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Autore: electronik_ink    11/03/2013    1 recensioni
Cosa succede quando qualcosa di così irrilevante, così semplice e lineare finisce per cambiarti la vita per sempre? Gary non se lo sarebbe mai aspettato. Non doveva affatto andare così.
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Gary Barlow, Mark Owen, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Lime, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Unexpected. 2

Erano passati un paio di giorni dalla festa e la vita procedeva come al solito. Gary si svegliò da solo come al solito, si vestì come al solito, e stava per incontrare i ragazzi a pranzo, come al solito.

Solo che non era normale. Lui non era normale..

Avrebbe mentito a se stesso se avesse detto che non aveva pensato a quel bacio più del dovuto, certo, era stato fatto apposta per divertirsi, ma ciò che si supponeva fosse del divertimento era diventato troppo divertente per lui. I jeans gli si sarebbero ristretti al solo pensiero, da solo a letto. Che significava tutto ciò?

Il fatto che vivesse da solo gli aveva dato molto tempo per riflettere, per pensare al passato. Solo che invece di passare gli ultimi giorni sentendo la mancanza di Amy come se gli fosse mancato un arto che non sapeva di aver nemmeno avuto, ponderò sulle ragioni per cui lei lo aveva lasciato per un altro uomo.

Non riusciva ad andare a letto con lei.

Per mesi la povera donna aveva cercato di approcciarsi a lui nell'intimità, ma per alcune ragioni sconosciute a Gary a quel tempo.. Semplicemente non riusciva a soddisfare le sue esigenze. Non sentiva la necessità di passare la notte con lei; tutta l'attrazione fisica tra loro era svanita nel nulla nel corso di pochi mesi. Non l'amore ovviamente, ma non c'era nessuna connessione fisica, niente in confronto a ciò che aveva provato con Mark in quei quindici secondi di pura felicità.

Ma la cosa peggiore era che dopo il bacio aveva seriamente aperto gli occhi. Aveva scoperto di essere più attratto dai giocatori di football in TV piuttosto che da quelle maledette cheerleaders! Era completamente assurdo, eppure non riusciva a staccare gli occhi da quelle gambe forti e virili e dalle loro braccia muscolose..

Mark era il suo primo pensiero ormai, e l'ultimo prima di andare a dormire. Non poteva farci nulla, quel bacio lo aveva lasciato confuso. Quel bacio meraviglioso. Era come.. Era come se tutto ora avesse senso e contemporaneamente non ne avesse affatto.

Era gay? O era solo un po' di confusione dovuta a quel periodo di solitudine nella sua vita?

"Gary Barlow è il suo nom,
Tale è l'ignobil uom,
Sarà pronto per gli spaghetti?
Apri questa porta, che aspetti?"

"Ciao, Jay", Gary fece un sorriso sarcastico quando aprì la porta. Jay incespicò, le spalle rannicchiate, beccato nell'atto di cantare attraverso la cassetta della posta.
"L'ho appena inventata, sappilo", il suo amico fece un sorrisetto soddisfatto, sistemando la sua elegante maglietta bianca.
"Non lo avrei mai detto", mormorò Gary scuotendo la testa mentre richiudeva la porta.

Cibo.. Sempre una parte importante della band. La maggior parte degli argomenti più importanti erano stati accompagnati da un buon vindaloo e da del pane di naan. Specialmente con Jay a bordo, una delicata miscela di spezie riusciva sempre a entusiasmarlo.

-

"Corde?"
"Se stiamo sui fili, certo!"
"Beh, non intendo rischiare di cadere tra la folla, va bene? Mi calpesterebbero!"
"Prima o dopo averti strappato la biancheria di dosso?"
"Beh, li lascerei divertirsi un po', certamente"

"Salve, ingordi bastardi!", esclamò Jay notando che Mark e Howard si erano già serviti dal buffet e sedette. Mark sollevò il suo bel viso e sorrise quando comparve Gary. Un sorriso che fece fare le capriole al suo stomaco.

