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Autore: _narrys    25/02/2013    0 recensioni
Mi alzo la maglia e guardo il mio tatuaggio -Mi manchi. Lo so che non ti interessa più, ma volevo solo ricordarti che tu continuerai a esser tutto quello a cui penso sempre. Non importa quanto male mi hai fatto, mi manchi fottutamente.-
E’ una frase dedicata a mio padre, penso sia stato l’unico uomo che abbia davvero amato nella mia vita, ma non penso bene che ha sette anni sapessi cosa fosse l’amore, sapevo che lui mi faceva sorridere. Beh, fino a quando sono entrati loro nella mia vita, e l'hanno resa migliore dandole un senso.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Resti la prima cosa a cui penso quando mi dicono ‘esprimi un desiderio’. "

Sono le undici, decido di andare a fare una passeggiata, giusto per vedere com’ è questa Holmes..? Chapel.
Vedo un parco, e noto una mischia di ragazzi, tra cui scorgo Harry, perfetto penso tra me e me.

Ok, mi voltai subito dall’ altra parte, non voglio stare con quei ragazzi, forse faccio male a dire così dato che non li conosco, ma non mi sento pronta, davvero. Ma, non faccio in tempo a voltarmi che mi sentii chiamare ‘Rebecca, vieni qua!’
Ma che vuole questo oh.
Finché non sento prendermi un braccio. Mi fa voltare e mi ritrovo sommersa da quegli occhi verdi dall’ espressione bonaria.
 ‘Heyy, da vieni.’ disse predendendomi per l'avambraccio.
 ‘No grazie, sei molto gentile, ma preferisco di no.’ insestetti
‘Dai, ti presento i miei amici’
‘Harry..’ dissi scocciata.
‘dai cinque minuti’  
‘Ma solo cinque minuti’ Mi sorrise compiaciuto. Mi ero arresa al suo invito.
Beh, mica male la compagnia.
‘Ragazzi, lei è Rebecca, la mia nuova vicina di casa.’ disse presandandomi come se fossi un gioiello, come se fossi una scoperta.
‘Io sono Liam’ si presenta un ragazzo da una voce, soave e dolce.
‘io Zayn’ non ho capito bene il suo nome, e non intendo richiederglielo, onde evitare brutte figure. Anche lui un bel ragazzo, con la pelle olivastra, e tratti somatici molto marcati, non deve essere sicuramente inglese.
‘Io Niall’ che occhi mamma mia, da ecstasy, ti ci puoi perdere dentro.
‘E io per ultimo, ahah, comunque Louis, piacere’ dice sorridendomi.
 Wow, ma sono tutti così da sballo qui?.
‘quanti anni avete ?’ chiedo incuriosita
‘Io sono il più piccolo e ne ho diciassette’ dice Harry, ‘Io, Niall, e Liam diciotto’ dice za.. Zayn.
‘Io sono il più grande, ma sono stato bocciato due volte quindi vado in classe con i più piccoli’ dice Louis.
Mi scappa una risata, è davvero dolce.
‘lei verrà a scuola con noi’ dice harry.
‘beh, starai sempre con noi, no?- interviene nuovamente Louis posizianandosi davanti a me.
‘Ahah, sicuramente’ dico mentendo.
Certo, io mi metto a sedere con questi, ma per favore.. Anche se, effettivamente, ci potrei pensare su.
‘Vado ragazzi, ci si vede’  dico per concludere. ‘ Aspetta suu, dacci il tuo numero. ’ dice il biondo, Niall.
Per evitare di essere scortese, ce li scambiamo.
‘Senti, domani sera c’è una festa, se vuoi venire.’  Lo interrompo, prima ancora che possa finire. ‘ No grazie, davvero.’
‘Va beh pensaci’ replica Zayn.
HARRY POV.
 ‘Beh mica male.’ dice Louis.
‘Infatti, è buona’ dice Zayn
‘Me la faccio questa.’ Rienterviene  Louis.
‘Ragazzi, oh ma sempre lì.’
‘Ahah cio, una nella lista, sai, devo arrivare a settante entro la fine dell’ anno.-
-Smettila, dovresti un po’ maturare.- sostenne Harry. In fondo mi dispiace dire così di lei, insomma, dopo la storia di suo padre, mi è sembrata come se fosse una ragazza da proteggere, una ragazza a cui si dovrebbe levare quella corazza che si è costruita, ed amarla, così per come è. Ma di certo questa mia riflessione non la dico a i mie compagni, mi prenderebbero per pazzo.

REBECCA POV.
Dopo di che me ne vado.

