“Cavolo! Ma hai una chitarra bellissima” gli urlai sperando mi sentisse. Una luce flebile illuminò di poco la stanza.

“Lo so, me l'hanno regalata i miei genitori, è la mia prima chitarra, se vuoi dopo ti suono qualcosa” mi disse. Mi voltai verso di lui per sorridergli ma i miei piedini storti mi giocarono uno brutto scherzo facendomi cadere addosso a lui, che prontamente mi bloccò. I nostri visi erano a pochi insignificanti centimentri e la volgia di baciarlo era forte ma il mio autocontrollo ebbe la meglio; mi staccai da lui e abbassando la testa gli chiedi scusa. Lo vidi sorridere e d'istinto sorrisi anche io.

Che diamine mi stava succedendo? Possibile che mi stessi innamorando di lui?! Fece schioccare le dita davanti a me e ritornai nel mondo reale.

“Per quanto riguarda la canzone..” disse lui

“Certo che la voglio sentire” risposi sorridente

“Dopo cena però” disse lui avviandosi in cucina. Restai qualche minuto a fissare la chitarra poi mi diressi anche io in ccina e vidi Niall che stava per mordere una fetta di pizza.

“Volevi mangiartela tutta senza offrirmene un pezzo?!” gli urlai contro facendo la finta incazzata. Alzò le braccia in alto senza però lasciare la fetta di pizza. Mi avvicinai a lui cercando di sembrare seria ma non ci riuscì perche lo sentii ridere.

“Che hai da ridere?!” gli urlai contro

“Rido per quello che farò tra poco”. Lo guardai con faccia interrogativa e lui ridendo mi spiaccicò la fetta di pizza in faccia. Mi tolsi la fetta dalla faccia e mentre lui era piegato in due dalle risate gli spiaccicai una fetta sulla guancia destra. Alzò lo sgruardo e mi fissò minacciosamente.

“Se è la guerra che vuoi allaora ti accontento” mi disse e subito iniziai a correre per la casa con dietro Niall che teneva in mano il cartone della pizza. Per mia sfortuna mi raggiunse e fermò la mia fuga prendendomi per il polso e facendomi girare verso di lui. Fece cadere di proposito il cartone per terra.

“Corsa finita piccola peste” mi disse prendendomi per i fianchi e portandomi a sedere su un comò.

“Ma guardati, tutta sporca di pizza”

“Ah beh perche tu al contrario sei pulito” risposi io. Iniziammo a ridere insieme; la sua risata, così maledettamente perfetta, mi fermai per guardarlo, era bellissimo mentre rideva.

“Oh fanculo l'autocontrollo” dissi e subito lo baciai, mi sa che proprio non si aspettava questa mia mossa. Si staccò e mi guardò sorridendomi, poi rispese a baciarmi, mi prese in braccio e incrociai le mie gambe attorno al suo bacino, riuscivo a sentire la sua passione in ogni singolo tocco e in quel bacio così profondo. Mi portò nella camera da letto, si sedette sul bordo ed io ero ancora sopra di lui che gli circondavo il bacino con le mie gambe. Iniziò a sfilarmi la maglia frettolosamente ed io feci lo stesso con la sua. Quella notte fecimo l'amore e devo confessare che è stata la notte più bella della mia vita. La mattina dopo mi svegliai e allungai il braccio in cerca del suo corpo, che mancava. Mi misi a sedere nel letto e lo vidi arrivare tutto sorridente con un vassoio in mano.

“La tua colazione, amore mio” mi disse poggiando il vassoio sulle mie cosce.

“Buongiorno” gli dissi mentre mettevo sotto i denti un cornetto

“Giorno a te” mi disse baciandomi la guancia. Mi voltai verso di lui.

“Sai fose avevi ragione” gli dissi accarezzandogli i capelli

“Su cosa?” chiese lui mentre con una asciugamano bagnata mi ripuliva il viso dai resti della pizza.

“Che mi serviva più di un bacio per capire che tu fossi il ragazzo giusto” risposi tra un morso e l'altro.

“Allora siamo una coppia ufficiale?” mi disse lui accarezzandomi i capelli e dando ogni tanto un bacio su di essi

“Ufficialmente” risposi io

“Ora e per sempre” finì lui per poi alzare le coperte sopra di noi facendo cadere a terra il vassoio, per poi baciarmi dolcemente sotto d'esse.