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Autore: Rey_    27/02/2013    4 recensioni
SOSPESA.
Spin off di Coming back whit you.
Cat e Niall.
"Fino ad oggi la musica è stato il mio grande amore, da quando conosco te, tu sei la canzone più bella mai scritta”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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2: In the clouds.
 
 


“Mi dici che diavolo ti prende? Non sento la tua voce da non so quanto tempo!” esclamò Louis, buttandosi sul divano accanto a Niall, che strimpellava distrattamente la sua chitarra da un’ora buona.
Erano giorni che non riusciva a concentrarsi su niente, non faceva altro che estraniarsi, con la sua chitarra, e suonava e pensava.
I ragazzi lo guardavano preoccupati in silenzio, chiedendosi che fine avesse fatto il loro amico sempre allegro e con la risata facile.
E cosa ancora più preoccupante, aveva perso alla play contro Louis. Inizialmente, dopo le prese in giro del diretto interessato durate quasi un’intera giornata, avevano tutti pensato che fosse per quello.
Ma sapevano che lui non era un tipo che portava rancore o cose del genere, quindi non riuscivano a capire per quale motivo fosse così assente.
Lui lo sapeva, ma non l’avrebbe mai ammesso per nulla al mondo.
Il fatto era che il suo pensiero volava sempre e inevitabilmente nella stessa direzione, stampandogli in testa la fotografia di quel viso paffutello e simpatico che l’aveva totalmente stregato.
“Si, lo so” si sforzò di rispondere all’amico, che lo guardava esasperato. Incrociò i suoi occhi azzurri e si lasciò scappare un mezzo sorriso.
“Oh, finalmente un segno di vita!” esclamò lui alzando le braccia al cielo. Niall si limitò a stringersi timidamente nelle spalle, riprendendo a strimpellare la sua chitarra.
“Capisco che non ti succede spesso di perdere, ma così è esagerato” borbottò poi, incrociando le braccia al petto. Niall si lasciò scappare un sorrisetto, scuotendo lentamente la testa e decidendo di lasciargli credere quello che voleva: di certo era meglio di dirgli che se era completamente assente era a causa di quel visetto simpatico e quel paio di occhi azzurri che gli invadevano la mente ogni trenta secondi, perché li aveva anche contati.
Lui provava a pensare ad altro, a concentrarsi su alte cose, ma bastava un attimo di distrazione e la sua testa tornava di nuovo li, da lei.
L’aveva completamente stregato e lui non riusciva a farsene una ragione, perché lui non provava quelle cose, l’unica cosa che gli interessava era la musica, nient’altro.
Almeno questo era quello che continuava a ripetersi per non rischiare di andare nel panico.
“Okay, come vuoi, continua pure con il tuo mutismo. Poi non lamentarti se nessuno vuole più parlare con te” sbottò Louis, lanciandogli un’occhiataccia.
Niall, come al solito, tentò di eclissare i suoi pensieri e di concentrarsi sul presente, anche se gli riusciva dannatamente difficile.
“Scusa, Lou” si sforzò di mormorare, mettendo la chitarra da parte e lanciando uno sguardo sinceramente dispiaciuto all’amico. Louis sembrò rilassarsi e si aprì in un sorriso soddisfatto.
“Ragazzi, è tornato!” esclamò. Gli altri ragazzi, quelli che lui poteva quasi considerare fratelli, entrarono nella stanza tutti visibilmente sollevati.
“Oh, era ora!” esclamò Zayn, buttandosi sul divano accanto a lui.
“Pensavamo di averti perso per sempre” si aggiunse Liam. Niall scoppiò a ridere.
“Esagerati…” mormorò in imbarazzo. Harry schioccò la lingua e scosse i ricci, per poi cercare di sistemarli con le mani.
“Scherzi? Non ti avevo mai visto stare in silenzio per più di venti secondi di seguito” esclamò sbalordito. Niall si strinse nelle spalle, senza niente con cui ribattere.
