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Autore: Change_Your_Life_    08/03/2013    15 recensioni
Potrà mai una ragazza, che non si è mai innamorata, amare un ragazzo come Lui?
Potrà mai un ragazzo, che ha apparentemente tutto, amare una ragazza come Lei?
Potranno due anime, così diverse, ma infondo così uguali, a trovarsi?
Riusciranno, Destiny e Zayn, a vivere la loro storia?
MOMENTANEAMENTE SOSPESA!
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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One Direction?



Quella mattina, se pur di malavoglia, Destiny si era alzata dal letto, dato che la sera prima il padre l’aveva “costretta” ad accettare la proposta di passare una giornata a lavoro con lui. Non che le dispiacesse passare del tempo con suo padre, anzi, ma avrebbe preferito passare la giornata davanti la TV a guardare un film o a passare del tempo con la sua migliore amica, dato che l’estate stava per finire e lei voleva godersi l’ultimo mese di pura libertà. Ma dopotutto era suo padre e così si era lasciata convincere.
Si alzò e dopo una doccia rinfrescante, si mise i suoi skinny jeans neri, una maglietta arancione, che le ricordava il suo amato Ed Sheeran, e un paio di Vans grigie. Si truccò leggermente, anche perché in estate il trucco si scioglieva facilmente e, lei, odiava, più tante cose, il trucco sbavato. Poi prese la borsa grigia di Louis Vuitton, l’unico regalo che sua madre le avesse fatto negli ultimi dieci anni, in onore del suo diciottesimo compleanno, e che lei utilizzava solo perché sapeva quanto suo padre ci tenesse. e si diresse da suo padre.

Una volta arrivati a destinazione, si mise subito i suoi occhiali da sole e notò la grandissima scritta della Sony, comparire in tutto il suo splendore. Sospirò e seguì suo padre all’interno dell’enorme edificio.
Suo padre era un uomo importante in quel posto e non era la prima che lei metteva piede in quel posto, e doveva dire che era davvero bello, ma mai quanto la sua amata casa. Suo padre organizzava tour, concerti, incontri in cui la band famose potevano incontrare i loro fan e cose di questo genere. In quel periodo si stava occupando di una di quelle band che in quel momento stavano avendo tanto successo, ma, di cui, lei si dimenticava sempre il nome.
Era One e qualcosa, forse Direction o Dispection, non ne era molto sicura; tanto la dentro ci sarebbero stati talmente tanti cartelloni, che lo avrebbe ricordato subito.

Suo padre le fece cenno di seguirlo in ufficio e una volta entrati, posò le sue cose lì e disse al padre di dover andare in bagno. Lui annuì, dicendole dopo che lo avrebbe trovato nella sala grande.
Lei gli sorrise, prima di dirigersi in bagno; entrò e si sciacquò le mani, poi guardò il suo riflesso allo specchio. I suoi occhi erano abbastanza stanchi, dato che la sera prima lei e Mary erano tornate piuttosto tardi, ma quello non le avrebbe vietato di stare con suo padre, anche se l’idea di trovare un posto dove poter dormire, non le dispiaceva affatto.

Spazzò via quel pensiero e si affrettò ad uscire dal bagno, ma mentre usciva, qualcuno le finì addosso e lei cadde a terra, sbattendo il sedere sul pavimento freddo.
Imprecò, in chissà quale lingua, contro quella persona, ma quando alzò lo sguardo, notò due occhi color caramello guardarla dispiaciuti.
Subito il ragazzo davanti a lei, le porse la mano per aiutarla, ma se sperava che lei l’accettasse, allora si sbagliava di grosso: infatti rifiutò la mano e si alzò da sola.
Poi spostò lo sguardo verso il ragazzo che l’aveva urtata. Però doveva dire che era davvero bello. Aveva i capelli scuri, con il ciuffo alzato. Notò subito i suoi tatuaggi, ma il suo sguardo si fermò, di nuovo, sui suoi occhi. Erano così belli e profondi, che ti ci potevi perdere dentro, ma la colpì una cosa. Quegli occhi erano spenti, non erano i soliti occhi vispi e attenti che hanno i ragazzi; quelli erano spenti e scuri e lei si chiese cosa potesse essere successo ad un ragazzo, per far si che degli occhi così belli, potessero essere così tristi, perché era questo che lei riuscì a cogliere, tristezza e malinconia.
Subito dopo scacciò via quel pensiero e si concentrò sul ragazzo, che adesso la guardava dritta negli occhi. Lei non poteva pensare queste cose, soprattutto verso un ragazzo.
-Ehm.. Scusami, non ti avevo proprio vista. Mi dispiace averti fatta cadere.- Esclamò lui, passandosi una mano sui capelli corvini.
Destiny scosse la testa- Tranquillo, ma cerca di stare più attento la prossima volta.- Gli rispose lei, prima di superarlo e correre verso la sala grande.

