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Autore: payonce    26/02/2013    6 recensioni
Seb è un ragazzo italiano di 18 anni.
Seb è bisessuale.
Seb è a Londra per divertirsi con la sua migliore amica.
Seb non sa che niente sarà più lo stesso.
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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STARBUCKS?



-Non puoi non ricordare,Seb!- dice con il suo solito sorrisino.
-Ok,Jessie,come devo dirtelo?-replico,secco- Sai che non reggo l'alcool,non ricordo assolutamente nulla.
-Vi siete baciati.
-Jessie, ma che stai dicendo? -chiedo, perplesso -Ma chi?
Lei si alza e inizia a ridere, sembra un pagliaccio con tutto quel trucco sbavato.
-Io non ci credo ancora,comuque...- fa una breve pausa - Tu e Louis.
Io e Louis ci siamo baciati? Ma è pazza? Sicuramente sta scherzando.
-Non ci credo Jessie-replico, serio-non dire stronzate.
-Sapevo che non mi avresti creduto Seb, ma è vero.-si avvicina e mi passa una mano sui capelli, con un'espressione risoluta sul volto -mi sembra che ti abbia baciato lui,eravate ubriachi fradici. 
Si interrompe e io la guardo confuso, non è vero. Non può essere vero.
-Ma per caso voi gay avete qualche sensore di riconoscimento?-continua Jessie, sorridendomi- Non si direbbe che tu sia gay, non porti le borsette e non ti trucchi.-scoppia a ridere.
-C-Che cosa? Mi ha baciato lui? Ma io non ricordo assolutamente niente!- non sono confuso,sono dannatamente confuso -E non fare la cogliona,non abbiamo sensori.
-È stato un bel bacio, Seb.-mi dà una pacca sulla spalla- Complimenti, mi sei piaciuto.
-Tanto non ti credo, smettila.
-Puoi chiederlo a chi vuoi, Seb. -dice,un po' scocciata- Io sono stata con Tom, poi è arrivata la sua ragazza-una troia-e sono stata con Niall- fa una breve pausa- bacia davvero bene quel biondino.
-Sei sempre zoccola,eh? Non ricordo assolutamente nulla, Jessie. Niente!
-Ecco, questo è un altro punto della situazione. Nel drink che ti ho dato quando ero con Tom...-si interrompe e mi guarda con gli occhioni dolci,vediamo cosa deve dire adesso.- c'era una pasticca, non so bene cosa fosse. Scusa,Seb.
Mi ha drogato,che bell'amica di merda ho.
-Jessie! Mi hai drogato! Ma come hai potuto?
-Seb,l'ho fatto per te! Volevo che ti divertissi! 
-Non avresti dovuto, Jessie. Io mi fido di te, non puoi farmi certe cose! -le dico,alzando il tono di voce. Come può farmi questo? Dovrebbe conoscermi! Lei sa che odio bere e non solo mi obbliga ad ubriacarmi,mi droga!
-Ah,sì?-dice,seria- Io l'ho fatto per te,è questo il modo di ringraziarmi? Hai visto la tua camicia? È il vomito del tuo amico Louis. Vendila su ebay,troverai qualche directioner schizzata pronta a vendere la madre pur di averla .- Mi lancia uno sguardo serio e va' a chiudersi in bagno.
Ecco,sapevo che non sarei dovuto uscire ieri sera. 
Ogni volta succede qualche stronzata. Ho baciato uno dei ragazzi più famosi del mondo e non ricordo niente. 
Ero abituato ad ascoltare la sua musica, non ad avere il suo vomito sulla mia camicia. Cosa cazzo dovrei fare adesso? Perché mi ha lasciato il suo numero? 
Jessie esce dal bagno con un asciugamano, penso che si stesse lavando il viso, non ha più tracce del trucco di ieri sera; viene verso di me ancora arrabbiata, si vede.
-E comunque- mi guarda fisso negli occhi- Non è successo nient'altro perché è arrivato Liam e lo ha fermato. Lo ha caricato sulla sua spalla e l'ha portato a casa,facendo andare anche Niall. Quindi, non solo hai pomiciato come uno schifoso con Louis, mi hai pure portato via Niall. Bravo, Seb. Bravo. -si sente il sarcasmo nella sua voce, è proprio stronza.
