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Autore: Queen Scarlet    15/03/2013    4 recensioni
Ciao a tutti! :) mi sembra giusto, prima di dirvi un po' la sua trama, parlarvi un po' della storia di questa fanfiction... questa storia è nata per scommessa, la mia Best mi ha sfidato a scrivere una long su Harry Potter, la nostra più grande passione comune. io già da un po' ero dell'idea di volerne scrivere una, e questa scommessa è stata la causa scatenante... più avanti forse, vi dirò di cos parlava la scommessa, ma devo assolutamente ringraziare Elisha Gold, se ho iniziato a scrivere è anche merito tuo! :) bene, ora passiamo alla storia: come già chi mi conosce saprà, adoro le Dramione, e questa storia sarà, appunto, una Dramione :) tutto nasce da un sogno e uno scherzo e Draco e Hermione si avvicinano... il resto è storia... la Dramione non sarà l'unico pairing della storia, ma ci sarà anche Blainny (Blaise/Ginny) Dranny (Draco/Ginny) e Harnny (Harry/Ginny), non so ancora che pero avranno all'interno della storia, solo il tempo potrà dirlo :) che dirvi ancora? bè... leggete e scoprirete! Grazie per aver letto l'introduzione fino qua, lo so che parlo troppo... :P spero che abbiate anche voglia di lasciare un breve commentino a fine capitolo...
Queen
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Theodore Nott, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Capitolo Cinque
 
Hermione avvinghiata a Draco, ormai aveva perso ogni pudore, anche se quel rossore che le imporporava le guance non era sparito.
 
Ginny abbandonata tra le braccia di un Blaise più felice che mai, sembrava essere, invece, estremamente a proprio agio.
 
Draco guardò Blaise che gli lanciò un sorriso a 32 denti prima di tornare a contemplare la rossa stretta nel suo abbraccio.
 
Anche Draco era, o almeno sembrava, felice.
 
Hermione, ormai presa dall’euforia, mise un braccio attorno alla vita del ragazzo, tirandolo ancora di più a sé.
 
Potevano sentire ogni curva del corpo dell’altro, proprio tutte.
 
Malfoy aveva uno sguardo stupito e soddisfatto.
 
-          Di cosa ti stupisci Draco? Sono donna anche io –
 
-          Non mi dire… però nascondi bene la tua parte femminile –
 
La riccia lo fulminò con lo sguardo
 
-          E poi non sono stupito, direi piuttosto… soddisfatto – concluse con un sorriso pieno di malizia
 
Hermione sorrise di rimando.
 
Stava per parlare quando due labbra si appoggiarono delicate sulle sue.
 
Non fece nemmeno in tempo a realizzare cosa le stesse facendo quel dannato angelo biondo per farla stare così bene, che lui le stava già leccando il contorno delle labbra e senza nemmeno essersene accorta, lei le aveva istintivamente dischiuse, lasciando libero accesso alla lingua di quel dio che la stava baciando.
 
Esplorava ogni centimetro della sua bocca, e cosa più assurda, lei stava rispondendo con passione al bacio, senza pensarci.
 
Chiuse gli occhi, perdendo momentaneamente la lucidità mentale e il controllo di sé stessa e dei suoi movimenti.
 
Iniziò a muovere il bacino contro quello di Draco, che non esitò ad assecondarla.
 
Le loro gambe intrecciate, sfregavano appositamente contro le rispettivamente intimità.
 
Mentre loro due erano immersi in questa danza afrodisiaca, erotica, eccitante, Ginny e Blaise gli applaudirono ironicamente teatrali.
 
Dopo essersi guardati ancora una volta, la bella Serpe e la piccola di casa Weasley, si persero l’uno negli occhi dell’altra e dopo un lunghissimo istante in cui nemmeno respirarono, si avvicinarono e, lentamente, si baciarono, un bacio dolce, desiderato, dapprima casto e poi approfondito sempre di più.
 
Malfoy e Zabini, però, da vere serpi quali erano,cercarono di spingerle verso il letto.
 
~ Ginny, no! Ti prego, fermali ~
 
~ Herm, calmati ~
 
-          Ragazzi, non esageriamo… in fondo noi eravamo venute qua solo per farvi uno scherzo, era solo una pura vendetta. Siamo già uscite fin troppo dalle nostre intenzioni –
 
-          Che ore sono? – chiese Hermione staccandosi di malavoglia da Draco
 
-          Quasi le cinque e mezza, perché? non vorrete mica andarvene via sul più bello! – rispose Blaise con voce strascicata prima di riprendere a baciare Ginny.
 
