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Autore: GleeAndFinchelSavedMe    02/03/2013    1 recensioni
Cosa succederebbe se Finn andasse a trovare Rachel a New-York? Anzi, cosa succederebbe se vi andasse per restare, magari, per sempre?
Una storia in cui l'adulta e matura Rachel ritorna ad essere quell'ambiziosa piccoletta che sbava dietro Finn.
Una storia in cui il giudizioso ed indipendente Finn ritorna ad essere quell'ingenuo ragazzo che lancia nascoste occhiate innamorate a Rachel.
Una storia traboccante di vera amicizia, di puro e sincero amore.
'Break a leg' 'I love you'
[FF prevalentemente Finchel/Monchele con accenni Klaine]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Fra quanto si sveglierà?".
"Francamente penso che si sveglierà a momenti... Sarà sicuramente molto frastornata e confusa, ma ormai sta bene".
"Fra quanto la dimetterete?".
"Guardi, per me anche domani mattina potrà andare a casa. Oggi la farei rimanere qui in osservazione per sicurezza".
"Va bene, grazie dottore".
Appena Rachel apre gli occhi, una forte luce bianca l'acceca e le impedisce di guardarsi facilmente attorno per capire dove si trova.
"Questa non è camera mia...".
"Tesoro, ti sei svegliata!" dice Finn con gli occhi lucidi di chi ha appena pianto che si illuminano.
"Dove siamo?" chiede confusa Rachel.
"Siamo in ospedale, amore... Oggi rimarrai qui ma domani mattina torneremo insieme a casa, stai tranquilla" cerca di assicurarla il ragazzo.
"Non capisco...".
"Cos'è che non capisci?".
"Perchè sono qui... E perchè l'hai fatto".
"Ieri notte, quando sono tornato a casa, mi aspettavo di trovarti a letto mentre dormivi. Invece non c'eri in nessun'altra stanza, così ho controllato in bagno. Appena sono entrato, ho subito visto te sott'acqua nella vasca da bagno mentre sanguinavi".
"Avevi detto di amarmi".
"Infatti io ti amo, amore, più di ogni altra cosa al mondo".
"Allora perchè mi hai tradito con Santana?".
"Tradito con Santana?! Cosa?! Rachel, ti senti male? Se vuoi chiamo l'infermiera!".
"Smettila Finn, sai di cosa parlo. Brody mi ha mostrato delle foto di voi due che vi baciavate al parco... Perchè l'hai fatto?".
Finn la guarda confuso, poi scoppia a ridere.
"E adesso perchè dovresti ridere?".
"Perchè, amore mio, io e Santana stavamo girando una scena del film e, per dirla tutta, ho anche notato Brody accanto ad un albero con il cellulare in mano. Non pensavo ci stesse fotografando per poi usare le immagini contro di noi, estrapolandole dal contesto. Io non ti tradirei mai, capito? Ti amo troppo per fare una cosa del genere, e mi delude che tu che creda a Brody... Perchè non hai avuto fiducia in me? Perchè hai dato retta a Brody invece che a me?".
"Perchè lui sosteneva che non stavate recitando e che se ne sarebbe accorto del set se ci fosse stato... Dopo, mi ha anche cercato di baciare, ma io l'ho respinto. Hai ragione Finn, avrei dovuto avere fiducia in te... Mi dispiace tanto".
In un altro momento Finn se la sarebbe presa, ma non può arrabbiarsi con lei in queste condizioni.
"Non ce la faccio a vederti così... Mi fa troppo male. Mi ami ancora, vero?".
"Si può più di così?".
Finn le da un delicato bacio sulle labbra e le accarezza la guancia, mentre Rachel gli prende la mano e gliela stringe.
"Sono stata una stupida, non ci posso credere...".
"Sssshh, non fa nulla. L'importante adesso è che tu stia bene. Ora ci sono io qui con te e non ti lascerò mai più, capito? E' una promessa".
"Mi sento sempre al sicuro quando sono con te...".
Rachel lo guarda per l'ultima e volta e poi chiude gli occhi, cadendo nel sonno.


"Rachel, tu sei completamente totalmente una cretina! Sul serio, sei pazza?".
"Già, ti è andato di volta in cervello?!".
Santana corre al letto di Rachel e l'abbraccia, mentre Kurt le va accanto mano nella mano con un preoccupato Blaine e intanto continua a piangere.
"Rachel, non farci mai più scherzi del genere in nostra assenza, intesi?" la avverte Santana.
"Ragazzi, mi dispiace, non volevo...".
"Ci hai fatto davvero tanto preoccupare!" dice Blaine.
"Ora stai bene, tesoro? Ti senti meglio?" chiede premurosamente il migliore amico.
"Si sì, ora sì... A parte un leggero mal di testa. Ma Finn dov'è?".
"E' andato a prendere qualcosa da mangiare ai distributori. E' rimasto qui con te tutto il tempo senza uscire un secondo, non ha neppure fatto colazione o pranzato" spiega Santana.
Rachel annuisce e dentro di sé continua ad insultarsi per aver creduto alle insulse e crudeli parole di Brody... Si accorge ora come ora di quanto sia fortunata ad avere un fidanzato così meraviglioso e così perfetto come il suo Finn.


