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Autore: Celiane_della_Luna    08/09/2007    1 recensioni
"Io non sono nessuno... Sono solo un Angelo decaduto..."
Un'Angelo che, per aver compiuto il grave crimine di provare sentimenti umani, è stata punita... Le sue Ali sono spezzate, non può tornare a casa... non ha niente... Nemmeno la certezza della morte...
Ma poi, dopo 15 secoli, incontra lui, e allora sarà l'inizio della sua Fine...
Genere: Romantico, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: ”Il Messaggio”

Passò qualche mese. I primi tempi Erika e Christian sembravano vivere l’una per l’altro, ma poi lui cominciò a frequentare altre ragazze e Erika si accorse che non riusciva a sopportarlo, e non capiva perché. Il calore che sentiva aumentava ogni giorno, ma non riusciva a comprenderne la natura... Con lui non aveva mai parlato di questo, ed era la prima volta. Gli aveva rivelato ogni cosa che ricordava del suo passato. Forse la conosceva anche meglio di lei stessa… Ma questo aveva deciso di tenerglielo nascosto.
Ora però, non voleva più mentire. Decise di parlargli, sperando che l’aiutasse a capire.
Attese tutto il giorno di trovare il momento giusto, ma le ore passarono in fretta e arrivò la sera. Subito dopo cena, Chris uscì con l’ennesima ragazza. Erika non era ancora riuscita a farci l’abitudine... Quasi tutte le sere lui usciva con la sua compagnia, spesso si ubriacava e non riusciva a mantenere una ragazza per più di due o tre appuntamenti... Ogni tanto li sentiva entrare nella camera del ragazzo, accanto alla sua, e la tenevano sveglia durante la notte, ma lei continuava a fingere che non stesse succedendo niente.
Lo aspettò seduta sul letto del ragazzo. Trascorse qualche ora, durante le quali il nervosismo aumentò velocemente. Un sottile raggio di luna attraversò la stanza e raggiunse il copriletto...

- Che hai, Chris? Stasera sei più tra le nuvole del solito! - Una ragazza bionda gli si avvicinò e si sedette sulla poltroncina libera accanto a lui con un sorriso malizioso sulle labbra.
- Lasciami stare, Sarah! Non sono fatti tuoi! - rispose bruscamente voltando la testa.
- Scusa tanto se mi preoccupo per te! - esclamò lei arrabbiata.
- Non te l’ho chiesto io, quindi levati! -
Di nuovo. Non era la prima volta che era così scontroso con una ragazza. In fondo, non era colpa di Sarah, si preoccupava per lui, anche se sicuramente con un secondo fine.
Ma era vero, quella sera era più pensieroso del solito. Il fatto era che non riusciva a pensare ad altro che ad Erika, alla sua Erika… Era troppo importante per lui, ma era proprio questo il punto: lei era troppo. Un Angelo come lei, seppur decaduto, non si sarebbe mai abbassato ad innamorarsi di un semplice essere umano. E così, da quando finalmente era riuscito a fare chiarezza nei suoi sentimenti, aveva cominciato a frequentare tutte quelle ragazze, ma era tutto inutile; anzi, era peggio, perché ciò che faceva, invece di aiutarlo a dimenticarla, riusciva soltanto a fargli pensare di più a lei.
Era il suo chiodo fisso, un’immagine che non riusciva a cancellare, indelebile nella sua mente.
Guardò l’orologio. Nonostante fosse solo mezzanotte e mezza, si sentiva stranamente stanco.
- Io vado. Ci vediamo. –
Sarah non lo sentì nemmeno, intenta com’era a pomiciare con un ragazzo della compagnia, mentre tutti gli altri rimasero stupiti. Di solito non se ne andava prima delle 2, e quasi mai da solo.

