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Autore: SoProudDirectioner    07/03/2013    5 recensioni
Due ragazze, Bessie e Kamryn, hanno scelto per la loro vita una strada sbagliata.
Alcool, droga, e bullismo le hanno portate in un riformatorio in Scozia, circondato dal nulla: il Brat Camp.
Cinque coinquilini le aspettano dentro la stanza 111, cinque coinquilini strani, considerati perciolosi dalla maggior parte dei ragazzi nel Camp, cinque coinquilini con storie diverse dalla loro, ma con uno stesso scopo: uscire da quella via la cui buona condotta era scomparsa.
Genere: Fantasy, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter two.




Kamryn

Dovendo convivere con questa divisa scolastica, uscii in terrazzo, godendomi quegli ultimi momenti di pace e tranquillità.
Allungai le gambe appoggiando i piedi sulla ringhiera, e osservando disgustata le balze della mia gonna beige.
Chiusi gli occhi e incrociai le braccia sotto al seno sospirando.
Sicuramente l'ambiente era migliore di casa mia, dove per almeno tre volte al giorno dovevo subire i gemiti di mia madre mentre faceva sesso con uomini.
È per guadagnare, Kamryn, ci servono soldi.” mi diceva sempre.
Mi aveva persino proposto di prostituirmi.
Io avevo sempre rifiutato, non volevo vendere il mio corpo a uomini, magari anche sposati e con figli.
Perfettina del cazzo.” commentò Malik riferendosi al mio abbigliamento e sedendosi accanto a me squadrandomi da capo a piedi.
Sai quanto può essere pericolosa questa perfettina?” domandai minacciosa mettendogli una mano sul collo e alzandogli la testa.
Strinsi sempre più forte la presa.
Capirai, sei solo una mocciosa.” rispose lui, facendomi ribollire di rabbia, tanto che gli mollai un pugno sul naso, facendolo sanguinare.
Stavo per colpirlo di nuovo, quando le braccia di Niall mi staccarono dal moro, che mi guardò con una punta di sfida.
Calmatevi, vi prego.” ci implorò il biondo, da cui mi staccai bruscamente, per poi rientrare in casa, quando la mano di Zayn strinse il mio polso.
Fermati, cogliona.” disse brusco.
Mi bloccai sospirando e gli presi la mano stortandogli il braccio, e, dopo essermi accertata di avergli fatto veramente male, lo lasciai andandomi a sdraiare sul divano.
Dopo poco sentii Niall e Zayn urlare sul balcone, così accesi la televisione, notando che gli unici canali che c'erano trasmettevano documentari e testimonianze di precedenti studenti del Brat Camp.
Scommetto che sua madre è una puttana!” sentii poi dire da Zayn.
Cacciando dentro le lacrime uscii in terrazzo e scansai Niall mettendomi di fronte a lui.
Prova a ripeterlo, su.” mormorai a denti stretti.
A ripetere cosa?
Che sono una figlia di puttana. Provaci.”
Zayn guardò Niall spaesato, poi mi guardò negli occhi alzando la testa in segno di superiorità.
Bessie mi raggiunse, volendo capire cosa stesse succedendo.
Incrociai le braccia al petto per spronarlo a parlare.
Sei una figlia di puttana.” disse con un ghigno.
Oh no...” sussurrò Bessie trattenendomi per un braccio.
Mi liberai dalla sua presa e spinsi Zayn a terra sedendomi sul suo bacino.
Sei un coglione!” urlai dandogli un pugno nello stomaco.
Bessie e Niall mi staccarono da lui preoccupati.
Iniziai ad avere il fiato corto.
Mi girai e corsi in camera chiudendomi a chiave.
Nessuno doveva vedermi in lacrime, nessuno doveva sapere che sotto sotto io ero... schifosamente debole.

