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Autore: sheradiateslove    06/03/2013    10 recensioni
SOSPESA.
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Ever Grey, soprannominata 'angelo', è una diciottenne con una vita...incasinata?
Oh no, dire che la sua vita è incasinata sarebbe l'eufemismo del secolo. Lei è un'assassina. Lei uccide per conto di altri, per soldi.
Fa parte di un gruppo di sicari che manda lei ed Harry a Bradford, per svolgere un incarico che per lei e il riccio non è nulla di nuovo.
Ma lei non sa che in quella città troverà la persona che cambierà per sempre la sua vita.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Chapter Six.

 

Guardo Harry che dorme beatamente sul divano.
E' stato davvero stronzo, ieri. Mi ha chiamata tutto preoccupato e sono corsa immediatamente da lui per poi scoprire che si stava annoiando e voleva che tornassi da lui per fare qualcosa assieme e poi voleva vedere in quanto tempo l'avrei raggiunto qui dalla scuola in caso di una vera emergenza. Ma fanculo.
Ho perso dieci anni di vita e sono quasi inciampata sui lacci delle scarpe per correre da lui e per cosa? Niente.
Ho ancora qualche minuto prima di uscire di casa per andare a scuola e oggi ci dovrò stare per otto lunghe, lunghissime ore. Devo fargli pagare lo scherzetto di ieri, non la passerà liscia. Vediamo...mmmh...Idea!
Vado in cucina e riempio una tazza – la più grande che riesco a trovare – d'acqua di rubinetto, poi torno da Harry e gli rovescio tutta l'acqua sulla faccia.
Lui si sveglia imprecando.
Beh, in mia difesa dico che se l'è cercata.
-Ma che cazzo! Ever! Perché l'hai fatto?- mi urla contro lui, visibilmente incazzato.
-Oh, beh, sai com'è. Mi annoiavo.
-Sei una fottuta stronza.
Sogghigno. -Lo so, ma sai come si dice 'chi la fa, l'aspetti'.
-Ti stai vendicando per ieri, angelo?
-Esattamente, te la sei cercata.
Lui sospira e scuote leggermente la testa, come per dire 'è un caso perso'. Parla lui, poi!
-Ma tu non devi andare a scuola?- mi chiede lui. Vuole che mi levi dai piedi, lo so. E non avete idea di quanto mi dia fastidio doverlo accontentare. E' sempre divertente farlo arrabbiare e dargli fastidio.
-Sì, sì. Ora vado!- dico, afferrando lo zaino e dirigendomi verso la porta.
-Ci vediamo a pranzo, angelo.- mi saluta lui.
-No, oggi non torno per pranzo. C'è la giornata lunga.- sbuffo.
-Oh, d'accordo allora.
Esco dall'appartamento e mi avvio a scuola, con l'aria di un condannato che si dirige verso la sedia elettrica.


-Il legame dativo fra due atomi si forma...- fatela smettere! Non ce la sto facendo più, giuro. E' un'ora e mezza che questa qui parla di legami dativi e covalenti e io sto seriamente rischiando di schiattare per la noia. Oppure potrei morire perché il mio cervello non riesce a decifrare le informazioni date dalla professoressa di chimica e per il troppo sforzo potrebbe andare in sovraccarico e poi spegnersi. Per sempre.
Beh, questa non è proprio la mia morte ideale. Ho sempre pensato che sarei morta per colpa di un vaso di fiori che mi cade in testa dal decimo piano di un palazzo e non perché questa dannatissima professoressa non si degna di smettere di blaterare cose che per me e per la maggior parte della classe non hanno alcun senso.
Sbatto la testa sul banco invocando l'aiuto divino. Non si sa mai che Zeus abbia voglia di dimostrare la sua esistenza scagliando un fulmine dritto dritto sulla testa della prof.
Mezz'ora dopo sono sicura che nessuno lassù abbia ascoltato le mie preghiere.
Sia maledetto il preside che ci ha piazzato un'ora di chimica come supplenza quando già ne avevamo una l'ora precedente.
Quando la campanella suona assieme al suo trillare sento anche un coro di angeli cantare l'hallelujah. Non ne potevo davvero più.
