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Autore: BestDayEver    26/02/2013    0 recensioni
"Sollevai la mia valigia e, svogliata, la incastrai nel bagagliaio.
Entrai in quella fottutissima macchina, mi misi le cuffie dell'Ipod e schiacciai la mia fronte contro il finestrino rigato dalle goccie di pioggia che giocavano a fare a gara per chi arrivava prima all'estremità.
Vidi scomparire quella piccola villetta che fino a due minuti fa chiamavo CASA.
Già, perché grazie a quella menefreghista di mia madre che se ne fotteva sempre della mia vita ero costretta a trasferirmi, lasciare Watford, la mia piccola città, ma soprattutto lasciare Caroline, la mia migliore amica. E tutto per cosa? Per trasferirmi a Londra, dove mia madre aveva ottenuto un posto di lavoro che da tanto desiderava.
Ma dal momento in cui avesse infilato la chiave nella macchina, l'avesse girata ed avesse acceso il motore, io, Allison Smith, avrei odiato tutto e tutti!
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non avevo la minima voglia di ricominciare da capo. In tutti i film, in tutti i romanzi e racconti ricominciare è positivo. A volte i cambiamenti arrivano al termine della storia perché vogliono rappresentare un lieto fine, ma anche all'inizio, per dare il via ad una lunga avventura che da la svolta a vite monotone o sofferenti.

Ma io non mi ritrovavo in nessuno di questi casi. Certo: avevo perso mio padre, ma questo non ha causato alcun motivo di sofferenza nella mia vita. Lui non è morto, anzi forse avrei preferito fossero andate così le cose. Quel bastardo ci ha abbandonate, me e mia madre. Non l'ho mai visto, nemmeno in foto. Se n'è andato quando mia madre gli ha detto che era rimasta incinta di lui, un debole ed un vigliacco...solo questo era.

La mia vita, inoltre, non era nemmeno monotona. Sicuramente vivevo in una piccola cittadina racchiusa in se stessa, ma nonostante questo ero piena di amici e partecipavo a feste pazzesche ogni sabato sera, nessuna eccezione! A scuola tra l'altro andavo alla grande, ero un vero genio dell'aritmetica e credo di aver vinto almeno a tre partite di giochi matematici.

Insomma una vita abbastanza invidiabile, perciò che bisogno c'era di trasferirsi? Di cambiare? Di ricominciare?

-Eccoci qua!- esclamò mia madre eccitatissima fermando la macchina davanti ad una stradina nel centro di Londra.

Osservai da dietro il finestrino della macchina la zona in cui ci eravamo fermati cercando di indovinare quale casa ci sarebbe spettata.

-Allison scendi dalla macchina e aiutami a scaricare i bagagli!- urlò mia madre che si era già appostata davanti al bagagliaio.

Scaricammo la macchina e portammo i bagagli dentro la nostra nuova casa.

Era tutta bianca, davanti una balconata in legno e dietro un piccolo giardinetto esageratamente curato che non sarebbe durato nemmeno un mese viste le nostre abilità botaniche.

Carina, ma niente di ché.

-A momenti arriverà il camion con il resto della roba e i mobili, tu intanto sali al piano di sopra e scegli la stanza che preferisci come camera da letto.- Ecco, quelle erano parole sante.

Speravo di dover affrontare una scelta più varia, ma le camere da letto erano solo due. Conoscendomi avrei scelto la camera più grande, ma quella più piccola possedeva una finestra che occupava metà di una parete e poiché io adoravo svegliarmi con la luce del sole non potei fare altro che scegliere quella.

Ovviamente ora non sto a raccontarvi dettaglio per dettaglio il trasferimento dei mobili e tutta la fatica che abbiamo fatto in seguito per sistemare il salotto e le stanze al piano di sopra perciò passiamo alla sera quando, dopo aver mangiato un sano e genuino hamburger, chiamai Caroline. Restammo al telefono per ben tre ore e non so come avrei fatto i giorni seguenti.

Almeno mia madre aveva deciso di farmi stare a casa per una settimana prima di iniziare la nuova scuola.

Già, la nuova scuola... un altro cambiamento che non avevo il coraggio di affrontare. Nuovi compagni e nuovi professori, che strazio.

Mi lavai e mi misi il pigiama per poi tuffarmi nel mio amato lettuccio matrimoniale che mi ero portata dietro dalla mia vecchia casa, almeno i mobili mantenevano vivo il ricordo della vita da cui pian piano mi stavo separando. Afferrai l'iphone dal comodino e dopo aver cambiato la mia residenza da 'Watford' a 'London' su Facebook, feci due o tre partite a Ruzzle contro Caroline che perdeva sempre. Quando sentii che le mie palpebre stavano pian piano cedendo decisi di spegnere l'iphone e chiudere gli occhi sperando che il giorno dopo mi sarei svegliata nella mia vera casa della mia vera città con i miei veri amici e che quello fosse soltanto un brutto incubo.

OCCHIONI SBRILLUCCICOSI A ME!
Salve scimmiette addomesticate e infinitamente stupendose, mi scuso per questa lunga e infinita attesa, ma ero a corto di ispirazione. Nel frattempo, però, ho visto quanto sono aumentate le visualizzazioni del primo capitolo e sono felicissima! So di aver ricevuto solamente due recensioni ma sono convinta che per il primo capitolo è più che sufficiente, SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO!

 

 

  
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