-          Oh sì che vogliamo! – esclamò Hermione preoccupata, iniziando ad andare a staccare l’amica dal moro, ma il biondo la bloccò
 
-          Dove credi di andare, piccola Mezzosangue? –
 
-          Nella mia st… - non riuscì a finire la frase, bloccata da un impetuoso bacio da cui, di nuovo, fu ammaliata.
 
Di nuovo persero la cognizione del tempo.
 
Ormai la luce entrava dalla finestra, per quanto le acque scure del Lago Nero permettessero.
 
Tra poco sarebbero iniziate le lezioni, dovevano tornare nel loro dormitorio, o avrebbero destato dei sospetti.
 
-          Ginny, è quasi ora di lezione. Dobbiamo davvero andare ora – Hermione sembrava quasi… dispiaciuta?
 
-          Hai ragione – ammise la rossa
 
Fecero velocemente riapparire i vestiti e si rivestirono insieme alle Serpi.
 
Un bacio veloce e si salutarono.
 
Malfoy e Zabini si guardarono soddisfatti del loro lavoro e iniziarono a prepararsi per andare a lezione di Pozioni con i Grifondoro, quella mattina le avrebbero fatte impazzire.
 
Intanto le due Grifoncine si stavano dirigendo verso la loro Sala comune, rimanendo sulla loro nuvoletta di perfezione, fregandosene altamente se le persone le potevano vedere nella Sala di ritrovo dei Serpeverde, con un sorriso ebete stampato in faccia, gli occhi vacui e annebbiati e lo sguardo perso.
 
Andarono a sbattere contro un Tassorosso del terzo anno e un povero, mingherlino primino Corvonero senza nemmeno farci caso, né tantomeno scusarsi.
 
Camminavano tranquille, ancora pensavano a quella notte, ideata per farla pagare alle Seri, ma finita tra le loro braccia.
 
Al caldo delle loro braccia, dei loro petti nudi, delle loro labbra perfette.
 
Quasi senza accorgersene erano arrivate alla loro destinazione.
 
Sussurrarono la parola d’ordine ed entrarono, cercando di non farsi vedere troppo, soprattutto da Harry e Ron.
 
Arrivarono al dormitorio, si infilarono rapidamente la divisa e andarono a darsi una rinfrescata per cercare di far scomparire una notte in bianco dalle loro occhiaie.
 
Nemmeno la Magia era capace di tali miracoli, infatti ebbero poco successo.
 
Dopo di che, scesero, con tutte le mattine, ad aspettare Harry e Ron in Sala Comune. Per una volta però, erano loro ad essere in ritardo, i loro due amici erano già là ad aspettarle, impazienti di andare a fare colazione.
 
-          Ragazze, prima di andare… il mio Mantello? –
 
Hermione e Ginny si guardarono preoccupate.
 
-          Ehm… dopo te lo diamo. Lo abbiamo lasciato su in stanza – improvvisò Ginny
 
-          Ah ok. Allora andiamo a mangiare, muoio di fame! – esclamò felice il bambino sopravvissuto
 
La colazione proseguì come sempre, ma, di nuovo, del trio non di presentarono né Malfoy né Zabini.
 
Nott, al solito, era seduto accanto a Daphne, la sua ragazza.
 
 Le due Grifone fecero finta di nulla.
 
Quando anche Harry e Ron ebbero finito di mangiare, si alzarono e di nuovo Harry
 
-          Ragazze, andate a prendere il Mantello, devo andare da Hagrid prima delle lezioni. Sapete com’è anche se non abbiamo lezione la prima, non posso far perdere altri punti alla casa perché arrivo in ritardo di tre millesimi di secondo alla lezione di Piton –
 
-          Sì, andiamo subito a prendertelo – svoltarono a sinistra, con l’intento di tornare nei sotterranei
 
-          Ragazze, la nostra sala comune è di qua, ricordate? –
 
-          Oh, sì, certo! – cercarono di fare le indifferenti
 
~ Ginny, che si fa ora? ~
 
~ non ne ho idea, sei tu il genio qua ~
 
~ tu ci hai messo in questo pasticcio e tu ce ne tiri fuori! ~
 
~ io ho qualcosa, ma è folle ~
 
~ non importa, va bene tutto, spara! ~ intanto, continuando a camminare lentamente erano rimaste decisamente indietro rispetto a Harry e Ron, e Ginny aveva colto l’occasione al volo  per non farsi scoprire, trascinando l’amica a forza in un corridoio laterale per cercare di andare a recuperare il Mantello di Harry.
 