Raccolgo lo zaino da terra ed esco in fretta dalla classe per andare al mio armadietto e prendere il materiale di inglese, la prossima ora. Finalmente una materia che non mi istiga al suicidio. Dopo inglese ci sarà mezz'ora di pausa per pranzare e dopodiché altre due ore.
Non ce la posso fare.
Mentre chiudo l'anta di metallo dell'armadietto, sento qualcuno cingermi i fianchi. -Hey.
Sussulto per lo spavento. Mi giro pronta ad imprecare contro il coglione che mi ha quasi fatto prendere un infarto, ma mi ammutolisco quando mi ritrovo davanti due profondi occhi color nocciola. Deglutisco e faccio un passo indietro distogliendo lo sguardo.
-Zayn, mi hai fatto prendere un colpo!- riesco a dire poi.
-Scusa. Dove sei sparita ieri?- mi chiede.
-Mi ha chiamata mio fratello facendomi credere che ci fosse un'emergenza e indovina un po'? Si stava solo annoiando.- sbuffo. Infondo definire Harry mio fratello non è poi così strano, anzi, mi riesce piuttosto naturale.
Zayn scoppia a ridere. -Beh, devi farti perdonare.
-Perdonare? Ma io non ho fatto niente!- protesto. Era colpa di Harry, non mia.
-Beh, sei scappata via lasciandomi solo con il conto da pagare.
Ma stiamo scherzando? Davo per scontato che il mio caffè l'avrebbe comunque pagato lui come qualsiasi ragazzo normale. Dov'è finita la galanteria al giorno d'oggi? Nel cesso? Mi sa di sì.
-Ti darò i soldi che ti devo, se è questo che vuoi.- rispondo, infastidita.
-Non voglio i tuoi soldi.
-E cosa vuoi?
-Te.
Fa un passo in avanti, annullando completamente la distanza fra i nostri corpi. Le parole mi muoiono in gola e respirare diventa improvvisamente un optional, per non parlare del cuore che ha cominciato a battere così velocemente che temo da un momento all'altro possa uscirmi dal petto.
Perché lui riesce a farmi questo strano effetto? Perché?
Mi costringo a distogliere lo sguardo dal suo, ma lui poggia una mano sotto il mio mento obbligandomi ad alzare la testa. Mi sorride compiaciuto, lo stronzo. Sono sicura che sa l'effetto che ha su di me. Qualche secondo dopo le sue labbra sono ad un soffio dalle mie e fanno appena in tempo a toccarsi delicatamente che una voce richiama Zayn interrompendo...beh...qualunque cosa stesse per accadere.
-Che diavolo vuoi, Liam?- dice Zayn, seccato, rivolgendosi al ragazzo.
-Ti stavo cercando...abbiamo storia e la professoressa non tollera ritardi. Sopratutto da noi, lo sai.- risponde quest'ultimo, scoccandomi poi un'occhiata curiosa.
Sento Zayn imprecare sottovoce, per poi tornare a me.
-Pranzi con me, dolcezza?
Butto fuori l'aria che stavo trattenendo tornando a respirare. Sa dove se lo può infilare quel 'dolcezza'?
-Forse.
Faccio spallucce e con un cenno della mano saluto sia lui che il suo amico, Liam, e mi dirigo a passo svelto verso l'aula di inglese.

 

Ma sì, diamo ai ragazzi trecento mila compiti, tanto il pomeriggio non hanno nulla da fare, certo.
Perché tutti i professori sono fermamente convinti che i loro alunni non abbiamo uno straccio di vita sociale e che quindi abbiano tutto il tempo che vogliono per fare i compiti? Poi ci sono quei professori che invece sanno benissimo che dopo scuola abbiamo altre trecento cose da fare, ma ci caricano di compiti solo perché provano uno strano piacere a rovinarci la vita. Ma che se la facciano una scopata, una volta tanto.
Nel caso non fosse ancora chiaro: quella di inglese ci ha dato così tanti esercizi da fare che immagino passerò tutto il giorno e anche tutta la notte a farli.
Quella troia.
Sto camminando per il corridoio che porta alla mensa, quando una biondina con occhi azzurri e alta così tanto da farmi ombra stile olmo mi si para davanti, bloccandomi.
Mh, magari potrei portarla con me al mare e usarla come ombrellone alternativo. Cristo, è altissima.
-Dobbiamo chiarire due cosette.- mi dice.
