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Autore: poppett    06/03/2013    1 recensioni
-Lo prendo come un si, canarino. E poi non credo ti vada tanto male se vinci, passerai un mese con quei figoni dei One Direction!- La mora le strizzò l’occhio facendola ridere.
***
-Non venire a dire a me quello che devo fare, capito?- La bionda era sul punto di scoppiare. Come osava quel ragazzo rivolgerle quelle parole. Lui non sapeva niente di lei e non poteva permettersi il lusso di dire certe cattiverie.
-Oppure?- Il moro rispose allargando le braccia, il microfono ancora in mano. Amy non aveva intenzione di cantare una sola nota con quel cafone, piuttosto avrebbe preferito essere bruciata viva.
***
-Anche se siamo così...- Sorrise non trovando l'aggettivo. I suoi occhi color cioccolato fissarono quelli blu di Amy. -Non cambierei una virgola.-
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Don't forget

 

Amy ritrasse la mano mentre l’autobus si fermava proprio di fronte a lei. Salì e timbrò il biglietto apaticamente. Quella mattinata all’università era stata estenuante e terribilmente lunga. Sospirò mentre si sedeva su uno dei tanti posti liberi. Aveva riflettuto molto sulla proposta di Beth, ma sfortunatamente non aveva ancora deciso. Era davvero troppo impegnata per permettersi un’occupazione come quella. E se avesse vinto cosa sarebbe successo? Sarebbe diventata famosa? E gli studi all’università? E cosa avrebbero pensato i suoi genitori a riguardo?
Troppe domande in quel momento le rendevano difficile pensare ad altro. E come se non bastasse aveva un grosso mal di testa. Nonostante il viaggio fosse abbastanza lungo non volle ascoltare la musica che in quel momento era come una bomba per i suoi poveri nervi. Osservò la pioggia scrosciare liberamente desiderando di essere una di quelle tante gocce che scivolavano dolcemente sul vetro liscio dell’autobus. Appoggiò la testa su questo e socchiuse gli occhi. Aveva tre quarti d’ora da passare su quell’autobus e una bella dormita non le avrebbe fatto male.

One Direction…One Direction…One Direction?

Amy spalancò gli occhi mentre ripeteva il nome del gruppo, che rese conto di non conoscere. Prese il cellulare e aprì internet. Digitò sulla barra di google “One Direction” e ciò che vide la lasciò a bocca aperta. Ripensò alle parole di Beth della sera prima, in fondo non aveva tutti i torti, erano davvero carini e la bionda non si stupì più di tanto del loro successo. In effetti aveva visto un paio di cartelloni a Londra con stampate le loro facce, ma li aveva sempre ignorati. Non era il tipo di ragazza che andava matta per le boy band, aveva anche lei un genere di cantanti preferiti, ma non erano esattamente quelli. Continuò a cercare rimanendo sempre più stupita dei risultati che avevano raggiunto quei ragazzi a soli vent’anni. Sembravano creati dai manager apposta per aumentare le vendite, ma dai messaggi dei fans che leggeva, aveva dedotto che dovevano essere persone per bene, rispettose e soprattutto educate.
Sorrise dolcemente ad un messaggio in particolare, una ragazza aveva fatto una torta meravigliosa per i ragazzi e questi aveva retwettato il messaggio e le avevano pure risposto. Amy non poteva nemmeno immaginare la felicità di quella ragazza.
Passarono velocemente i minuti in autobus e la bionda scese alla fermata. Una folata d’aria gelida le sferzò sul viso arrossandole le gote. Si alzò la sciarpa sul naso mentre con le braccia cercava di scaldarsi a mo’ di abbraccio.
Il cellulare squillò e per poco Amy non andò addosso ad una rossa robusta che correva nella sua direzione. Con una manovra bizzarra la bionda estrasse il telefono dalla borsa.
Sorrise quando lesse il nome.

Alan.

Era dalla scorsa notte che non sentiva la voce del suo ragazzo. Alan era tutto ciò che si potesse desiderare in un ragazzo, dolce, simpatico e tenero. La riempiva spesso di regali dato il contingente patrimonio che aveva ereditato dai genitori.
-Hey.- Amy rispose mordendosi il labbro con la voce impastata dal prolungato silenzio.
-Ciao.- La voce di Alan era perfetta, non troppo roca e nemmeno troppo acuta. Un mix di suoni perfetti, ma che in quel momento apparivano freddi e distaccati. La bionda non ci fece molto caso e continuò a fantasticare.
A volte le veniva spontaneo chiedersi come aveva fatto Alan ad innamorarsi di lei, sempre che provasse quel sentimento. Amy era cotta, lo era da un po’ di tempo ed aveva una paura folle ad esternare i propri sentimenti al ragazzo tanto perfetto. Forse era proprio la perfezione di Alan a spaventare Amy. Era lei quella che doveva essere perfetta nel rapporto, quella minuziosa e precisa. Secondo Beth, però, erano fatti per stare assieme.
-Come è andata oggi?- La sua voce riecheggiò ancora all’orecchio di Amy.
-Come al solito, tu?- Amy strozzò un’imprecazione quando due bambini in bici la sfiorarono talmente tanto che se non si fosse spostata di lato le avrebbero di sicuro portato via la borsa.
-Ti devo parlare Amy.- Amy ora non sentiva più le gambe, si bloccò in mezzo alla strada ignorando un vecchietto che le stava brontolando contro. Mandò giù la saliva che aveva in bocca cercando di non dimostrarsi preoccupata.
-Ah si?- Deglutì.
-Non si può più andare avanti così Amy…- Il suo nome detto da lui con quel tono così dolce e seriamente preoccupato la fece crogiolare, e quasi le caddero le chiavi dalle mani.
-C-come? C-cosa?- Amy sbiancò. Cosa voleva dire?
-Io…- Fece una pausa di qualche secondo, che però sembravano secoli.
-Mi sono innamorato di un’altra.-
Un colpo secco colpì il povero cuore della bionda. Cadde sulle ginocchia non appena fu a casa. La prima lacrima le rigò il volto pallido e la bocca prese la forma di una smorfia piena di dolore. Non riusciva a credere alle parole di Alan, non voleva crederci.
La stava lasciando.
La persona che amava la stava abbandonando per un’altra.
Cosa c’era di peggio?
-Amy, ti prego…io..- Continuò a parlare cercando scuse mentre i singhiozzi di Amy si facevano sempre più forti e udibili.
La bionda spense il telefono e lo lanciò dall’altra parte della stanza.
Appoggiò la schiena alla parete fredda dell’entrata raccogliendo le ginocchia al petto e chiudendo la testa tra di queste.
Cominciò a piangere a piangere ininterrottamente e poi tutto d’un tratto le venne spontaneo intonare alcune note di una canzone.