Arrivò davanti la porta con il fiatone, cercò di calmarsi e subito dopo aprì la porta.
Non appena mise piede nella stanza, vide molti occhi guardarla e si sentì subito in imbarazzo. Vide suo padre dall’altro capo del grande tavolo e decise di raggiungerlo. Lui la guardava preoccupato, ma lei gli sorrise per tranquillizzarlo.
-Il bagno era occupato, così ho dovuto aspettare un po’.- Gli sussurrò lei all’orecchio. Il padre annuì, poi spostò lo sguardo verso i presenti, che li guardavano curiosi.
-Bene allor- ma prima che potesse riprendere a parlare, la porta venne riaperta e qualcuno entrò.
Destiny alzò lo sguardo e vide il ragazzo che poco prima l’aveva fatta cadere. Cosa ci faceva lui lì? Si girò verso il padre, che alla visione del ragazzo sospirò.
-Stavo dicendo, prima di essere interrotto.- E lanciò una rapida occhiata al moro, che lo guardò dispiaciuto.
-Volevo presentarvi una persona, ragazzi. Lei è Destiny, mia figlia.- Disse suo padre, presentandola ai cinque ragazzi seduti dall’altra parte del tavolo.

-Tesoro loro sono Liam, Niall, Harry, Louis e Zayn, ovvero i One Direction.- Disse infine.
Lei spostò lo sguardo dal padre ai cinque ragazzi infondo. Non poteva crederci, quel ragazzo faceva parte di quella band, per cui la sua migliore amica andava pazza?
Sorrise a tutti e cinque, i quali ricambiarono il sorriso, tutti tranne il moro, che continuava a guardarla dritto negli occhi e a dire la verità, la metteva un po’ a disagio el a infastidiva allo stesso tempo.
Doveva ammettere, però, che erano tutti e cinque dei bellissimi ragazzi. Quello che si doveva chiamare Liam, aveva i capelli castani e gli occhi come quelli del moro, ma apparentemente avevano uguale solo il colore, perché lei non riuscì a cogliere quello che aveva visto negli occhi dell’altro ragazzo, che, a quanto aveva capito, si chiamava Zayn.
Quello accanto, che si chiamava Niall, aveva i capelli biondi, gli occhi azzurri e un sorriso davvero angelico; dopo di lui un ragazzo dai capelli ricci, occhi verde-azzurro, con un sorriso incorniciato da delle fossette, che doveva chiamarsi Harry. Quest’ultimo le sembrava di averlo già visto, ma dove? Si chiese.
Infine guardò quello che doveva essere Louis, quest’ultimo aveva, perennemente, un sorriso stampato sulla faccia e lei si chiese come facesse a sorridere tutto il tempo. Aveva dei bellissimi occhi azzurri e i capelli castani alzati stile Goku.
Poi il suo sguardo si spostò, inavvertitamente, di nuovo sul moro e sui suoi occhi. Erano così belli, che si ci perse di nuovo. Scosse la testa, ma a cosa diavolo pensava? Si diede della stupida e concentrò lo sguardo sul suo telefono.
-Ora che le presentazioni sono state fatte, possiamo continuare la nostra riunione.- Disse suo padre guardando un uomo sulla quarantina, che doveva essere il manager della band, il quale annuì e ripresero a parlare.