Oh ma chi ti conosce? Indossa la divisa da cheerleader...Ah, sì. E' Charlotte, il capitano della squadra di cheerleaders.
-Ti ho vista prima, con Zayn...- continua.
Aha! Quindi è di questo che si tratta. Che sia una sua ex? O una con cui è stato? O semplicemente una che gli va dietro? Fatto sta che sono sicura mi stia per fare una scenata del tipo 'stai lontana da lui, è solo mio'.
Beh, come da copione direi. E' la solita banalissima storia: un ragazzo popolare a scuola mostra interesse per una ragazza qualunque e immediatamente spunta fuori la tizia che ti minaccia dicendo che devi stargli alla larga e bla bla bla.
-Beh? Non mi sembra di aver commesso un reato, stavo solo parlando con una persona- rispondo io, scocciata.
-Devi stargli lontano, chiaro?- stabilisce lei, con una minaccia celata nella voce.
Ecco, che vi dicevo?
-Perché?- chiedo.
-Perché lui è mio, semplice.
Alzo gli occhi al cielo. Lo sapevo. -Senti, a meno che lui non sia il tuo ragazzo – cosa che trovo alquanto improbabile – tu non hai nessun diritto di dirmi di stargli lontana. Se voglio parlargli, lo faccio. Se voglio stargli vicino, lo faccio. Se voglio baciarlo, lo faccio. Se voglio scoparlo, lo faccio. Chiaro il concetto?
Non che io voglia fare alcuna di queste cose, naturalmente.
La ragazza socchiude gli occhi, fissandomi in un modo alquanto inquietante. Credo che se lo sguardo potesse uccidere, io sarei già morta e sepolta.
-Stagli ad almeno a due metri distanza, se no...
-Se no cosa?
Crede davvero che le sue stupide minacce mi intimoriscano? Sei fuori strada, tesoro. Non mi lascio spaventare così facilmente.
-Se no giuro che ti renderò la vita impossibile.- sibila lei.
Oh, intende più impossibile di quanto non sia già? Mh, la vedo dura.
-Non ho tempo da perdere con una stupida ragazzetta gelosa come te, se ora vuoi scusarmi Zayn mi aspetta per pranzo.
Ever 1, Charlotte 0.
La supero dandole intenzionalmente una spallata e proseguo per la mia via. Sono proprio curiosa di sapere cosa tenterà di combinare quella là, chissà...magari renderà la mia permanenza in questa scuola un po' più divertente.


Entrata in mensa non so cosa fare.
Andare da Zayn o andare da George che sta seduto tutto solo ad un tavolo disperso nell'angolino più remoto della stanza e che mi provoca uno strano senso di compassione?
Valutiamo bene le due ipotesi: se vado da George, Charlotte mi sfotterà a vita perché le avevo detto che Zayn mi aveva invitata a stare con lui. Se vado da Zayn, sento che i rimorsi mi tormenteranno per un bel po'.
Alla fine opto per sedermi da George, non ha nessuno e...bah. Andatemi voi a capire, perché io non ci riesco.
Ho troppo un cuore da buona samaritana, io.
E con questo pretendo l'entrata al Paradiso, sto facendo molte buone azioni ultimamente.
Il fatto che tolgo la vita alle persone e lo considero una specie di lavoro è un dettaglio trascurabile.
-Hey.- saluto George sedendomi esattamente difronte a lui che sobbalza per la sorpresa.
-E-Ever, che...che ci fai qui?- mi chiede.
Ma è stupido? Secondo lui una con un vassoio con del cibo in mano che si siede ad un tavolo da pranzo cosa mai potrà fare? Usare una pagnotta di pane come cuscino alternativo e mettersi a dormire?
-Beh, secondo te? Mi metto a pranzare- rispondo, con ovvietà.
-Sì...ma...perché qui? Intendo...perché con me?
Non posso di certo rispondergli perché mi faceva tenerezza e compassione...
-Perché mi stai simpatico- butto lì, stringendomi delle spalle.
-Io...oh...davvero?- possibile che sia tanto insicuro sto ragazzo?
Gli sorrido, rassicurante. -Sì, George, davvero.
