Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: thehantom    20/02/2013    1 recensioni
Bastavano solo poche parole, solo quelle, per capire cosa c’era tra quei due. Era quel tipo di amicizia di cui non si scorge mai la fine, ma quello che i due non sapevano era che la fine era sin troppo vicina.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
{E verrà un tempo, vedrai, senza più lacrime.
L’amore non ti spezzerà il cuore ma dissiperà le tue paure.
Sali sulla tua collina e guarda cosa riesci a trovare,
Con la grazia nel cuore e fiori fra i capelli.        
After the Storm, Mumford & Sons}



 
Il sole illuminava ogni piccolo oggetto di quella stanza, e fastidiosamente, i suoi raggi, andavano a posarsi anche sul volto di Adam. I suoi occhi, però, erano pronti ad intercettarli, già aperti e fissi sul soffitto. Era tardi, e lo sapeva, ma comunque si alzò con calma dal letto, e cercò di dare una forma ai capelli neri che sembravano voler andare da tutt’altra parte che sulla sua testa. La notte prima se l’era spassata con una ragazza del sesto anno, ma, forse, spassata non era il termie adatto: Alice, Amber… no, forse Abigail-… non aveva smesso di parlare, nemmeno un secondo, nemmeno quando stavano facendo del buon sesso, niente.  Alla fine, la ragazza di cui non ricordava nemmeno il nome, aveva smesso di parlare solamente per dormire, così, quando crollò tra le braccia di Morfeo, Adam scivolò fuori dal letto, e vestendosi alla bell’e meglio raggiunse il suo Dormitorio, dove assaporò il dolce piacere della pace e del silenzio. A quanto pareva, anche Scorpius si era dato alla “pazza gioia”, ecco ciò che constatò il moro dopo aver posato le iridi color ghiaccio sul letto intatto dell’amico. Un sorriso si accese per un attimo sul viso, ma fu immediatamente spento dal gettarsi del ragazzo sul morbido materasso. Erano quasi le quattro di mattina, e decise che dormire era ormai inutile.
-
«… E poi aveva due gambe che sembravano non finire. Era davvero la ragazza più sexy tra i Corvonero. »
Stando ad ascoltare il cugino, lui aveva avuto più fortuna in fatto di donne, ecco perché origliava distrattamente la conversazione tra Scorpius e Zabini. Non che gli interessasse davvero, ma aveva dimenticato il suo libro di sotto (colpa della stanchezza), così si ritrovava davanti due alternative: ascoltare quel discorso, oppure osservare la sua colazione sparire, dato che non era rimasto quasi nulla, se non del fondo di Succo di Zucca e del pane tostato.
Trovò sollievo solo quando, alzandosi, i due amici seguirono il suo esempio. In fondo erano in ritardo per le lezioni, e nessuno di loro aveva bisogno di una punizione. C’erano gli allenamenti di Quidditch, e quel sabato ci sarebbe stata la partita dell’anno: Serpeverde-Grifondoro. L’ultima cosa che serviva a loro era perdere, ed era sciocco pensare ancora a quella rivalità come un qualcosa di prioritario, eppure era così, e secondo il modesto pensiero del ragazzo, niente sarebbe cambiato. In fondo, non era veramente odio, quello che c’era fra due Casate, era sana competizione. Niente di più salutare per iniziare la giornata.
Come se i suoi pensieri fossero passati sotto gli occhi di tutti i presenti nella Sala, ecco che Scorpius urtò Lily Luna Potter, Grifondoro Doc, ultima arrivata nell’omonima casa e unica femmina della famiglia, che trafelata – probabilmente anche lei in ritardo – stava raggiungendo i due cugini che la stavano aspettando.
Inutile aggiungere altro su quello che successe.
«Brutto pezzo di cretino! Non ti hanno insegnato a guardare dove vai? »
Un vero e proprio ruggito uscì dalla bocca della rossa, provocando in Scorpius una reazione abbastanza “normale”, se per normale si intende acquistare un ghigno divertito e la totale noncuranza della ragazza a cui aveva appena fatto cadere la borsa piena di libri.
«Oh, mi dispiace. Non ti avevo proprio vista.»
 
