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Autore: Kattiva    01/10/2007    2 recensioni
“Quando la luna nera cadrà nel lago, quando i quattro troni dei fondatori verranno riempiti molte cose cambieranno. Molte altre invece, semplicemente smetteranno di esistere…” Una nuova missione da compiere, fondamentale per sconfiggere Voldemort... Resuscitare i quattro Fondatori! Non si tiene conto del sesto libro, tranne che per l'esistenza degli Horcrux di Voldemort... fanfiction a quattro mani scritta da me e Tigre94!!!
Genere: Azione, Avventura, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus, Silente, Harry, Potter, Il, trio, protagonista, Serpeverde
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aaah, eccomi qui ad appestare la vostra esistenza ancora una volta, ma non da sola. Metà del merito di questa ff va a Tigre94, che me la corregge grammaticalmente, mette la parole che ci stanno meglio e mi da delle idee, quindi grazie Giulia, che mi fai da angelo custode. Un po’ dannato come angelo, ma va bene! Ti vi bi!

 

Quando la luna nera cadrà nel lago, quando i quattro troni dei fondatori verranno riempiti molte cose cambieranno. Molte altre invece, semplicemente smetteranno di esistere…”

Era questa la scritta che dal primo settembre troneggiava nel grigio cielo sopra Hogwarts.
“Cosa vuol dire, Albus?”
Chiese la McGranit con una nota di agitazione nella voce. Il preside, dall’ altra parte della scrivania in mogano, si limitò a sorriderle.
“Esattamente quello che c’ è scritto, Minerva”.
Anche se non lo dava a vedere, Minerva McGranit odiava quel comportamento da parte di Silente. Le sembrava che lo facesse apposta, che ci godesse a vederla in difficoltà.
La vice preside aveva già convocato quattro riunioni e non le andava di disturbare ulteriormente il corpo insegnanti, già troppo sotto pressione per l’ imminente inizio delle lezioni.
Questa faccenda però andava risolta, e se il preside si rifiutava di farlo, qualcuno doveva intervenire.
Ma chi?
“Ti prego Albus, dammi un indizio”
“Vedi Minerva, ne io ne tu abbiamo il potere di risolvere la situazione. Starti a spiegare cose per le quali non saresti d’ accordo non aiuterebbe, o sbaglio?”
Sorpresa per la reazione del preside, la McGranit abbassò un poco la testa. Cosa c’ era di tanto segreto? O di tanto pericoloso da farle arrabbiare?
“riguarda la Guerra?”
“temo proprio di si”

La mattina dopo, la famiglia Weasley (più Harry e Hermione, che ormai erano diventati di casa), attraversò la soglia del binario nove e tre quarti.
“Harry, che facciamo se non se ne va?”
“se ne deve andare”
Il piano architettato dal bambino che è sopravvissuto durante l’ estate era semplice: fingere di prendere il treno e poi partire alla ricerca degli Horcrux. Purtroppo però, Harry non aveva calcolato il fattore ‘ signora Weasley ‘.
“Harry, si è messa a chiacchierare con una sua amica! Hai idea di quanto ci vorrà???”
Disse tra lo spaventato e l’ annoiato Hermione, che si stava nascondendo dietro Ron alla vista di Calì Patil.
“ha ragione Hermione, mia madre è capace di passare tutta la mattina a parlare!”
“non siate pessimisti!”
Li incalzava il moro, non riuscendo a convincere neanche se stesso.
“IN CARROZZAAA”
Gracchiava una voce all’ altoparlante. I tre si scambiarono occhiate terrorizzate all’ avviso. Non dovevano assolutamente prendere quel treno, per nessuna ragione. Ma un altro errore nel piano di Potter era il fattore ‘Ginny Weasley’.
“HERMIONE! HARRY! RON! Vi muovete?”
Hermione e Ron lanciarono un occhiata sconsolata al treno, sbottando a bassa voce
“Siamo fregati”.
Il moro scosse la testa, prese il suo bagaglio più la gabbia di Edvige e salì sul treno. Gli altri due non poterono fare che imitarlo.
Si chiusero in uno scompartimento da soli, suscitando l’ ira funesta di Ginny che pretendeva di entrare, ma che si rassegnò dopo sole cinque ore di viaggio.
“Che si fa, Harry?”
“Domani mattina andiamo da Silente. Non possiamo rimanere, dobbiamo…”
“...trovare gli Horcrux”
Finì Ron. Una strana morsa attanagliò lo stomaco del moro.
“Non siete obbligati a venire con me”
“Non essere sciocco Harry, noi verremo, lo sai”
Disse risoluta Hermione. Harry non potè fare a meno di notare che lei e Ron si scambiarono uno sguardo compiaciuto. La cosa andava avanti da giorni e a Harry non piaceva; lo facevano sentire escluso. Ovviamente negavano anche di fronte all’ evidenza, ma ciò non cambiava le cose. Il viaggio trascorse tranquillo, almeno dopo che Ginny ebbe rinunciato a entrare nello scompartimento del terzetto.

“… e quindi, buon appetito!”
Era appena finito l’ estenuante discorso di Silente, lo stesso che propinava ogni anno prima del banchetto, quando uno strano rumore fece alzare lo sguardo dai loro piatti a tutti. Un semplice tuono, ma bastò per far fissare a tutti il soffitto, dove l’ enorme scritta era impressa nelle nuvole, indelebile. Un mormorio si sollevò in tutta la sala grande, tranne forse al tavolo dei professori, che cominciarono a sbuffare, sotto lo sguardo divertito di Silente, mago particolarmente abile nel far scoppiare furiosi temporali con tanto di tuoni e lampi…

 

Bene, che ne pensate? Lasciate un commentuccio di incoraggiamento. Conoscete il detto “un commento al giorno leva il medico di torno”? beh, perlomeno adesso lo conoscete ^-^

  
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