-Jessie,la vuoi smettere di farmi sentire uno schifo? Ero ubriaco, non posso farci nulla! Non è colpa mia, mi hai drogato tu, giusto? Ho fatto una figura di merda con Louis Tomlinson, non con un ragazzo qualunque, con LOUIS TOMLINSON!- mentre parlo mi scappa una risata nervosa- Ora che devo fare? Perché ho il suo numero?
Jessie scoppia a ridere,mi guarda e continua:- Sei un puttaniere, sai?-continua a ridere- Te l'ha lasciato lui prima che Liam lo portasse via. Eravate ubriachi, è normale! Non sei un ragazzo così, lo sappiamo entrambi.-fa una piccola pausa, poi riprende- si sistemerà tutto Seb, sta' tranquillo.
Mi fermo un po' a fissare Jessie mentre si asciuga il viso, è davvero bella. 
Ci conosciamo da una vita, i nostri genitori sono amici, quando eravamo più piccoli non ci facevamo molta simpatia ma, da quando sono iniziate superiori, siamo diventati inseparabili. 
L'amicizia è una cosa strana, spesso diventiamo amici di persone che sono completamente diverse da noi, forse tendiamo a legare con chi ci completa.
Io e Jessie non abbiamo molto in comune, forse niente, ma è questo il bello di noi. Lei è il mio contrario, il mio più assoluto opposto. Forse se ci conoscessimo ora non diventeremmo amici, credo che quando si è più piccoli si tende a fare amicizia più facilmente.
Non credo di poter mai trovare un altro amico come Jessie, quando mi sento solo lei c'è, lei c'è sempre. Credo che ognuno di noi debba avere qualcuno di speciale con cui condividere tutto, nessuno dovrebbe stare solo.
-SEB,MA MI STAI ASCOLTANDO? O NO?- chiede, un po' scocciata.
-Scusa,Jessie! Stavo pensando!- rispondo.
-Ho detto che non dovresti preoccuparti, sicuramente non ricorderà nulla. 
-Jessie, perché combino sempre danni?- chiedo,esasperato.
-Seb,smettila di essere paranoico! -dice,scuotendo la testa -eravate ubriachi! Queste cose succedono,sta' calmo.
-Ok,Jessie.Vado a lavarmi,poi andiamo a fare colazione.
È difficile ammetterlo, ma forse Jessie ha ragione per l'ennesima volta. 
Eravamo ubriachi e lei ha anche detto che è stato lui a baciare me, non io!
Louis Tomlinson mi ha baciato, dovrei smetterla di fare il vecchio complessato, basta.
Entro in bagno e mi chiudo la porta alle spalle. La mia camicia è ancora a terra, con quella macchia gigante di vomito. 
Sai che fortuna,ho il vomito di Tomlinson sulla mia camicia preferita.
Mi spoglio, sto per entrare nella doccia quando sento Jessie gridare.
-SEEEEEB,IL TELEFONO!
-Sto entrando nella doccia Jessie,non fa nulla!-urlo per farmi sentire.
-SEB,CORRI SUBITO QUI! HO IL CORAGGIO DI APRIRE ANCHE SE SEI NUDO,ESCI.- replica,si sente una sorta di eccitazione nella sua voce che, onestamente, mi turba parecchio.
Prendo un asciugamano e mi copro le parti intime , esco e vedo Jessie che corre per la stanza.
-SBRIGATI,STA SUONANDO DA TANTO! - grida ancora, ma perché?
-Da' qua!
Prendo il telefono, la chiamata viene da un numero che non conosco. Il telefono smette di squillare, guardo Jessie con un'espressione confusa.
-Perché eri così agitata?-chiedo
-Perché ero agitata? Era Louis,deficiente! -risponde.
-COSA?- replico,spalancando gli occhi -Che vuole da me? Perché mi chiama?
-Ma che ne so io! Sei un deficiente,non lo dirò mai abbastanza!
Continuo a fissarla perplesso, per quale motivo uno come lui dovrebbe richiamarmi? Mi sento confuso, perso, spaesato, mi sento come Nemo nell'oceano.
