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Autore: Rehara    23/02/2013    12 recensioni
Maka Albarn è una giovane laureata che da quasi un mese è entrata a far parte dell'importante azienda "Evans".
Lei ha un sogno: diventare una grande lavoratrice come sua madre.
Facendo parte di un ufficio squinternato come questo ce la farà mai?
E sopratutto dopo "quell'incontro" cosa accadrà?
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Questa è la mia prima Fan fiction e spero che almeno ad alcuni piacerà... quindi buona lettura!
-Rehara.
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maka Albarn, Soul Eater Evans, Un po' tutti | Coppie: Soul/Maka
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Heilà! Questa è la mia prima fan fiction quindi non siate duri >___<
Sono anche nuova e devo ancora capire “il funzionamento” di questo sito….
Se i personaggi sono OOC ditemelo così li migliorerò o aggiungerò alle note appunto “OOC” e le recensioni sono bene accette sia che negative sia che positive…
Allora buona lettura!

-Is it a candid camera?!

Suona la sveglia.
Quello stupido , orribile oggetto che ogni mattina rompe le palle in una maniera tale che vorresti prenderla a martellate all’istante ,  ridurla in polvere e poi bruciare i suoi resti.
Dentro questa stanza , aggomitolato sotto  le coperte sembra esserci un essere informe che cerca di fermare quell’assordante trillo prima che una crisi di nervi gli impedisca di ragionare e di buttarla fuori dalla finestra come è successo alle altre migliaia già mandate all’altro mondo.
L’ha spenta , una missione ardua.
Da sotto le coperta si comincia a scorgere una ragazza dai capelli biondo cenere …
Ah, già! E’ la nostra protagonista!...
Lei è Maka Albarn , giovane laureata che da quasi un mese è entrata a far parte della famosa azienda “Evans”.
Non sopporta la routine giornaliera troppo stancante ma ce la mette tutta.
Finalmente è riuscita ad alzarsi dopo mezz’ora dal suono della macchina infernale , entra in bagno e si lava.
Indossa il suo completo d’ufficio costituito da una camicia bianca , giacca nera , minigonna nera e scarpe col tacco ancora rigorosamente nere , si mette un velo di trucco e lascia sciolti i capelli , oggi non aveva voglia di spendere ore e ore per riuscire a fare dei codini.
Guarda l’orologio ed è … IN RITARDO!
Prende la borsa e corre all’impazzata!
Purtroppo è arrivata troppo tardi e l’autobus per il centro è già partito …
Come farà ad arrivare in azienda?!
“Sono proprio una frana… Manco è un mese che sono al lavoro e già farò un ritardo!”
Quando ha pensato a questa frase , una grande e lussuosa auto si fermo’ davanti a lei.
Dal finestrino semiaperto dell’auto sentì una voce. 
“Vuoi un passaggio?”
Lei gia’ fin troppo disperata entro’ in auto senza pensarci due volte.
Dentro l’auto , accanto a lei , c’è un ragazzo albino  con gli occhi carmini che poteva avere qualche anno in più di lei.
Aveva un sorriso sghembo ,  la squadrava dalla testa ai piedi in modo altezzoso e indossava uno strano completo elegante.
“Bhè … Come ti chiami? Dove stai andando?” disse un po’ in tono strascicato e parecchio disinteressato  il ragazzo.
“Piacere , Maka Albarn. Sono un’impiegata dell’agenzia “Evans”—“
Senza lasciarla finire la  interruppe.
“Davvero?” disse con un sorrisetto un po’ troppo malizioso per i suoi gusti.
“S-si … che c’è di strano?”
“No , niente” continuò a dire con quel suo strano sorriso.”Sebastian , portaci in agenzia”.
“Certo , signorino”.
Dopo quel piccolo discorso iniziale non si parlarono durante il tragitto e quando arrivarono davanti all’azienda Maka ringraziò e se ne andò di fretta.
Manco il tempo di entrare che la nostra protagonista fu fermata dalla pettegolo portinaia tettona  amante dei gatti di nome Blair che la doveva aggiornare delle ultime news dell’ufficio.
Tra queste notizie una che l’ aveva maggiormente incuriosito , oltre a quella che la Signorina Marie era stata scoperta in bagno mentre stava sposando un water  , era quella che il presidente “Soul Eater Evans” avrebbe spostato la sede centrale quì e che di conseguenza si sarebbe stabilito in questo ufficio permanentemente.
Inoltre , un impiegato sarebbe stato promosso di un grado più alto dal presidente in persona!
Il sogno di Maka è sempre stato di essere come sua madre:
una grande donna lavoratrice e risoluta e non come suo padre che è solamente un lurido pervertito che lavora in un’altrettanta lurida scuola di terza categoria come professore.