Non mi presentai alle varie lezioni, o, come loro li chiamavano, “incontri della pace”.
Robe da non credere, insomma.
Rimasi in camera tutta la mattina, insieme a Bessie, nemmeno lei voleva saperne di quel Brat Camp.
Dovresti darti una calmata, Kam.” mormorò Bessie buttandosi sul letto sospirando.
Andiamo, Bessie, sappiamo entrambi cosa siamo diventate. Non so come tu riesca a mantenere il controllo, ma ti ammiro per questo, veramente. Io vorrei essere meno aggressiva, ma Zayn mi fa impazzire.”
Ti fa impazzire in che senso?” chiese ridendo.
Scossi la testa divertita e la spinsi giù dal letto.
Non nel senso che intendi tu. Io non prendo cotte per nessuno, non mi innamoro, chiaro? Mi fa impazzire perché è un coglione. Non mi conosce e mi da della figlia di puttana.”
Forse nemmeno tu conosci lui, magari avete soltanto iniziato con il piede sbagliato!”
Il piede era troppo sbagliato.
Alzai un sopracciglio e lei decise di non dire altro, perché conversare con me certe volte era impossibile.
Sia io che Bessie avevamo un carattere forte.
Se iniziavamo a discutere sarebbe finita male, per cui preferivamo sempre chiudere il discorso per evitare incidenti.
Comunque non si sta male in questo posto.” disse Bessie togliendosi gli stivali.
È solo il primo giorno di lezioni, e non ci siamo nemmeno andate, Bessie. È normale che ti sembri bello.” risposi ridendo.
Fece per rispondere ma la porta si spalancò, e c'era il viso della preside contratto in una smorfia di ira.
Spiegatemi cosa ci fate qui, dovreste essere a lezione!” urlò fuori dai gangheri.
Ma cosa ne sapeva lei che non eravamo a lezione?
Dietro di lei scorsi Zayn che ci guardava con un ghigno divertito.
Scansai la preside e sbattei Zayn al muro.
Brutto pezzo di merda, te la faccio pagare!” sbottai sentendo la mano tremare.
La preside mi staccò dal moro, che se ne andò in cucina ridendo.
Devi darti una calmata, signorina. E dato che avete saltato le lezioni ve ne andrete in punizione oggi pomeriggio. Verrò io personalmente a prelevarvi.”

Il pomeriggio stesso la preside ci accompagnò nell'aula detenzioni, alzai gli occhi al cielo sbuffando e, insieme con Bessie, andai a sedermi ai banchi dietro.
Eravamo solo in quattro: io, Bessie, e due ragazzi.
I due si alzarono e presero due seggiole sedendosi di fronte a noi.
Quello di fronte a me era abbastanza alto, aveva i capelli castani alzati in un ciuffo, gli occhi castani, e un sorriso stupendo.
Quello di fronte a Bessie, invece, era più alto, aveva i capelli biondi scuri, e gli occhi azzurro cielo.
Piacere, Chris.” disse il ragazzo di fronte a me porgendomi la mano, che mi rifiutai di stringere.
Kamryn.” risposi facendo un cenno.
Io sono Chad.” disse l'altro a Bessie, che si mostrò piuttosto disinteressata.
Non volevamo fare le solite ragazze stronze e acide, semplicemente non volevamo fare conoscenza con nessuno.
Avevamo paura di affezionarci.
Allora, venite spesso qui?” chiese Chad.
Stai scherzando, vero? È l'aula detenzioni, non è il cinema.” rispose Bessie alzando un sopracciglio.
Risi e appoggiai i piedi sul banco, costringendo Chris a togliere le mani.
Iniziammo a parlare con loro, scoprimmo che erano due migliori amici con la nostra stessa storia.
Avevano rischiato di andare in galera e i loro genitori li avevano spediti al Brat Camp, proprio come era successo a noi.
 