http://www.youtube.com/watch?v=YvWRIqZ8Zag

Did you forget

That I was even alive
Did you forget
Everything you ever had
Did you forget
Did you forget
About me?

Tutti i momenti che avevano passato assieme erano così nitidi ed impressi nella sua mente che una nuova ondata di lacrime invase i suoi occhi blu, rendendoli ancora più accesi.

Did you regret
Ever standing by my side
Did you forget
What we were feeling inside
Now I’m left
To forget
About us

Ora capiva tutti quei ritardi, quegli appuntamenti mancati, quelle passeggiate da sola al parco. Tutto quello spreco di tempo a cui non dava importanza. Si rese conto di come si era fatta prendere in giro per quei due anni e rimpianse tutto.

But somewhere we went wrong
We were once so strong
Our love is like a song

You can’t forget it
Eppure non riusciva a non dare importanza a quella relazione così instabile eppure così forte. Aveva immaginato di fare viaggi con lui. Aveva in mente mille progetti, migliaia di idee, che ora si riducevano ad un mucchio di polvere senza senso.
Continuò a cantare, indisturbata e si accorse che le mancava. Cantare le mancava da morire.
Si asciugò le lacrime, sputò qualche imprecazione quando nello schermo del suo cellulare comparve la foto di Alan. Si affrettò a cancellarla e si rialzò in piedi.
Lo stomaco le doleva, ma ormai non poteva più farci nulla. Aveva pianto per quasi tre ore e il suo già precario equilibrio sembrava andato in vacanza, deciso più che mai a non aiutarla.
 
Accese il computer e andò sul sito riportato nel fogliettino. Digitò il nome e il cuore prese a batterle.
Non sapeva esattamente da dove veniva tutta quella determinazione, in fondo non doveva dimostrare niente ad Alan, o si? Aveva davvero bisogno di far vedere ad Alan qualcosa? Di vendicarsi?
Ma di cosa, poi? Lui l’aveva lasciata perché amava un’altra e anche se con riluttanza, doveva accettarlo. Al cuor non si comanda.
Amy chiuse questi pensieri nel dimenticatoio della sua mente e partì spedita a completare tutto il modulo.
Per un attimo si concentrò sulla competizione, sul palco così illuminato, sui giudici così severi e cinici e sugli spettatori, pronti al primo fischio se avesse stonato.
-Oh cazzo!- Amy si sedette per terra con la schiena appoggiata al muro e le gambe portate alle ginocchia strette tra le braccia. Aveva paura, e non poteva negarlo. Chiunque l’avrebbe avuta nella sua situazione, ma il fatto che più l’angosciava era che tra i giudici c’erano anche quei cinque ragazzi. Aveva paura di non essere abbastanza, loro ad appena vent’anni avevano sfondato come pochi avevano fatto a quell’età. La loro fama era impressionante. Si vedeva come una formica, in confronto loro erano dei giganti della musica contemporanea.
Cosa poteva fare in confronto a loro?
Anche se avesse partecipato e vinto quanto sarebbe stata sotto i riflettori?
La bionda si strinse la testa in un disperato bisogno di un interruttore per il suo cervello. Voleva solo uno stupido bottone con scritto off. Non voleva più pensare, aveva la mente offuscata, occupata da mille pensieri, migliaia di domande senza risposta.
Si alzò e si sedette sullo sgabello di fronte al pc. Aveva già compilato tutto, doveva solo premere invia e tutto si sarebbe risolto.
Involontariamente, o forse no, premette il tasto.
Bene, l’aveva fatto. Si era ufficialmente iscritta ad una competizione canora.
Il peso che sentiva da quella mattina era svanito ed anche il mal di testa sembrava darle un po’ di tregua. Improvvisamente si sentì più leggera, poteva definirsi una piuma adagiata su di una soffice nuvola.
“Inviato. Ormai non si torna indietro.”







Here I Am!

Perdonatemi per questo ritardo spaventoso çwwç
Prometto che non accadrà più u.u
Volevo aspettare qualche recensione ma vabbè :)
Dato che la storia ha 44 visualizzazioni non mi 
lamento. Se fa schifo, vi prego ditemelo!
Piuttosto lo accetto, voglio davvero sapere cosa ne pensate!

In questo capitolo si scopre di più la vita privata di Amy e
chiaramente ha deciso di partecipare al concorso... ce la farà?
Ho deciso di dare ad Amy la voce di Demi Lovato per varie ed
ovvie ragioni, una è perchè quella ragazza ha una voce 
meravigliosa ed io l'adoro <3
Mi dileguo, spero vi piaccia :)

Zoe

ps: Non mordo ;)
  
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