Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _Ludovica    18/02/2013    3 recensioni
" 'Ehy, Williams!' ridacchiarono, guardando il corpo quasi scomparso dalla loro vista.
Troppo magra, troppo brutta, troppo questo, troppo quello.
Scossi la testa, per scacciare quei brutti pensieri, che ormai tormentavano la mia vita. "
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chapter 1.
 
Schiusi leggermente le palpebre, scorgendo un fioco raggio di sole che penetrava dalla finestra.
Mi voltai verso di Harry.
Le sue guance erano leggermente arrossite, e una manciata di boccoli gli coprivano la fronte.
Le labbra leggermente schiuse che formavano un sorriso accennato.
Rimasi imbambolata a fissarlo, e non notai che ormai anche lui era sveglio.
'Payson.' la sua voce rauca mi fece ritornare alla realtà.
Scossi la testa, per scacciare ogni pensiero.
Gli sorrisi lievemente.
Rimasi a fissare a lungo i suoi magnifici occhi, quelli che io definivo degli smeraldi.
Per un attimo immaginai quelli di mia madre, erano simili ai suoi.
Quelli che si riempirono di lacrime, quando mi annunciò che aveva un cancro.
Cacciai quelle immagini, prima di poter iniziare a piangere dal nervoso.
'Harry!' annunciai dopo alcuni minuti.
Era molto stanco.
'Perchè non ritorni a casa? Posso restare sola per alcuni giorni.' sussurrai sospirando.
Scosse la testa, smuovendo la sua folta chioma.
Adagiò la sua mano sulla mia guancia, accarezzandola lievemente.
Mi scostai bruscamente, interrompendo quel contatto che si era creato.
'Scusa è che..' sussurrai in cerca di una risposta.
Scosse nuovamente la testa, assumendo un'espressione dispiaciuta.
Ad un tratto sentii il rumore secco della porta che si apriva, volsi lo sguardo verso di essa; la figura del dottore appariva ai miei occhi.
'Mi scusi signorina, può seguirmi per una visita?' mugugnò lui.
Annuii incerta.
Notai i miei vestiti del giorno in cui fui vittima di bullismo, nuovamente, come ogni giorno, d'altronde.
Sentii un brivido pervadermi il corpo quando le braccia scoperte, a causa della maglietta a maniche corte, vennero a contatto con il leggero venticello che penetrava dalla finestra semi-aperta.
Infilai le scarpe e, diretta dal dottore, arrivammo in una stanza, ornata con una libreria, una scrivania e quadri appesi di vari paesaggi.
'Si sieda.' blaterò una signora, sulla trentina.
Capelli raccolti in un ordinato chignon.
Una giacca grigia e un tubino dello stesso colore, come il mio umore.
Mi fece cenno di sedermi su una poltroncina riposta proprio accanto a lei.
Si era creato uno strano silenzio.
Iniziai a parlare, in totale imbarazzo.
'I-io mi chiamo Payson ed ho 16 anni..' mi bloccai un attimo fissandomi le mani che, ingiustamente, stavo torturando.
'Non ho una famiglia, mia madre è morta quando avevo solo 14 anni, ho vissuto una vita molto complicata.' sentii la voce diventare sempre più fragile.
Iniziò ad annotare tutto sul suo taccuino.
'Quando ero alle superiori, il primo anno, hanno iniziato ad insultarmi, perchè tutti avevano una madre e un padre, mentre io no, io non avevo nessuno.' sussurrai con un filo di voce.
'E poi..' sentii un nodo alla gola 'Hanno iniziato a picchiarmi;all'inizio ogni due settimane,poi due giorni alla settimana ed infine tutti i giorni.' i miei occhi divennero lucidi.
'Bene.'  sussurrò a bassa voce.
'Può andare.' staccò lo sguardo dal suo taccuino e lo rivolse a me, poi sorrise.
Mi alzai dalla poltrona e aprii la porta che divideva quella piccola stanza, dal corridoio di quell'ospedale che per me era diventato d'intralcio.
Ritornai nella mia fredda stanza.
Notai Harry seduto sempre sulla solita sedia.
'Quando capiranno che a me non serve uno psicologo?' sbottai.
Harry si avvicinò a me.
'Quando capiranno che così non faranno altro che farmi ricordare il passato?' 
'Fa bene ricordare il passato, a volte.' mi sorrise.
'No, invece.' il sorriso gli morì sulle labbra.
'Non mi va ricordare la morte di mia madre.' abbassai lo sguardo.
Si creò un'imbarazzante silenzio.
Alcune lacrime solcarono il mio viso.
Mi abbracciò forte, appoggiando le sue labbra tra i miei capelli. 
Ancora una volta mi allontanai da lui, avvicinandomi allo specchio.
Osservai il mio corpo, ogni imperfezione.
Si avvicinò lentamente a me; mi voltai verso di lui.
Con le sue calde mani, accarezzò dolcemente le guance, asciugando le lacrime che avevano rigato le mia guance.
Questa volta non gli impedii di accarezzarmi e di farmi sentire leggeri brividi.
'Ehy, sei bellissima nei tuoi modi.' bisbigliò lui sorridendomi.




Mlmlml

Saalve, sono ancora qui, yeeah!
Ho finalmente aggiornato, fa estremamente schifo, ma non volevo aspettare altro tempo, oh yeah!
Bene, ora vi laascio, ci vedremo al prossimo capitolo mlml *-*


-Ludovicaaaaaaaaah!
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _Ludovica