La sveglia sul comodino segnava un quarto all’una. Erika si rese conto che ormai erano quasi 3 ore che aspettava.
- Ancora mezz’ora - si disse - poi lascio perdere. -
Finalmente, verso l’una di notte, sentì la chiave grattare nella toppa della serratura della porta d’ingresso, seguita da dei passi leggeri sulle scale. Subito dopo, la porta della stanza si aprì e Christian notò Erika seduta sul suo letto. Era solo come lei aveva sperato.
- Erika! - disse stupito - Cosa ci fai qui? Credevo che fossi già a letto! E’ molto tardi! -
- Lo so - rispose lei, guardandolo negli occhi. - Dovevo parlarti. Non potevo più aspettare. -
Christian chiuse la porta e fece qualche passo avanti.
- E’ successo qualcosa? - chiese.
- No. O meglio... qualcosa è successo... e non riesco a capire... -
Abbassò lo sguardo e cominciò a fissare le sue ginocchia.
- Da quando ti ho conosciuto, io sono cambiata. Ho provato felicità e per la prima volta non ho rimpianto ciò che sono... - disse.
Lui continuò ad osservarla. Gli aveva già detto tutto questo e non riusciva capire dove voleva andare a parare.
- Quel giorno - continuò - ho sentito un calore cominciare a crescere lentamente dentro di me, come una fiamma che mi brucia dentro... e aumentava di intensità ogni volta che mi sfioravi o semplicemente mi guardavi... e non riesco a capire cosa sia. -
Volse lo sguardo verso di lui, ma era avvolto nell’oscurità e non riuscì a vedere l’espressione del suo viso. Calò il silenzio e ciò la mise a disagio. Dopo mezzo minuto non riuscì più a sostenere la situazione e scattò in piedi scostando lo sguardo.
- Lascia perdere. Dimentica quello che ho detto. - disse e gli passò accanto a passo veloce.

Ma una mano la prese per un braccio e la costrinse a fermarsi. Sentì le braccia di Chris circondarle la vita e stringerla.
Le sussurrò con tono dolce all’orecchio - Non te ne andare... Resta con me... stanotte. -, poi sfiorò il suo collo con le labbra, teneramente... Ad ogni tocco un brivido le scendeva lungo la schiena.
Lentamente la fece voltare. I loro visi erano a pochi millimetri l’uno dall’altro.
- Chris... - disse Erika, ma lui le posò l’indice sulle labbra.
- Shhhhh... Non parlare... - sussurrò, prima di colmare finalmente l’infinitesimale distanza tra loro. Lei si lasciò trasportare da quel dolce bacio. Portò le braccia al collo del ragazzo mentre le sue le stringevano la vita. E forse capì. Quella fiamma... Poteva essere quel sentimento che mille volte aveva sentito nominare in quei 15 lunghi secoli, ma che non aveva ma provato. Probabilmente era...

Si separarono. Chris la prese per mano, la condusse lentamente al letto e la fece sedere. Lui rimase in piedi davanti a lei. Le accarezzò piano il viso e i lunghi capelli castani, continuando a guardarla negli occhi. adorava i suoi occhi... Quelle iridi azzurre... Era un sogno poterle guardare.
- Questo non è un gioco, vero? - sussurrò Erika. - Perché se per te sono solo una delle tante, è meglio fermarci qui... Non riuscirei a sopportare il dolore... -
Le prese il viso tra le mani. Come avrebbe potuto farla soffrire? Sarebbe stato lui a non riuscire a sopportare il dolore per la perdita della cosa a cui più teneva al mondo. Scosse piano la testa e le sorrise.
- Voglio stare con te... perché ti amo... -
Anche lei sorrise.
Le poggiò le mani sulle spalle e la spinse dolcemente sul letto. Un raggio di luna le accarezzava il viso. Rimase qualche istante a osservare quella delicata luce giocherellare sulla sua pelle, poi ricominciò a baciarla con dolcezza. Le slacciò molto lentamente la camicetta...

Un raggio di sole illuminò i visi dei due ragazzi. Erano profondamente addormentati, legati in uno stretto abbraccio, entrambi voltati verso la finestra coperta dalle tende. Le loro labbra erano rivolte in un piccolo sorriso. Erika aprì lentamente gli occhi, ma non si mosse. Non voleva svegliare Chris, il suo Chris. Quella notte... non era stato solo un sogno, no... sentiva il calore del corpo del ragazzo a contatto col suo avvolgerla completamente.
Dopo un po’, anche Chris si svegliò e, notando che la ragazza non dormiva più, le accarezzò una guancia.
- Buongiorno... - disse piano, sorridendole. Erika ricambiò il sorriso ma continuò a fissare la finestra.
- Sai, forse ho capito. Quello che provo... è amore. Ne avevo sentito parlare spesso, ma non avevo mai compreso, non potevo comprendere... Perché ero sola... -
Si voltò senza sciogliersi dall’abbraccio e lo guardò negli occhi, sorridendo malinconica.
- Non sei più sola... Ora ci sono io... - le disse, continuando ad accarezzarle la guancia.
Avvicinò il suo viso a quello di Erika e la baciò.
- Sono contento di essere il tuo primo amore, perché il primo non si scorda mai... E spero di essere anche l’ultimo... - sussurrò quando si staccarono, e lei si strinse al suo petto. Chris capì il bisogno di calore e protezione della ragazza e l’abbracciò, prima di riaddormentarsi.