-Jessie,non pensavo foss - non rieso a terminare la frase, il telefono inizia a squillare.- È LUI!- urlo.
-OH MIO DIO,RISPONDI SUBITO!
Le lancio il telefono.
-No,no,no,no! Rispondi tu, di'che sono nella doccia!
-Seb,ma sei stupido?- mi rilancia il telefono, con un'espressione accigliata.
-JESSIE,NON CI SONO. - le lancio il telefono per la seconda volta.
Mi rivolge un'occhiata furiosa e risponde.
-Pronto?...Nooo!Non hai sbagliato numero, sono l'amica di Seb!...Sei Louis,giusto?Sai,io sono una tua grande fan,sono una directioner,anche se forse sono troppo grande per dire queste cose...Seb è qui,un attimo che te lo passo.-mi lancia il telefono e dice a bassa voce- rispondi o ti butto dal balcone,Seb.
Prendo il telefono e faccio quasi cadere l'asciugamano, Jessie ride.
Lo fisso un attimo e avvicino quello stupido telefono all'orecchio, non ho mai odiato così tanto un iPhone, mai.
-Pronto?-dico.
-Hey,ciao! Sono Louis...Louis Tomlinson!- risponde,sembra particolarmente allegro.
-Ah..-inizio a sentire caldo- Ciao,Louis!
-Senti,Seb,Liam mi ha detto cosa è successo ieri- adesso sembra più...teso - che ne diresti di andare a prendere un caffè? Io,tu e la tua amica Kate?
Jessie mi fissa attorcigliandosi i capelli intorno alle dita,è nervosissima.
-Ehm..sì,è ok! Si chiama Jessica, comunque!-guardo Jessie confuso,lei mi lancia un'occhiataccia- Ci siamo svegliati poco fa,facciamo una doccia e siamo pronti.
-Perfetto!- ha ripreso il suo tono euforico - In quale hotel siete? 
-Siamo al Savoy, perché? -rispondo.
-Savoy?Ah,sì! Fra un'ora passo a prendervi ,a dopo Seb! Salutami Jessica!
-A dopo,Louis!- fingo un tono felice, in realtà sono ancora più spaesato di prima.
Mette giù la chiamata e lascio cadere il telefono a terra.
-Allora, che ha detto?-chiede Jessie con un sorriso simile a quello di una bimba che sta per ricevere i regali di Natale.
-Dobbiamo prepararci. Abbiamo un'ora di tempo. -faccio una piccola pausa guardando verso il basso,continuo a fissare quello stupido telefono a terra. - Andiamo a mangiare qualcosa con lui.
-OH SEB, NON CI CREDO!- grida di nuovo.
Se mi chiedessero qual è la cosa di Jessie che mi infastidisce maggiormente, risponderei le sue urla di gioia. Sono davvero insopportabili.
Smette di urlare e saltare per la stanza e mi fissa, seria. 
-Seb-dice lentamente,mi spaventa.- se non corri in quella doccia, ti trascino io. Oppure ti faccio cadere giù dal balcone. Conosco ogni puntata di CSI,NCIS e robe varie, potrei farlo sembrare un incidente.
-Jessie,io non voglio andare! Che gli dovrei dire? "Louis,scusami per averti baciato come uno schifoso, ero sotto l'effetto di una droga. Ah, me l'ha data la mia migliore amica, è molto dolce da parte sua, non trovi?".
-Ti ha chiamato lui, non era per niente arrabbiato o infastidito- continua,seria. Mette paura quando ti fissa con i suoi occhi azzurri grandi quanto la testa di un bambino,sembra un'aliena. -Va' a prepararti,adesso.
Alzo gli occhi al tetto e, sbuffando e mi dirigo in bagno. 
Una doccia fredda potrebbe schiarirmi le idee, forse. Lascio cadere l'asciugamano ed entro.
Ieri ho baciato Louis Tomlinson, LOUIS TOMLINSON, e oggi andrò a prendere un caffè con lui. 
Sono venuto qui,a Londra, con lo scopo di divertirmi, di dimenticare Josh, ma non mi sarei mai aspettato tutto questo.
Non sono mai stato un ragazzo molto estroverso, non ho fatto la prima mossa neanche con le poche ragazze con cui sono uscito. 