La sua voce cantilenate fece sbadigliare Adam, che, annoiato da quel siparietto, sorpassò entrambi. Ormai quella storia andava avanti da quando quei due si erano rivolti la parola per la prima volta. Lui stuzzicava lei, lei si arrabbiava, e il tutto finiva con Scorpius affatturato, o con lei che veniva insultata nei peggio modi dal biondino. Adam, benché avesse altro a cui pensare, si stupiva ogni singola volta del fatto che Potter riusciva a mettere alle strette Scorpius, e talvolta riusciva anche a farlo tacere. Incredibile.
Per un millesimo di secondo incontrò gli occhi azzurri della ragazza, e fu altrettanto incredibile come scintille di vita scoppiettavano nelle sue pupille, senza accennare al fatto di voler smettere. Solo allora giunse alla conclusione che Lily Potter aveva un nonsoché di diverso. Ovviamente non se ne curò, benché poche cose suscitavano il suo interesse, e si diresse verso l’aula di Trasfigurazione.
 
-
Un rumore simile allo scoppiare di un calderone attirò l’attenzione di Adam Nott, che stava leggendo indisturbato sul divanetto della propria Sala Comune, in compagnia di Zabini e della sua attuale preda, che come un’oca rideva rumorosamente ad ogni battuta che usciva dalle labbra carnose del compagno. Benché non avesse alcuna voglia di alzare lo sguardo, come attratto da una calamita, posò con naturalezza gli occhi sull’entrata, individuando la fonte di tutto quel chiasso. Un infuriato Scorpius se l’era presa con un gruppo di ragazzi del terzo anno, ed ora si stava avviando con la solita classe verso il cugino, che staticamente lo stava ancora osservando. Quando ormai il biondo Serpeverde era a pochi passi da lui, riprese a leggere in tranquillità, senza rivolgergli la parola – se non per salutarlo.
Avrebbe parlato da solo, se davvero voleva. E così fu.
«Quella brutta testa di cazzo. – Esordì il ragazzo, sedendosi con poca delicatezza a fianco dei due “piccioncini” e del cugino. – Dovrò saltare gli allenamenti per almeno quattro settimane. – Non finì nemmeno la frase che l’attenzione di tutti (dato che aveva parlato fin troppo ad alta voce) fu su di lui. – Mi dispiace, Adam, ma dovrai trovarti un altro cercatore.»
Con voce sprezzante finì il suo breve monologo, senza aggiungere una spiegazione. Adam, che, essendo il vice-capitano della squadra Serpeverde, credeva di meritare un ulteriore chiarimento, così chiuse il libro con un tonfo. Quel rumore sordo invogliò i presenti nella Sala Comune a farsi gli affari loro, così il borbottio di sottofondo riprese, così come il moro riprese a fissare Scorpius.

«L’hai detto a Clemence? – Iniziò con estrema calma il ragazzo, poggiando il libro sul tavolino ai suoi piedi. - Sabato c’è la partita contro Grifondoro e vorrei sapere, dato che dalla tua faccia non gliel’hai detto, quale spiegazione dovrei darle.»
Affrontare Clemence Rosier con quella notizia non lo metteva di certo di buon umore, infatti era scocciato tanto quando Scorpius, ma effettivamente non lo dava a vedere, così aspettò la risposta, standosene seduto con le gambe accavallate e l’espressione apatica di sempre.
 