-          Allora Herm… visto che non sappiamo la parola d’ordine per entrare nella loro sala comune, l’unica è cercare di nasconderci da Harry e Ron fino all’inizio della lezione, ci apposteremo poi fuori dalla porta dell’aula di Pozioni, nascoste in qualche modo, fino all’arrivo di quei due, dopo di che andiamo a prenderlo con loro, torniamo indietro, lo portiamo  nella sua stanza, lui non ci chiederà più nulla e tutto andrà a posto –
 
-          Ma, ma Ginny! Salteremo la lezione! – la riccia era sconvolta
 
-          Diremo che non siamo state bene e che siamo andate in infermeria – spiegò la rossa come se niente fosse
 
-          Cosa non farei per l’amicizia di Harry – era il suo modo per acconsentire
 
-          Bene, nel mentre che aspettiamo che la lezione inizi, potremo andare nella Stanza delle Necessità – propose Ginny
 
-          Sì, si può fare. Giusto per nasconderci da Harry –
 
Si avviarono verso la Stanza delle Necessità, con passo spedito e attraverso corridoi laterali, onde evitare di incontrare qualcuno di indesiderato.
 
Una volta arrivate, fecero il solito rito: passarono tre volte davanti alla “porta” e questa comparve.
 
Entrarono e, come al solito, tutto era come avevano desiderato, un letto comodo e largo per Ginny, una poltrona da lettura e dei libri per Hermione.
 
Rimasero lì per un bel po’, dato che alla prima ora non avevano lezioni quel giorno, durante il quale entrambe si addormentarono.
 
La stanza aveva già pensato a questa evenienza, dotandosi di un’ orologio a pendolo con il suono proprio dieci minuti prima della lezione.
 
L’orologio trillò puntale, svegliando Hermione , appena in tempo per la lezione.
 
La riccia buttò Ginny, letteralmente, giù dal letto, e si fiondarono alla velocità della luce giù per otto rampe di scale, riuscendo perfino a non sbagliare direzione a causa delle scale mobili.
 
Sempre attraversando piccoli passaggi laterali arrivarono davanti all’aula in tempo per veder entrare i loro due compagni di casa, Harry un po’ arrabbiato, stava lamentandosi con l’amico per non essere potuto andare da Hagrid.
 
Per l’arrivo delle due Serpi dovettero aspettare ancora un po’.
 
Quando finalmente arrivarono, con il solito Nott, furono tirati bruscamente per un braccio verso le ragazze, le quali si ritrovarono schiacciate contro il muro, nell’ombra, dai corpi caldi e perfetti di Draco e Blaise.
 
Nott lanciò loro un’occhiata, annuendo impercettibilmente, e proseguì per la sua strada facendo finta di nulla.
 
-          Oh, hai visto Drake chi ci ha cercato? – disse, ironicamente Blaise sottovoce con un tono tagliente
 
-          Non l’avrei mai detto Bla – risero
 
-          Smettetela si scher… - provò a dire Ginny, bloccata da un bacio per l’ennesima volta
 
-          Scherzare – concluse Hermione – siamo qua solo perché abbiamo dimentica… - anche lei fu gentilmente interrotta da due labbra irruente.
 
Dopo qualche istante, si staccarono e la rossa riprese
 
-          Abbiamo lasciato da voi… -
 
-          Il Mantello dell’Invisibilità dello Sfregiato – Blaise concluse per lei
 
-          Esatto. E lo rivuole indietro –
 
-          Se lo sapevate già, non potevate portarvelo dietro, con ci risparmiavamo un viaggio fino alla vostra stanza? –
 
-          No. Così abbiamo la scusa per portarvi ancora in camera con noi – disse malizioso il biondo
 
-          Bè, bella scusa. Bastava chiedercelo no? –
 
-          No! Così è più divertente – disse Blaise prendendo Ginny per mano e portandola verso la sala  comune.
Anche Hermione e Draco li seguirono.
 