“Okay, qui c’è bisogno di svago” riprese Harry, alzandosi e afferrando Niall per un braccio, aiutandolo a fare lo stesso. Lui lo guardò confuso.
“Non permetterò che tu passi un altro minuto qui dentro come un monaco di clausura. Accompagnami a prendere Jenny” gli disse, lo sguardo che non ammetteva repliche. I ragazzi annuirono e lui alzò gli occhi al cielo.
“Harry, sto bene, davvero. Non ho bisogno di immergermi in una folla di studenti e ragazzine pronte a saltarmi al collo, per quanto siano adorabili”
Harry scosse categoricamente la testa e stringendo le labbra continuò a trascinarlo.
“Non mi interessa. Hai bisogno di prendere un po’ d’aria, non ti fa bene stare chiuso in casa o sparirai diventando pallido come un fantasma” puntualizzò. Niall sbruffò e cominciò ad assecondare i movimenti dell’amico, perché sapeva che quando si metteva una cosa in testa non c’era verso di fargli cambiare idea e perché, in fondo, sapeva anche lui che aveva un disperato bisogno di uscire da quella casa e di svagarsi, mettendo a tacere i pensieri.
 
 
 
“Harry, perché diavolo mi hai fatto venire qui?” si lamentò Niall per l’ennesima volta, imbronciandosi e lanciando un’occhiataccia ai ragazzi che si affrettavano ad uscire dalla scuola.
Aveva il cuore che batteva veloce e sapeva il perché: Harry gli aveva chiesto di accompagnarlo a prendere Jenny e, mentre si avvicinavano alla scuola il suo pensiero era volato a Cat, collegando che andava a scuola con lei, e realizzando che l’avrebbe di sicuro rivista.
Era incredibilmente impaziente, ma non poteva farlo vedere, perché sapeva che ad Harry non gli ci sarebbe voluto niente a decifrare i pensieri che neanche lui riusciva a capire.
Facile; Harry ci era già passato, e lo stava vivendo anche con Jenny, mentre lui non riusciva a dare un nome a quello che sentiva in quel momento.
“Perché avevi bisogno di prendere un po’ d’aria, sono giorni che non esci di casa” ripeté Harry per la milionesima volta, riscuotendolo dai suoi pensieri e sorridendo, perché Jenny era appena uscita dalla porta.
Niall sentì il cuore schizzargli in gola, quando notò la chioma di ricci svolazzanti che saltellava accanto ad una più che sorridente Jenny.
Quest’ultima si alzò sulle punte dei piedi, in cerca…e si illuminò in un sorriso quando notò i due ragazzi che la stavano aspettando accanto alla macchina di Harry, a debita distanza.
“Ciao” squittì Jenny, raggiungendoli quasi correndo e catapultandosi tra le braccia di Harry, che rise sorpreso. Niall alzò gli occhi al cielo non riuscendo suo malgrado a trattenere un sorriso, mentre venivano raggiunti da Cat, con un sorriso timido stampato sulle labbra.
A Niall fischiarono le orecchie e tutte le sensazioni che aveva sentito la prima volta che l’aveva vista risalirono a galla.
“Ciao” si sforzò di salutarla, perché i due piccioncini erano ormai nel loro mondo, e un silenzio imbarazzante era calato tra di loro.
Cat, le mani intrecciate davanti a se, alzò gli occhi cristallini su di lui, sorpresa, e arrossì violentemente.
“C-ciao” balbettò, abbagliandolo con un sorriso. Il sorriso che spuntò sulle labbra di Niall era altrettanto luminoso, sincero e quasi emozionato.
Aveva il cuore a tremila e cominciava a giragli la testa.
Quando Harry e Jenny tornarono sulla terra, lui sospirò e si accorse che gli stavano mancando le forze perché per tutto il tempo aveva smesso di respirare.
“Oh, ragazzi, vi dispiace se ve la porto via?” chiese Harry, stringendo un braccio intorno alla vita di Jenny, che gli sorrise complice. Niall impallidì e Cat aprì la bocca sorpresa, senza dire niente.
