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Autore: game over_    24/02/2013    2 recensioni
"Io sono Zayn. Malik." aggiunse porgendole la mano, ancora sorridente. Elizabeth lo guardò per qualche secondo cercando di realizzare se fosse tutto vero o se in realtà tutto quello era uno dei suoi soliti sogni ad occhi aperti.
Zayn, dal canto suo, vedeva una ragazza intimorita, che guardava sopra di lei immobile, senza nemmeno accennare ad un'espressione facciale che possa far capire cosa stesse pensando.
"Elizabeth Jones." parlò poi, afferrando con timidezza la sua mano e stringendola di poco.
_____________
"Sei uno sporco, schifoso, pervertito!" Non bastò altro.
Harry l'attirò verso di se tenendola dai fianchi e incollò le sue labbra su quelle della bionda.
Mad cercò di svincolarsi dalla sua presa,sentendosi ancora più umiliata,più sporca. Usata.
Non appena Harry si staccò da lei, guardandola con il suo solito sorriso malizioso Mad fece schioccare il palmo della mano sulla guancia del ragazzo che fu costretto a voltare la testa.
"Vaffanculo" sussurò addolorata,prima di sparire tra la folla.
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Scene tratte dalla storia c: Se vi ho incuriosite,passate xx
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Please Be Mine.
 

Three.
 
 
 
 
Passò dal corridoio, asciugandosi quella lacrima che era uscita senza permesso. 
Di solito riusciva a controllare questo tipo di incidente. Riusciva a tenerlo a bada e a non farsi vedere debole agli occhi della gente. 
Però quel giorno no. Non ci riuscì. 
Si sentiva così stupida. 
-Hey signorina!- si voltò fermandosi in mezzo al corridoio e vide la figura del bidello avanzare. Aveva un'enorme pancia pelosa che usciva fuori dalla maglietta bianca e schifosamente sporca. I pantaloni neri erano fortunatamente ben attaccati al bacino e camminava frettolosamente verso la mia figura.
La guardò affondo. -Dove sta andando? Dovrebbe essere in mensa.- disse, guardandosi continuamente intorno. 
-Hum..Io, non avevo una gran fame così..- 
D'un tratto fece un salto verso di lei.Sobbalzò. Sgranò gli occhi guardandolo bene. Aveva un'espressione accusatoria in volto. 
-Daccordo. Però ricordi  sempre una cosa..- si avvicinò perocolosamente al suo orecchio. Restò ferma aspettando. -Stia attenta ai topi, sono astuti. Molto, astuti.-
Si allontanò da lei,entrando in uno stanzino poco distante dal punto nel quale era ferma. Si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo.
Quell'uomo le metteva ansia.
Arrivò presto nell'aula di Frnacese, posò il libro su un banco e si sedettie sulla sedia, cominciando a ripassare. 
Non le era mai piaciuto il Francese, avrebbe preferito di granlunga studiare il cinese. Ma quella scuola, sfortunatamente aveva solo quel corso per la seconda lingua. 
Sentì la porta dell'aula aprirsi, e sbito dopo la testa di Madison fece capolinio nella stanza. 
Liz abbassò lo sguardo. 
-Hey, Liz..Io, volevo chiederti scusa.- disse Madison, sedendosi sulla sedia accanto a lei. 
Puntò i suoi occhi scuri in quelli di Mad, chiari. Abbozzò un sorriso. -Non devi scusarti. Anzi, mi dispiace per essere scappata via così, solo che..è difficile per me passare da una scuola all'altra. E..- 
La vide sporgersi verso di lei e in men che non si dica Liz si ritrovò stritolata in un abbraccio. Non disse niente, non si oppose. Le mancavano gli abbracci così, spontanei.
Dopo qualche secondo si staccò e sorridente la guardò.
-Senti, il Venerdì sera è da secoli che io e i ragazzi ci incontriamo e usciamo. Però se vuoi, potresti venire con noi!- sorrise entusiasta. 
Si passò una mano tra i capelli biondi, aspettando una risposta. Il fatto era che non se l'aspettava assolutamente. 
-Oh, beh..Grazie, certo.- accettò titubante. Non le era mai capitato di essere invitata ad una serata tra amici il secondo giorno di scuola.
Non le era mai capitato e basta.
La campanella trillò, segno che da l' a poco avrebbe affrontato il test di francese. Si passò sconcertata una mano tra i capelli.
Mad le fece l'occhiolino. -Allora ci vediamo oggi pomeriggio nel centro.- 
Le sorrise, vedendola uscire dall'aula. -Buona fortuna con il test!- urlò  alzando la mano per salutarla e poi sparì nel nulla. 
Elizabeth sorrise divertita. 
Tutti gli alunni cominciarono ad entrare nella classe, e dopo qualche minuto entrò anche la professoressa.
Le consegnò una scheda, e la ragaza cominciò a fare il suo compito. 
C'era solo un preblema che le frullava nella testa: non aveva la minima idea di dove fosse il centro.
 
