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Autore: laLori    05/03/2013    1 recensioni
Audrey viene mandata dai genitori in un lontano e sperduto collegio scozzese.
Sarà l'incontro con alcuni studenti della scuola a sconvolgere la sua vita.
Chi è Grace? cosa nascondono le stanze segrete? cosa sa Aaron?
mentre queste domande la perseguitano,incubi tremendi le impediscono di dormire e dovrà trattenere tutta se stessa per non fare del male alle persone che le stanno accanto.
Dal Capitolo 1:
-e la nostra stanza? Come mai si chiama Grace?-
-bella domanda..-
-allora- inizia Carter – la leggenda narra di una ragazza, si dice fosse impossessata dal demonio. Sognava cose strane,sentiva le voci,vedeva presenze. Dopo aver cercato più volte di uccidere un suo compagno di classe e aver creato problemi di ogni genere,fu ritrovata impiccata nella vostra stessa stanza. Nelle travi sopra uno dei letti... il tuo,Megan,se non sbaglio-
un enorme sorrisetto bastardo si apre sul viso del ragazzo,mentre un brivido percorre la schiena della bionda.
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Dedicato ad Alexia,che si subisce le mie
continue paranoie e domande. Grazie perché sei
venuta in biblioteca e hai letto in anteprima
il capitolo! Sappi che la prossima volta ti fai
pure tu qualche problema <3



-Audrey,svegliati-
-dici che è morta?-
-ma piantala,è viva. Credo.-
-dici?-
-si,si. Respira-
-Audrey,sono le otto-
la mano di Melany mi scuote leggermente la spalla
-si,arrivo.- bonfacchio prima di girarmi dal lato opposto e mettere la testa sotto il cuscino.
-è tardi! Devi per forza alzarti!-
-okay,eccomi- a fatica mi alzo dal letto,stropicciandomi gli occhi con la mano.
-ti consigliamo di correre in bagno o non riuscirai a tornare neanche per l'ora di pranzo!-
-bene- rispondo assonnata prendendo il beauty e una salvietta.
-stai attenta e non avere pietà,non farti sorpassare alle file-
-lotterò con le unghie e con i denti!- rispondo chiudendomi la porta alle spalle.
La poca luce che entra dalle finestre in fondo al corridoio illumina gli inquietanti quadri appesi alle pareti.
-quanto siete brutti?- penso osservando meglio la foto di una scolaresca appesa al muro.
Deve essere molto vecchia,le divise erano molto più spartane e meno colorate. I ragazzi seri e dall'aria malinconica.
La scritta placcata in oro recitava ''anno 1920-1921''. tra tutte le ragazze, sembra spiccarne una bassina,capelli scuri e occhi grandi,chiari come il cielo. A parte l'ultimo dettaglio,poteva essere la mia gemella mancata: siamo identiche. Piego la testa e guardo meglio la ragazza,i cui occhioni sembrano fissarmi e seguirmi. Non ha un sorriso neanche accennato e mani dietro la schiena.
-ehi,meglio che ti sbrighi,se vuoi andare in bagno. Presto ci sarà l'ondata delle ritardatarie,non hanno pietà.-
la voce di Megan mi riporta velocemente alla realtà. Ora che ci penso,questa mattina non era in camera.. deve essere stata a prepararsi fino ad ora.
-oh,ciao. Grazie del consiglio,cercherò di non ritardare. In fondo è il mio primo giorno di scuola-
un cenno del capo e mi sorpassa,continuando il suo cammino verso la stanza Grace.
Io dimentico il quadro e mi incammino verso la stanza da bagno. Nonostante tutto,continuo a sentire i penetranti occhietti della ragazza del quadro attaccati alla schiena.
Gli stessi della sera prima. Mi rendo conto della stupidità del pensiero e scuoto la testa per allontanarlo. Eppure,mi sta osservando.


°°°

-quel posto è una giungla!-
esclamo spalancando la porta della stanza da letto.
-io ti avevo avvertito..- dice Eileen,abbassando subito lo sguardo per continuare ad allacciarsi la scarpa.