Ad un tratto il suo telefono si illuminò, per l’arrivo di un messaggio: era della sua migliore amica.
“Buon giorno raggio di sole. Alla fine sei andata con tuo padre?” Le chiese Mary.
“Buon giorno a te dormigliona. Comunque si, anche se sto letteralmente morendo di sonno!” le rispose lei, sorridendo.
“Scusa se mi piace dormire fino a tardi, soprattutto, dopo che la sera prima siamo tornate a casa che erano, come minimo, le due.” Le rispose l’amica. “E non è colpa mia se una certa persona non se ne voleva più andare, perché credeva di aver visto Orlando Bloom.” Le disse, infine. Destiny scoppiò a ridere, incurante delle persone che la guardavano. Lei, sentendosi osservata, alzò lo sguardo, solo per trovarsi trenta occhi guardarla confusi.
-Scusate- Disse lei, guardando il padre. Lui scosse la testa e ricominciò a parlare con gli altri manager. Vide quei cinque ragazzi guardarla. Lei alzò un sopracciglio confusa, prima riabbassare lo sguardo e concentrarsi sul suo telefono.
Non riusciva a non pensare al fatto che la sera prima aveva scambiato un ragazzo per il suo amato Orlando. Certo quei tre o quattro bicchieri di Vodka avevano fatto il loro effetto, ma lei era strasicura che fosse lui. Si ricordava della faccia di Mary, quando cercava in tutti modi di portarla via, ma lei insisteva col fatto di volerlo conoscere e magari scambiarci quattro chiacchere. Mary aveva capito che era, già, troppo ubriaca, così aveva chiamato suo fratello e insieme erano riusciti a portarla via.
“Per colpa tua, ho fatto una figuraccia davanti a mio padre, ai suoi colleghi e a quella band famosa che ti piace tanto.” Ma si rese conto di aver fatto un errore, solo dopo aver mandato il messaggio. Adesso Mary si sarebbe messa a gridare e sarebbe stata capace di chiamarla e urlare di nuovo, o piantarsi davanti la Sony entro dieci minuti.
Passarono due minuti, ma Mary ancora non rispondeva.
Destiny cominciò a preoccuparsi seriamente, così con una scusa, uscì dalla stanza e chiamò la sua migliore amica.
Dopo due squilli, rispose, ma non le lasciò tempo, che cominciò a riempirla di domande.
-Hai visto i One Direction? Ci hai parlato? C’è Liam? E Niall? E Zayn? Louis? Non dirmi c’è pure Harry, vero?-
Ma prima che potesse continuare, Destiny la bloccò.
-Allora adesso prendi un bel respiro, ti calmi e poi, magari, ti rispondo.- Dall’altro capo del telefono, sentì la sua amica fare dei respiri profondi, prima di riuscire a calmarsi.
-Si, adesso sono calma.- Le disse Mary.
-Ok. Allora, si sono loro. No, non ci ho ancora parlato. E si sono tutti e cinque qui.- Le disse Destiny, prendendo, anche lei, un grande respiro.
-Ah ok.- Disse, semplicemente, l’amica.
Destiny sorrise, era riuscita a farla calmare, anche se sapeva, che una volta che avessero attaccato la chiamata, avrebbe ricominciato, ma almeno non le avrebbe spaccato i timpani.
Poi si ricordò del ragazzo riccio. E rise per il fatto che la sua migliore amica non lo so sopportasse, nonostante facesse parte della sua band preferita.
-Mar, posso chiederti una cosa?- Le chiese Destiny. Aveva intenzione di farla innervosire un po’, diciamo che la divertiva molto vedere l’amica rossa di rabbia.
-Certo Dest, dimmi tutto.- Le rispose l’amica.
-Sai il riccio? Harry, mi pare si chiami. Non è, per caso, quello che non ti piaceva perché è troppo “farfallone”?- Le chiese lei trattenendo una risata.
-Beh, si. Perché?- Le chiese Mary, confusa e un tantino alterata.
-No, così. Mi sembrava di averlo già visto e così ho collegato la cosa a te.- Le rispose Destiny, cominciando a ridere; non osava immaginare la faccia dell’amica in quel momento.
-Vuoi dirmi che, dopo tutte le volte che te li ho fatti vedere, tu ti ricordavi, a mala pena, di Harry, che poi quello che io non sopporto?- Le chiese Mary, piuttosto arrabbiata, con quel tono scettico, che Destiny odiava. Quest’ultima non riusciva, più, a smettere di ridere.
-Ehm.. Si?- Disse, Destiny, infine.
Sentì l’amica, dall’altra parte del telefono, trattenere un urlo.
-Destiny Josefina Johnson, io ti odio!- Le urlò l’amica.
Destiny rise più forte.- Anche io ti voglio bene Mar.- Le disse, poi.
Sentì l’amica innervosirsi ancora di più, così decise di staccare, prima di sentirla urlare in qualche lingua sconosciuta.
-Ehm.. Mary, devo andare mio padre mi sta chiamando. Un bacio.- Le disse lei, senza darle il tempo di ribattere.
Sapeva che Mary non odiava realmente Harry, anzi da come ne parlava sembrava addirittura innamorata di lui. Chissà perché c’è l’aveva tanto con lui? Si chiese. Ma non glielo avrebbe chiesto, perché era più che sicura che lei gliel’avesse ripetuto, già, un sacco di volte, ma lei, come al solito, si era immersa nei suoi pensieri.

