Le giornate in casa Potter si fecerò più movimentate da quando la signora potter entrò nei mesi critici della gravidanza. La donna era diventata fortemente irrascibile e lunatica e le voglie la costringevano sempre con un dolce o un pacchetto di patatine tra le mani.

James si trovava con la testa dentro una ghigliottina, se avesse solo usato commentare lo stato fisico della moglie o se avesse solo protestato riguardo le commissioni che gli venivano affidate, la lama avrebbe tagliato il suo povero collo come un pollo pronto al macello.

Lily si stava godendo la sua torta con la panna quando decise che era l'ora di scrivere la sua lettera a Petunia. Si costrinse a lasciare il suo dolce e iniziò a comporre le sue parole:

Cara Petunia

Ora che sono al sesto mese di gravidanza le cose sono cambiate definitivamente, sento chiaramente il piccolo scalciare e lo sento crescere dentro di me. Le gambe gonfie mi fanno un po' soffrire ma non in modo irrisolvibile. Tu e Vernon come state? Avevo intenzione di organizzare una cena prima o poi. 

Mi ricordo quando nostra madre ci diceva che farci nascere fu doloroso ma che fu anche la sua più dolce agonia. 

Ho ancora molti dubbi su come far nascere il piccolo. In questi giorni mi sento pesante e stanca, non mi riconosco più. James dice che sono più bella ma penso lo faccia solo per farmi contenta.

Mi manchi, spero di vederti presto.

Con affetto

Lily

La donna chiamò con un fischio il suo gufo che prontamente atterrò vicino a lei, la donna gli sorrise e gli appese il messaggio alla zampa. L'animale tubò in segno d'affetto e partì alla volta del cielo. Lily si alzò faticosamente, gli era passata la voglia di torta. 

Si sedette al tavolino della cucina e rimase lì  a meditare per un po'. Sospirò e riprese la torta dal frigo.