-com'è che era? Devo girare intorno alle orecchie del coniglio... e poi?-
-non sai allacciarti le scarpe?- Megan la guarda esterrefatta
-tornando al bagno.. tutte spingono,cercano di superarti in fila o ti raccontano storie drammatiche per convincerti a farle passare avanti!-
-hahahaha una volta una mi ha detto che aveva bisogno di sbrigarsi perché se faceva ancora ritardo il professore di inglese aveva promesso di bocciarla-
-non farti impietosire,sono avvoltoi!-
-è una giungla! Una giungla!-
-dai,vestiti che ti accompagno a matematica. In classe incontreremo anche Chas-
mi incita Megan
-okay,prendo la divisa- apro l'armadio e,con una smorfia,prendo la gonna scozzese e la camicetta.
Tutto sommato non è così brutta. Il colore è gradevole,un bordeax vino con qualche dettaglio grigio chiaro. C'è piuttosto freddo,quindi decido di mettere anche un paio di calze grige. Spero solo di riuscire a non romperle,come al mio solito.
Sulla camicetta bianca infilo il maglioncino color vino rosso, sul cui petto è cucito il simbolo della scuola: un gufo con davanti le iniziale di ''scuola William Wetmore Browning''
-ragazze,come si mette questo cosino?-
agito davanti al viso un nastrino grigetto che dovrebbe fungere da cravattino,o qualcosa di simile.
-c'è un bottoncino,credo. Comunque puoi anche non metterlo,in teoria farebbe parte della divisa ma nessuno lo indossa-
osservo le mie compagne e mi accorgo che nessuna ha il nastrino al collo.
-meglio così. Già lo odiavo-
raccolgo la cartella,preparata la sera prima. Mi sistemo un ultima volta i capelli allo specchio e guardo le altre.
-io sono pronta-
-perfetto,andiamo?-
-subito-
usciamo tutte chiudendoci la porta alle spalle.
Non passiamo alla mensa per la colazione,siamo troppo in ritardo.
-dovrai farti fare una copia delle chiavi,dovresti passare a chiederla in segreteria... più tardi ti ci accompagno- dice Eileen.
È sicuramente quella che sta più cercando di farmi integrare. Megan,al contrario,mi parla il minimo indispensabile. Lo stesso fa anche con gli altri,quindi non credo di starle particolarmente antipatica. È solo un po' solitaria.
Passando davanti al ritratto del 1920 rabbrividisco. Non ho il tempo di osservarlo di nuovo,ma continuo a sentire quegli occhietti penetranti che mi fissano. Impazzirò qui dentro.
-tu che dici,Audrey?-
-emh? Scusate,mi ero distratta-
-secondo Lee,Aaron è gay-
-perché?- chiedo,leggermente sconvolta. Devo dire che un po' mi dispiacerebbe. Tra i ragazzi,era quello più interessante.
-non ha mai avuto una ragazza. Neanche un flirt... sicure che non sia dell'altra sponda?- la rossa difende convinta la sua teoria.
-ma va'! No che non è gay-
-io dico di si-
-io dico di no- melany continua imperterrita a sfidarla
-accompagno Audrey al suo armadietto,è a fianco al mio,ma sappi che non finisce quì-
sposta le dita dai suoi occhi a quelli dell'amica,lasciando intendere che avrebbero continuato la conversazione. Probabilmente durante l'ora di inglese,che avrebbero condiviso.
La rossa mi incita a seguirla e saluto le bionde,che invece imboccano un altro corridoio.
-questo è il tuo armadietto. Ci puoi mettere e appendere quello che vuoi,è nelle tue mani-
-fantastico- guardo la scatoletta di metallo che mi si para davanti. Magari ci avrei appeso qualche foto... probabilmente una delle ultime scattate con Deb e Cam.
Poso la maggior parte dei libri contenuti nel mio zainetto,tenendo solo l'astuccio e l'occorrente per matematica.
-eccomi,pronta per un interessante lezione del professor Cox?- chiede ironica Megan arrivando davanti ai nostri armadietti.
-non vedo l'ora- salutiamo la rossa e ci incamminiamo verso la nostra aula.
Arrivate davanti alla porta vediamo la testa rossa di charles spuntare tra gli altri.
-Ehi! Meg,Audrey.-
-ciao Chas!-
-ciao Charles-
i due ragazzi mi accompagnano al mio posto,appena dietro al loro.
