Lui era un ragazzo importante, era Harry Styles. Il ragazzo più popolare della scuola, forse dell’intera città. Apparteneva ad una famiglia importante, era ricco.
E invece lei era una ragazza immigrata da poco dal Marocco, leggermente in sovrappeso, tanto povera da non potersi permettere nemmeno dei vestiti decenti, insicura, che camminava sempre a testa bassa.
Erano l’opposto.

Avevo ricevuto tante delusioni dalla vita, tante forti bastonate che non mi avevano mai fatta cadere, a lui bastava semplicemente sorridere ed io ero a terra.
Non c’era niente di lui che non facesse qualcosa per me.
Lui mi faceva sentire viva ed ogni secondo in più che passava con quella Kate mi faceva stare male, perché lui apparteneva a me.

“Su, torniamo in sala”, disse lei, guardandolo negli occhi.
“Beh, credo che in sala ci tornerà solo uno di noi”. Rose, a quell’affermazione, lo guardò con aria interrogativa, cercando di interpretare le sue parole, ma non ebbe abbastanza tempo perché, proprio in quel momento, Liam le infilzò il coltello nello stomaco. Rose sentì un orribile dolore impossessarsi di tutto il suo corpo. Cercò di urlare, ma Liam le tappò la bocca con una mano, dopodiché uscì di lì. Rose, in preda dal dolore e dal terrore, con il sangue che le colava sulla camicia, scrisse sul muro della toilette in cui si trovavano, a caratteri cubitali, “LIAM”, come prova del suo omicidio e, probabilmente, di quello di molte altre persone, ma era certa che quello fosse il suo nome reale?

Atelofobia: paura di essere imperfetti, di non essere mai abbastanza.

Cosa faresti se avessi la possibilità di essere invisibile per 24 ore?

A volte, le emozioni sono la prima causa dei rimpianti.

Guardai il cielo scuro coperto da piccoli puntini splendenti e, proprio in quel momento, notai una stella che formava una scia sul cielo. Chiusi gli occhi e formulai il desiderio con le labbra: "Vorrei che Zayn fosse qui con me".