Sono sempre stato timido, non mi è mai piaciuto mettermi in mostra e adesso dovrei uscire con Louis Tomlinson, pensavo potesse capitare soltanto nei miei sogni.
Seguo i ragazzi da quasi quattro anni, ho i primi due cd e, fino a ieri, avevo intenzione di comprare il terzo,che sta per uscire.
Per un ragazzo non è mai facile esssere fan di una boyband. Sono sempre pronti a criticarti, ad insultarti, non fanno altro che chiamarti "frocio" o con cose del genere, ma non mi è mai importato, ascoltandoli stavo bene prima e sto bene ora.
Il fatto che ancora oggi la gente venga criticata per la musica che ascolta è uno schifo. Magari i ragazzi potrebbero essere commerciali, è vero. Ma se la loro musica fa stare bene le persone,perché ci deve essere sempre qualcuno pronto a criticare?
Sto per incontrare Louis Tomlinson, penso sia normale sentirsi confusi, soprattutto per uno come me. Spero solo che succedano ulteriori casini... 
Forse questa doccia sta durando troppo, sento Jessie dare pugni alla porta e gridare. 
Le docce-riflessioni sono le peggiori,rimani chiuso lì dentro con l'acqua che scorre e pensi,pensi a tutto. Poi arriva qualcuno -in questo caso quella stronza di Jessie- che inizia a minacciarti e rovina tutta l'atmosfera.
Si potrebbe stare sul letto a pensare, sul divano, ma no! Lo si fa dentro la doccia!
Esco, mi metto l'asciugamano addosso e apro la porta. Jessie è lì davanti,mi lancia le sue solite occhiatacce e dice: - Pensavo fossi annegato. Sei stato lentissimo, hai perso mezz'ora dentro quella fottuta doccia.- inizia a fissarmi- ora io come dovrei prepararmi? Sai che sono lenta, Seb!
Rimango lì a fissarla senza dire niente e la abbraccio.
-Ma che hai fumato,Seb? - mi guarda,sconvolta -non mi toccare, sei tutto bagnato!
-Jessieee! Ma io ti voglio bene!
-Anche io,ma va' a vestirti e sbrigati,Cristo!
 
Mi vesto e aspetto Jessie. È strano che una come lei si prepari velocemente, di solito impiega un'ora solo per truccarsi.
Dopo mezz'ora siamo pronti, io indosso un paio di jeans e una maglia a maniche corte blu -Jessie dice che si abbina bene ai miei occhi,boh -,lei un paio di pantaloni neri e una camicia a mezze maniche, è stupenda anche quando si veste in modo così semplice.
Forse Jessie è più emozionata di me, Louis è sempre stato il suo preferito... Chiacchieriamo e lei sente il nerovisismo nella mia voce.
-Ehi,Seb.- si avvicina a me - come ti senti?
-Non ne ho la più pallida idea,Jessie.
-Fa' finta che sia un ragazzo qualunque, non Louis Tomlinson.-mi abbraccia- Andrà tutto bene, sta tranquillo.
-Grazie, Jessie.
-Ma non dovrebbe essere già qui?
-Non ricordo a che ora ha chiamato.
Prendo il telefono dalla tasca e una macchina nera si avvicina a noi.
Io e Jessie ci scambiamo uno sguardo sorpreso, poi il finestrino dell'auto si abbassa e vediamo Louis.
-Salite,veloci! 
Alzo lo sguardo verso Louis, i nostri occhi si incrociano. 
C'è un attimo di silenzio, ma è come se gli occhi parlassero. I suoi sono i più belli che io abbia mai visto, lo giuro.
Sono così perfetti che lì dentro mi ci potrei perdere, è una di quelle persone che hanno gli occhi talmente belli che ti tolgono la vita ad ogni battito di ciglia e non hanno bisogno di sorriderti, lo fanno con un fottutissimo sguardo.
È una di quelle situazioni che durano uno-due secondi ma danno l'impressione di durare in eterno, tutto si ferma e noi continuiamo a fissarci, immobili.
Potrebbe cadere un aereo davanti a me, arrivare un orso pronto a sbranarmi, ma non distolgo lo sguardo.
Non perché non voglio, è perché non ci riesco.