 
Si infilò velocemente le scarpe, rischiando di inciampare in un'automobile giocattolo che Nathan aveva lasciato per terra e si diresse in tutta velocità nel bagno.
Liz e Madison si erano scambiate i numeri di cellulare fuori scuola, ma la mora non aveva avuto il coraggio di dirle che non sapeva dove fosse l'appuntamento. 
Non voleva che pensasse che fossse una sprovveduta.
Racolse i capelli in una coda alta, e lasciò che il ciuffo ricadesse sul lato destro del viso. 
L'unica cosa che le piaceva del suo corpo erano i capelli. 
Scuri, come quelli del padre. 
Le mancava, le mancava troppo.
Si voltò verso la porta, sentendo una presenza guardarla. Il piccolo Nathan infatti la stava osservando con la testa piegata da un lato ed un'automobile rossa fiammante tra le piccole mani.
-Dove vai?- le chiese innocentemente, quasi sussurrava. Aveva un tono di voce un po' stridulo, ma a Liz piaceva. Infondo era ancora piccolo e questo aspetto la  inteneriva tantissimo. 
Gli sorrise abbassandosi alla sua altezza e gli diede un buffetto sulla guancia.
-Esco con degli amici, perchè?- In effetti era strano che Nathan le chiedesse dove stesse andando senza urlarlo a tutta la casa. 
Nath si nascose dietro un armadio del bagno, assumendo l'espressione di un investigatore. -Perchè il nemico è in giro. Devo proteggertivi, io.- 
-Protteggerti.- lo corresse la sorella ridacchiando divertita. 
Il piccolo la guardò mettendo entrambe le mani sui fianchi. -Sono io il capo!- dichiarò fermamente, alzando il mento con fare superiore. 
Liz si trattenne dallo scoppiare a ridere e assunse una posizione dritta e portò la mano alla fronte. -Sissignore.-
-Miraccomando, a casa per le nove.- e detto questo il fratello uscì dal bagno, lasciandola ai suoi pensieri.
Era incredibile come quella piccola creatura potesse metterla sempre di buon umore e farle scordare tutto, anche per pochi minuti. 
Portò le mani sul brodo del lavandino, ritornando alla realtà a ricordandosi che avrebbe dovuto predere il bus per arrivare in centro. Casa sua era in uno spettroso quartiere di periferia.
Sbuffo, si deide un'ultima occhiata allo specchio e dopo aver preso il telefono e qualche soldo e salutato la madre uscì di casa.
Il sole stava già calando e le tenebre si avvicinavano. 
Come uscì di casa un brivido di freddo le attraversò la schiena. Si strinse nel cappotto e si diresse all'angolo,m aspennado con ansia il bus. 
Dopo nemmeno dieci minuti eccolo fermarsi. Ci entrò subito mandando un messaggio a Mad. 
 
