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Autore: ludsels    28/02/2013    1 recensioni
“Non è compito nostro conoscere il cervello di voi fottuti vampiri.” borbottò l’altro ragazzo, uscendo allo scoperto, così che riuscimmo a vedere bene entrambi. Uno dei due aveva una massa informe di capelli castani e gli occhi verde smeraldo. L’altro aveva la pelle olivastra, i capelli neri alzati in un ciuffo e gli occhi color cioccolato.
Oggettivamente erano due bei ragazzi, se non fosse stato per il fatto che volevano ucciderci.
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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five.


 
Ben.

Aprii lentamente gli occhi, terrorizzato da ciò che avrei potuto vedere al mio risveglio. Lanciai un sospiro di sollievo quando vidi Ellen, ancora addormentata, distesa tra le mie braccia.

Sospirai di nuovo e mi stiracchiai, facendo attenzione a non svegliarla.

Ormai quell’incubo non mi lasciava più in pace. Sembrava comparire ogni notte proprio per ricordarmi quanto ero stato stupido, incosciente e impulsivo. A tal punto da abbandonare l’unica persona che ancora mi dava la possibilità di vedere il mondo come un posto meraviglioso.

Spostai una ciocca di capelli che le era caduta sul viso e le accarezzai dolcemente la guancia liscia e pallida.

Il giorno prima avevo detto di essere stanco e depresso, nonostante che fossi un vampiro, e che il mio aspetto era decisamente schifoso, ma neanche lei scherzava. Era troppo pallida anche per un vampiro. Mi resi conto che, probabilmente, era stata così da quando me ne ero andato, e ringraziai con tutto il mio cuore Lindsey per aver evitato che facesse sciocchezze. Tra loro due lei si era dimostrata sempre la più matura, e sapevo che sarebbe stata capace di aiutare Ellen, ma questo, purtroppo, non avrebbe giustificato quello che avevo fatto io.

Un sorriso dolce mi comparve sul volto. Nonostante le promesse non mantenute, nonostante l’amore non ricambiato del tutto, nonostante la trasformazione in vampiro e poi l’abbandono, lei aveva ceduto di nuovo all’amore incondizionato che provava verso di me, e mi sentivo tremendamente in colpa perché avevo scelto io il suo destino.

Sapevo che lei era incerta sul trasformarsi in vampiro o no, che tutto ciò che la spingeva a farlo era l’amore verso di me, ma la sua mente le diceva che era sbagliatissimo. Lei non meritava ciò che, da egoista quale ero, avevo deciso per lei. Lei avrebbe dovuto crescere, sposarsi, avere tanti bei bambini simili a lei, sarebbe dovuta invecchiare e poi morire ad una veneranda età, soddisfatta di ciò che la vita le aveva donato. E invece era destinata ad un’eternità di dolore e dannazione.

Scossi violentemente la testa per cacciare quei pensieri dalla mia testa. Sapevo che questo tipo di discorsi non le piacevano, quindi da quel momento in poi avrei cercato di non pensarci, anche perché ormai il danno era fatto.

Facendo sempre attenzione a non svegliarla, scesi dal letto e mi avviai verso il bagno dopo aver dato un ultimo sguardo alla sua figura coperta dal lenzuolo bianco. Un angelo ed un demone allo stesso tempo.

Entrai nel bagno e mi chiusi a chiave. Aprii la doccia e mi misi sotto il getto bollente, sperando di distogliere del tutto la mente da quei pensieri stupidi ed insensati.

Dopo essermi lavato uscii dalla doccia, avvolsi un asciugamano intorno alla vita e scesi nello scantinato, prendendo una sacca di sangue dal frigo.

La aprii e mi avventai contro il beccuccio. Purtroppo, sapevo che una semplice sacca di sangue non sarebbe servita a dissetarmi, visto che ero abituato a spuntini molto più grandi.

Decisi che al ritorno di Adam saremo andati insieme a rifornirci come serviva, ma per il momento preferivo non lasciare Ellen da sola.

Con la sacca mezza vuota salii in salone e mi sedetti sul divano in pelle nera, accendendo la televisione. Girai annoiato i canali, finché non scorsi un canale dove trasmettevano un telegiornale. Una donna sulla quarantina parlava al microfono come se avesse una fretta tremenda, mentre sullo sfondo c’era una scena abbastanza familiare.

