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Autore: rossellatrix    11/09/2007    3 recensioni
i diciassette anni sono un traguardo importante e vanno festeggiati... la pensa così anche draco malfoy che decide di organizzare una festa clandestina e di invitare qualcuno molto speciale...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Passata la prima ora con la sola compagnia dei libri e della voce della professoressa Mc Grannit, Hermione, si dirigeva nell’aula dove si sarebbe svolta la lezione di Difesa contro le arti oscure del Professor Lupin. Mancavano ancora 15 minuti prima che iniziasse la lezione ma la ragazza non avendo nient’altro da fare si sedette ad uno dei primi banchi dell’aula vuota a ripassare per la lezione, ma non appena ebbe incominciato a leggere quegli argomenti così tante volte ripetuti il giorno prima, chiuse il libro nauseata.

Si alzò sbuffando e si diresse con passo lento verso una grande finestra chiusa e l’aprì, respirando la fresca aria autunnale, che attraversava leggera gli alberi per poi arrivare alle narici di Hermione limpida e profumata.

Il vento accarezzava dolcemente i morbidi boccoli della ragazza che osservava con aria appagata il magnifico paesaggio che circondava la scuola, fu allietata dalla visione del suo amico Hagrid che la salutava con la sua enorme manona impataccata di qualcosa color marrone della quale Hermione non andava in escandescenza per scoprire cosa fosse.

Il cinguettio degli uccellini e il fruscio degli alberi tenevano l’udito della Grifondoro occupato, infatti non si accorse che dalla porta della classe stesse entrando qualcuno, quel qualcuno che da quel giorno Hermione non era più sicura di odiare tanto, quel qualcuno che stava riscoprendo, quel qualcuno che secondo il suo parere stesse cambiando. L’attezione di Hermione venne catturata dallo scostamento di una sedia e dal tonfo di una borsa che cadeva sul pavimento. La ragazza si girò e con sua grande sorpresa vide il protagonista dei suoi attuali pensieri.

-Malfoy? Cosa ci fai qui? Forse non ti sei accorto che mancano 10 minuti alla lezione! Anzi...per te facciamo 20!- Esclamò la ragazza.

-Perché sei così acida con me Hermione?- Disse il ragazzo affiancandosi alla ragazza che era appoggiata alla finestra e fissando il paesaggio.

-Hermione è solo per gli amici. Tu, se proprio devi chiamarmi, chiamami Granger! Anzi, non chiamarmi, che è meglio!- E si rigirò per guardare fuori. Stava disperatamente cercando di ignorare la presenza del biondo, ma non ci riuscì e si voltò appena per guardarlo con la coda dell’occhio, e notò che anche lui la stava guardando, o meglio fissando!

- Si può sapere cosa vuoi? Prima di quest’oggi non mi avevi mai parlato così gentilmente, anzi non mi hai praticamente mai rivolto parola. Non ci siamo mai incontrati così tante volte in così poco tempo. Che fai? Mi segui? E Poi Perché invitarmi alla tua festa dove ci sono solo Serpeverde? Mi vuoi rovinare? Mi vuoi umiliare? O cosa? Dimmelo Malfoy...dimmelo!- Pronunciò la ragazza dai lunghi capelli ribelli tutto d’un fiato.

-Tu mi piaci Hermione!- Dichiarò il biondo Serpeverde. –Ma a quanto ho capito ti da fastidio la mia presenza...-

-Beh... Si... cioè no, non volevo dire esattamente quello che ho detto, solo che...-

Draco l’ammutoli posandogli delicatamente un dito sulla bocca, sorrise leggermente, e le scostò i capelli dagli occhi.

Hermione sudava freddo, il cuore le batteva all’impazzata, cosa stava facendo?

Draco avvicinava il suo pallido viso a quello di Hermione. Pochi centimetri di distanza li separavano da quello che sarebbe stato il loro primo bacio.

Ma, il destino decise che quello non era né il momento, né il luogo più adatto.

