Arrivai alla fermata.
Lucy spense la sigaretta mi si avvicinò dandomi un bacio sulla guancia..
”Ciao bellissima”
Bellissima…lei era bellissima..aveva due occhi grandi castani e lunghi capelli neri con delle ciocche fucsia era una ragazza un po’ stravagante ma io l'amavo per questo,ormai era dalla scuole medie che la conoscevo, era la mia migliore amica
“ciao Lucy..ciao Jake..” dissi “Ciao Mel..” rispose lui..
“Oggi compito di letteratura. Come siete messi?”
“Di merda..come sempre” risposi sorridendo.
Non avevo aperto libro, tutta la mia speranza era rovesciata su Jake e sui bigliettini che avevo preparato.
“Io ho studiato…voi lo sapete i miei mi uccidono se vado male in letteratura..”
rispose Jake. Aveva dei genitori molto severi,
un avvocato e un insegnate dell'università..si può ben immaginare cosa pretendessero.
Lui sentiva davvero forte la loro pressione ed ero certa che primo a poi sarebbe scoppiato.
Arrivammo a scuola la campanella era già suonata così ci affrettammo ad arrivare in classe.
Ad aspettarci c’era già l’insegnate di letteratura con le verifiche nelle mani.
Era bassetta e robusta sulla cinquantina e aveva un fastidiosissimo tic alla testa.
“Jake siediti davanti a me, così mi copri”
Jake era molto alto, sedendosi davanti a me mi permetteva di guardare nei bigliettini che mi ero preparata.
“stai attenta quando si alza! Quella becca tutti” disse “si si lo so..starò attenta!”
Iniziammo la verifica. Presi i miei bigliettini per consultarli quando l’insegnante si alzò improvvisamente.
Cercai subito di nascondere i bigliettini.
“Ronan che cosa hai lì sotto?” urlò con voce stridula “niente prof..” dissi con voce tremolante.  
Si incamminò verso di me e stese il suo palmo della mano.
Sbuffai e le porsi i bigliettini che invano avevo provato a nascondere
“Melanie Ronan fuori dalla classe subito. Questo è un 2 e intanto che fa un giro rifletta su come vuole recuperarlo”
Mi alzai. Odiavo quella situazione, odiavo la mia insegnate e odiavo ogni singolo momento di quella giornata.
Jake mi guardò dispiaciuto e io ricambia accennando un sorriso.
So per certo che lui stava soffrendo quanto me.
Mi voleva un gran bene,era come un fratello per me lo conoscevo da quando andavamo all’asilo
ho condiviso tutto con lui,gli ho raccontato anche di quando ho avuto il mio promo ciclo mestruale.
Se non ci fosse lui mi sentirei morire.
Uscii dalla classe. Ero nervosissima.
Quella giornata era iniziata male..davvero male. Chi raccontava ai miei di questo 2? Solo pensarci mi faceva rabbrividire.
Mi avvicinai ad una macchinetta. Avevo fame. Guardai nelle tasche..non avevo un soldo.
“Che palle!” Esclamai.
Ribadisco stavo ODIANDO OGNI SINGOLO MOMENTO DI QUELLA GIORNATA!
Mi incamminai lungo il corridoio quando all’improvviso sentii le urla di un professoressa provenire da un classe.
Mi fermai a osservare la scena.
Un ragazzo uscì sbattendo la porta lasciando alle spalle le urla della prof.
Era davvero carino. Capelli castani, di media statura. In volto aveva un’espressione arrabbiatissima probabilmente non molto diversa da quella che avevo io.
“Che cavolo ti guardi?” rimasi impietrita. Stava parlando con me?
“em…osservavo la scena..sono stata appena cacciata anche io dalla mia classe” abbozzai un sorriso.
“Io non sono stato cacciato, io me ne sono andato. Questa scuola è una merda!”
Disse serio e mi girò le spalle andandosene.
MI sentii offesa. Si è vero, non mi conosceva ed era davvero arrabbiato
ma che maleducato,girarmi le spalle in quel modo. Sperai di non incontralo mai più,
anche se andando nella stessa scuola era alquanto improbabile. 

Ok questo è il mio secondo capitolo..spero vi piaccia..
scusata se ci sono degli errori..e vi prego ditemi che ne pensate. 
Se volete potrei fare un immagine facendovi vedere a quali attori mi sono ispirata per i personaggi..
scegliete voi..se vi interessa ve li faccio vedere ahahahah 
Andando avanti con i capitoli saranno sempre più lunghi **