La mattina dopo Rachel si sveglia ed apre gli occhi speranzosa che fosse tutto solo un incubo. La solita stanza bianca illuminata da accecanti luci a neon si presenta e la ragazza, sconsolata, cerca con lo sguardo Finn. Si trova in preda ad un ridicolo panico immotivato, nel perenne tormento di essere stata abbandonata ogni volta. Sente provenire dal bagno dei leggeri singhiozzi e comprende subito a quale bocca appartengano. Vorrebbe alzarsi da quello stupido letto, correre da lui ed abbracciarlo talmente forte da non respirare più. Invece resta lì, immobile, con gli occhi rivolti verso la maniglia del bagno, afflitta dal consapevole dolore che è lei la causa di quelle lacrime. La porta del bagno si apre ed esce un Finn scomposto che si stropiccia gli occhi gonfi e lucidi.
"Amore, ti sei svegliata..." dice a bassa voce, raggiungendola e prendendole una mano.
"Stavi piangendo?".
"Stamattina torniamo a casa, sai, tesoro?".
"Finn, perchè stavi piangendo?".
Il ragazzo rimane in silenzio per trovare le parole giuste, nonostante sappia che lei conosce il motivo dei suoi singhiozzi.
"Quando ti ho visto lì, in quella maledetta vasca da bagno, con gli occhi chiusi, inerme, la pelle gelata, il respiro impercettibile, troppo impercettibile, non ho mai provato tanto dolore come in quel momento. Per un attimo credevo di averti perso per sempre. Vederti morire tra le mie braccia sarebbe stata la cosa più brutta che mi potesse essere capitata in tutta la mia vita. E la cosa peggiore è che la causa, teoricamente, sono stato io".
"Anche io ho sofferto tanto, ma sono stata una grande sciocca e mi odio per questo".
"Non odiarti, Rachel... Tutti sbagliamo qualche volta, siamo esseri umani. Prendi me come esempio, ho sbagliato a scomparire per quattro mesi, nonostante i miei fini fossero buoni".
"Mi fa male vederti così, Finn...".
"Fa male ancor di più a me vederti qui, in un letto d'ospedale. Mi prometti che non farai più una cosa del genere? Mi prometti che avrai sempre fiducia in me? Se non potessi averti più con me, morirei io".
"E tu mi prometti che non mia abbandonerai mai più?".
"Lo prometto sul nostro amore. Sei la cosa più bella che mi sia capitata in vita e non ti lascerò mai più andare via da me".
Entrambi si commuovono a quelle promesse piene di amore, di fiducia e di speranza. Una timida lacrima spunta dagli occhi di Finn, mentre Rachel comincia a piangere copiosamente.
"Ma adesso basta piangere... Preparati che torniamo a casa Rach" le dice il ragazzo, asciugandole le guance con il morbido tocco della sua mano e porgendole un fazzoletto.


Rachel entra mano nella mano con Finn nel suo appartamento newyorkese e corre a dare un abbraccio al suo coinquilino.
"Che bello essere tornata a casa...".
"Giusto in tempo per la colazione!" precisa Kurt.
"Ehm, fratellino, ti ricordo che è mezzogiorno...".
"Eeeh, fa nulla, figurati... Nessuno rifiuta una bella tazza di latte e cereali".
"Ehi Kurt, ma Blaine?" domanda incuriosita Rachel.
"Blaine dici? Ah, Blaine nulla... Ieri siamo usciti, abbiamo fatto una passeggiata per Central Park e abbiamo assistito ad un musical... Non potrei essere più felice di averlo qui con me! Devo dire che mi è mancato quel costante odore di gel per capelli!" ammette il ragazzo.

