondandola con le braccia «o non hai mai cominciato».
«Non me ne frega più di tanto di quel compito» ammise sfacciatamente «non voglio perdermi la partita».
«Peccato che per i tuoi amici non sia lo stesso, loro ci tengono ai voti... almeno Niall, Harry non lo conosco molto bene ancora».
«A volte vorrei un amico come me, a cui non interessa prendere un nove o un dieci, che si accontenta semplicemente di un sei, un amico che preferisce appunto passare un pomeriggio in compagnia di un amico piuttosto che di un libro».
«Adesso chiedi troppo».
Liam si alzò dal divano, lasciando scivolare la testa della sorella che lo seguì con lo sguardo, si fermò davanti alla porta della cucina «lo so, ecco perché non lo troverò mai... fine primo tempo» disse aprendo la porta.
 
 
La signora McCurdy sentì il fracasso che si teneva nella camera 19.
«Spencer indossa mutande da donna! Spencer indossa mutande da donna!».
Il ragazzo in questione cominciò seriamente ad arrabbiarsi, prese le mutande che nonsisachi aveva messo nella sua stanza e le lanciò al primo che gli capitava davanti in quel momento, quindi le lanciò a Zayn, che in quel momento si trovava davanti alla porta. Il moro si abbassò, la porta si aprì e le mutande finirono in testa alla McCurdy. Tutti i ragazzi trattennero le risate, beccandosi sguardi omicidi dalla cicciona.
«TUTTI.IN.DETENZIONE».
Quella parola faceva paura a tutti, tranne a Zayn e Austin, perché loro ci erano andati una marea di volte, quindi ormai era un gioco da ragazzi.
Non era mica la detenzione di High School Musical, lì non ti facevano mica pitturare un cartone o cantare e ballare, lì ti facevano indossare un ridicolo grembiulino e dovevi servire il cibo in mensa, pulire i bagni e fare tutto ciò che toccava fare ai domestici. Ci si divertiva in fondo. Molto, molto in fondo.
Da quando mancava Harry, la responsabilità di Zayn era ancora più bassa del solito, ma sinceramente quel ragazzo mancava anche a lui, anche se lo salvava sempre dai guai e si sa che a Zayn i guai non dispiacevano mai.
La cicciona lanciò una scopa a Zayn e una ad Austin «Zayn, Austin, cominciate dalla prima classe in fondo».
I due si diressero nella classe e cominciarono a pulire.
«Sicuramente nella scuola di Harry ci saranno una marea di ragazze» disse Austin «mi iscriverei a scuola solo per quello».
Zayn lo guardò con uno sguardo superficiale, pieno di presunzione«tu non saresti mai capace di comportarti con una ragazza».
L’altro si fermò, tenendo la scopa appoggiata sul pavimento «comportarmi?».
«Sì, non saresti capace di conquistare una ragazza lì dentro, se non una puttana».
«Austin non è fatto per le relazioni serie, Austin ha bisogno di libertà».
«Vedi?».
«Ma fidati Zayn, che se Austin dice che riuscirà a conquistare una ragazza, riuscirà a conquistare una ragazza, chiunque ella sia» disse tornando a pulire.
 
 
Safaa sentì sua madre chiudere la porta «Safaa, Waliyha, noi andiamo al riformatorio, torneremo con il nostro nuovo fratello!».
Non li capiva proprio i suoi genitori.
Se volevano adottare qualcuno, perché volevano andare proprio in un riformatorio? 
Tanto avrebbe dovuto occuparsene lei, anche se fosse stato più grande. 
E se fosse stato un maniaco con brutte intenzioni? E se avesse provato ad uccidere lei e Waliyha?
No, adesso stava veramente esagerando... quanto cattivo poteva essere, in fondo? Sempre se lo fosse stato, chissà, magari era un ragazzo come Harry?
Scosse la testa e provò per un attimo a concentrarsi sui compiti. 
Missione fallita, tolto un pensiero, gliene venne subito in mente un altro.
Chissà cosa stava facendo Liam?
No, quel pensiero era meglio farlo sparire subito.
Perché pensava a quel ragazzo? Non poteva essere innamorata di lui, no, al massimo si poteva trattare di attrazione. No, nemmeno attrazione, lo odiava e basta. Pensava sempre al divertimento.
Sentì la porta della sua camera aprirsi, sì volto e trovò sua sorella.
«Safaa, non è che questo pomeriggio ci riuniamo da Liam, vero?».
Ecco, adesso ci si metteva anche sua sorella.
«No, che io sappia no, hanno tutti da studiare... e anche io».
Waliyha rimase delusa e abbassò la testa «peccato».
Era ancora davanti alla porta che reggeva la maniglia, a quanto pare era venuta solo per fare quella domanda.
«Ti conviene dimenticare Niall, è un po’ troppo grande per te».
«Non te l’ho mica chiesto per Niall... e poi fatti i cazzi tuoi».
«Fai come vuoi, non ti cagherà mai, non gli mancano di certo le ragazze».
«Lo fa solo per farmi ingelosire».
«Che ne sai tu?».
«Chiederò consigli al nostro nuovo fratello non appena lo porteranno a casa» sbruffò sbattendo la porta.
No, non era fredda con sua sorella. Diceva solamente quello che pensava, anche perché era la verità. Non era colpa sua se risultava fredda nei confronti di Waliyha, voleva solo il suo bene.
A proposito, chissà su quale ragazzo avevano puntato gli occhi i suoi genitori?
 
 
«TUTTI IN AUDITORIUM!» urlò la McCurdy.
Zayn e Austin si guardarono con un’espressione preoccupata, sperando che non stesse per accadere quello che stavano pensando.
Si diressero tutti in auditorium e videro un uomo e una donna in piedi vicino alla professoressa Been. 
«Questi sono i signori Malik» disse quest’ultima «sono qui per adottare qualcuno».
Subito i volti di alcuni ragazzi si riempirono di speranza, mentre quelli di altri si riempirono di paura, tra cui quelli di Zayn e Austin.
Dopo un paio di giri, i due si fermarono a guardare Zayn.
«Come ti chiami?» chiese dolcemente la donna.
«Zayn».
«Zayn Malik» dissero insieme i signori Malik «prendiamo lui».
 
 
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Salve lettrici!
Eccoci a un nuovo capitolo.
Zayn è stato adottato dai signori Malik
e qui si cominciano già un po’ ad intuire le
coppie che ci saranno nella fan fiction.
Parlando del capitolo, che ve ne pare?
Aspetto i vostri consigli, i vostri pareri e 
vi chiedo scusa per gli errori grammaticali.
Ci vediamo al prossimo capitolo!
malikswife.
  
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