Torno a casa.
‘Dove sei stata?’ domanda mia madre incuriosita.
 ‘Ad un parco, ero  con Harry mi ha presentato i suoi amici’
‘Beh, hai già fatto amicizia’
‘Già’ rispondo persa.
‘Ma è possibile che tu sia sempre così fredda?’
‘Mamma dai, tronca’  perché doveva sempre andare a rigirare il coltello nella piaga, lo sa che sono così, che più le persone mi stanno lontano, meglio è. Ma no, si diverte a dirmi che sono fredda, come se non lo sapessi già, come se lei non sapesse, che questo mio essere, è dovuto anche in parte a lei.
Sento il cellulare vibrare
‘Rebecca, pensaci, ci si diverte, xxx zayn’'Ci penso dai..’ mi limito a scrivere-Ho deciso di accettare l’invito dei ragazzi, sempre meglio che stare a casa a non fare niente, o ascoltare i commenti che mia madre mi pone. ‘’se continui ad essere così non ti prende nessuno.’’ , beh, meglio sola che mal accompagnata, no?
Chiamo Zayn per chiedere meglio su luogo, e ora.
‘Zayn?’ domando.
‘Si?’
‘Sono Rebecca’
‘Ah, ciao Rebecca, dimmi tutto’ dice ridendo.
‘Senti stasera ho deciso di venire, come ci organizziamo?’
‘Oh menomale, tu vai da Harry verso le otto, noi dovremmo essere lì dopo poco.’
‘okay, grazie’
‘Ma di che, ciao bellissima’
‘ciao bellissima’ oh, ma che è tutta questa confidenza. E’ una cosa abituale qui prendere confidenze che non sono mai state concesse?

Manca ancora un bel po’, decido di dedicarmi alla lettura, la trova una cosa davvero profonda, un po’ come la musica, la usi, e lei ti restituisce un po’di vita. Non è un libro che ho deciso di leggere a caso, la protagonista viene abbandonata dal padre, e lei lo vuole ritrovare, un po’ come me, solo che a me, manca l’iniziativa. Una frase mi colpisce particolarmente:
‘Perché non vai a trovarlo?’
‘lui se ne va senza dire  nulla, e io vado  pure a cercarlo?’
‘quanto orgoglio.. se vuoi che torna devi provarle tutte.’
Già, papà dove sei? Mi manchi, ti rivoglio qua. Sono undici anni che ti aspetto, undici anni che non sento la tua voce, che non odoro più il tuo profumo. Dove sei? Torna, torna.
Mi chiedo cosa ho fatto per meritarmi questo, per crescere senza un padre, non so nemmeno se è vivo o morto, se fosse la seconda me ne farei una ragione, ma non so nemmeno questo.
Mi alzo, e vado a farmi, la doccia, le mie lacrime si confondo con lo sgorgare del getto d’acqua. Dicono che la doccia è il luogo in cui rifletti più intensamente di qualsiasi altro posto, non sono d’accordo, io  rifletto intensamente, quando mi sveglio, quando mi alzo dal letto, quando mangio, quando studio, quando dormo, e perfino quando sogno.
Mi piastro i capelli, scelgo un’ abito, devo dire che è corto, ma non importa, non è per fare la troia, è semplicemente perché ho un bel fisico, -un fisico che ho scolpito in anni di ginnastica.- e ogni tanto le cose belle vanno valorizzate, no?
Mi trucco, quello non manca mai. Borsa, sigarette, accendino e soldi.
-Mamma vado da Harry.-
-Mi raccomando stai attenta, e non dare confidenza a nessuno.-
-Ma lo so, suvvia.-
Dieci passo differenziano casa ‘mia’ da casa di harry.
Suono, un po’ imbarazzata.
-Wow, ma sei stupenda.’
-Grazie.- rispondo senza farmi intimidire da quel complimento/ frase fatta.
-non ti faccio accomodare, perché tanto i ragazzi dovrebbero essere qua a momenti.-
-eccoli.- dico girandomi verso una range rover nera.
Mi avvio verso la macchina, e i ragazzi mi riempiono di complimenti, tranne Luois, che mi sorride, penso che in quel gesto ci siano tutte le parole più belle che qualcuno ti possa dire, un sorriso.
Arriviamo in questa casa, gigantesca, con compreso anche una piscina.
‘io mi butto in pista’ dicono harry, niall, zayn e liam.
‘io al bancone’ dico.
E’ da tanto che non bevo, e approfitto.
‘Cosa desidera una bella ragazza come te?’ non ammollo alle avance del barista.
‘Un coca e rum’ dico
‘si va sul pesante, un coca e rum’ dice louis sghignazzando.
‘il meglio’ dico sorridendo.
‘ci stai a fare una sfida?’
‘e me lo chiedi pure, certo’ non so, ma riesco ad aprirmi solo con lui, i suoi modi sono così.. così casti.
Sul bancone ci sono dieci bicchierini per me, e dieci bicchierini per louis.
‘chi li beve per primo vince’ dice i barista, ‘3,2,1’
Mando giù il primo, secondo terzo quarto quinto, mi fermo un po’, sento già la testa girare. Sesto, settimo, ottavo, nono, decimo.
Terminato questo, batto le mani sopra il banco ho vinto io.
‘Ahah Louis, perdente, Louis perdente’
‘ma come ti permetti’ dice prendendomi a mo’ di sacco di patate.
‘mettimi giù’ dico ridendo
‘mai dare a Louis del perdente’
Mi porta in una camera isolata, dalla tutti  e mi fa stendere lì.
‘perché mi hai portata qui?
dissi nel buio, nella confusione più totale.
spazio mee! :)
dove l'avrà portata Louis? da qui in poi le cose incominciano a diventare più intense, e la storia incomincia ad entrare nel vivo.
ringrazi quelle che hanno recensito, e quelle che perderanno il tempo per farlo nuovamente, siete la mia forza, un bacio , sara.
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=343259869126179&set=a.117849638333871.18456.117829105002591&type=1&theater 
 la ragazza nella foto, è rebecca c:








  
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