«Puoi dirle che quella testa di cazzo di Potter mi ha fatto mettere in punizione! – Sbottò in definitiva Malfoy, lanciando occhiate truci a chiunque si soffermasse a studiarlo per più di due secondi, ovviamente Adam non distolse lo sguardo, ma si limitò ad annuire, facendo cenno di andare avanti. – Secondo la McGranitt siamo TROPPO competitivi, ragion per cui nessuno dei due potrà partecipare a qualsiasi evento in cui c’entri il Quidditch e lo sfidarsi delle Case. Che cosa idiota! Mi spieghi allora la Coppa delle Case-…»
Si interruppe, raggiungendo la seguente conclusione: più ne parlava, più voleva strozzare quella piccola Grifondoro. Però, l’idea che nemmeno lei potesse giocare, fece migliore un pizzico il suo umore, quel pizzico che bastava per farlo tacere e trattenersi gli altri insulti. Peraltro, disse sì che per colpa della Potter erano entrambi in punizione, ma si dimenticò di raccontare i fatti: non avendo ancora dimenticato l’accaduto della mattina stessa, Lily, la cui consistenza era perlopiù orgoglio 60%, testardaggine 10% e sangue PotterchenonsopportanoiMalfoy per tutto il resto, si ingegnò per trovare la risposta alle sue provocazioni. Solo dopo aver studiato un’intera giornata giunse alla fonte dell’eterna vendetta: gli avrebbe manomesso la scopa.
Passata la devastante lezione di Pozioni, riuscì ad attuare il piano. I suoi capelli rossi le ricadevano ribelli sulle spalle, mentre sudata lavorava alla parte pratica della sua idea; poteva non essere brava in Pozioni, o in qualsiasi altra materia, ma era cresciuta a pane e Quidditch, motivo per cui ne sapeva quanto il Capitano della squadra Nazionale… o giù di lì.
Ovviamente, grazie all’aiuto di Albus, (Che aveva protestato per ore.), fu facile per lei raggiungere gli armadietti delle Serpi, e fu altrettanto semplice convincerlo a indicarle la scopa della sua Nemesi. Inutile dire che l’effetto delle modifiche fu quello desiderato, fin troppo efficace.  Quello che, inoltre, risultò fin troppo efficace (Anche troppo.) fu l’intervento della Preside, che richiamò entrambi nel suo ufficio. Una perché aveva attentato alla vita di uno studente, l’altro perché aveva risposto con una fattura poco consona all’ambiente scolastico. L’inizio del discorso toccò a Lily, che non sapeva se ridere del ragazzo, che dolorante sostava al suo fianco, oppure infuriarsi per la punizione che le sarebbe toccata, e soprattutto per l’effetto della fattura che aveva avuto su di lei.
«Mi lasci dire, signorina Potter, quanto io sia delusa dal suo comportamento. Cosa credeva di fare? Forse cercava l’espulsione? – Lo sguardo duro e impassibile che sfuggiva da sotto le lenti degli occhiali squadrati dalla forma che rimandava alle caratteristiche degli occhi felini, fece rabbrividire Lily, che stava già pensando alla Strillettera della madre. Ora era Scorpius a trattenere le risate, tra gli acciacchi provocati dalla caduta. Subito, però, le risa cessarono al volgersi degli occhi della McGranitt su di lui. – Visto che lo trova divertente, signor Malfoy, la informo che lei non è meno colpevole. Ecco perché avrete entrambi la medesima punizione. – Per un secondo, quei due così diversi, furono accomunati dalla stessa sensazione di disagio. La Professoressa, nonché Preside, raggiunse la scrivania, dove si sedette e incrociò le mani su delle scartoffie, attirando su di sé l’attenzione costante dei due studenti. – Vi proibisco di giocare a Quidditch, o di fare qualsiasi cosa che alimenti la vostra competizione. Ancora non so dirvi, e non voglio, per quanto sarete banditi da questa attività, ma se vi vedo ancora discutere, o ricorrere a mezzi subdoli, finirete l’anno senza poter toccare il vostro manico di scopa. E ora, – Disse sovrastando le voci che tentavano di ribattere, schiarendosi la voce. – potete andare.

Lily scoccò uno sguardo rabbioso verso il biondo, e senza aspettarlo uscì in fretta da quell’ufficio. Avrebbe voluto urlare la sua rabbia, ma si limitò a prendersela, più avanti, con la Signora Grassa, che esercitando le sue “doti da cantante” la fece aspettare per ben dieci minuti nel Corridoio. Riuscì a calmarsi solo dopo aver mangiato un sacchetto pieno di Cioccorane, e solo dopo aver preso in mano il suo libro preferito, Romeo e Giulietta. Quello che non sapeva, era, però, che un altro studente stava leggendo quel libro per placare il nervoso, e quello studente non sapeva che Lily si sarebbe fatta presto strada fra il suo inaccessibile cuore.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: thehantom