Speva che tutto quello che stava facendo era sbagliato, sapeva che non dovev arischiare, che non dovev aspingersi troppo oltre, ma aveva la sensazione che Mad era vera. 
C'era come una vocina nella sua testa che le diceva: 'Fidati di loro. Sii loro amica.' 
E poi un'altr ain contrapposizione che urlava: 'No! Sta ferma! Soffrirai!'
Sospirò sedendosi su una delle sedie gialle del bus. Quelle sedie scomidissime.
Si passò una mano sulla fronte, tirandosi indietro il ciuffo che le cadeva. Chiuse gli occhi e posò la testa sullo chienale, cercando di rilassarsi per un secondo. 
-Hey scusa. E' libero qui?- Liz alzò aprì gli occhi e voltò la testa alla sua sinistra. Un ragazzo alto, con un sorriso simpatico che lasciava intravedere due buchi ai lati e dei capelli spettinati la guardava. 
Il ciuffo le ricadde sull'occhio destro, oscurandole la vista per metà. -Oh, certo.- 
Il ragazzo prese porso accanto a lei, ringraziandola. 
Tutto il resto del viaggio non avevano fatto altro che scambiandosi occhiatine fugaci e sorrisi imbarazzati. 
Ci vollero più o meno venti minuti prima di arrivare al centro. E da quello che un atelefonata le aveva permesso di capire, il suo 'compagno' si chiamava Harry.
Bel nome. Era il nome più Britannico che avesse mai sentito.
Uscì in fretta dal bus e mise piede nel centro di Bradford. 
L'aria fredda di Dicembre la colpì in faccia come uno schiaffo e fu costretta ad arricciare il naso per il fastidio.
Cominciò a camminare per le vie.Un sacco di gente camminava in gruppetti o in coppie. Era bello vedere tutta quell'allegria tra le persone. 
Alzò lo sguardo e notò che diverse luci ricoprivano i balconi dei palazzi alti e che anche i neozi erano imbanditi di numerosi lucine. 
Liz non amava il periodo Natalizio, semrpe passato con le stesse persone, sempre le stesse chiacchiere, sempre la stessa tristezza. ma questa volta era diverso. Si sentiva a suo agio nella città e..
D'un tratto si rese conto di essersi completamente smarrita!
Si guardò attorno. Tutte le persone camminavano tranquillamente non dando peso a quella ragazza che restava immobile nel mezzo della strada. Le auto di tanto in tanpo passavano facendosi spazio tra la folla, c'era un cane che camminava tra le persone scodinzolando per un pezzò do pane e degli spaventosi uomini vestiti da Babbo Natale che suonavano una campana chiedendo soldi. 
Liz cominciò a camminare velocemente facendo spazio tra tutti i ragazzi che camminavano.
Riuscì a passare avanti e a vedere la strada all'orizzionte, quando d'un tratto venne di nuovo spintonata dietro da n gruppo di ragazzi che di stavano picchiando. 
Cominciò a correre spaventata verso una qualsiasi meta, e proprio quando credette di aver sorpassato la folla e di stare al sicuro, i fari di un'auto le puntarono gli occhi. 
Si voltò nella direzione nella quale era venuta sperando di non essere investita e fece un passo avanti ma inciampò e avrebberischiato di finire con la facci a terra se non fosse stato per quelcuno, che in quel momento la sorreggeva dai fianchi.
Alzò lo sguardo, incontrando due occhi color oro. Sembravano sorriderle. 
Avrebbe riconosciuto quegli occhi ovunque.
Zayn Malik.
Schiuse le labbra guardando quelle del ragazzo che aveva difronte. Così rosse. 
-Ti sei persa?- le domandò lui continuando a reggerla. Tutta quella vicinanza permise a Zayn di osservarla meglio.
I lineamenti dolci e delicati, le labbra piene e rosee, il nasino leggermente arrossato per via del freddo e gli occhi, grandi e scuri. Molto scuri. Sembravano quasi neri come i suoi capelli. Ma Zayn era sicuro che alla luce del sole li avrebbe distinti meglio.
Lui sentiva la presa di Elizabeth sulle sue braccia, e gli piaceva terribilmente quel contatto. 
La ragazza si staccò velocemente da lui, realizzando di essergli praticamente addosso. -Hum..io..- guardò le sue scarpe, cercando una scusa plausibile al suo quasi suicidio.
-Oh, Liz!- Madison li raggunse, riscuotendola dai suoi pensieri facendosi spazio tra la massa a suon di gomitate, ricevendo una serie di insulti, ma non sembrò preoccuparsene. 
-Dov'eri finita? Il bar è dall'altra parte!- le disse sorridendole divertita. 
Zayn davanti a loro fu raggiunto da Tom, che era impegnato con il telefono tra le mani. 
-Oh, mi sono persa e..- Liz incrociò dinuovo lo sguardo di Zayn, per poi riportare i suoi occhi in quelli blu di Mad.
La matita e il mascara blu risaltavano il colore dei suoi occhi ed il rossetto sulle labbra si curvava in un bel sorriso. 
-No un attimo.- li interruppe Tom, che sembrava essere tornato alla realtà. 
Tutti lo osservarono. -Mi state dicendo che era lei la ragazza con la quale dovevamo uscire oggi?- Elizabeth si trovò a disagio. Si sentiva come se non fosse desiderata da Tom, data la sua espressione accigliata. 
Mad annuì, togliendo ogni dubbio anche a Zayn, che aveva preferito tacere piuttosto che domandare. -Beh allora andiamo a divertirci!- esclamò il biondo, prendendo sottobraccio Liz. 
La mora rise divertita, lasciandosi trasportare dal ragazzo accanto a lei. 
Intanto, Zayn e Mad dietro di loro li seguivano parlando tra di loro. 
 