Superato il suo  l'imbarazzo iniziale, iniziamo a parlare del più e del meno. Iniziamo a conoscerci. E, in effetti, devo dire di averci visto giusto: questo ragazzo è davvero simpatico. Ed esilarante. E' da un po' infatti che rido incontrollatamente con le lacrime agli occhi. Ma, ovviamente, deve esserci sempre qualcosa, anzi, qualcuno a rovinare i bei momenti.
-Toh, lo sfigato s'è trovato la ragazza.- dice un tizio che fa parte della squadra di calcio, probabilmente uno degli amici coglioni di Zayn, attirando l'attenzione di alcune persone nei d'intorni che non si fanno i benedettissimi affaracci loro. Ma nessuno vi ha detto che a farsi i cazzi propri si campa cent'anni?
George si irrigidisce all'istante e china il capo mettendosi a tormentare insistentemente una foglia d'insalata con la sua forchetta di plastica bianca.
Visto che lui non ribatte, ci penso io: -Senti un po', uomo dal quoziente intellettivo di una ghianda, che ne dici di andare a rompere i coglioni a qualcun altro?
Lui mi fissa per qualche secondo, impassibile. Certo, io suo povero cervellino più piccolo di una biglia ci mette un po' di tempo per registrare la mia frase e capire che era un insulto.
-Tu...non ti permettere!- mi ringhia contro, a denti stretti.
No ma dico: gli sembro una che si lascia mettere i piedi in testa facilmente? Se è così allora è ancora più cretino di quello che pensavo.
-Mi permetto eccome, invece! Nessuna ti aveva interpellato, impara a connettere bocca e cervello prima di parlare, coglione- mi alzo dalla sedia per raggiungere il suo livello (illusa quale sono che la mia misera statura eguagli il suo metro e novanta).
Sì, mi urta in maniera indescrivibile quando degli idioti come lui se la prendono con quelli che non hanno la loro forza fisica e non possono reagire senza evitare grandi conseguenze come per esempio un braccio rotto.
-Ma che cazzo vuoi?
-Prenderti a schiaffi, ma visto che sono una persona educata non lo farò.
Sì, okay, non ci credo nemmeno io.
Al fatto che sono educata eh, sul fatto che lo voglia prendere a schiaffi non ci sono dubbi.
Vedo il suo pugno dirigersi verso la mia faccia a rallenty. Certo, che ci provi! Se solo prova a toccarmi io gli tiro un calcio nei coglioni che lo fa diventare femmina!
Proprio quando il suo pugno è a due centimetri dalla mia faccia e io stavo per bloccarlo (figurarsi se una sicaria del mio livello non sa affrontare un combattimento corpo a corpo, volendo potrei anche stenderlo. Sì, potrei. Ne sono certa), qualcuno lo fa al posto mio con tanta forza che sento le ossa del tizio-barra-coglione scricchiolare sotto la sua presa.
-Non. La. Toccare.- impone Zayn, con una voce così minacciosa che quasi mi metto a tremare pure io.
Quasi eh!
Mi sento tanto la donzella in pericolo che viene salvata dal suo principe azzurro. Peccato che io:
a: non avevo bisogno di aiuto.
b: non ho chiesto l'arrivo di un principe azzurro.
-Zayn, amico, stavo solo scherzando...- lo guarda con sguardo intimorito. Oh ma che schifo, un attimo prima si sente padrone del mondo, poi arriva Zayn e boooom, sembra un piccolo cucciolo spaventato.
Bleah, mi da' il voltastomaco.
-Sarà meglio per te. Ti avviso, Jake, sfiorala soltanto e ti renderò la vita un inferno.
Detto questo, Zayn gli lascia la mano (di cui il polso sicuramente avrà riportato qualche frattura) e il suddetto Jake se ne va con la coda tra le gambe.
Patetico.
-Questo dovrebbe essere il punto in cui mi ringrazi- dice Zayn rivolgendosi a me.
-Non avevo bisogno del tuo aiuto- sibilo -Me la sarei cavata benissimo da sola. Sono una che si sa far valere.
-Non dubito sul fatto che tu sappia farti valere, zuccherino, ma del mio aiuto avevi bisogno eccome.- zuccherino? Ma questo si inventa un nuovo soprannome da darmi ogni fottuta volta che parliamo?
La campanella suono interrompendo la nostra pausa pranzo.