Scosse la testa, smettendo di ridere, e si accorse che, ormai, la riunione era finita e che suo padre stava parlando con il manager dei ragazzi. Così decise di aspettarlo, sedendosi in una delle poltroncine che c’erano lì vicino.
All’improvviso quei cinque ragazzi vennero verso di lei e si sedettero accanto a lei. Lei alzò lo sguardo verso di loro e li guardò interrogativa.
Ad un tratto uno dei ragazzi si fece avanti e le parlò: -Piacere Liam.- Le disse il ragazzo moro, con un sorriso gentile. Lei ricambiò quel sorriso, che non aveva niente di malizioso.
-Destiny.- Rispose lei al ragazzo e agli altri quattro.
-Io sono Niall.- Disse il biondo, accanto a Liam.
-Io Louis e lui è Harry.- Disse il ragazzo dagli occhi azzurri, con il sorriso sul volto. Anche Harry le sorrise.
-Zayn.– Disse, semplicemente, il moro.
-Allora tu sei la figlia del grande Capo?- Le chiese Louis, dopo qualche minuto, indicando il padre di Destiny.
-Si, a quanto pare si.- Gli rispose lei.
-Allora raccontaci un po’ di te.- Le disse Liam, sorridendo. Quel ragazzo le trasmetteva sicurezza e dolcezza allo stesso tempo, e nonostante lei non avesse un buon rapporto con i ragazzi, quei cinque le ispiravano simpatia, ma sapeva bene che non lo avrebbe ammesso neanche sotto tortura.
-Beh.. Non c’è molto da dire su di me.- Disse Dest, evitando l’argomento “vita privata”.
-Come no? Sembri una ragazza simpatica e scommetto che hai anche un ragazzo.- Le disse, sta volta, Harry.
Lei scosse la testa negativamente. Zayn capì, dal suo sguardo, che non voleva parlare della sua vita privata. E come biasimarla? C’era passato anche lui e sapeva cosa si provava.
Destiny restò a parlare con i ragazzi per qualche minuto, mantenendo sempre quel comportamento un po’ distaccato, ma non poteva farci nulla, era la maschera che “metteva” quando era insieme a qualcuno che non conosceva e, nonostante fossero dei ragazzi simpatici e gentili, lei non riusciva a fidarsi di loro: infondo li conosceva da qualche ora.

***



Mary quella mattina si era svegliata di buon umore e ancora non sapeva della bella sorpresa che l’attendeva.
Non appena si svegliò completamente, mandò un messaggio alla sua migliore amica, come era, ormai, solita fare ogni mattina.

“Buon giorno raggio di sole. Alla fine sei andata con tuo padre?” Le mandò lei.
“Buon giorno a te dormigliona. Comunque si, anche se sto letteralmente morendo di sonno!” le rispose l’amica. Sorrise e poi rispose.
“Scusa se mi piace dormire fino a tardi, soprattutto, dopo che la sera prima siamo tornate a casa che erano, come minimo, le due.” Le rispose lei. “E non è colpa mia se una certa persona non se ne voleva più andare, perché credeva di aver visto Orlando Bloom.” Le disse, infine. Poi rileggendo il suo messaggio scoppiò a ridere, ripensando alla sera prima. Ma questa era una delle tante “cretinate”, che avevano combinato insieme, ma per lei ognuna di queste, era come un tassello importantissimo della sua vita.
“Per colpa tua, ho fatto una figuraccia davanti a mio padre, ai suoi colleghi e a quella band famosa che ti piace tanto.” Quando lesse quel messaggio, per poco non sveniva.
Meno male che era ancora seduta sul letto. Guardò, ancora, incredula il telefono, finché non vide che la sua migliore amica la stava chiamando.