Quel giorno doveva essere normale, ma sembrava.. Diverso. Positivamente diverso.
"Hai fatto qualcosa ai capelli?", chiese Gary sedendo di fronte. Mark lo guardò accigliato e volse gli occhi al cielo e Gary trovò che fosse adorabile.
"Ci ho.. passato un pettine?", chiese Mark mostrando i denti e lisciò i capelli.
"Si vede", sorrise senza rendersene conto.
"Haha, cosa?!", Howard ridacchiò confuso. Ma Gary era con la testa su una nuvola in cui c'erano solo lui e Mark.

Cavolo, se si vedeva. I capelli di Mark erano abbastanza lunghi da coprire uno dei suoi occhi azzurro-verdi. Non era mai sicuro del colore; avevano un aspetto sempre diverso sotto una certa luce. Oggi sembravano azzurri, grandi e bellissimi. Le sue labbra rosee rilucevano in modo particolare dove la sua talentuosa lingua le aveva appena accarezzate. Dio, voleva sentire ancora quella lingua, voleva ancora le farfalle nello stomaco, i fuochi d'artificio, la passione..

Dopo essersi perso in un labirinto di lussuria, Gary tornò alla realtà, realizzando che in qualche modo avrebbe dovuto staccare gli occhi da Mark. Il suo amico aveva già aggrottato la fronte notando lo sguardo desideroso dell'amico.

"Pane di naan!", esclamò Gary agguantando il piatto dalle mani del cameriere, ignorando il lamento scioccato del pover'uomo nella fretta. "Il pane di naan è buono!", morse nervosamente un pezzo troppo grande per la sua bocca e tossicchiò mentre Mark si copriva con il proprio tovagliolo.

"Cristo, Gary non avrà forse bevuto?", Howard chiese a Jason, il quale azzardò un'occhiata con la stessa aria confusa stampata in volto. Gary scivolò sulla sedia e piagnucolò. Stava facendo la figura dell'idiota!

"Allora, dobbiamo fissarci tutto il giorno come allocchi o programmiamo questo tour?", esclamò, versandosi un bicchiere d'acqua.

-

"E poi Gareth è caduto.."
"Ed è finito addosso a Lloyd, esatto! Hahahaha!", Mark sogghignò rumorosamente; i ragazzi potevano distintamente sentire le loro pance far male mentre ricordavano aneddoti dall'ultimo tour. Si erano divertiti parecchio, dovevano ritrovare di nuovo tutti quest'anno.

"No, il mio momento preferito è stato quando Jay ha beccato Laura mentre si stava cambiando, era da anni che non vedevo un gran sorriso su quella faccia!", intervenne Howard, mentre Mark quasi sputò la sua bevanda al ricordo. Arrossendo furiosamente Jay abbassò il tovagliolo e scosse la testa con vergogna, era stato un incidente!

"Nah, il mio preferito è quando a Mark gli si sono strappati i pantaloni e ha continuato a ballare senza rendersene conto!", Gary ridacchiò e Mark battè le mani sul tavolo ridendo talmente forte da tenere la bocca spalancata. Gli altri nel ristorante cominciarono ad osservarli infastiditi.

"Mio Dio, perchè sempre a me?!", chiese istericamente.

"Perchè il tuo didietro è troppo grosso!", rispose Gary, lanciando una pallina di carta del tovagliolo all'amico, che rispose prontamente con un calcio da sotto il tavolo.

"Meno del tuo, Barlow!" Che sfacciato!

Gary afferrò il piede di Mark non appena questi cercò di tirargli un altro calcio e gli sfilò la scarpa, solleticando poi la sensibile parte inferiore.

"No. No. Gary, no!", squittì Mark e si contorse sulla sedia mentre Howard e Jason ridevano di loro. Improvvisamente Gary sentì una mano sulla propria spalla e si fermò. Gli altri si zittirono immediatamente.

"Dobbiamo chiedere a lei e ai suoi amici di andarvene", disse il cameriere, sorprendendo tutti. Gary e Mark si scambiarono un'occhiata maligna, ma Jason non sembrava disposto a cedere così facilmente.

"Scusi, signore, ma non abbiamo finito di mangiare", protestò Jason mentre gli altri alzavano lo sguardo offesi e immusoniti.

"Siete troppo rumorosi!", rispose il cameriere bruscamente indicando la porta. Oops! Ancora ghignando Mark esplose in un sonora risata e afferrò il cappotto. Normalmente, avrebbero cercato di risolvere, ma non volevano fare una scenata che sarebbe finita in prima pagina il giorno dopo. Gary sogghignò mentre ingurgitava velocemente un'abbondante cucchiaiata di curry e i quattro abbandonarono il ristorante a testa bassa.