La porta si aprì di scatto, i due si allontanarono in fretta. La Granger si girò per assicurarsi che nessuno avesse visto niente, e per fortuna così fu, ma Draco non scostò il suo sguardo dal volto della ragazza. Ma la presenza del professor Lupin lo obbligò a lasciare Hermione per prendere posto negli ultimi banchi.

Anche la ragazza dovette prendere posto poiché la classe si stava riempiendo di Grifondoro, tra cui anche Ron e Harry, e di Serpeverde.

Durante la lezione Hermione non rivolse neanche uno sguardo a Harry e tanto meno a Ron, invece ogni tanto incontrava lo sguardo del biondo Serpeverde. Hermione trascorse così la lezione, immersa nei suoi pensieri, senza capire una parola di quello che stava spiegando Lupin, e a lanciarsi dolci occhiatine con Draco.

Dopo aver finito di spiegare, il professore dagli occhi spenti assegnò i compiti per l’indomani e Hermione fu costretta a rivolgere la sua attenzione a quello che scriveva preoccupandosi per non aver ascoltato una sola parola, e di non aver preso appunti.

Fuori dall’aula la Grifondoro si fece prestare di nascosto, gli appunti da Calì Patil, pregandola di non dire niente a nessuno. La ragazza rimase sorpresa dal fatto che la sua più brillante compagna di classe non avesse preso delle annotazioni.

Calì lasciò l’amica sull’uscio della porta a leggere degli interminabili foglietti, ma una voce la fece sobbalzare.

-Ciao Hermione...- Parlò quell’ormai familiare voce di quell’angelico viso.

La Granger si girò per salutare il ragazzo, ma venne presa alla sprovvista e Draco le diede un leggero bacio sulla guancia, così dolce e così inaspettato che Hermione riuscì ad accennare un labile sorriso che venne ricambiato.

Sorpresa, rimase lì, immobile, a fissare il ragazzo che si allontava.

-E q-quello?? E QUELLO? COS’ERA? EH? EH HERMIONE??- Domandò Ron, nel modo meno gentile che potesse, sbucando da dietro la porta.

-Quello cosa?- Rispose con aria altezzosa la sua ragazza.

-QUELLO COSA? TI VA DI SCHERZARE, EH? Q-QUEL BACIO!!!-

-Mi ha solo salutata!-

Ron rivolse un sorrisino deluso a Harry ripetendo a bassa voce quello che le aveva appena detto la sua fidanzata.

Harry pensò bene di lasciare Ron e Hermione da soli, allontanandosi con la scusa di dover incontrare Ginny.

-Draco Malfoy eh? Dico, MA SEI DIVENTATA PAZZA?? Da quanto dura questa storia? Eh Hermione?-

-Storia? Quale storia? Ma sei scemo?-

-Si certo, “quale storia”. La più ovvia delle risposte! Non potevo mica aspettarmi che mi rispondessi con la verità!- Disse deluso il ragazzo.

-Questa è la verità Ron!-

-E ALLORA PERCHE’ MAI LA MIA RAGAZZA SI FA VEDERE IN GIRO CON UN MALFOY?- Gridò il rosso Weasley con quel tono di voce che Hermione odiava tanto sentire.

-IO STO CON CHI MI PARE E PIACE RONALD! TU NON SEI NESSUNO PER DIRMI COSA DEVO O NON DEVO FARE!!- Rispose Hermione rivolgendosi a Ron con lo stesso insopportabile tono.

-IO SONO IL TUO RAGAZZO HERMIONE E TU SEI LA MIA RAGAZZA!

SPIEGATO COSI’ TI E’ PIU’ CHIARO??-

-FORSE NON VOGLIO ESSERE PIU’ LA TUA RAGAZZA!! DETTO COSI’ TI E’ CHIARO?- Esclamò la ragazza un po’ pentita di quello che aveva appena detto, ma soddisfatta di aver finalmente avuto il coraggio di lasciare il ragazzo che non le aveva mai trasmesso affetto e che secondo lei non aveva mai provato un sentimento che si avvicinasse almeno un pò all’amore.

Hermione si allontanò piangendo, asciando il povero Ron a riflettere su quello che gli era appena successo.

 

 

  
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