-Bene, chi vuole un po' di pizza?- domandò Mad guardando gli amici che intanto, attenti ad osservare il parco di Bradford si erano dati alle chiacchiere. 
Infatti la domanda di Mad fu del tutto ignorata dai tre.
-Ho detto..- cominciò avvicinandosi al gruppo. -Chi vuole la pizza?- urlò a squarciagola, facendoli indietreggiare e portare le mani alle orecchie.
-Cavolo,Mad! Potevi domandarlo tranquillamente, senza perforarmi il timpano!- la rimbeccò il riccio, massaggiandosi convulsamente l'orecchio.
La bionda si trattenne dall'urlare una seconda volta. 
-Io vi ho chiamati, ma non mi avete sentito.- si giustificò alzando le mani. 
-Quindi?- chiese poco dopo.
Tutti acconsentirono, sentendo lo stomaco brontolare. -Chi viene con me?- domandò Mad, guardando il moro.
Zayn teneva le mani nelle tasche del giubbotto e si guardava attorno. Liz sembrava impegnata ad osservare l'enorme parco attorno a lei e Zayn cominciò a guardarla. I capelli, raccolti da una coda le scendevano fin sotto le spalle e le sue mani tremanti per il freddo reggevano il cellulare. 
-Zayn,- il ragazzo portò gli occhi sulla bionda poco distante da lui. -vieni tu con me, a prendere le pizze?- 
Madison sporse il labbro inferiore e corrucciò leggermente le sopracciglia.
Sperava che il suo migliore amico l'avrebeb acocmpagnata, ma quella sera era totalmente assente. Era come se avesse visto un fantasma e fosse caduto in trans.
 -Tom?- Zayn guardò l'amico biondo che intanto aveva attaccato conversazione con Liz. 
-Cosa?- rispose lui.
-Le pizze! Ma insomma, chi viene con me a prenderle?- sbuffò spazientita Mad.
Tom annuì. -Andiamo, scassa palle.- sussurrò le ultime due parole una volta che erano vicini e Mad gli diede una gomitata nelle costole. -Coglione.-
Liz scattò una foto ad un albero illuminato da tante piccole licine e sorrise soddisfatta. Si voltò per mostre la foto a tutti ma l'unico che c'era era Zayn.
-Sono andati a prendere delle pizze.- la anticipò Zayn. Le aveva per caso letto nella mente?
Elizabeth annuì arricciando le labbra e facendole scontrare con la punta del naso. Era una cosa che faceva sempre quando aveva freddo. 
Zayn sorrise divertito. -Vieni, ti faccio vedere una cosa.- le prese dolcemente la mano e Liz trasalì non appena i loro palmi combaciarono. La sua così piccola con quella di Zayn così grande. La sua fredda e la sua incredibilmente calda. 
Si lasciò trascinare per il parco, finendo in un corridoio stretto, circondato da alberi, dove la lice della luna arrivava lenta e fioca. Era quasi completamente buio lì.
Si guardò attorno spaventata. Strinse involontariamente la mano di Zayn e lui capì che si stava preoccupando. 
Le lanciàò uno sguardo fuggitivo e continuò a camminare nell'erba, fino a scorgere degli alberi che circondavano un punto del bosco totalmente nuovo. 
Vi era solo dell'erba, e il cielo si era nuovamente scoperto lasciando vedere la maestosità della luna. 
Liz si guardava attorno, adesso, sbalordita.
-Zayn..- sussurrò a bassa voce, lasciando traspirare la sua tranquillità e sorpresa. 
-Guarda.- Zayn si portò davanti a lei, sovrastandola con la sua altezza. Le prese entrambe le mani fredde e la portò al centro del posto, esattamente sotto i raggi della luna. I loro occhi si guardavano, e Zayn riusciva a specchiarcisi, talmente tanta era la vicinanza tra di loro. 
Sentiva il respiro corto di Liz, e le sue labbra dischiudersi al passaggio della lingua che le inumidì facendole diventare più rosse e facendole sembrare più morbide. 
Zayn deglutì silenziosamente osservandola. Era così bella.
La mora distolse lo sguardo riluttante, posandolo sulla luna che li guardava dall'alto. -Si dice che se chiudi un occhio e alzi il pollice, esso sarà sempre grande quanto la luna.- disse lei separando una mano da quella di Zayn e portando il pollice in aria. Chiuse un'occhio e posizionò il dito sulla luna.
Zayn fece lo stesso, notando che quello che aveva appena detto Liz era vero.
Lei sorrise trionfante verso il ragazzo che ancora le stringeva una mano. -Visto?- 
Zayn le sorrise di rimando e si allontanò da lei. -Wow, lei sa tantissime cose signorina Jones.- le disse alzando la testa e porgendole la mano, facendo un leggero inchino. 
Elizabeth ridacchiò divertita. -Cosa sta cercando di fare signor Malik?- gli chiese osservandolo. Lui la fissò. -Mi concede..?- 
-La mia verginità? No.- rise lei ironizzando la cosa. Zayn sgranò gli occhi avvampando leggermnete. 
-Ma no! No, mi concede questo ballo! Liz!- rise.
Liz gli prese una mano timidamente, e si lasciò avvicinare al corpo caldo di Zayn che la prese dalla schiena con l'altra mano.  
I loro corpi si sfioravano. E Liz dovette alzare leggermente il viso per guardarlo negli occhi. Sorrise non sicura di quello che avrebbe voluto fare Zayn. 
Si mossero verso destra, poi avanti, dietro e verso sinistra, sempre uno attaccato all'altro. Elizabeth rideva divertita, notando che Zayn era totalmente incapace. -Ma cosa stiamo facendo?- domandò più a se stessa che a lui.
Zayn rise. -Balliam...-Inciampò in un sassolino, e si trovò a due millimetri dalle labbra di Elizabeth.
Le guardò quelle bellissime labbra, scoprendo una voglia insana di assaggiarle e esplorarne ogni minimo particolare.
Liz faceva altrettanto. E i suoi occhi così belli e profondi. 
Era già la seconda volta che la salvava da una caduta, si ritrovò a pensare Liz.
La suoneria di un cellulare li portò alla normalità.
Zayn rispose, estraendo il suo IPhone dalla tasca un po' scocciato. -Mad..-
-Dove diavolo siete? Me l'hai violentata? Zayn. Riportate i vostri culi qui. Adesso.- lo minacciò mad dall'altra parte del telefono, più nervosa che mai. 
Zayn si lasciò sfuggire una risata. 
-Tom! Non mangiarti la mia pizza!- sentì urlare dalla bionda prima che la linea venisse interrotta da lei stessa. Zayn scosse la testa ridendo. 
-Che cosa è successo?- domandò Liz, infilandosi le mani nelle tasche un po' imbarazzata. Zayn le prese la mano e la diresse dinuovo verso il parco dov'erano pochi minuti prima. 
-Mad ci ha chiesto di riportare i nostri culi al parco perchè le pizze sono pronte.- Zayn alzò le spalle sorridendole e lei ricambiò.
Quella serata fu indimenticabile, per tutti e quattro.