"Che guastafeste", borbottò Jason con le braccia incrociate al petto andando verso la propria macchina, "Spero che nessuno gli lasci la mancia!".

"Ho lasciato qualcosa nei loro bagni, se ti consola", Howard sorrise con un bagliore sinistro.

"Oh, per carità di Dio, che schifo!", Gary trasalì all'immagine. Howard non perdeva mai, nemmeno contro un cameriere che aveva tutte le ragioni per sbatterli fuori.

"Volete un passaggio a casa?", chiese Jay rigirandosi le chiavi della macchina tra le dita. La giornata era abbastanza bella, un po' fredda ma gradevole. Mark inspirò l'aria fresca e scosse la testa.

"Nah, sai, penso andrò a piedi", sorrise Mark con le mani in tasca. Gary lo osservò sorridere dolcemente tra sè. Benedetto uomo; non voleva mai dare noie a nessuno. Magari avrebbe gradito un po' di compagnia.

"Anch'io", sbottò Gary sorridendo. Howard fece spallucce e salì in macchina mentre Jay salutava.

"A piedi fino a casa?", Mark strizzò gli occhi da sotto il ciuffo, "Gary, vivi praticamente nel lato opposto di Londra!".

Ah, giusto ragionamento. Ma era colpa sua se voleva trascorrere del tempo con il suo migliore amico?

Il suo insaziabilmente splendido amico?

"Nessun problema, prenderò un taxi da casa tua.. Sarah non è in casa, vero?"

Mark gettò la testa indietro e rise al commento. Per ragioni sconosciute a entrambi, Gary non le piaceva. Affatto. Andava perfettamente d'accordo con gli altri quattro, ma quando Mark le chiedeva il perchè di tutto ciò lei semplicemente volgeva gli occhi al cielo e diceva 'sai perchè'.

Non si era mai reso conto del perchè fino a quel momento.

"Non le piaccio per via del nostro modo di stare insieme, vero?", Gary chiese con gli occhi fissi per terra. Mark sogghignò facendo spallucce come previsto e si passò le dita tra i capelli.

"Cosa, il flirt tra uomini?"

"Già", sospirò Gary con un sorriso. Oh, non si era reso conto di quanto amasse quel flirtare fino a quel momento. Mark rise di nuovo e fece un cenno di assenso.

"Sì, probabile.. E' quasi morta quando mi ha visto palparti le chiappe l'anno scorso sul DVD"

Gary quasi inciampò sui propri passi quando il ricordo lo assalì. La maniera in cui le mani di Mark avevano sfiorato le sue natiche lo faceva rabbrividire ogni volta. Adesso aveva senso.

"Pensa a come avrebbe reagito se ci avesse visti mentre ci baciavamo la settimana scorsa!"

Mark aveva parlato con nonchalance a riguardo, eppure Gary non riusciva a toglierselo dalla testa. Oh, non era giusto!

"Um.. Già.."

"Glielo ripeto sempre, non è che scopiamo o roba del genere!"

Gary roteò gli occhi e digrignò i denti quando le immagini di loro intenti a scopare invasero la sua mente. Le mani di Mark su di lui, i suoi gemiti soffocati e i fuochi d'artificio. Non lo disgustavano, non lo infastidivano, e significava solo una cosa. Oh Cristo, era gay.

Era gay!



Habemus capitulum! (?)
Salve salvino a tutti quanti, o tutte quante, come desiderate. Non ho molto da dire se non che se non fosse per Vittoria, a cui dedico con tutto il cuore questo capitolo tradotto, questa sezione avrebbe le balle di fieno, gli spaventapasseri scossi dal vento e i crani dei bufali. Brr. Inquietante, specie di notte, no?
Piccola nota al capitolo, la filastrocca che Jay canta a Gary dalla cassetta della posta ho dovuto modificarla per esigenze di rima. L'originale è:

"His name is Gary Barlo-ow
He's a lazy so-and-so
He should be ready for a curry
So open that bloody door and hurry!".

Alla prossima, peace and love, mangiate la verdura e allacciate le cinture di sicurezza, vi amo.

  
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