Rachel e Finn passano il resto della giornata in casa a riposarsi, a coccolarsi sul divano mentre guardano la televisione gustandosi popcorn e marshmallow. Sul far della sara, la mora si reca in cucina per preparare la cena ai suoi due coinquilini. Così, apre la credenza, ma la trova stranamente vuota. Non vede nessuna tazza o bicchiere, se non qualche esile frammento di vetro e ceramica. Un crudele flashback si insinua prepotentemente nella mente della povera ragazza. Il nauseante odore di birra. La sua voce tremolante gridare. Il frastornante rumore del vetro in frantumi. Il caldo sangue colare sulla guancia. E poi niente di più, niente di meno che il buio più assoluto. Finn nota gli occhi sbarrati di Rachel e il suo essere immobile per troppi secondi. Così, va subito da lei e le cinge la vita da dietro.
"Amore, che succede? Sembra che tu abbia visto un fantasma...".
Rachel chiude per un attimo gli occhi, fa un profondo respiro e risponde con un finto sorriso come se nulla fosse:
"Niente tesoro, non preoccuparti...".
"Perchè la credenza è vuota?".
"Già, me lo chiedevo anche io... Rach, per caso quando sono andato a dormire da Blaine ti è presa una botta di matto e hai sclerato alla Lima Heights?" si intromette Kurt.
Rachel prova a recitare una risatina per tranquillizzare Finn che continua ad assumere uno sguardo corrucciato.
"Rachel, per favore, dimmelo... La scorsa notte ti sei ferita con questi frammenti?".
La ragazza non sa come rispondere e volge lo sguardo verso il basso, giocando nervosamente con l'anello che porta al dito.
Finn con pazienza prende la mano della ragazza e la conduce sul divano.
"Tesoro, ho la netta sensazione che tu mi stia nascondendo qualcosa... Penso sia ora che tu mi dica la verità. Perchè eri in quella vasca da bagno e sanguinavi? Come ti sei tagliata la guancia? Voglio che tu sia sincera con me, lo sai!".
"Ehm, vedi... Okay, ti dirò tutto. Quella sera, quando sono tornata dalla cena con Kurt, ho... ho trovato la porta di casa aperta. Al primo impatto ho subito pensato che fossero entrati dei ladri, poi, però, scorgo una figura familiare. Così, mi decido ad entrare e trovo Brody ubriaco in preda ad un momento di rabbia... Ha iniziato a scagliare gli oggetti contro il muro e ad inveire contro di me perchè l'ho rifiutato".
"Fammi capire bene, quel bastardo si è introdotto senza permesso in casa nostra, si è azzardato di rompere tutte quelle cose e soprattutto di ferirti?! Stai scherzando?!".
"Sì, Finn, mi dispiace, è andata così... Mi ha anche baciata con prepotenza... Ho cercato di reagire ma sinceramente non ne avevo la forza... Non immagini quanto io abbia avuto paura, non smettevo di pensare a quanto sarei voluta correre da te e rifugiarmi tra le tue braccia!" dice Rachel scoppiando a singhiozzare e sprofondando il viso nel petto di Finn. Il ragazzo le accarezza delicatamente i capelli, mantenendo un'espressione seria e furiosa. Dentro di lui stava crescendo sempre più rapidamente una rabbia senza freni. Quando essa diventa talmente forte da diventare incontrollabile, Finn scansa delicatamente la bruna, si alza dal divano, prende le chiavi dell'auto ed esce fuori di casa. Rachel, preoccupata, lo rincorre e sale in macchina nonostante lui non volesse. Guidando a tutta velocità e con poca attenzione, Finn giunge quasi immediatamente all'abitazione di Brody e suona insistentemente al campanello. Quando lui gli apre, Finn entra con violenza dentro seguito da Rachel che tenta di fermarlo, e lo prende per la maglietta gridandogli:
"Brutto bastardo, come cazzo hai osato?! Come ti sei permesso?!".
Brody fa una risatina di disprezzo, provocando ancor di più Finn. Quest'ultimo, lascia la presa e gli sferra un pugno in viso con tutta la forza che riesce a mettere, sfogando tutta la rabbia repressa. Brody cade a terra e gli inizia a sanguinare il labbro inferiore. Alla vista di ciò, la povera ragazza inizia ad urlare e a piangere, cercando di calmare il fidanzato. Ma lui tira un potente calcio nello stomaco di Brody, che si accascia per terra gemendo per il dolore.
"Non ti azzardare mai più! Avvicinati o rivolgi solo una parola a Rachel, e giuro che ti ammazzo!" lo avverte Finn, serrando la mascella.
Dopo di che, esce fuori dall'appartamento sbattendo con forza la porta ed entra in macchina con Rachel. Mette le mani sul volante ma tutta la rabbia che continua a pulsargli dentro gli impedisce di muoversi. Rachel continua a singhiozzare e si copre il viso con le mani. Il ragazzo si gira verso di lei e vederla così gli suggerisce l'inevitabile impulso di abbracciarla per poterla consolare. Così, la conduce verso di sé e la bruna affonda il viso nella sua spalla senza smettere di piangere. Intanto lui, per rasserenarla, la culla dolcemente e le accarezza i capelli, sussurandole che va tutto bene. Passano così, l'uno tra le braccia dell'altro, tanto tempo, probabilmente ore, ma che gli sembrano solamente attimi.

   
 
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