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Autore: Nori Namow    27/02/2013    19 recensioni
«Stai tranquilla. Non ti farò del male, non potrei mai.» le sussurrò accarezzandole dolcemente la testa.
La donna l'aveva riconosciuta, era lei.
«Non è ancora il momento di incontrarci…» esitò, non sapeva il suo nome.
«A..A…Alexis.» balbettò a fatica lei, riportando lo sguardo sulla donna.
«Bene, Alexis. Quando arriverà il momento giusto, ci incontreremo nuovamente. Ma fino ad allora, devi perdonarmi per quello che sto per fare.»
***
«Siamo molto più simili di quanto pensi, Alexis. È un bene che tua madre se ne sia andata proprio adesso, l’ha fatto per il tuo bene. Poi con il tempo capirai perché.»
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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se vi va, guardate il trailer!


                                                                                                                    Prologo.



25 dicembre 2008



Era il giorno del quattordicesimo compleanno di Alexis Carter, e stava scartando con ansia il regalo fatto dai suoi genitori. È un po' una sfiga essere nati il giorno di Natale, vero? Pensate a lei, che è nata alle ore 00.01 del 25 Dicembre 1994.
Insomma, fra i trecentosessantacinque giorni che ci sono in un anno, proprio la notte di Natale? Questa si chiama sfiga, pensava sempre lei.
In ogni caso, strappò con violenza la carta da regalo e sorrise come un’ ebete, quando vide che i suoi genitori le avevano regalato ciò che aveva richiesto.
Sfiorò con i polpastrelli la copertina di quello che sarebbe stato il suo diario segreto. Era blu pastello, semplice ma perfetto per la sua personalità, così tranquilla e pacata.
«Grazie, è perfetto!» urlò abbracciando i suoi genitori, che le sorrisero felici.
«Voglio farlo vedere a Lisa!» trillò felice, mentre si apprestava ad indossare guanti, sciarpa, cappello e giubbotto, pronta a raggiungere Lisa, la sua migliore amica, che abitava a pochi minuti da casa sua.
Raccolse il diario nuovo, attenta a non rovinarlo e a non sporcarlo, e si richiuse la porta dietro alle spalle.
Socchiuse un po' gli occhi: il bianco della neve che aveva coperto la piccola città era accecante, e decise che avrebbe risparmiato tempo passando per il parco, che a quell’ ora era deserto.
Canticchiava una canzoncina natalizia, quando arrivò al parco. Guardò dove metteva i piedi, e fu allora che lo vide. Un gattino minuscolo, di circa due mesi giaceva appollaiato nella neve, causando un contrasto con essa, bianchissima. Alexis gli si avvicinò piano, cercando di non spaventarlo, e quando gli fu abbastanza vicino si piegò sulle ginocchia, accarezzandolo piano. Il gattino sembrò felice di quel contatto, e aprì gli occhi, mostrando due  smeraldini lucenti.
«E tu che ci fai qui da solo?» chiese Alexis, mettendo il diario sotto l’ ascella e prendendo quel gattino in braccio. Il piccolo felino non oppose resistenza, anzi, sembrava contento di quel contatto, che qualcuno l’ avesse finalmente trovato.
«Tu vieni a casa con me. Ti chiamerò Mickey.» esclamò la bambina, mentre delle ciocche bionde sfuggivano al suo controllo.
Decise che sarebbe stato meglio andare nel pomeriggio da Lisa, così fece per tornare nuovamente a casa sua per dare un buon pasto al gattino, che nonostante fosse abbandonato, non era magro come Alexis credeva.
Non riuscì a fare neanche cinque passi, che delle urla di bambine la distrassero. Si guardò intorno, e cercò di capire da dove provenissero.
Alexis non era una ragazzina impicciona, sapeva farsi gli affari suoi. Ma c’era qualcosa nell’ aria, quel giorno, che spinse i suoi piedi a muoversi in direzione delle voci. Quando arrivò sul posto urlò impaurita, stringendo ancora di più a sé il felino, che miagolava  come per rassicurarla.
Alexis indietreggiò di fronte alle due bambine, che potevano avere all’ incirca la sua età. Non ci sarebbe stato nulla di strano nel trovare due bambine che giocavano felicemente, se non fosse stato per il fatto che erano… strane. Una delle due aveva dei lunghi capelli blu elettrico, e una delle sue mani stava prendendo fuoco. Ma la bambina non si lamentava, né sembrava essere sconvolta da quella fiamma che ardeva sulle sue dita, anzi, ne sembrava divertita. L’ altra invece aveva dei capelli rosa pastello, corti, e rideva felice, seguendo un serpente volante fatto interamente d’ acqua.
Quando si voltarono nella sua direzione, la donna insieme alle due bambine osservò attentamente Alexis e il gattino che aveva in braccio. Alexis tentò di fuggire, ma inciampò nella neve e cadde, facendo ben attenzione a non schiacciare Mickey sotto il suo peso.
«Lasciami! Chi siete! Siete dei mostri!» urlò con le lacrime agli occhi, mentre la donna l’ aiutava delicatamente ad alzarsi.
«Stai tranquilla. Non ti farò del male, non potrei mai.» le sussurrò accarezzandole dolcemente la testa.
La donna l’ aveva riconosciuta, era lei.
Alexis osservò ancora una volta le ragazzine, che nel frattempo si erano fermate e la stavano guardando incuriosite. Non c’era più traccia del serpente d’ acqua e della fiamma sulla mano di una delle due.
«Non è ancora il momento di incontrarci…» esitò, non sapeva il suo nome.
«A..A…Alexis.» balbettò a fatica lei, riportando lo sguardo sulla donna.
Cosa stava accadendo? Cosa erano quelle persone?
«Bene, Alexis. Quando arriverà il momento giusto, ci incontreremo nuovamente. Ma fino ad allora, devi perdonarmi per quello che sto per fare.» sembrò dispiaciuta, ma sollevata dalla decisione che stava prendendo, perché era la più giusta. Alexis si chiedeva se quella donna l’ avesse uccisa, o torturata.
Le prese il viso fra le mani, guardandola attentamente negli occhi azzurri.
Le mani della donna sembravano emanare del calore, che riscaldò le guance raffreddate  della ragazzina ancora spaventata.
«Manipularis memoriae.» sussurrò in una lingua che doveva essere latino, e Alexis vide tutto nero.

Buonciao, ragassuole.
dfghj ed eccomi finalmente con questa nuova long, sempre tema soprannaturale.
Premetto che ci tengo molto a questa storia, infatti ne ho fatto anche il trailer frgtgh
ditemi se vi piace il trailer, il banner, il prologo che non fa capire quasi nulla.
Più avanti scoprirete un bel po' di cose, dovete solo aspettare gngngngn.
'credendo vides' è una frase che dicono nel film 'il viaggio dell'unicorno', però
qui non ci saranno fauni/elfi/orchi/robe varie. Solo streghe gngngn
Avete mai visto the secret circle, o witch? ecco, qualcosa di simile hahaha c:
boh, mi piace intasare questo fandom e spero seguirete anche questa storia,
ci sto mettendo l'anima per scriverla :)
datemi un vostro parere con qualche recensione, altrimenti la storia la cancello
senza troppi giri ç.ç
Vi amo. Vi lascio con una gif della nostra Alexis (Britt Robertson)
@harryspatronus

   
 
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