“Niall, accompagna Cat a casa, ci vediamo più tardi” aggiunse Jenny, prendendo dalla tasca dei jeans di Harry le chiavi della macchina e lanciandogliele.
“Ma, io…”
“A dopo!” cinguettò lei, facendogli l’occhiolino e mandando un bacio con la mano a Cat, per poi prendere Harry sottobraccio e allontanarsi velocemente con lui, senza neanche lasciargli il tempo di assimilare quello che stava succedendo.
Si voltò verso di Cat, che boccheggiava rossa dalla testa ai piedi, e si costrinse a sotterrare la sua aria timida e ad ignorare il suo cuore che non la voleva smettere di correre veloce; ormai era lì, tanto valeva sfruttare l’occasione.
“Quei due non me la raccontano giusta” borbottò, sorridendole. Lei ricambiò al volo e si schiarì la gola, passandosi una mano tra i ricci e cercando di darsi un tono.
“Già, quando Jenny fa quella faccia significa che c’è qualcosa sotto”
Niall non poté replicare a quell’affermazione, perché non aveva fatto per niente caso a Jenny, aveva guardato solo Cat.
“Hai fame?” le chiese improvvisamente, cambiando radicalmente discorso e portandolo su un argomento che l’avrebbe messo a suo agio.
Il sorriso di Cat si allargò.
“Si”
“Allora andiamo a mangiare, io sto morendo” propose lui, lasciandosi andare ad una risata liberatoria. Cat si unì a lui e annuì.
“Okay, stomaco brontolante” scherzò lei, ammiccando alla sua pancia, che si stava lamentando rumorosamente e sicuramente anche lei l’aveva sentita.
Niall si sentì avvampare e ricambiò il sorriso timido di Cat. Si incamminarono, ignorando anche loro la macchina, camminando vicini e sorridendosi di tanto in tanto.
“Allora, quanto tempo è che conosci Jenny?” la buttò li lei, notando di come Niall fosse impacciato e esitante ad aprire un qualsiasi discorso.
Lui la guardò, abituandosi piano piano al battito del suo cuore che non voleva smettere di accelerare, e le sorrise.
“Dall’estate scorsa. Con i ragazzi siamo andati in vacanza dove abitava lei e…il resto penso tu lo sappia” abbozzò un sorriso.
Cat annuì.
“Si, mi ha raccontato di Harry, di come la facesse innervosire e di come poi si sono innamorati. Sono carini insieme, vero?” chiese, puntando gli occhi su di lui.
Lui scosse lievemente la testa, tornando alla realtà.
La parola ‘innamorati’ sulle sue labbra a cuore l’aveva distratto.
“Si. Si vogliono veramente bene” commentò impassibile, cercando di capire cosa gli passava in quel momento nel cervello. Cat annuì di nuovo, scoraggiata dalla sua risposta fredda e distaccata, e si ammutolì, intrecciando le mani davanti a se.
Continuarono a camminare in silenzio mentre Niall si malediceva mentalmente per essere così incredibilmente impacciato e per non riuscire a comportarsi in modo normale come avrebbe voluto.
“Scusa, Cat” mormorò improvvisamente, arrossendo. Lei alzò gli occhi su di lui, confusa. Lui sbruffò e incrociò il suo sguardo.
“Sono un idiota e non so cosa mi prende. Di solito non sono così scorbutico, davvero” tentò di giustificarsi. Il sorriso di Cat diventò vagamente soddisfatto, mentre si stringeva innocentemente nelle spalle.
“Lo so, io…Credo di sapere un po’ come sei fatto” abbozzò, arrossendo di nuovo. Lui si rilassò, ricordandosi che lei era una loro fan, quindi non doveva farsi conoscere più di tanto, perché lei sapeva già abbastanza su di lui.
Sorrise, il peso sul petto più leggero, e le aprì la porta della pizzeria dove erano appena arrivati, facendola entrare.