Parlarono per un po’, finché Destiny non le parò di Harry. Lì, Mary, si innervosì. Lei non odiava Harry, non lo aveva mai fatto e non lo avrebbe fatto, ma c’era qualcosa, nel suo comportamento, che lei non riusciva proprio a capire. Sapeva soltanto che “odiarlo” era l’unico modo per farle passare la cotta che aveva per lui. Sapeva che non avrebbe, mai, potuto avere una possibilità con lui e per questo si limitava a dire- Non lo sopporto- o –Lo odio!-.
Sapeva di sbagliare, eccome se lo sapeva, ma era più forte di lei.


Quando si accorse che la sua migliore amica aveva staccato, scosse la testa e si andò a preparare, di certo non si sarebbe fatta scappare un’occasione del genere, ma sapeva che quel giorno Destiny doveva stare col padre, così decise di fare un giro e magari, quando la sua amica le avrebbe chiesto di uscire, lei avrebbe accettato.
Prima di uscire si guardò allo specchio. Ma quello che vide non le piacque molto, nonostante Destiny le dicesse di essere una bellissima ragazza, lei era molto insicura e non amava molto il suo aspetto. Certo di ragazzi ne aveva avuti e tutti le dicevano che era bellissima, ma lei non riusciva a credere quelle parole; nessun ragazzo era mai riuscito a farla sentire bella, speciale.
Aveva dei lunghi capelli biondi, due occhioni azzurri e un carattere molto aperto, ma sapeva essere una ragazza molto tosta alle volte e le piaceva questo suo lato, perché mandava via le persone false.

Anche Destiny aveva molti ragazzi che le facevano il filo o le chiedevano di uscire, ma lei rispondeva sempre di no. Aveva sempre avuto questo rapporto diffidente con i maschi, tranne ovviamente che con suo padre. Lui era l’unico uomo di cui si fidava e sperava sempre che fosse l’ultimo. Ma quando si affezionava a qualcuno, allora diventava la vera Destiny.
Certo qualche volta le era capitato di accettare l’invito di qualche ragazzo e con qualcuno era stata, anche, fidanzata, ma niente di speciale, niente che le avesse fatto battere il cuore o le avesse fatto venire le famose farfalle allo stomaco. Ma lei non credeva a queste cose, lei non credeva nell’amore, non credeva nel principe azzurro che viene a salvarti con il cavallo bianco, non credeva nel “per sempre”. E Mary lo sapeva bene, ma, al contrario suo, credeva nell’amore, quello vero, credeva nel colpo di fulmine, diciamo che era sempre stata più ottimista rispetto alla sua migliore amica e amava molto fantasticare.

E nonostante fossero molto diverse, riuscivano sempre ad andare d’accordo. Erano sempre insieme e riuscivano a capirsi con un solo sguardo, con un semplice gesto. Ed era, anche, grazie a lei se Destiny era riuscita a crescere, senza perdere la testa o senza fare qualche cavolata, di cui, poi, si sarebbe pentita.

Loro insieme erano un’unica cosa e la loro amicizia sarebbe durata per sempre!







Ehi, Look at me! :)

Eccomi, come potete vedere, sono qui! u.u
Allora, già 7 recensioni? Non me lo aspettavo proprio! :O
Ma ve l'ho mai detto che vi amo????
Vi ringrazio dal profondo del mio cuore! :D
Ok lo so che questo capitolo fa veramente SCHIFO, quindi vi chiedo di perdonarmi! *-*
Per il banner, che io amo, ringraziate
SpreadTheWay, lei è bravissima!
E passate dalla sua FF, è fantastica! u.u
Io vado, spero vi piaccia! :D
Mary :*







Lei è Mary :D Ovvero la fantastica Ashley Benson!

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