“Adam, certo che ci provi proprio gusto a farti notare.” ridacchiai, stupito dalla noncuranza di mio fratello per ciò che eravamo. Uccidere una ragazza di fronte a tutti non era proprio ciò che un vampiro intelligente faceva. Meno ci facevamo notare, meglio era. Mentre lui, nel giro di una serata, era riuscito a rovinare ciò che Ellen e Lindsey erano riuscite a costruirsi in tanti anni.

Spensi contrariato la televisione e tornai in camera, dove Ellen dormiva ancora. Indossai i boxer, il jeans ed una maglietta nera a mezze maniche. Poi mi poggiai sul letto per dare un bacio sulla fronte ad Ellen, ma lei, con uno scatto, mi prese per il collo e mi buttò sul letto, mettendosi sopra di me.

“Ma buongiorno, principessina.” ridacchiai, guardandola dolcemente.

“Buongiorno a te.” disse lei, baciandomi.

La presi per la vita e mi girai, buttandola sul letto e mettendomi sopra di lei. Lei rise e così feci io. Quanto mi era mancata. Svegliarla ogni mattina, passare l’intera giornata con lei.. piccole cose che mi rendevano l’uomo (o meglio, il vampiro) più felice del mondo.

“Ti amo, lo sai vero?” disse lei, strofinando il naso contro il mio.

“Lo so.” risposi io, guardandola.

Lei rimase in silenzio, e man mano il suo sorriso scomparve.

"C'è qualcosa che non va?" mi chiese.

Sospirai. In verità, niente andava. Pensavo che tornando da lei tutti i miei timori ed i miei dolori sarebbero scomparsi, ed effettivamente così era stato, ma adesso era subentrato il senso di colpa per averla abbandonata, e mi stava praticamente divorando vivo. Sapevo che lei mi aveva perdonato, ma io non riuscivo a perdonare me stesso.

“No, non preoccuparti. Anche io ti amo.” chiusi gli occhi, per poi riaprirli e ritrovarmi davanti il suo viso, di nuovo aperto in un meraviglioso sorriso che mi sciolse il cuore. La baciai di nuovo, quella volta con più dolcezza, come se stessi maneggiando un vaso di porcellana.

“Ben, Ellen, sappiamo che.. insomma.. è un momento delicato per voi, ma abbiamo davvero bisogno di parlarvi!”

Una voce familiare, che poi riconobbi come quella di Lindsey, arrivò dal piano di sotto. Sbuffai e scesi dal letto, mentre Ellen andava a vestirsi.

“Arriviamo, arriviamo!” borbottai io, prendendo Ellen per mano e scendendo in salone, dove Lindsey e Adam ci rivolsero uno sguardo decisamente preoccupato.


 
Ellen.

“Allora, cosa succede?” chiesi, abbastanza innervosita, visto che quei due erano riusciti a rovinare un momento così bello tra me e Ben.

‘Stupida, adesso avete tutta l’eternità per stare insieme.’ disse la voce intelligente nella mia testa. Mi sciolsi, maledii silenziosamente me stessa per essere sempre così impulsiva ed ascoltai ciò che Lindsey e Adam avevano da dirci.

“Eravamo andati a fare una passeggiata per sgranchirci le gambe, –disse Lindsey, per poi arrossire. Capii che l’avevano fatto solo per lasciare me e Ben da soli, e li ringraziai di cuore.- quando abbiamo visto delle persone abbastanza familiari che passeggiavano per la strada come se non fosse successo niente.”

“E chi erano?” chiese Ben.

Lindsey sospirò e si girò verso Adam, che prese la parola. “Erano i due cacciatori di vampiri che volevano uccidervi ieri.”

Trattenni il respiro e così fece Ben. Non poteva essere possibile, quei cacciatori sarebbero dovuti essere già belli e morti, visto che Ben aveva spezzato il collo ad entrambi, e tutti e quattro sapevamo che gli umani non possono sopravvivere ad un attacco del genere, a meno che..

“Cazzo.” sussurrai. Lindsey, Adam e Ben si girarono contemporaneamente verso di me, perplessi. “Ragazzi, penso proprio che quei due abbiano gli anelli.” dissi poi.

“Merda!” urlò Ben, dando un pugno contro il divano. “Avrei dovuto controllare! Adesso quei due saranno più furiosi che mai!”

Sospirai e misi una mano sulla sua spalla per calmarlo. “Ben, calmati, andrà tutto bene, ok?” dissi con voce calma.

“No Ells, non stavolta. Non voglio morire e non voglio neanche che voi moriate. Vi prego, scappiamo prima che sia troppo tardi.” esclamò lui, dimenandosi.

