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Autore: ljbrary    24/02/2013    3 recensioni
Avevo ricevuto tante delusioni dalla vita, tante forti bastonate che non mi avevano mai fatta cadere, a lui bastava semplicemente sorridere ed io ero a terra.
Non c’era niente di lui che non facesse qualcosa per me.
Lui mi faceva sentire viva ed ogni secondo in più che passava con quella Kate mi faceva stare male, perché lui apparteneva a me.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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You belong with me.
 
Harry era lì, che parlava a telefono con la sua ragazza, quella troia di Kate. Nonostante entrambe le nostre finestre fossero chiuse e non riuscissi a sentire cosa si dicevano, sapevo benissimo che stavano litigando.
Abitavano uno di fronte all’altra, quindi solitamente riuscivamo ad avere qualche breve conversazione, solo aprendo le finestre delle nostre stanze ed affacciandoci da esse.
Rimasi ancora un po’ ad osservare il movimento delle sue labbra, finché non terminò la chiamata con Kate, decisamente teso.
I nostri sguardi si incontrarono.
Presi un quaderno che si trovava affianco a me sul letto e ci scrissi sopra “Stai bene?” con un pennarello. Lui sorrise e prese a sua volta un quaderno sul quale scrisse “Non tanto”. Girai la pagina sulla quale avevo scritto del mio quaderno, per poi scrivere su una in bianco “Mi dispiace”. Girai nuovamente la pagina e, con la mano tremante, scrissi “Ti amo”. Ma, nel momento in cui stavo per mostrargli cosa avevo scritto, notai che aveva coperto la finestra con la tenda. Abbassai lo sguardo, accartocciando quel foglio e gettandolo in un angolo della stanza.
Harry era il mio migliore amico. Noi due avevamo un bellissimo rapporto, peccato che io fossi innamorata di lui. Ma lui stava con Kate. Dio, quanto la odiavo. Lei lo “amava” solo per la sua bellezza. Lei non sapeva minimamente quanta perfezione si nascondesse dentro di lui. Lei non riusciva a capirlo come lo facevo io.
Lei non meritava un ragazzo come lui.
Harry era perfetto.
Il modo in cui rideva, il modo in cui amava tutto ciò che aveva, il modo in cui si muoveva quando camminava, il modo in cui mi dava dei teneri baci sulla guancia, la sua energia, il suo sorriso, i suoi tatuaggi, le sue labbra..
Avevo ricevuto tante delusioni dalla vita, tante forti bastonate che non mi avevano mai fatta cadere, a lui bastava semplicemente sorridere ed io ero a terra.
Non c’era niente di lui che non facesse qualcosa per me.
Lui mi faceva sentire viva ed ogni secondo in più che passava con quella Kate mi faceva stare male, perché lui apparteneva a me.
Io e lei eravamo totalmente diverse. Lei andava in giro con minigonne, io con felpe larghe. Lei adorava stare al centro dell’attenzione, io cercavo di fare tutto per rimanere inosservata.
Ma per Harry io ero solo la sua migliore amica. Lui non si rendeva conto di quanto lo amassi, ma io non avevo il coraggio di dichiararmi: non volevo rovinare la nostra amicizia. Quindi aspettavo il momento in cui si sarebbe accorto che lui apparteneva a me.
Accesi la radio e alzai il volume al massimo, lasciandomi trasportare dalla musica ed improvvisando un buffo ballo che avrebbe raggiunto il record delle visualizzazioni, in caso fosse stato pubblicato su Youtube.
Stanca, mi buttai a peso morto sul letto, addormentandomi all’istante.
 
Ero seduta sulla panchina accanto alla fermata del bus leggendo un libro, aspettando l’arrivo dell’autobus. Alzando lo sguardo, notai che Harry si stava avvicinando. Si sedette accanto a me sulla panchina.
“Hey, Emma” mi salutò.
“Ciao, Harry” ricambiai il saluto.
“Come stai?” mi domandò.
“Bene” risposi. “Tu?”.
“Bene”. Spostò lo sguardo dai miei occhi al libro che stavo reggendo. “Che leggi?”.
“Il settimo libro della saga di Harry Potter” risposi. “Per la seconda volta”. Sorrise. Era a conoscenza del mio amore verso, non solo la saga di Harry Potter, ma la maggior parte dei libri.
“Oggi c’è la partita di rugby contro la squadra della Lynn High School” mi informò.
“Buona fortuna” gli augurai. “Sono sicura che vincerete”.
“Grazie”.
Allungò la mano per scostarmi una ciocca di capelli che mi erano scivolati sul viso, impedendomi la visuale dall’occhio destro. Sorrisi. Sarei voluta rimanere così, con lui, per tutto il resto della mia vita.
Ad un tratto, a quasi più di un metro da noi, accostò un auto rossa, guidata da Kate. Fanculo. Harry si alzò dalla panchina e mi salutò mentre entrava in macchina e dava un bacio a stampo a Kate.
 