Avere la promozione sarebbe stato un grande passo avanti, no?
Peccato che una novellina come lei non poteva puntare a qualcosa di grande come questo…
Quindi lasciò stare ed entrò in ufficio con il suo solito sorriso smagliante e con quei suoi meravigliosi occhi verdi che brillavano.
Si sedette in scrivania con gia’ almeno cinquecento pratiche da fare e sbuffò.
Sempre a lei toccava fare questi noiosissimo lavoretti…
Per fortuna ,essendo la piu’ giovane ,alcuni suoi colleghi la aiutavano in qualche modo anche se molte volte lei evitava di mostrarsi debole per poter risolvere le questioni da sola.
Tsubaki e Black*Star arrivarono (come sempre)  in ritardo al lavoro , prendendosi (come sempre) una sonora ammonizione dal direttore “Franken Stein” che tutti però chiamano “Dottor Stein”.
Non è che sia un vero e proprio “dottore” , solo che si diletta a vivisezionare alcune specie di animali , almeno gli impiegati dell’ufficio sperano ch siano solo animali.
L’ultima volta si era sparsa la voce che l'infermiera e addetta alla salute del loro reparto , “Medusa Gorgon”, fornisse Stein di cadaveri umani per alcuni esperimenti.
Ma ovviamente i componenti di questa squinternata azienda non credono quasi mai ai pettegolezzi di Blair e poi sanno  anche che quando quei due si appartano in una stanza fanno ben altro.
La giornata fu molto monotona , identica ai giorni scorsi:
Ox corteggiava  Kim con delle poesie melense che non avevano nessun effetto , Justin invece di lavorare preparava brani metal per la sua band  “christian rock” e ascoltava musica , Stein e Medusa si recavano in una stanza appartata, Azusa salvava Marie da un matrimonio improbabile (quest’oggi con la fotocopiatrice) , l’inserviente Free puliva i bagni con  uno spazzolino da denti che probabilmente apparteneva al Dottor Stein sotto ordine di Medusa, Mifune portava sua figlia Angela al lavoro e non faceva altro che usare il suo computer d’ufficio per farle disegnare quello che voleva su “paint”, Liz si metteva lo smalto invece di rispondere alle mail provenienti dai piani alti, Patty creava sculture di giraffe con i verbali che doveva mettere in ordine , Black*star compilava tutti i moduli con le sue firme dicendo che diventavano molto più importanti con la firma di un “dio” su di loro e Tsubaki  preparava già una lettera di scuse al direttore.
Senza nemmeno che Maka se ne accorgesse si erano già fatte le tre del pomeriggio passate e lei non aveva pranzato , quindi si reca alla macchinetta del caffè che però essendo difettosa viene usata come distributore di merendine.
Ritornata in ufficio con la solita ciambella in bocca   vide qualcosa di impossibile e sconcertante: tutti stavano lavorando senza sosta.
Cosa è successo qui? Siamo in una candid camera?!” pensò appena vide questa scena.
Sembrava proprio un ufficio normale adesso , fin troppo normale… c’era qualcosa sotto.
Si reca verso sua scrivania , finisce la ciambella e continua a lavorare su quelle scartoffie.
Quel silenzio gelava il sangue, era fin troppo strano per questo reparto tutto ciò.
Di solito era chiassoso , pieno di lavoratori negligenti e fuori di testa che non avevano la minima intenzione di "sprecare" il loro tempo a lavorare perché era troppo “noioso". 
Era accaduto qualcosa mentre lei era via.
Non poteva essere successo tutto questo senza un motivo….oppure era arrivata la fine del Mondo?!
Mentre era immersa nei suoi pensieri la ragazza si ritrovò una persona davanti.
“Buon pomeriggio , M-a-k-a-chan” disse quel tipo scandendo bene il suo nome.
Per un attimo non lo riconobbe , ma appena vide quei suoi occhi rossi e profondi e quell’aria strafottente capì chi era: il ragazzo di questa mattina.
“Non ho avuto il tempo di presentarmi quest’oggi mentre eravamo in macchina...” le porse una mano con uno dei suoi sorrisi maliziosi “piacere, Soul Eater Evans, il tuo capo”.
 

Angolo dell'autrice schizzata:
Allora lettori , scusate la brevezza  (si scrive così? o.o) del capitolo.... comunque come vi è sembrato?
Se  è un pò troppo scemo del normale è perchè l'ho scritto alle quattro di notte c:
Ore che ci penso può essere anche per i miei sogni ricorrenti sulle fan fiction su Soul e Maka se è venuto così ....
*si mette in un angolino oscuro a riflettere . Ormai è andata potete svignarvela o anche chiamare uno psichiatra per curarla*
-Rehara
  
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