-le stavo giusto dicendo che l'ora di Cox è tremenda, noiosissima, difficilissima e spiegando quanto il nostro professore sia sadico e malvagio-
-ma piantala! Audrey,non ascoltarla. Cox è un tipo simpatico. Procede velocemente con il programma,ma spiega bene. In teoria bisognerebbe solo stare attenti..-
dice cambiando tono e fissando Megan.
-e perché guardi me? Io sono sempre attentissima! È solo che la matematica è difficile.-
risponde,fingendosi offesa
-la matematica è semplice,invece.-
-cohf secchione cohf-
-buongiorno ragazzi! Sedetevi,sedetevi.-
un uomo alto e panciuto fa capolino nella stanza. La testa pelata e lucida riflette la luce che entra dalla finestra. Deve avere uno strano gusto,in fatto di moda, penso osservando la vivace camicia a quadri gialli,verdi e viola,i pantaloni a coste marroni e gli occhialoni rossi posti sul naso. Devono essere quelli che cambiano colore a seconda della luce dato che,per colpa della fitta luce che lo colpisce, le lenti sono diventate verdognole.
La porta si spalanca di colpo ed entra un ragazzo dai capelli biondo chiaro. Probabilmente si è svegliato tardi,ha la la camicia fuori dai pantaloni e si sta allacciando alla meglio la cravatta bordeaux.
-in orario come al solito,vero signor Moon?-
-mi scusi tanto,ma..-
-cosa è successo questa volta? Uno scoiattolo le ha rubato i calzini? O ha visto un fantasma camminare per i corridoi e lo ha seguito?-
-quella volta non stavo scherzando! Giuro che ho davvero visto quel fantasma... appena avrò le prove dovrà scusarsi con me.-
-signor Moon,sono solo leggende-
-io sono convinto che davvero quella Grace si aggiri per la scuola-
-questo è matto- sento Chas sussurrare a Megan e lei annuisce trattenendo una risata.
-e,per la cronaca,era vero anche quando lo scoiattolo mi rubò un calzino. Quegli animaletti sono sottovalutati.-
-certo,si sieda. La prego,si sieda. Iniziamo la lezione,aprite il testo ''B'' a pagina 158...-
il biondo mi si avvicina offeso e prende posto al banco a fianco al mio.
Megan si gira lentamente,approfittando del momento in cui Cox sta scrivendo un problema alla lavagna.
-Pss,Audrey. Lui è Caleb.-
bene,un compagno di banco piuttosto normale.
-ah-
-piacere,dolcezza-
il ragazzo si gira e mi porge la mano.
-piacere..-
-nuova,qui?-
-si,sono arrivata ieri. Sto nella Grace-
-fossi in te starei attenta,quella ragazza gira anc..-
-non la terrorizzare! Non esistono i fantasmi!- Chas si gira e interrompe Caleb
-io sto nella Grace da un sacco e non ho mai visto questo fantomatico fantasma..-
-bravi,non credetemi. Ve ne pentirete-
-come no..-
-comunque,se vuoi più tardi posso farti fare un giro della scuola...-
-no grazie.- rifiuto l'offerta del biondo -ci ha già pensato una mia compagna di stanza-
-beh,nulla ci vieta di pranzare insieme,comunque. Se vuoi oggi puoi unirti al mio tavolo-
-grazie...ci penserò-
-già ci provi? Ti sei superato,Caleb.- Megan interviene nella conversazione
-voi la in fondo. Volete renderci partecipi della vostra conversazione?-
-no signore,vi annoieremmo- Meg sorride spavalda,meritandosi una gomitata da Chas che la invita a tacere
-bene,signorina Grey. Se si distrae vorrà dire che ha capito il concetto. Venga pure qui a risolvere il problema.-
la bionda si alza a mala voglia sussurrando -quel tipo mi odia. Gli auguro una morte lenta e dolorosa,lenta e dolorosa..-
per il resto della lezione Charles si sbraccia cercando di suggerire a Megan che,purtroppo,non riesce a capire gli aiuti e prende un brutto voto. Quasi subito,Caleb si addormenta sbavando sul quaderno di matematica.
Non mi resta che cercare di seguire o scarabocchiare sul pesante libro dalla copertina azzurra,colorando l'interno delle lettere stampate.
Al suono della campanella,Megan corre verso il suo banco ed esce il più velocemente possibile.
Per mia fortuna,Chas si ricorda di me e mi aspetta per aiutarmi a trovare la prossima aula-quella di inglese.
