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Autore: Niky McGregor    06/03/2013    2 recensioni
Questa e la mia prima Lily-Scorpius ma non sara solo una storia romantica ma anche di mistero. Lily ha appena iniziato il suo quinto anno ad Hogwarst e da qualche mese ha strani incubi molto simili a presagi. Non so come descrivere questa FF perche e in fase di svilluppo. Spero di di ricevere le vostre opinioni perche ci tengo molto.
Genere: Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Hugo Weasley, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 3

 

Stessa ora, stesso sogno. Lily si svegliò di soprassalto, la mano destra sul petto e quella sinistra che stringeva la coperta con forza. Una lacrima solitaria le solcò il viso unendosi alle gocce di sudore che le bagnavano i capelli rossi.

Sospirò e sedendosi sul bordo del letto si versò dell'acqua nel bicchiere che teneva sul comodino. Bevve lentamente cercando di calmarsi e di regolarizzare il battito del cuore ma era molto difficile.

Stavolta, nel sogno era riuscita a voltarsi scorgendo una figura alta e dai capelli biondi che le si avvicinava, il volto nascosto dalle tenebre.

Non sapeva più cosa pensare e capì che era arrivato il momento di avvisare qualcuno, lei era solo una ragazzina come poteva interpretare in maniera obiettiva quegli incubi che la tormentavano ogni notte da un mese?

Cercando di fare meno rumore possibile si vestì e si diresse verso la Sala Comune, grazie al cielo vuota. Con passo felpato uscì dal ritratto, e attraversò i lunghi corridoi diretta verso l'unico posto che avrebbe potuto farle chiarezza: L'ufficio della McGranitt, non che preside di Hogwarts.

 

Raggiunse i Gargoyle che ostruivano il passaggio alle scale a chiocciola e disse loro la parola d'ordine. Quando questi si spostarono salì con passo pesante i pochi gradini che la dividevano dalla porta dell'ufficio.. Ogni passo che faceva era un passo verso la verità e lei non era certa di volerla sapere. In quel momento il coraggio tipico dei Grifondoro l'abbandonò a se stessa, mettendola in ansia più del dovuto.

“Smettila di pensare al peggio, forse sono solo sogni” si disse per infondersi un po' di quel coraggio che le stava mancando.

Sospirò nuovamente, la seconda volta da quando si era svegliata e bussò con decisione sulla porta di legno.

Nello stesso momento in cui lo fece si rese conto dell'orario e pregò con tutta se stessa che la preside le venisse ad aprire. Ma le sue preghiere furono vane perchè nessuno venne243 ad aprire, costringendola a bussare una seconda volta. Sembrò funzionare perchè in quel momento la porta si aprì rivelando una McGranitt in vestaglia che la fissava assonnata e sorpresa di quella visita.

 

-Signorina Potter, che ci fa sveglia a quest'ora della notte? E per quale motivo ha deciso di svegliare anche me??- le chiese con severità.

 

A quelle parole, Lily si contorse le mani a disagio mentre nuove lacrime minacciavano di uscire da un momento all'altro.

 

-Io... mi dispiace ma devo parlarle di una cosa urgente e non ho saputo aspettare!- disse con tono quasi stridulo.

 

Forse allarmata dal tono della ragazza, la preside si fece da parte permettendole di entrare in quell'immenso ufficio.

Si guardò attorno con aria curiosa, posando lo sguardo sui tanti quadri appesi al muro e i chi oggetti che lo ornavano.

Sentì la porta dell'ufficio chiudersi dietro di se e mentre aspettava che la preside la raggiungesse, osservò il quadro di Albus Silente che sonnecchiava sulla sua poltrona rossa. Sorrise, ricordando che il padre chiedeva sempre consiglio a quell'uomo tanto saggio quanto bizzarro e chiedendosi cosa avrebbe dedotto lui da quei strani sogni.

Una smorfia triste prese forma sul suo viso, mentre l'anziana donna le indicava la sedia di fronte alla scrivania.

 

Si sedette lentamente,ancora persa dietro ai suoi tanti pensieri, mentre una mano afferrò una ciocca dei capelli rossi iniziando a giocarci, gesto che faceva sempre quando era a disagio o pensierosa.