Bessie

Continuai a rigirarmi nel letto, sempre se quella specie di sasso si poteva chiamare tale. Avevo la schiena a pezzi, tanto che se il pavimento non fosse stato freddo avrei ripreso a dormire a terra.
Era impossibile dormire in quel posto: la tapparella era rotta e filtrava la luce dell’alba, colpendomi in pieno viso.
Quanto mai avevo scelto il letto vicino alla finestra?
Quando il sonno cominciava a farsi risentire sentii Kamryn urlare contro Louis.
Ma sei coglione? Che cazzo hai in quella testa bacata?” mi girai curiosa di sapere come sarebbe finita quella litigata.
Kam era fradicia dalla testa ai piedi, evidentemente Tomlinson le aveva rovesciato una secchiata d’acqua in faccia. Trattenni una risata e mi accucciai sotto le coperte. Erano appena le sei. Che cazzo ci facevano in piedi?
Signorina Mills vuole gradire anche lei un po’ di acqua mattutina oppure si alza di sua volontà?”.
Biascicai parole a caso per protestare, ma appena sentii il rubinetto della vasca da bagno aprirsi scattai seduta sul letto urlando: “Sono sveglia, sono in piedi!”.  Ma Louis arrivò con un secchio pieno d’acqua e me la rovesciò addosso.
Giuro che io ti castro!” gli urlai.
Prese a correre per tutta la casa e lo inseguii minacciandolo.
Liam e Niall erano sdraiati sul divano a mangiare uova con bacon. Storsi la bocca ed entrai in una delle camere in cui Louis si era rifugiato.
Guardando ancora verso il divano andai a sbattere contro Louis.
Oh, ora me la paghi!” mi picchiettò sulla spalla e mi fece girare verso il letto.
C’era un donna nuda seduta sopra Harry.
Oh mio dio, ma che schifo! Ma che cazzo Harry, pure di mattina scopi?” sbraitai disgustata da quella visione.
Chi è questa puttanella?” domandò la bionda ossigenata.
Puttanella?
Stavo per picchiarla quando Louis mi tenne ferma per le braccia.
Puttanella lo dici a tua mamma, cretina!
Bessie andiamocene dai..
No, aspetta! Non è come sembra..” mi urlò Harry dal letto.
Uhm.. quindi non c’è una donna nuda con due palle da bowling al vento sopra di te?
Ehm..okay, allora è come sembra!” alzai gli occhi al cielo e uscii dalla camera.
Mi ricordai di essere ancora bagnata così mi avventai su Louis buttandolo su letto.
Un video porno dal vivo!” urlò Niall con la bocca piena di pomodori.
Ma che cazzo mangiavano questi?
Fallo un’altra volta e giuro che smetti di vivere!” lo minacciai puntandogli il dito.
Lo morsicò e urlai dal dolore.
Ma che cazzo fai? Il mio dito non è un grissino!” ritornai in camera da Kamryn.
Avevo tutti i capelli bagnati e il pigiama era fradicio. Mi spogliai e appoggiai le cose sul termosifone.
Kamryn uscì dal bagno con la divisa scolastica.
Scoppiai a ridere per come era conciata.
Smettila di ridere Bessie!” mi riprese arrabbiata.
E’ impossibile! Guarda come ti sei vestita! Sembri quasi intelligente..” si guardò allo specchio e in ritardo si accorse del mio insulto.
Mi lanciò un cuscino ridendo.
Guarda che io sono intelligente, solo che non mi applico!” scoppiai a ridere per la bugia che aveva appena detto. Il nostro rapporto era strano.
Ad ogni occasione ci insultavamo, a volte anche pesantemente ma forse era la consapevolezza del fatto di essere migliori amiche e di scherzare che ci teneva ancora unite. Era come una sorella, c’era stata per me quanto avevo avuto bisogno di un’amica e io c’ero stata per lei e ci sarei stata per sempre. Aveva bisogno di sentirsi amata, anche se dalla propria amica. Era pur sempre ‘amore’, no?
Ero ancora in intimo quando Kamryn uscì dalla camera sbuffando per quell’orribile vestito che indossava.
Cominciai ad aprire l’acqua della doccia e mi spogliai dei pochi indumenti che erano rimasti sul mio corpo. Osservai la mia figura allo specchio: alta, capelli castani che pian piano diventavano rosa, occhi verdi, pelle ambrata, magra.
Non ero una brutta ragazza e allora perché continuavo a vedermi come un mostro? Combattevo ogni giorno una guerra contro lo specchio non sopportando l’immagine che si rifletteva in esso. La gente pensava fossi forte, ma la realtà era che stavo crollando a pezzi giorno dopo giorno. E non erano l’alcool o la droga o il fumo, quelli erano solo pretesti per giustificare il mio stato, la realtà era che non accettavo me stessa. Non accettavo non solo il mio corpo, ma anche il mio carattere. Ero acida, antipatica, scontrosa, saccente, lunatica.. chi mai avrebbe guardato una persona così? Chi mai avrebbe anche solo potuto pensare di prendersi cura di una come me?
Nessuno.
Forse era questa l’aspetto che più mi feriva: non essere accettata da nessuno. Esatto, avevo paura di ritrovarmi da sola oppure con la persona sbagliata. Ma come si riconosce la persona giusta? E quella sbagliata?
Ero quel tipo di ragazza che a scuola faceva fatica a socializzare, anzi la maggior parte restava da sola sotto un albero nel cortile dell’istituto. Ero quel tipo di ragazza che i maschi evitavano perché avevano paura di me, del mio carattere.
Sì, ero aggressiva e avevo picchiato svariate persone, ma avevo un cuore anche io. E soffrivo.
Forse fu anche questo uno dei motivi per il quale cominciai a diventare una bulla, un’alcolista e una drogata: la paura di non essere abbastanza.
L’acqua scorreva sul mio corpo lentamente, come se potesse scacciare ogni mio timore e ogni mia preoccupazione. All’acqua della doccia si aggiunsero delle piccole gocce d’acqua salata che scendevano dai miei occhi.
Ero crollata, di nuovo.
Posso?” mi asciugai velocemente le lacrime per poi concentrarmi sulla voce che aveva appena parlato.
Non vedi che è occupato?” la voce mi tremava ancora, ma fortunatamente con il rumore della doccia non si notò, o meglio, lui non lo notò.
Sei sempre così acida o è perché hai il ciclo?” alzai gli occhi al cielo.
L’ultima cosa di cui avevo voglia in quel preciso istante era litigare con Harry.
Vattene, tra un po’ ho finito.” Stava per ribattere ma gli ordinai di andarsene,e così fece.
Non volevo essere cattiva con lui, nonostante lo odiassi e non lo sopportassi, nonostante fosse irritante, ma ero fatta così. E di sicuro non mi sarei mostrata debole davanti ai suoi occhi, o a quelli di qualunque altra persona.