-Comunque,bellezza,ricordati del mio invito per il pranzo.- mi dice Caleb prima di girarsi e uscire dalla stanza.
-tranquilla,puoi anche dargli buca- mi rassicura Chas vedendomi riluttante all'idea di pranzare con quel..coso. - puoi pranzare con noi,ci farebbe piacere-
-okay,non sai quanto ti ringrazio!- scoppiamo a ridere.
Usciamo dalla stanza e ci inoltriamo nel corridoio affollato. Un punto positivo è che questo è decisamente più luminoso e meno lugubre e inquietante di quello dei dormitori.
-che ora hai adesso?-
-umh.. credo inglese.-
-ah! Con la professoressa Smith! Vedrai che ti piacerà.- Charles sembra adorare qualsiasi materia o professore. Forse è davvero un po' secchione,come dice Megan.
-speriamo- rispondo io.
-Questa è la tua aula- dice,fermandosi davanti a una delle stanze - dovrebbe esserci mia sorella. Cercala,io vado; ho francese... ci si vede a pranzo!-
-okay,ciao-
appena entrata non ho difficoltà a trovare Eileen. È seduta da sola,quindi decido di avvicinarmi.
-questo è libero?- indico il posto a fianco al suo.
-in teoria no... ma il mio compagno di banco non mi sta particolarmente simpatico,quindi si,è libero.-
sorrido e mi siedo,tirando fuori dalla cartella il testo di inglese.
-piano,piano,piano. Hei,bellezza,mi rubi il posto ora?- Caleb mi si avvicina,fingendo un broncio
-mi spiace- risponde Eileen -è già occupato.-
-per questa volta cedo,ma solo perché sei una bambola- schiocca la lingua prima di allontanarsi.
-ma quanto è..-
-Pietoso? Pervertito? Obrobrioso?- mi interrompe Lee.
-pensavo a viscido,ma hai reso l'idea-
-lascialo stare quello,si è appropriato del posto accanto a me e,da allora,non mi da pace. Chas ha minacciato più volte di spaccargli la faccia ma lui non cede. Ci prova con tutte-
-si,decisamente viscido-
-giorno ragazzi! Svelti aprite il libro che sono arrivata in ritardo,non abbiamo tempo da perdere!-
una donna alta e magrissima entra nell'aula. Le do sui 50 anni,capelli biondi palesemente tinti.
Pensavo che Melany e gli altri esagerassero,quando ieri si lamentavano del suo pessimo gusto estetico,ma solo ora capisco che erano stati fin troppo gentili. Coco Chanel si sta rivoltando nella tomba.
Pantaloni verdi a zampa,maglione a righe colorate da cui spuntano i polsini e il colletto di una camicia azzurra. La borsona marrone che si trascina dietro potrebbe averla rubata a un barbone e i capelli ricci deve averli acconciati mettendo un dito nella presa di corrente.
Non parliamo poi del giubbottone verde bottiglia che le arriva quasi ai piedi.
-certo che si veste davvero male- commenta Lee,quasi mi avesse letto nel pensiero.
-pensavo scherzaste ieri sera,ma non avete per nulla esagerato-
-sai chi si veste bene? La Edwards,quella di latino. Non so quanto guadagni un professore,ma lei veste solo firmata.-
-cavolo!-
-si,si. Ha davvero buon gusto-
passiamo la lezione a spettegolare e lei mi spiega le altre ragioni per cui immagina che Aaron sia gay. È diversissima dal fratello. Lei raggiunge a stento la sufficienza ,lui è eccellente in tutte le materie. Le uniche cose che li accomunano sono i capelli rosso acceso dato che anche il carattere è differente.
Dopo inglese vengo accompagnata all'ora di Latino,dove posso constatare che la Edwards si veste bene sul serio, successivamente all'ora di biologia e,in fine,cerco pazientemente l'aula di filosofia;dato che non trovo nessuno che possa accompagnarmi. Purtroppo sarò sola,dato che nessuno che conosco condivide la lezione con me.
Dopo aver chiesto indicazioni in giro,riesco finalmente a trovare l'aula.
-scusi il ritardo,professoressa..-
-Murrai,cara. Murrai.
-professoressa Murrai.-
-prendi pure posto vicino a Samantha-
mentre passo davanti alla signora questa mi fissa,aggiustandosi gli occhiali sul naso.