“Allora parlami un po’ di te, a questo punto io non ho niente da dirti” la incalzò, sedendosi ad un tavolo abbastanza appartato. Lei arrossì all’istante, distogliendo lo sguardo e cominciando a farneticare qualcosa, attorcigliando e poi sciogliendo le dita, nervosa.
Niall continuò a sorridere, senza staccarle gli occhi di dosso, e lei, dopo avergli lanciato un’occhiata di sottecchi, si strinse nelle spalle e con uno sbuffo cominciò a parlare.
Gli raccontò della sua vita, della sua famiglia mezza disastrata, delle sue passioni, di tutto quello che le passava per la mente.
Lui la ascoltava, senza riuscire a smettere di sorridere, il cuore che perse un colpo quando si rese conto che lei, pur conoscendolo a malapena, lo stava accontentando raccontandogli tutta la sua vita e una vaga speranza che lei già si fidasse di lui lo fece arrossire improvvisamente e il suo sorriso si allargò in un modo così esagerato che cominciò a sentire male alle guance.
Mentre gli stava spiegando come i suoi fratelli più piccoli avessero distrutto il loro cd che si era comprata dopo mesi di attesa, e di come lei poi li avesse rincorsi per tutta la casa rischiando di rompersi l’osso del collo rotolando giù per le scale, una domanda gli sorse spontanea e lui non riuscì a fermarla prima che arrivasse alle labbra.
“Chi ti piace di noi?” si lasciò sfuggire, mordendosi la lingua mezzo secondo dopo, rendendosi conto di essersi lasciato trasportare dai propri pensieri.
Il fatto era che sapere che lei li aveva sempre ascoltati cantare, che aveva ascoltato lui  cantare, l’aveva spinto a chiedersi cosa provava sentendo le loro voci e chi tra loro cinque fosse il suo preferito perché, per quanto le loro fan insistessero che li amavano tutti e cinque, lui sapeva che ognuna di loro ne aveva uno per il quale il cuore batteva più forte. E lui voleva assolutamente sapere chi era quella persona per Cat.
Lei si interruppe a metà frase, incrociando i suoi occhi azzurri confusa. Niall si schiarì la gola e si lasciò scappare un sorrisetto nervoso.
“Insomma, è una domanda un po’ indiscreta, ma…” tentò di recuperare. Cat sembrò capire, perché arrossì, a disagio.
“Tu sei nostra fan, no?” chiese stupidamente, perché lei glielo aveva appena detto.
“Si”
“Ecco, di solito ogni fan ha un preferito tra di noi” si spiegò gesticolando animatamente, mentre il colorito delle guance di Cat si faceva ancora più scuro, “Qual è il tuo?” chiese infine, espirando rumorosamente.
Cat sbiancò tutto insieme e si coprì il viso tra le mani.
“Oh, ti prego” mormorò con una risatina nervosa. Niall sembrò rilassarsi leggermente e rise insieme a lei.
“Avanti, dimmelo. Non mi offendo” le promise, pensando però l’esatto contrario. Cat gli lanciò un’occhiata tra le dita e abbassò le spalle, come se reggessero un peso troppo pesante per lei.
“Niall…” mormorò, con le mani ancora sul viso. Con una risatina Niall si sporse verso di lei e le afferrò le mani, costringendola a rivelare la sua espressione più che imbarazzata.
Al contatto, una fitta di desiderio schizzò su per lo stomaco di Niall, che decise di ignorarla per concentrarsi sul delizioso rossore che colorava di nuovo le guance di Cat.
Lei sbatté le palpebre più volte, mordendosi il labbro inferiore e incastrando gli occhi di Niall con i suoi.
“Perché ti interessa?” chiese, sviando l’imminente risposta. Niall si sentì punto sul vivo ma fece finta di niente, aprendosi in un sorriso furbetto e scrollando le spalle.
“Curiosità”
Cat sbruffò e fece per coprirsi di nuovo il viso con le mani, ma Niall glielo impedì, stringendo le mani tra le sue e sentendosi andare a fuoco.
Ma aveva deciso di ignorare tutte quelle sensazioni, voleva prima avere una risposta alla sua domanda.