“Ben, dannazione, calmati! Vuoi scappare di nuovo? Davvero è questo che vuoi? Sei scappato da ogni città in cui andavi, non hai conosciuto altro che questo, davvero vuoi continuare così?” urlai, scrollandolo per le spalle. “Ti prego, Ben, ragiona. Siamo in quattro e siamo vampiri. Loro sono in due. Lo so che sono cacciatori di vampiri, ma sono pur sempre umani. Ti prego, fidati di me.”

Lui mi guardò negli occhi, per poi sospirare.

“Ellen ha ragione, Ben. Non possono sconfiggerci. Siamo in netta maggioranza e siamo vampiri.” disse Lindsey, avvicinandosi a noi e prendendo la mia mano. Mi girai verso di lei e le sorrisi, rassicurata dalla sua presenza al mio fianco.

“Forse avete ragione.” borbottò Ben, abbassando lo sguardo.

“Togli quel forse, grazie.” disse Adam con un sorriso sghembo.

Risi ed osservai quella situazione. Io e Lindsey, ovviamente, eravamo insieme. Poi c’era Ben, che era stato per secoli la causa del mio dolore e, infine, Adam, un fratello comparso dal nulla.
Strinsi forte la mano, intrecciata a quella di Lindsey, e sospirai. Forse, se ci fossimo impegnati al massimo e fossimo rimasti sempre uniti, saremo davvero riusciti ad uccidere quei due cacciatori di vampiri e vivere, finalmente, in pace.

 
Harry.

“Cosa volete da bere?”

“Due bicchieri di vodka, grazie.” borbottai, senza guardare nemmeno in faccia la ragazza che ci aveva chiesto l’ordinazione.

Mi rigirai tra le mani il cellulare, girando lo sguardo ogni due secondi verso la porta, impaziente.

“Harry, cristo, smettila. Facendo così non arriverà prima!” sbottò Zayn, seduto al mio fianco. Sbuffai e mi girai di nuovo, facendo innervosire ancora di più Zayn.

Per la mia salvezza arrivarono i due bicchieri di vodka. Presi il mio e lo inghiottii in un sorso, sentendomi subito meglio.

“Un altro giro, grazie.” disse Zayn, passando sul bancone una banconota da cinque dollari.

“Sai com’è, non mi va di incontrarlo ubriaco.” dissi io, girandomi verso di lui.

“Ti preferisco ubriaco, piuttosto che ansioso ed antipatico.” commentò lui, sorridendo alla ragazza che ci portò altri due bicchieri di vodka.

Inghiottii il secondo bicchiere e già iniziai a sentirmi più rilassato.

“Ecco, adesso sì che mi piaci.” disse Zayn, ridacchiando.

Ci andammo a sedere ad un tavolo in fondo alla stanza, giusto in tempo per vedere la porta aprirsi ed entrare l’uomo che stavamo aspettando. Si guardò un po’ intorno, poi ci vide, tra i tavoli, e ci raggiunse.

“Salve, signor Blood.” dissi, alzandomi e porgendogli la mano. Lui la guardò per un po’ con sguardo preoccupato, per poi stringermela calorosamente. Fece lo stesso con Zayn e dopo ci sedemmo di nuovo.

“Allora, perché mi avete chiamato?” chiese lui, fissando entrambi attento. Quello sguardo indagatore che aveva mi fece rizzare i peli sulle braccia.

“Abbiamo bisogno del suo aiuto.” disse Zayn. Il signor Blood gli fece segno di continuare, e così fece. “In città sono arrivati due nuove vampiri, che si sono uniti a due vampire che abitavano qui già da un po’. E, casualmente, lo stesso giorno in cui quei due sono arrivati, la ragazza è morta..”

Vidi il signor Blood irrigidirsi e stringere le mani in due pugni.

“Penso di aver capito a cosa volete arrivare.” disse lui, respirando a fatica.

“E..?”chiesi io, speranzoso.

“E direi che è arrivato il momento di uccidere un po’ di vampiri.”







hi baaabes!
ci dispiace da morire per il ritardo, davvero çç
ci sono stati problemi, per un pò non siamo riuscite a sentirci
e quindi non abbiamo avuto la possibilità di pubblicare :c
BTW, adesso siamo qui con un nuovo capitolo,
dove si iniziano a capire un pò di cose ee
speriamo davvero che vi sia piaciuto 
e, se vi va, recensite, ci farebbe piacere :3
lots of love,
ells/luds <3

  
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