Quella mattina avevamo deciso di saltare le lezione, considerando che non avevamo voglia e non eravamo per niente interessate a parteciparvi. Eravamo distese sul letto a chiacchierare quando la preside fece il suo ingresso e –accorgendosi che non eravamo a quei corsi- ci mandò in punizione.
Stavamo camminando lungo i corridoio di quella specie di catapecchia mentre pregavamo tutti i santi di non esserci perse.
Dovrebbero ristrutturare questa specie di cosa..” commentò Kamryn vedendo un muro sgretolato. Sì,eravamo nei sotterranei.
Sì, vallo a dire a quella specie di vipera che ci ha mandate in detenzione.” Sbuffai infilandomi le mani nelle tasche del giubbino.
C’era un silenzio tombale se non fosse stato per i nostri stivali con le catenelle.
“Non mi ricordare la detenzione.”
Perché?
Perché è colpa di quel coglione di Malik se siamo qui. Me la paga, oh si.” Risi all’espressione sul viso della mia amica.
Dopo aver svoltato variate volte trovammo l’aula. Eravamo le uniche insieme a due ragazzi, che poco dopo si erano aggiunti al nostro banco per parlare.
La mia attenzione ricadde per un attimo sul biondo che mi sorrise. Era carino, ma nulla di che.
Si chiamava Chad ed era strabiliante quanto la storia tra noi quattro fosse simile.
Forse mi sarebbero piaciuti prima o poi, forse.