“Dai, dimmelo. Non ti prenderò in giro e giuro che manterrò il segreto” le promise con un sorriso convincente, mentre il cuore gli rimbombava nelle orecchie.
Lei sbruffò e gli lanciò un’occhiataccia, arrendendosi senza più trovare una via di fuga.
“Beh, ecco, il primo che ho notato è stato…Zayn” confessò, distogliendo lo sguardo e avvampando. Niall si sentì morire, una scossa fastidiosa che gli fece tremare il cuore, e si sforzò di deglutire.
Ma Cat non aveva ancora finito.
Presa da un coraggio che non sapeva neanche lei di avere, incrociò di nuovo lo sguardo di Niall, incatenando gli occhi con i suoi, senza dargli via di scampo.
“Credo sia normale, dato il fatto che è il primo che ti salta all’occhio per la sua bellezza perfetta” continuò, “Però poi mi sono accorta di te e lui è passato in secondo piano” disse velocemente, senza prendere fiato tra una parola e l’altra e rendendo la frase quasi indecifrabile, ma il cuore di Niall sentì per le sue orecchie.
Quel ‘poi mi sono accorta di te’ rischiò di farlo morire ancora di più di quando aveva pensato che lei avesse una cotta per Zayn, e un sorriso automatico gli spuntò sul viso.
Cat deglutì di nuovo e si nascose dietro le sue mani, lasciate libere dalla statua che era diventato Niall.
“Avevi detto che non mi avresti preso in giro” gli ricordò lei, con una vaga nota di accusa nella voce. Lui scosse velocemente la testa, tornando alla realtà e sentendosi incredibilmente leggero.
“Ehi” mormorò con ritrovata dolcezza, riprendendole la mani e scostandole dal suo viso “Non nasconderti”
Lei gli lanciò un’occhiata piena di imbarazzo e lui le sorrise.
“Di cosa ti vergogni?” le chiese. Lei sbarrò gli occhi, così come la bocca.
“Oh, andiamo. Ti ho appena detto che mi piaci e mi chiedi di cosa mi vergogno?!” esclamò, per poi chiudere gli occhi e sbruffare.
“Dannazione, l’ho fatto di nuovo” sibilò. Niall si morse il labbro per evitare di scoppiare a ridere; era troppo esilarante e decisamente adorabile.
“Beh, penso sia normale. Insomma, a tutte voi piace uno di noi” tentò di tirarla su di morale, ma dall’occhiata che lei gli lanciò capì di non essere affatto riuscito nel suo intento.
“Si, ma non credo che vengano tutte a sbattertelo in faccia” replicò lei, arrossendo ancora di più. Niall arricciò il naso.
“Sono stato io a chiedertelo” le ricordò. Lei alzò gli occhi al cielo.
“Si, e io come un idiota mi sono fatta incantare da quei tuoi begli occhi azzurri e ho sputato fuori la verità”
Si bloccò, schiaffeggiandosi la fronte.
“Non c’è niente da fare, non riesco a chiudere questa boccaccia” borbottò poi, scura in viso. A quel punto Niall non riuscì più a resistere e scoppiò in una risata leggera, un po’ divertita, un po’ emozionata.
“Non preoccuparti, a me fa piacere” le assicurò lui. Lei lo guardò alzando un sopracciglio e lui si sentì in dovere di ricambiare.
“Davvero” confermò. Poi vedendo che lei lo guardava ancora con quell’aria scettica, prese fiato e diede voce ai suoi pensieri.
“Okay…tu sei stata sincera con me, io lo sarò con te. Anche tu mi piaci, Cat” le rivelò senza tanti giri di parole. Lei boccheggiò, sbarrando gli occhi, mentre Niall tutto ad un tratto si sentì più leggero per quella rivelazione fatta anche a se stesso.
“Wow” commentò lei, lo sguardo perso nel vuoto. Niall ridacchiò e si alzò, porgendole la mano.