Sento qualcuno schiarirsi la voce alle mie spalle -I-io vado a lezione...- annuncia George, dileguandosi in fretta senza darmi la possibilità di salutarlo.
-Mi accompagni a lezione?- gli chiedo. Giusto per evitare l'argomento 'ammettilo che avevi bisogno di me'.
Il suo volto si illumina e le sue labbra si stendono in un sorriso che lascia intravedere i suoi denti perfettamente bianchi e dritti. Dio che sorriso, ragazzi.
Basta, devo smetterla di farmi questa pensieri della serie 'Ehy Zayn, vorrei fossi una porta per poterti sbattere ogni giorno', non è una cosa da me.
Anzi, sì, in effetti è da me.
Ma dettagli.
-Certo- mi risponde -Che materia hai ora?
-Spagnolo.
-Perfetto, anche io.
Come se non lo sapessi.
Ci avviamo verso le scale che portano al secondo piano e quindi all'aula di spagnolo.
-Cosa avevi tanto da ridere prima con Shelley?- mi domanda, ad un certo punto.
Shelley? Ah, sì, George.
-Niente di che, è molto simpatico- rispondo, con nonchalance.
Lui fa una smorfia -Se lo dici tu.
-E poi è davvero carino.- dico, sperando di suscitare qualche reazione in lui.
-Allora forse avresti dovuto chiedere a lui di accompagnarti a lezione- replica lui con tono infastidito.
Aha! E' geloso! E' geloso!
Sono un genio (modestie a parte).
-Lo avrei fatto, ma si è volatilizzato prima che ne avessi l'opportunità.
-Vorresti dire che preferisci Shelley a me?
-Cos'è? Sei geloso, per caso?
-Geloso? Io? Ma fammi il favore!
Aaaaaaaaah come mi sento potente.
Ora stiamo entrando nell'aula e prima che lui si vada a sedere dalla parte opposta alla mia gli dico -Comunque no, Malik. Preferisco te.
Vado al mio banco e per tutta l'ora di spagnolo non faccio altro che fissarlo da lontano, guardo il modo in cui ride con il suo compagni di banco e mi incanto sul suo sorriso. Ed ecco che i pensieri alla 'sbattimi violentemente' si insinuano nuovamente (e a tradimento) nella mia mente.
Perché deve essere così bello, dannazione?





RAAAAWR.
Buondì!
Oggi sono un tantino depressa, ma non vi annoierò con la triste storia della mia vita (?).
Non che sia una cosa tanto grave, ma mi sento demoralizzata e frustrata. :c
Cooooooooomunque.
Vi ho trollati tutti HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
Tutti a pensare 'ma sì, harry l'avrà chiamata per via di niall'. E INVEEEEEEEEEEEEEECE.
Si stava solo annoiando, il coglione HAHAHAHAHAHAH
Mi sento figa perché vuol dire che non sono così prevedibile uu
Zayn ed Ever si sono quasi baciati lalalalalala 
Poooi, entra in gioco un nuovo personaggio: Charlotte.
Farò tutto ciò che è in mio potere per farvela stare sul cazzo (?).
Zayn che corre a soccorrere la sua donzella in pericolo non è tenero? Aww.
Pare comunque che Ever se la sarebbe cavata anche senza il suo aiuto.
Ma ovviamente questo è quello che pensa lei, io invece so la verità (?).
E Zayn è geloso di George, dai, si capisce un po' ùù
Ever fa pensieri sconci su Malik e fin qui è tutto okay HAHAHAHAHAHAHAHA insomma, chi al suo posto non li farebbe?
Volevo ringraziare davvero di cuore chi recensisce, siete fantastici sdkjfhskdjhf
Ma mi piacerebbe sapere il parere anche di gente che di solito segue la storia in silenzio, per me è davvero importante cc
Anyway, lo sapete che esce il film di uno dei miei libri preferiti? **
Peccato che per il momento esce solo in germania e sull'uscita qui da noi non si sa ancora nulla çç
Poi, non mi carica il banner, porca troia! Sclero male. 
itssofreshh, il link che mi avevi mandato con il banner non mi funzione, mi dice che l'immagine è inesistente! D:
Ma vabbe', ora me ne vado e vi lascio con la cara Ever qui sotto. c:
-Ila



  
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