Sul campo da gioco c’erano le cheerleader, tra cui Kate, che facevano il loro solito balletto di incitamento per la squadra prima della partita.
Io ero seduta in tribuna, pronta ad assistere alla partita, come tantissime altre persone. Anche se lui non mi avrebbe potuta intercettare, io ero lì, per lui, perché lui apparteneva a me.
La partita durò circa un’ora e mezza. La squadra di Harry vinse. Per vari minuti la maggior parte dei presenti non fece altro che urlare dalla felicità ed il riccio fece lo stesso, felice.
Lo guardai avvicinarsi alla sua ragazza, che aveva decisamente le labbra troppo vicine a quelle di un amico di Harry, il quale faceva parte della squadra. Non riuscii a sentire le sue parole, per via della lontananza e delle urla dei presenti, ma riuscii a notare quanto fosse arrabbiato. Si allontanò, decisamente deluso.
Ancora una volta non potei non pensare al fatto che lei non lo meritasse, lo faceva solo soffrire. Lui apparteneva a me, ma non se ne rendeva conto.
 
Sabato sera.
Il solito noioso sabato sera.
Stavo cercando di capire un complicato concetto di quella orrenda materia chiamata chimica, quando vidi Harry attraverso la finestra vestito con uno smoking. Prese il solito quaderno con il quale parlavamo e ci scrisse sopra “Vai alla festa, stasera?”. Mi affrettai a prendere il pennarello nero, scrivendo sul mio quaderno “No, devo studiare” e mostrandoglielo. Harry girò la pagina per poi scrivere su una in bianco “Avrei voluto che venissi”. Sorrisi, guardandolo allontanarsi, per andare alla festa.
Spostai il libro di chimica. Sotto quest’ultimo c’era il foglio accartocciato con su scritto “Ti amo” che non gli avevo mai fatto vedere.
 
Avevo fatto una cazzata, me ne rendevo conto.
Ma ormai non potevo più andarmene.
Ero entrata nel luogo della festa e tutti gli occhi dei presenti erano puntati su di me. Non avevo mai ricevuto così tante attenzioni contemporaneamente. Era così strano.
E poi lo vidi. Era meraviglioso, come sempre. Si avvicinò a me ed io feci lo stesso. Kate gli andò incontro, ma lui le intimò di lasciarlo stare e continuò a camminare verso di me. Kate era sconvolta e moriva di gelosia e, in quel momento, il mio unico pensiero, oltre a quello che Harry fosse stupendo, era “Vaffanculo, Kate”.
Stringevo nelle mie mani il foglio accartocciato sul quale c’era scritto “Ti amo”. Con un coraggio che non avevo mai dimostrato, aprii il foglio e mostrai cosa c’era scritto ad Harry. In tutta risposta, lui prese dalla tasca un foglio, sul quale c’era scritto, come sul mio, “Ti amo”. Sorrisi, pensando che, in caso quello fosse stato un sogno, non mi sarei mai voluta risvegliare.
Si avvicinò sempre di più a me e, quando le sue labbra si poggiarono dolcemente sulle mie, pensai, ancora una volta, che lui appartenesse a me.



















































 

salve, pipoooooooool.
eccomi con un'altra one-shot jkgfk.
come avrete notato, è ispirata alla canzone (e anche un po' al video) di 'you belong with me' di taylor swift.
inoltre, alcune frasi sono prese dalla canzone 'ain't nothing about you', sempre di taylor, che vi consiglio di ascoltare. è stupenda, davvero.
e poi la nostra Emma in questa one-shot è quella figona di Amanda Crew fjkgjkfd.

bene, spero vi sia piaciuta jkfg.
baci, sarah.

twitter: @needniallsmile.

  
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