Possono due occhi mandarmi in confusione? La risposta è sì,i suoi occhi lo stanno facendo proprio ora.
Io continuo a fissarlo, lui mi sorride. 
-Seb- Jessie mi dà una gomitata sul fianco- sbrigati!
-Ssì- dico in fretta- saliamo!
Lancio un altro sguardo a Louis e lui mi sorride di nuovo, con quel suo sorriso che stende mezzo mondo.
Bene, sono fottuto.
Mi sto perdendo nei suoi occhi e siamo insieme da due secondi, adesso mi sorride e svengo, bene...veramente.
Saliamo in macchina,per fortuna lui è seduto sul sedile anteriore insieme con l'autista.
Divento tutto rosso per l'imbarazzo, Jessie se ne accorge e mi sorride.
-Allora, va bene lo Starbucks per voi?- chiede Louis.
-Certo!-risponde Jessie.
Amo Jessie, parla sempre. Non è per niente timida come me, in queste situazione lei è essenziale.
-Sì,certo!- balbetto.
Lui si gira e ci sorride, prendo il cellulare per evitare di fissarlo.
Durante tutto il tragitto dico solo qualche parola, è Jessie a parlare.
Arriviamo allo Starbucks più vicino in circa cinque minuti, scendiamo e Louis dice di seguirlo.
-Dove stiamo andando?-chiedo,confuso -abbiamo passato l'entrata.
-Entriamo dal retro, non voglio farmi vedere ora da tutti!-risponde, sorridendomi.
Arriviamo dietro e lui bussa ad una finestra, si affaccia una signora sulla cinquantina.
-Hey,Louis!-dice la donna -Non sapevo dovessi venire oggi!
-È una cosa un po' improvvisata, Mary.-risponde Louis.
Sembra si conoscano bene.
-Non ci sono problemi,entrate pure!-replica la signora rivolgendo un sorriso a me e Jessie.
Entriamo nel locale, Mary ci fa accomodare in una stanza ,adiacente alla sala principale, dove ci sono all'incirca cinque tavoli, tutti con il logo dello Starbucks.
L'ambiente è molto carino, molto accogliente. Le pareti sono di un verde chiaro e anche le sedie.
Prendiamo posto nel tavolo più lontano dalla porta e Mary lascia i menù sul tavolo.
-Torno fra cinque minuti per le ordinazioni, ragazzi.-dice ,lasciando la stanza.
Prendo il menu e scorro fra le varie bevande e dessert, non ho la più pallida idea di cosa mangiare. Non ho per niente fame.
-Allora. Come stai, Louis??-chiede Jessie, rompendo il ghiaccio.-Ti ho già detto che sono una directioner? Se publicassi su twitter una foto con te i miei follower aumenterebbero subito!- Jessie è molto euforica,si vede.
-Sto bene, Jessica.-risponde lui con il suo solito sorriso- Me lo hai detto al telefono prima, però ti chiedo di non pubblicare nulla per ora, magari dopo.
-Puoi chiamarmi Jessie, se vuoi - replica lei - comunque, va bene. Però promettimi che faremo una foto insieme, dopo.
-Promesso.- risponde Louis - Parlatemi un po' di voi, come mai siete a Londra?
-Per colpa di un fidanzato coglione -risponde Jessie, la fulmino con gli occhi.
-Tuo? - chiede Louis.
-No, di Seb.-risponde.
Louis si gira verso di me, entro in imbarazzo.
-Ah,quindi...- fa una breve pausa - sei gay? - dal tono di voce capisco che è in imbarazzo anche lui.
-No - rispondo - sono bisex.
-Come te - aggiunge Jessie, sorridendogli- Giusto?
-Sìsì, giusto- risponde Louis, non sembra per nulla infastidito. - Seb,vorrei parlare di quello che è successo ieri sera.-il suo tono si fa più serio.
-D'accordo, Louis- rispondo, cercando di non far notare il mio nervosismo -Però io non ricordo quasi nulla, scusami.
-Neanch'io ricordo molto, ho dei flash, ma non so benissimo cosa è successo.
-Io ricordo TUTTO - dice Jessie, entusiasta.
Questa ragazza è davvero strana, non capisco proprio il suo entusiasmo.