-Cosa posso fare per te?- le chiese la preside con tono preoccupato,mentre la scrutava con attenzione.

 

Un altro sospirò fuoriuscì dalle labbra della piccola di Casa Potter, mentre cercava dentro di se la forza di parlare.

 

-Sono venuta a parlarle di uno strano sogno,o meglio incubo, che faccio quasi ogni notte da un mese...- cominciò a dire con tono chiaro e deciso.

All'improvviso le era tornato il coraggio, forse perchè decisa a porre fine ai mille interrogativi che si poneva.

 

Ad un cenno della preside riprese a parlare.

 

-Questi incubi sono parecchio strani.. ci sono io nel parco che circonda Hogwarts ed è..- qui dovette deglutire -ricoperto di cadaveri, la maggior parte di essi sono persone che frequentano questa scuola adesso... Nel sogno sono l'unica ad essere in vita. Questo fino a che non sento dei passi alle mie spalle. Fino a stanotte mi svegliavo proprio mentre mi giravo...- concluse, fissando negli occhi la donna di fronte a se.

 

La McGranitt si portò una mano sulla bocca e la fissò con tanto di occhi come se non credesse a ciò a che aveva appena sentito.

 

-Fino a stanotte? Stanotte ha fatto di nuovo questo incubo?- le domandò poi.

 

Lily annuì col capo.

 

-Solo che quando mi sono girata ho intravisto una figura alta dai capelli biondi... il volto era ancora irriconoscibile a quella distanza... e poi mi sono svegliata.- esclamò.

 

-Sembra una prerogativa di voi Potter fare strani sogni.- commentò una voce, con tono quasi allegro.

 

Non era stata la preside a parlare ma il ritratto di Silente.

Entrambe le donne si voltarono verso di lui, e sorrisero in risposta.

-Albus! Ha deciso di unirsi a noi in questa, per così dire, piacevole conversazione?- disse la McGranitt, un leggero sorriso sul viso.

 

-Non poteva essere altrimenti, le pare?- ribatté l'ex preside.

 

-Professor Silente, secondo lei questi incubi significano qualcosa?- gli domandò Lily.

-Sicuramente significano qualcosa, e altrettanto sicuramente non è qualcosa di piacevole.- rispose Silente con noncuranza, come se parlasse del tempo.

 

La ragazza abbassò il capo, sconfortata da quelle parole. Lo aveva capito da se che non potevano significare nulla di buono ma sentirselo dire ad alta voce e da un uomo saggio come Silente era peggio di mille congetture.

 

-Cosa possiamo fare?- domandò la preside con tono partecipe.

-Dovremo avvisare i miei genitori tanto per cominciare- esordì Lily, assorta nei suoi pensieri. Sembrava che quella consapevolezza l'avesse colpita all'improvviso...

-Questo senza ombra di dubbio, provvederò io a questo.- acconsentì la preside.

-la ringrazio.- rispose Lily sorridendo appena.

-Grazie a lei per avermi parlato di questo incubo, anzi mi chiedo perché non lo avesse fatto prima.- ribatte la preside fissandola in con sguardo penetrante.

 

-Io... non lo so.-

 

Lily seppe di aver detto la verità. Non sapeva perchè non ne aveva parlato prima...

 

-Va bene... Può tornare a dormire. Domani contatteremo i suoi genitori, sperando di poter fare più chiarezza.- sentì dire all'anziana donna di fronte a se.

 

Annuì col capo e con un peso in meno sul cuore tornò nella sua sala Comune.

Non tornò nel suo letto, si sedette sulla sua poltrona preferita accanto al fuoco e fu lì che si riaddormentò tra mille pensieri.

 

NON ci credo XD

Mi sono messa al pc e ho iniziato a scrivere quasi di getto questo bel capitolo che ho postato subito! Spero vi piaccia!

Scusate il ritardo, ma non avevo più idee al riguardo...

Lasciate qualche commento please, mi farebbe tanto piacere anche per migliorare!

Un bacio! 

   
 
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