“Dai, andiamo. Non vorrei rubarti troppo tempo”
“Già. Ho una marea di cose da studiare” riuscì ad articolare lei, alzandosi quasi meccanicamente, evidentemente con la testa ancora da un’altra parte.
Niall rise di nuovo e lei guardò prima i suoi occhi, poi la mano che le tendeva, per poi passare di nuovo agli occhi.
Niall sentiva come se quello fosse il momento della verità: se lei gli prendeva la mano, allora significava che quelle strane e sconosciute sensazioni che provava in sua presenza in qualche modo erano ricambiate. Se non lo faceva, poteva anche dichiararsi perso.
Lei gli sorrise, mordendosi il labbro inferiore, e con timidezza prese la sua mano, che in confronto alla sua era grande e calda.
Il cuore di Niall fece una capriola e lui strinse la presa, ricambiando il sorriso e trascinandola fuori, dove nuvole nere minacciavano di scaricare pioggia da un momento all’altro.
Infatti, nel giro di due minuti si ritrovarono a correre sotto la pioggia, mano nella mano, diretti alla scuola dove avevano lasciato la macchina.
Salirono alla svelta, infreddoliti e zuppi dalla testa ai piedi.
Si guardarono e dopo due secondi di silenzio tombale scoppiarono a ridere come due cretini, scuotendo la testa e schizzandosi a vicenda.
“Ti porto a casa, prima che ti prenda una polmonite” riuscì a dire Niall, dopo essersi calmato. Cat annuì e si sporse tremando per accendere il riscaldamento, proprio nello stesso instante in cui lo faceva Niall e, come succede in tutti i film, le loro mani si incontrarono, seguite all’istante dai loro occhi.
Si sorrisero e Cat si ritirò all’istante, stringendosi le braccia al corpo mentre Niall metteva in moto e partiva.
“Mi sono divertito” mormorò dopo un po’, per spezzare in qualche modo quell’imbarazzante silenzio. Cat non lo guardò, ma lui vide l’angolo delle sue labbra sollevarsi in un sorriso.
Dopo qualche altro momento di silenzio si strinse nelle spalle e, ignorando il cuore che gli martellava furioso nel petto, ormai cominciava a farci l’abitudine, cominciò a canticchiare sottovoce, facendo si che il sorriso di Cat si allargasse ancora di più.














Hi, beautiful peolpe!
Oggi sto troppo asfeosdkowck perchè ho scoperto una cosuccia :3
C'è un tizio nuovo a scuola, che dovrebbe avevre la mia stessa età perchè fa il terzo, la classe davanti alla mia, però sembra molto più grande...
comunque, mentre chiacchieravo con una prof. troppo forte che abbiamo in comune, indovinate un po'?
Ho scoperto che è pakistano e che...*rullo di tamburi* fa di cognome MALIK.
Cioè, ci stiamo rendendo conto?
Vabbè che probabilmente 'Malik' è tipo 'Rossi' quì da noi, un cognome che hanno quasi tutti, però, oh, pensate se è un parente alla lontana.
Cazzo, ho un Malik a scuola!
Calcolate che non ho fatto altro che sorridere come un ebete tutto il giorno, e poi ha gli occhi molto simili a quelli del nostro Jawi, scuri e molto, molto profondi :Q__
Però il mio cuore batte solo per il biondino, sia chiaro questo uu
Anche se è più piccolo çç
So, torno in me e smetto di spiattellarvi fatti di cui non vi interessa minimamente uu
Che ne dite del capitolo?
Insomma, non trovate che Nialler sia dolciosissimo? :3
Sembra che vada tutto alla perfezione, vero?
Ehehehe (dovrebbe essere una risata malefica), se l'avete pensato fino ad adesso smettete di farlo e ricordatevi di chi è la storia che state leggendo c.c
Ora scappo, vado a studiare, e a cercare di convincere le persone che mi conoscono che non sono da rinchiudere in un manicomio.
No, davvero.
Sono una persona completamente normale.
CIAO!






  
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