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Autore: Lotharien    11/03/2013    0 recensioni
Oggi in libreria, mentre mi aggiravo tra gli scaffali disperata per la differenza tra soldi nel mio portafoglio e quantità di libri che avrei voluto acquistare, mi è venuta in mente quest'idea.
Vi dico soltanto che è una storia vera, o meglio è come io sto affrontando questo disturbo tra alti e bassi. Perché so che se ne può uscire.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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« I tried to be perfect
But nothing was worth it
I don't believe it makes me real
I thought it'd be easy,
But no one believes me
I meant all the things I said... »

( Sum41 - Pieces )




Tentativo di convincimento numero 1.

Torno a scrivere dopo tanto tempo, così tanto tempo che mi ricordavo a stento la password di EFP (non è vero, spesso e  volentieri entravo per leggere gli aggiormanenti delle storie che seguo. A tal proposito vorrei fare un annuncio: BERTY TORNA A SCRIVERE).

Sì, la mia capacità di incasinare i discorsi è notevolmente aumentata negli ultimi tempi. Sarà che io sono un casino ambulante.
Torniamo a noi.
Sono mancata per così tanto tempo che siete autorizzati a lanciarmi dei pomodori. Ed a me i pomodori neanche piacciono.
Anzi, facciamo così: tiratemi delle zigulì e tentate di far centro nella mia bocca aperta, che quelle sono la mia nuova droga.
Seriamente ragazzi, creano dipendenza quelle pastigliette. *guarda con astio la scatoletta vuota a metà sulla scrivania* NON CEDERO'.

Ok, mi sono persa di nuovo. Ricominciamo (chi è che lo diceva? Albano?)
(Seriamente, devo smetterla di divagare tra le parent... lo sto facendo di nuovo.)

Comunque. Oggi è successa una cosa strana. Per caso ho incontrato il mio ex per la prima volta da quando ci siamo lasciati e porcapalettaforsemipiaceancorauccidetemiadesso.
Ok, scandisco bene le parole. (Avete notato che ultimamente scrivo spesso 'ok'?)
Porca-Paletta-Forse-Mi-Piace-Ancora-Uccidetemi-Adesso.
Anf anf, l'ho scritto. Ammetterlo è il primo passo verso la soluzione del problema, no?
Innanzitutto, non posso assolutamente permettermelo. L'ho lasciato io - lo ricordo che non fa mai male - e non sarebbe giusto tornare indietro, soprattutto perché lui ora sta con un'altra. Infatti non sono neanche del tutto convinta che mi piaccia ancora, magari è soltanto un ridicolo senso di possesso che non avrebbe alcuna ragione di esistere e che mi farebbe sentire ancora peggio.

Bene, chiudiamo qui la questione sentimentale e stendiamoci su un velo pietoso che è meglio: oltremodo deprimente, lasciatevelo dire.
Il centro del discorso è un altro: sono di nuovo ai ferri corti con me stessa. Del tipo che dormo 4 ore a notte, alterno digiuni ad abbuffate (no, non sono bulimica, non vomito), quando sono all'università fumo come una turca e bevo caffè a fiumi.
Il guaio è che mi è ripresa la fissa per l'autodistruzione. Mi sono accorta di essere rimasta indietro rispetto al resto del mondo, rincorro in affanno i miei coetanei e mi sento una disadattata, un'outsider con la mia misantropia galoppante e la mia mezza fobia sociale.
Aggiungeteci che le persone della mia età si sposano (PAZZE), vanno a convivere o crescono bambini... Mi sento vecchia, estremamente vecchia ed arida dentro.
Ho paura, non di rimanere sola, ma di invecchiare. Ho già 23 anni, quasi un quarto di secolo...
Al liceo ripetevo spesso che mi sarei suicidata il giorno prima dei miei 25 anni ed ora ci sto pensando seriamente. Lo so che è assurdo scriverlo qui e magari qualcuno penserà che ho manie di protagonismo, ma non è così: non voglio essere salvata, non voglio che qualcuno mi scriva "la vita è bella e vale la pena di essere vissuta", perché sono cose che mi hanno ripetuto spesso e volentieri e non mi hanno mai fatto cambiare idea.
L'ho detto, ho paura di invecchiare. Guardo i miei genitori, i miei zii, i miei nonni, persino i miei cugini più grandi e mi chiedo come mi sentirò quando sarò come loro. Al pensiero che gli anni passati - la mia infanzia violenta, la mia adolescenza nera - non torneranno mai più, che il secondo appena trascorso è andato irrimediabilmente perduto mi gira la testa.

E poi parliamone, dovrei convivere con me stessa.
Io-non-mi-piaccio, l'ho scritto spesso tra queste pagine virtuali. Mi guardo allo specchio e rabbrividisco, mi vedo nuda dentro la vasca da bagno e mi sale la nausea, indosso un vestito e vorrei strapparmelo via, sento gli sguardi degli altri su di me e vorrei sotterrarmi in una buca profonda più o meno quanto la Fossa delle Marianne.
Vorrei cambiare, davvero, ma non ce la faccio. Anzi, questa è la scusa che usano tutti: io so di essere pigra, incostante, incoerente e non riesco ad applicarmi per molto tempo alla stessa attività. Mi piacerebbe  che il cambiamento fosse immediato, trovare una cura miracolosa ad ogni mio difetto che agisca già dalla prima applicazione...
   
 
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