-          Purosangue – sussurrò Draco
La porta si aprì ed entrarono.
 
La stanza metteva inquietudine senza persone sedute sui divanetti, faceva quasi paura.
 
Salirono alla loro stanza e presero il Mantello
 
-          Dai, ora andiamo, siamo ancora in tempo per la lezione – disse velocemente Hermione, facendo per uscire
 
-          Dai Granger! Dirai che sei stata male per oggi –
 
-          No, no e no! E se ci vedono? –
 
-          Primo, con tutte le volte che lo abbiamo fatto io e Drake non ci hanno mai beccati e secondo, tanto anche se provi a scappare non ti lasciamo andare via
 
-          Dai Herm! È solo un giorno, non ci scoprirà nessuno –
 
Hermione era perplessa e insicura, ma Malfoy la convinse con un bacio impetuoso, a cui si abbandonò come al solito e cedette.
 
-          Credo che per un giorno nessuno sentirà la mia mancanza, no? – ammise sorridendo
 
-          Brava la mia piccola Mezzosangue – improvvisamente quel soprannome non sembrava più malvagio, lo diceva con un tono meno aspro, più… dolce?
 
-          Bè, ma già che ci siamo non possiamo andare su a portare il mantello nella stanza di Harry, almeno poi non si arrabbia, e poi dobbiamo anche inventarci una scusa per la nostra sparizione improvvisa di prima –
 
-          Va bene, noi andiamo al vostro dormitorio – iniziò Draco parlando di sé e Hermione – e voi intanto pensate a una scusa – riferendosi a Blaise e Ginny.
 
Detto ciò aprì la porta e fece segno a Hermione di uscire prima di lui.
 
Hermione guardò Ginny che annuì sorridendo e prima di uscire, passando davanti a Draco, gli lanciò uno sguardo di sfida e lui le sorrise di rimando prima di seguirla con il suo solito passo angelico.
 
Si chiuse la porta alle spalle e sussurrò:
 
-          Colloportus –
 
Hermione lo guardò interrogativa
 
-          Credimi, mi ringrazieranno, e poi se è necessario, Blaise sa come uscire –
 
-          Se lo dici tu… - disse Hermione scettica
 
-          Dai, ora andiamo –
 
Arrivarono davanti al quadro della Signora Grassa.
 
-          Bene, siamo arrivati, la parola? –
 
-          Mimbulus Mimbletonia – disse Hermione
 
-          Una parola più complicata no? – scherzò Draco
 
-          Oh! signorina Granger!come mai non siamo a lezione? E questo nuovo amico? Il signor Malfoy? Non dia troppa confidenza ai Serpeverde –  commentò la Signora Grassa, preoccupata
 
-          Hermione non le diede retta ed entrò, seguita dal biondo
 
-          Quanta luce c’è qua! –
 
-          Già, sicuramente più che nella vostra Sala sommersa –
 
-          Poco ma sicuro –
 
-          Vado a portare il Mantello su da Harry. Non fare danni. – si raccomandò
 
-          Sì, sì. Vai tranquilla – le assicurò
 
Hermione non era nemmeno ancora in cima alle scale che sentì un tonfo e un’imprecazione.
 
Decise di non farci caso, continuando per la sua strada.
 
Posò il mantello in fondo al baule di Harry e scese di nuovo nella sala comune.
 
-          Malfoy… cosa hai combinato? – chiese la ragazza in tono severo
 
-          Nulla… - disse lui con un sorriso finto
 
-          No, certo che no! – Hermione gli lanciò un’occhiataccia
 
-          Si… - ammise
 
-          Incantesimo protettore, amore mio – disse lei schernendolo
 
Lui la guardò con gli occhi da cucciolo e lei fu obbligata a dire:
 
-          e va bene, vieni – lo prese per mano e salirono insieme
 
 
 
Angolo dell’autrice
Scusate ma oggi sono veramente di fretta, non ho molto tempo perché sono in partenza per Marsa Alam! Egittooooo!!! Chiedete per qualsiasi dubbio, ma sappiate che le risposte arriveranno in ritardo poiché sarò senza internet una settimana…  chiarirò alcune cose che non quadrano di questo capitolo nel prossimo :) a presto!!! :)
Kiss Kiss Queen
   
 
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