zayns corner.


Weilaaa! c':
Mi scoso per il ritardo a pubblicare il terzao capitolo, ma...otto recensioni! skhdsj
Grazie bellissime, non sapete quanto mi rende felice leggerle c':
Aaaw, mi sento amata. (??)
Allora, passiamo al capitolo. **
Avrete notato che ho cambiato le virgolette in trattini. C'è un motivo molto semplice: Si capisce meglio.
Oh, non è vero? 
Volevo anche cambiare tutta la storia dalla terza persona alla prima, però ho notato che non potevo fare scambi e quindi la storia resterà così çç
Ammeno che non decida di scrivere dal capitolo in poi, in prima persona con i vari 'povs'. Va beh, poi vedremo c;
Quindi, nel capitolo tre vediamo uno Zayn 'superhero' che aiuta la povera Liz a non essere investita e, poi, a non cadere di culo a terra; vedamo Mad, speranzosa di un aiuto da parte di Zayn con le pizze; un Tom simpatico e socievole e una Liz spaventata dal fare amicizia, ma disponibile e contenta di questo nuovo gruppo. 
Poi..se avrete letto bene..c'è l' 'intrusione' di un personaggio...Mmh.... Chi è? 
:D 
*I'm watching you. *
mlmlmlml, voglio vedere se siete state attente e se avete capito di chi si tratta *-*
Scrivetemi la vostra opinione sul capitolo e il vostro  verdetto a proposito dell' intruso. c':
Ringrazio ancora le otto recensioni e le 118 visite. Ringrazio chi ha preferito,ricordato e seguito la mia storia. jhgdjh c:
Love you all.
See you! xx


Twitter- @bravelyhurt
Ask- I have no Ask. :** 

 
   
 
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