Avevamo corrotto l'insegnante che ci controllava durante l'ora di punizione. Più che corrotto, lo avevamo ricattato. Insomma, stare ore in una stanzetta dove c'è puzza di fogna e si gela dal freddo solo perché uno stupido ha voluto fare la spia, è una tortura. Così, Mr. Jones ci aveva permesso di fare un giro per l'istituto.
Era abbastanza grande come edificio, forse perché c'erano molti iscritti. Ma che genitori sani di mente manderebbero qui i propri figli?
Riferimenti a mia madre puramente casuali.
Comunque Chad e Chris sembrava simpatici. Avevo scoperto che venivano dalla Spagna e vivevano insieme in un appartamento, pagato dai nonni di Chad, visto che i genitori non volevano più saperne di loro. Il padre di Chad violentava la madre da anni e di conseguenza metteva le mani addosso ai figli -lui compreso. Per un momento avevo provato pena per il biondo, lo capivo eccome. Mentre la mamma di Chris si era risposata così tante volte, che anche lei aveva perso il conto ormai. A causa di quei problemi avevano cominciato a bere, a fumare e a drogarsi. Capitava spesso che si trovassero in una rissa o che partecipassero al Botellón. E le madri, stanche dei comportamenti dei figli, li spedirono qui nel Camp.
"Mi dispiace.. Sai per i tuoi e tutto il resto." Disse Chad.
Era la prima volta che io e Kamryn ci aprivamo a delle persone, soprattutto dei ragazzi. Era come togliersi un peso, ed era assolutamente stupendo.
"Non si sceglie la propria famiglia.. Purtroppo." Mi strinsi nelle maniche della felpa enorme che indossavo mentre camminavamo nel corridoio per la mensa.
"Ora però ci siamo noi.. C'è Kamryn, c'è Chris.. Ci sono io." Gli sorrisi debolmente per la sua gentilezza. Avevo sorriso ad un ragazzo? Ritornai subito seria.
"Se è un modo per rimorchiare, risparmiamelo."
Dai, non sono ancora così squallido..” mi sorrise e ricambiai con una smorfia.
Non ero quel tipo di persona che ogni tre per due sorrideva come una demente davanti a un ragazzo. Anzi, non sorridevo mai. Tranne quando ero con Kamryn o con una persona di cui mi potevo fidare. Lui non lo era ancora.
Kamryn ho fame, andiamo a mangiare?” le domandai ad alta voce, nonostante fossimo a pochi metri di distanza. Si voltò e annuì.
Sai dov’è la mensa?” chiese Kam a Chris.
Sai, non vorremmo finire in una camera mortuaria o cose simili..
Camera mortuaria?
Beh, qui ci si può aspettare di tutto, non credi?” rise e scosse la testa. Non era una stupida osservazione, anzi era ben fondata.
Chad era alto, troppo alto. In confronto a lui mi sentivo una nana, il che era frustante e non poco, considerando che ero abbastanza alta per la mia età. Chad aveva diciotto anni, era un giocatore di baseball insieme a Chris, erano stati anche contattati da un importante manager che li voleva nella squadra spagnola, ma furono costretti a rifiutare per colpa del Brat Camp. Erano qui da quasi un anno e non avevano ancora dimenticato l’opportunità che avevano perso. Non si erano ancora messi l’anima in pace, ma come biasimarli?
Dopo un po’ che camminavamo arrivammo davanti alla mensa. Aprimmo la porta e lo scenario davanti ai miei occhi non era –di sicuro- uno dei migliori.
I tavoli, dove suppongo si mangiasse, erano rovinati –quasi rotti e divisi a metà-, per non parlare delle sedie o di come era la sala in generale.
“Ma dove cazzo sono finita? Porca puttana ev-”
Signorina! Moderi il linguaggio, cosa sono queste parole?” una donna con una cuffia in testa mi riprese “Ah, i giovani d’oggi. Tutti muscoli e poco cervello.”
Oh dio, no..” sussurrò Kamryn prima che mi avventassi contro la signora.
Senza cervello ci sarai tu, cogliona!” le tirai la cuffietta o qualsiasi cosa fosse, e di conseguenza le tirai anche i capelli –o meglio,parrucca.
La donna mi guardò sconcertata.
Razza di animale o qualunque cosa tu sia. Che cosa ti passa per la mente? Ti rendi conto che io potrei farti sbattere in prigione anche adesso?” mi minacciò.
Allora lo faccia, se ne ha il coraggio. Tiri fuori le palle, su. Tanto non ho un cazzo da perdere!” mi avvicinai pericolosamente alla signora, prima di essere avvolta da un paio di grandi braccia, quelle di Chad evidentemente. Mi dimenai sotto la sua stretta.
Non si azzardi a parlarmi così. Ma chi si crede di essere?
Sono Bessie Mills, molto piacere! E le parlo come cazzo mi pare.” Urlai contro la donna.
La presa di Chad aumentò fino a farmi voltare verso di lui. Mi accarezzò il viso tenendolo fermo.
Calmati Bessie.. ci sono qua io.” Annuii.
Ora potevo fidarmi di lui, sicuramente, perciò gli sorrisi riconoscente.



Buonasera ragazze, volevamo scusarci per il ritardo ma non abbiamo avuto tempo nè per aggiornare e nè per scrivere. 
Comunque abbiamo letto tutte le vostre undici recensioni, e siamo davvero felici che vi piaccia la storia. 
Grazie per i complimenti, siete fantastiche. 
Ci siamo anche accorte che l'utlima volta -a causa della fretta- non siamo riuscite a pubblicare le foto delle protagoniste e degli altri.
Bessie:



Kamryn:



Infine, le foto dei ragazzi ovviamente. 
Harry:


Zayn:


Louis:


Niall:


Liam (non sembra per niente un bad-boy, ma fate finta che lo sia ahahah):


Chris:


Chad:




okay, non siete morte sulla tastiera nel vedere tutte ste bellezze una dietro l'altra, vero? ahahaha. 
Bene, non abbiamo molto da aggiungere. 
Vi ringraziamo ancora per le recensione, chissà magari questa volta lascerete un altro parere. 
Aspettiamo con ansia una vostra recensione,
alla prossima. 

#SoProudDirectioner.
  
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