-Allora ci sarai d'aiuto, Jessie.- dice Louis in tono calmo - Mi ha raccontato tutto Liam. Scusami per quello che ho fatto, Seb.-allunga una mano sul tavolo verso la mia,ma si blocca e la ritira.
-Non hai nessuna colpa, Louis.Eravamo entrambi ubriachi, non è colpa nostra.- gli rivolgo un sorriso nervoso- Poi, QUALCUNO o meglio dire JESSIE- le lancio un'occhiata di traverso -mi ha messo una pasticca nel drink, non ero in me. Scusami anche tu.
Jessie ride.
-Sì, ma ti ho baciato io, Seb! Scusami, non avrei dovuto...-è dispiaciuto,si vede.
-Sappiate che ci avete dato dentro, comunque.-riprende Jessie, con un sorriso eccitato.
In momenti come questo vorrei tanto spaccarle il cranio con una sedia, ma non posso.
-Jessie,tu sta' zitta! È colpa tua!- dico.
Louis si mette a ridere, lei mi ignora.
-Sappi che l'ho fatto per lui,Louis. Ha sempre il broncio, non voleva neanche venire alla serata!- continua a parlare con lui,non mi degna di uno sguardo -poi sei arrivato tu e tutto è cambiato!
-Jessie,ma sta' zitta!-le dico, infastidito.
-Sai che hai vomitato sulla sua camicia ,Louis?-chiede Jessie,continuando ad ignorarmi.
-Oh, non lo sapevo!- risponde, dispiaciuto - te ne comprerò una nuova, scusami Seb!
-Non fa niente, sta' tranquillo! Non c'è proprio bisogno. - rispondo.
-Ma come non c'è bisogno? -mi chiede Jessie- è la tua camicia preferita!
Louis scoppia a ridere, di nuovo.
-Te ne comprerò una nuova, Seb, scusami!-continua lui,poi si rivolge a Jessie,sorridendole. -Sei proprio simpatica,sai? 
-Oh mio Dio, un membro degli One Direction ha detto che sono simpatica!- Jessie non riesce a trattenere l'entusiasmo tipico di una bimba di due anni- Posso scrivere almeno questo su Twitter?-chiede.
-Certo che puoi scriverlo!-le risponde Louis,divertito.
-Oh Cristo. Louis,perdonala.-gli dico- È un po' nevrotica, ogni tanto...forse sempre.
Louis mi guarda e sorride.
-Anche tu sei simpatico, e sei anche carino.
OK, È STATO BELLO FINO AD ORA,ADESSO DEVO FARMI VENIRE UN INFARTO,SCUSATE E ADDIO.
-Ohw, grazie mille!-gli rispondo con un sorriso imbarazzato,abbassando lo sguardo. Diventerò sicuramente tutto rosso,che bello.
-Quanto siete dolci - continua Jessie, è proprio una rompipalle.- dovreste fare tanti figli, secondo me.
Le lancio un'ennesima occhiataccia,e Mary entra con un bloc-notes in mano. 
Le sarò debitore per tutta la vita, mi ha salvato da questa situazione imbarazzantissima.
-Allora, cosa prendete?- chiede guardando verso Jessie.
-Io vorrei un muffin al cioccolato e un milkshake alla vaniglia.-risponde lei.
-Io un frappuccino al doppio cioccolato, Mary- dice Louis,porgendole il menù.
E io che prendo? Non ho assolutamente fame, mi è passata da un po'.
-E tu che prendi, bel giovanotto?-mi chiede Mary.
-Ehm,non lo so - rispondo,confuso - non ho molta fame!
-Lui prende un frappuccino al caffè - dice Louis,rivolgendomi un sorriso incoraggiante - va bene?
-Sì, va benissimo-rispondo ricambiando il sorriso,forse un po' forzato.
Non ho la più pallida idea di cosa sia un frappuccino, ma lo dice Louis.
Se aggiunge anche quel suo sorriso capace di illuminare una stanza in piena notte,come potrei dirgli di no?
Ok,devo smetterla di fare lo stupido,cosa sto dicendo?
Mary esce dalla stanza e rimaniamo di nuovo soli.
Jessie prende il suo cellulare e inizia a navigare su internet.