-Grace? -
-..scusi?-
-n-niente. Si sieda,si sieda.-
mi dirigo velocemente al mio banco e inizio a scarabocchiare sul foglio bianco posato sul banco.
L'anziana donna non sposta lo sguardo da me nemmeno un attimo,neppure mentre spiega.
Mi ha chiamata Grace. Aveva uno sguardo assente,pensieroso.
Appena suona corro letteralmente fuori dalla classe,sperando di non incrociare di nuovo la professoressa.
Cammino sperduta nel corridoio. Pensando a Caleb e alla sua convinzione di aver visto un fantasma,alla signora Murrai,a Grace,alla ragazza della foto,a quegli occhietti penetranti...
persa nella mia mente mi sconto con qualcuno che mi rendo conto essere Aaron
-stai più attenta,sei in un corridoio-
-emh,scusa. Non ho mica fatto apposta.-
-ma tu sei quella nuova...quella in camera con le ragazze..umh..-
-Audrey-
-ecco,si-
-si,sono io.-
fa come per camminare e lasciarmi li,in mezzo al corridoio e senza la più pallida idea di dove andare. Scosso dai sensi di colpa,indugia e torna in dietro.
-dai,seguimi. Ti porto a mensa.-
-ah,grazie-
in completo silenzio,camminiamo fino al piano di sopra e alla grande stanza dalle pareti chiare.
-hei,eccoli! Credevamo ti fossi persa!-
Melany mi invita a sedermi vicino a lei.
-si sentivano in colpa per averti abbandonata a te stessa ,temevano non avresti mai trovato la mensa- interviene Carter.
-vieni,ti accompagno a prendere da mangiare,noi abbiamo già fatto.- mi propone melany -per te prendo io,tu stai pure qui- aggiunge,riferita ad Aaron che si limita a farle un cenno col capo.
-mi hanno detto che Caleb ti sta già appiccicato!- dice mettendosi in fila.
-a quanto pare si- rispondo rassegnata.
-tu non starci,è un viscido-
-mi hanno avvertita. Pensa che mi aveva invitata a pranzo,ma Chas mi ha salvata chiedendomi se volevo venire da voi-
-visto? A volte pure lui può tornare utile!-
giungemmo davanti a una grossa donnona,la sua retina tratteneva dei capelli rossi,palesemente tinti, e ci sorrideva cordialmente. Pelle candida e guance arrossate.
-ciao,minnie!-
la salutò Mely
-Melany! Cara,come va?-
-bene,bene,grazie. Lei è Audrey,la nuova della Grace.-
-piacere,tesoro! Hai delle compagne simpaticissime! Vedrai che ti troverai bene.-
-grazie,signora.-
-chiamami Minnie e dammi pure del tu! Allora,cosa volete,ragazze?-
dopo aver ordinato prendemmo da bere e un frutto,tornando poi al tavolo.
-eccovi,finalmente. Volevate farmi morire di fame?-
la simpatia di Aaron ci investe appena ci sediamo.
-dagli il vassoio,quando ha fame è anche più scontroso del solito!-
Melany gli allunga il pranzo.
Durante tutto il pranzo,lo sguardo di Jeremy non si sposta da Melany. É un incessante fissarle le labbra.
Finito di mangiare torniamo nelle nostre stanze per fare i compiti. Devo mettermi al pari con il programma,dato che nella vecchia scuola eravamo molto più indietro.
Per fortuna Mely si offre di aiutarmi. Eileen,che raggiunge a stento la sufficienza,segue insieme a me le spiegazioni dell'amica.
Alle dieci,mentre sto per addormentarmi,mi arriva un attesissimo messaggio.

'' ciao! Allora,come va nella nuova scuola? Compagne? Ragazzi carini? Rispondi presto xoxo!
Ps. Cam non ha credito''

mittente: Debbie



Lori.
Ciao a tutti. Eccomi con il secondo capitolo che,come avrete capito,più che altro è di passaggio. L'ultima volta mi hanno detto che ho scritto un capitolo un po' troppo lungo.. giuro che questa volta ho provato a scriverlo più corto,ma purtroppo non sono riuscita lol.
Spero comunque di non avervi annoiato! Non vedo l'ora di postare il prossimo capitolo,a presto! (spero)
  
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