Sembrò loro che fossero passati solo pochi minuti quando il campanello cominciò a suonare ripetutamente.
- Uff... Ma chi è che rompe? - disse spazientito. Fece per alzarsi, ma Erika lo trattenne. - Aspetta... -. Le diede un bacio di fretta, poi prese un paio di jeans e un t-shirt e uscì urlando - STO ARRIVANDO! -
Lei continuò ad osservarlo sorridendo mentre scompariva dietro la posta. Si stese di nuovo sul letto, sempre col sorriso sulle labbra.
Al piano di sotto, Chris aprì la porta e scoprì chi aveva disturbato il loro sonno.
- Finalmente! Sto suonando da mezz’ora! - urlò la zia del ragazzo con rabbia.
- Cosa vuoi? - chiese Chris cercando di mantenere la calma - Se sei ancora qui per sapere quando ti lascerò questa casa, la risposta è sempre quella: MAI! -
- Questa casa avrebbe dovuto essere mia! - gridò la donna. - Quel deficiente di mio fratello avrebbe dovuto lasciarla a me! -
- E invece è mia! - esplose il ragazzo. - Non ti permetterò prenderla! -
- E cosa ci fai qui ad abitare da solo?! -
-Non sono solo! -
- Ah, già! Dimenticavo quella sgualdrinella! -
Erika comparve ai piedi delle scale, attirata dalle urla che risuonavano nell’ingresso. Indossava una semplice vestaglia azzurra.
- Chris, ma cosa sono queste urla? - chiese, poi si accorse della donna sulla porta. - Cosa vuoi ancora? -
- Parli del diavolo… Allora, come va? -
- Prima di vederti molto meglio. - disse la ragazza. - Vattene! - ordinò Chris rivolto alla zia. Non riusciva più a sopportarla, quella donna. Era convinta che quella casa le appartenesse di diritto, mentre il padre di Chris aveva pensato bene di lasciarla a lui. Da quel giorno continuava ad assillare il ragazzo.
- QUESTA CASA E’ MIA! - urlò Chris sbattendole la porta in faccia e chiudendola a chiave.
-MI APPARTIENE DI DIRITTO! -
La voce della donna era soffocata dalla porta. Erika si avvicinò al ragazzo, ancora rosso in viso ed ansante.
- Non la sopporto più... - disse piano continuando a fissare la porta.
- Lasciala perdere. Prima o pi si arrenderà. - gli disse, raggiungendolo e rimanendo alle sue spalle.
Chris si voltò.
- Oh, Erika... - disse mentre la stringeva a sé.
Una luce improvvisa comparve sopra di loro.
- Ma cosa...? - disse il ragazzo.
Lei invece sembrò capire quasi subito cosa fosse, ma non le sembrava possibile, non poteva essere ciò che credeva.
La luce scomparve, ma lasciò cadere una piuma bianca che si posò lentamente a terra.
- Che significa? - chiese il ragazzo.
Osservò prima la piuma, poi volse lo sguardo verso Erika, che non riusciva a credere ai suoi occhi.

- Questo... questo è... un messaggio da parte degli Angeli! -

Non ricordavo che questo capitolo fosse così melenso! mamma mia... io adoro le scene dolci, ma forse questa è un pochino troppo...
Avrei aggiornato prima, ma aspettavo di avere qualche commento... Anche perchè se proprio volessi potrei inserire tutti e quattro i capitoli di cui è composta questa storia insieme. L'ho già scritta tutta, devo solo trascriverla a pc, ma il cartaceo c'è! solo che appunto aspettavo qualche commento! mi deprimeva un pò vedere la sezione dei commenti di questa storia deserta... quindi ringrazio Vesuvium e Anya per le loro recensioni!

Vesuvium: mi dispiace che non ti piaccia! per quanto riguarda l'originalità, bè, l'ho scritta quando avevo 15 anni, è uno dei miei primi lavori e la mia fantasia ancora non era allenata a creare come lo è ora... concordo anche io che non sia molto originale, ma non ho voluto modificarla perchè ho scritto ciò che sentivo.Se devo essere sincera, non ho letto una sola storia della sezione "Angeli e Demoni" di questo sito, quindi non so come siano le altre... ti ringrazio comunque per il tuo commento, le critiche costruttive sono sempre utili! =D
anya: grazie! sono contenta che ti piaccia! In fondo, le critiche costruttive sono utili, ma i complimenti fanno comuqnue piacere!Che dici, ho aggiornato abbastanza presto? =D

Grazie ancora, e al prossimo capitolo!!!!

Bacini By Selene89
   
 
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