-I membri degli One Direction fanno spesso orge-legge Jessie dal suo cellulare-È vero,Lou?-chiede lei,felice.
-Sì,Jessie.- risponde Louis, calmo.- Dovresti far aggiungere che il coso di Liam sembra la proboscide di un elefante.
-OH MIO DIO.- replica Jessie, spalancando gli occhi.
Louis le rivolge un sorriso sghembo.
-Non ci credi?- scoppia a ridere.
-Jessie, sta scherzando! -aggiungo io,disperato.
-Oh, grazie per l'aiuto, Seb. -dice Louis.
-Ah...-Jessie sembra delusa,è davvero così stupida? -quindi non è vero?
-No,mi dispiace...-risponde Louis,fingendosi realmente dispiaciuto.
-Qui c'è scritto che Eleanor ti ha lasciato perché era stanca di doverti aiutare quando eri ubriacato.-continua -questo è vero?
-No,è esattamente il contrario.-risponde lui- Lei si ubriacava sempre, diventava davvero strana. Esagerava sempre.
-Beh,chi parla!-dice lei,ridendo.
-Oddio. Jessie sei una vera rincoglionita!-le dico,arrabbiato. Non può fare questo.
Louis ride e mi guarda.
-Fa' niente,Seb. Lei scherza!
-Certo che scherzo- replica Jessie - allora perché avete rotto?-chiede, curiosa.
-Jessie,ma fatti gli affari tuoi!-le dico.
Louis non riesce a trattenere la risata.
-Seb,tranquillo...fa niente,davvero!-replica lui e mi dà un colpetto sulla mano.
-Seb,sta zitto! Non capita spesso di incontrare Louis Tomlinson!-riprende Jessie,secca- ringrazia il fatto che non mi sto facendo autografare la fronte.
Scoppiamo tutti a ridere, poi Louis ricomincia a parlare.
-Io ed El abbiamo rotto perché non ero più innamorato di lei-forse non lo sono mai stato più di tanto-ma non stavo più bene con lei...per via di Harry,credo.
-Quindi l'hai lasciata tu!
-Sì,Jessie -risponde lui,non è per niente infastidito,sembra gli faccia piacere parlare con noi - È una brava ragazza, ed è veramente ossessionata da questo locale! Non mi sorprenderebbe se la vedessi lavorare qui, venivamo sempre.
Io rido, Jessie sembra incuriosita.
-Ma ora sono single- continua lui.
-Anche Seb lo è, sai?-chiede Jessie. 
Ok,la voglia di ucciderla è tornata.
Louis mi guarda,divertito. Sta per dire qualcosa  ma viene interrotto da Mary che entra con il vassoio.
-Buon appetito!-dice poggiando le cose sul tavolo.
Iniziamo a mangiare, è davvero buono questo cappuccino o come diavolo si chiama. 
Mentre mangiamo, Jessie legge le sue strane notizie prese da internet e rimane delusa quando Louis nega tutto.
-Mi dispiace,Jessie! Zayn non sta diventando cieco! Inventano di tutto pur di fare scandalo!-le dice,fingendosi triste.
-Oh,fa nulla.-risponde lei mentre divora il suo muffin. 
Si trasforma in un maiale quando mangia, e non ho la più pallida idea di dove finisca tutto il cibo, è così magra...
-Louis,è vero che sta per uscire il vostro terzo album?-chiedo.
-Oh,sì Seb!- risponde,emozionato.- Il nostro genere è un po' cambiato da quando è finito il contratto con la Modest, la maggior parte delle canzoni è scritta da noi, adesso.
-Lo compreremo,sicuramente- dice Jessie.
-E probabilmente vi seguiremo nel tour- aggiungo io,sorridendo per la prima volta in modo sincero a Louis.
-Mi farebbe molto piacere!- Replica.
Continuiamo a mangiare, poi il telefono di Louis squilla.
-Pronto?...sì...no,non sono a casa...devo per forza?...va bene,arrivo.- chiude la chiamata con un'espressione un po' dispiaciuta.-Ragazzi,scusate ma devo proprio andare, dobbiamo andare in studio a completare una registrazione.
-Oh,non preoccuparti!- aggiungo io.
-Ci sentiamo più tardi, va bene?- domanda lui, guardandomi dritto negli occhi.
-Va benissimo-rispondo,ricambiando lo sguardo.
-Pagherò io dopo, non preoccupatevi.
Si alza, si avvicina prima a me, mi bacia la guancia, mi sorride e poi fa lo stesso con Jessie.
-Arrivederci!-dice,lasciando la stanza con il suo immancabile sorriso.
-OH MIO DIO- dice Jessie, lentamente, fissandomi.
-Che succede? - chiedo, confuso - Hai letto altre notizie?
-No, stupido!-risponde lei.-vi mangiate con gli occhi,hai visto come ti guarda?-inizia con le sue solite urla di felicità.
-Ma non è vero,guardava te nello stesso modo!-replico io, diventando rosso.
-Sì, certo.-continua lei,scocciata- Mi faceva anche quei sorrisini da piccioncino,vero? Seb,è così evidente che gli piaci!
-Jessie, smettila.
Sento il telefono vibrare in tasca,lo prendo.
C'è un messaggio...da Louis.
-Oh cazzo.- mi faccio prendere dall'emozione.
_Chi è?-Chiede Jessie, curiosa.
Non le rispondo.
-Seb,non dirmi che è...-si interrompe e inizia ad urlare- OH SANTISSIMO DIO,È LOUIS!-scoppia a ridere.
Prende il cellulare e legge.
-"Ciao,Seb. Sono sempre io, Louis. Scusatemi se sono scappato via, non posso saltare questi incontri con gli altri. Stasera c'è una festa, venite con me. Ok?"- legge il messaggio,alzando la voce per l'entusiasmo.
Inizia di nuovo a gridare, a muovere le mani come un'isterica rovesciandomi il frappuccino addosso.
-Cazzo! Jessie, sta' attenta!
-Ma come faccio? ANDREMO AD UNA FESTA CON LOUIS TOMLINSON!- continua lei urlando come una schizzata.
Tento di ripulire la macchia sulla maglietta quando entra Mary, preoccupata.
-Che succede? - chiede - State tutti bene?
-Sì,Mary. Perché?-chiede Jessie,confusa.
-Ho sentito delle urla,pensavo vi foste fatti male!
Scoppio a ridere.
-Scusaci, Mary.-le dico- Jessie è un po' gasata.
Mary esce dalla stanza e Jessie inizia a ballare fra i tavoli.
-Oh I just wanna show you off to all of my friends makin' them drool down their chiney chin chins baby be mine tonight, mine tonight baby be mine tonight yeah!- Jessie canta,forse sarebbe meglio dire grida.
 
 
Forse Louis sta iniziando a piacermi veramente. Non posso fingere di non aver notato gli sguardi, i sorrisi.
Ha ragione Jessie, ci mangiavamo con gli occhi.
Ma come potrebbe uno come lui interessarsi a me? Ha tutto, la fama, i soldi, tutto.
Potrebbe mai piacergli uno come me? 
Jessie dice sempre che sono un bel ragazzo, ma Louis...Louis è un'altra cosa.
I miei strani pensieri vengono interrotti dalla notifica di un altro messaggio.
Jessie mi fissa, prendo il telefono.
È di nuovo lui.
 
"Scusami ancora per tutto quello che è successo ieri sera, se non vieni mi incazzo e ti vengo a prendere io in hotel.:) P.S. Niall saluta Jessie,si conoscono?"
-JESSIE.LEGGI.SUBITO.QUI.-le urlo.
-OH MIO DIO,SEB!-continuiamo a gridare.
Lei mi si avvicina e mi abbraccia ,iniziamo a saltare e Jessie continua a cantare.
-Dobbiamo tornare in hotel, dobbiamo prepararci.-dico con un sorriso a trentadue denti stampato sul viso.






 
Salve a tutti, spero che questo capitolo vi piaccia. Ho ricevuto tre recensioni positive sul primo capitolo (ringrazio tutti per l'ennesima volta), se vi piace continuo.
Comunque,prima non ho specificato, sono un ragazzo.
Spero che questa sia meglio della prima parte,l'ho scritta di notte quella. Spero vi piaccia,grazie :)
  
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