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Autore: stay here    16/03/2013    13 recensioni
Una ragazza con un passato doloroso che non riesce a lasciarsi alle spalle, Amanda Time.
Un ragazzo che entrerà nella sua vita, per proteggerla - almeno così si pensa - Louis Tomlinson.
Cosa succede quando due mondi totalmente ed inequivocabilmente differenti si scontrano? 
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi manchi papà
‘Driiin!’la sveglia. La spengo immediatamente poco prima di iniziare a fare dei propositi sulla giornata che è appena cominciata. Inizio a parlare a un’entità superiore “Chiunque tu sia, per favore,  fammi trascorrere una bella giornata”.
Mi sciacquo con una bella doccia fredda per risvegliarmi per bene. Il getto d’acqua provoca in me i ricordi di ieri, un giorno che doveva essere come altri. Guardo fissa un punto indefinito davanti a me. Tomlinson. Io. Un ‘improbabile coppia direi. Lui è così stronzo e schifosamente figo e io.. Beh io sono una come tante, una di quelle che nessuno vorrebbe avere come ragazza per la mia troppa responsabilità e maturità.
 Chiudo l’acqua. Esco dal box doccia e prendo l’accappatoio blu che mi trovo dinnanzi. Mentre me lo metto con delicatezza, seguo con l’indice, smaltato di blu, la lettera ricamata sul tessuto spugnoso : B.
Mi sembra che sia successo esattamente ieri. Scuoto la testa per far svanire quel ricordo che ancora adesso fa così male. Gli occhi iniziano a pizzicarmi e hanno un’immensa voglia di piangere. Ma non ha alcun senso. Oramai è un anno e mezzo che non c’è più. Devo farmene una ragione.
Billy Time, mio padre, è morto un anno e mezzo fa. La causa? Un fottuto infarto. Era tutto per me e oltre a essere il mio adorato papà, lui era il mio migliore amico; persino un mio alleato contro mia mamma, che quando aveva occasione, mi sgridava per il mio essere così bambina. Ricordo tutto di lui. Quando si metteva nel suo studio e ci rimaneva per ore tenendo la porta chiusa a chiave. Mi chiedevo che cosa ci stava a fare per così tanto tempo. Un giorno mi ci ero intrufolata e ho visto. Una sfilza di quadri stupendi mi apparve davanti ai miei occhi colmi di stupore. Raffiguravano oggetti e persone. Quando notai il mio ritratto, che per altro era il più grande, fui veramente felice. Avevo i capelli raccolti in due trecce e avevo in grembo una gattina dal pelo tigrato, Sally, il mio animale preferito. Adoravo quando mi faceva le fusa. Quel giorno indossavo un abitino viola che mi aveva regalato il giorno prima, avevo compiuto i miei otto anni e, mamma e papà, mi avevano portato a un luna park. Fu una giornata indimenticabile.
“Amanda!” sento mia mamma urlare a pieni polmoni. “Sì?”  mi sporgo con la testa dal bagno e noto mia mamma con un’espressione assai arrabbiata. “Ti rendi conto che sono le otto e quarantacinque e per le nove devi essere a scuola?” rimango per qualche secondo muta per metabolizzare ciò che mi ha detto. Inizio a sbuffare e a correre per la mia stanza cercando la biancheria intima e qualcosa da mettermi addosso. Poi mi fermo di colpo mentre mi metto la felpa rossa e la osservo guardarmi da un bel pezzo. Ma non ha un lavoro? “Ma’.. ma non devi andare a lavoro?” dico guardandole il completo da infermiera che indossa impeccabilmente. “Sì.. Ma ho dovuto avvisare che sarei venuta più tardi. Di solito ti alzi alle sei e mezza.. e non so per fare cosa. Così mi sono preoccupata e sono venuta di sopra a vedere cosa stavi facendo..” “Ah, capito.. Be’ adesso vai.. Ci manca solo che perdi il lavoro a causa mia!” Le rivolgo un dolce sorriso che ricambia. Mi saluta con un gesto veloce della mano, raccoglie la sua  borsa di pelle color marrone e si precipita al piano di sotto per poi andare con la nostra macchina a lavoro.  Sono pronta alle nove meno dieci constato guardando l’orologio della cucina. Mi concedo una mela da sgranocchiare e nel giro di pochi minuti l’ho divorata tutta. Il mio zaino rosso decorato con tutte quelle scritte è già posizionato sulle mie spalle. Prendo le chiavi chiudo la porta e le infilo nella tasca.
La stazione è lontana ma spero di non perdere la lezione di letteratura inglese. Corro. Tutto il percorso a correre, sono Sonic! Non so che legge fisica io abbia sfidato, ma sono in orario per prendere il treno. Entro nel primo vagone che trovo senza far caso a nessuno. Corrugo la fronte e mi ricordo che Sophie non c’è. Difficilmente lei sta a casa per un malanno. Avrà la febbre terribilmente alta. Mi guardo spaesata mentre sento un corpo muscoloso che mi avvolge. Sbatto le palpebre più volte. Ma non riesco a fare mente locale. Perlustro nel mio cervello per capire chi ci sia dietro di me. Stupida. Basta che mi giri e lo saprò. I miei occhi incontrano la sua maglia a righe (blu!) su uno sfondo bianco, poi salgono sempre più in alto fino a trovare due diamanti. E’ Tomlinson. Cerco di trattenere il sorriso che tenta di sfuggirmi, ma con scarsi risultati. Sento le sue mani toccarmi dolcemente la schiena. “Ciao piccola mia” mi sussurra nell’orecchio. Perché deve essere così dolce… Sarà per Dylan… Ma ho il presentimento che voglia portarmi a letto. Mi avvicino al suo orecchio “Ciao coglione” dico con voce soft. “Perché mi tratti così.. Adesso sono il tuo fidanzato e tu la mia ragazza. Non potresti comportarti come tale?” Faccio spallucce. Sto per allontanarmi in cerca di un comodo sedile, lui mi blocca e mi ritrovo tra le sue braccia. “Fammi scendere!” “Non ti uccido mica! Voglio solo che tu stia con me.” Mi guarda come un cane bastonato e mi appare decisamente dispiaciuto. Questa volta non opporrò forza. “Va bene, ma sia chiaro : io non vengo a letto con te” dico mentre un sorriso sbilenco gli appare sul volto. “E un bacio? Me lo darai prima o poi?” lo guardo divertita “Non lo so. Dipende da vari fattori” faccio la misteriosa. “Amanda credo che mi stia innamorando di te” dice tutto d’un fiato. Lo interrompo prima che possa dire altre cavolate. “Ti prego non dirmi cazzate. Sono stanca di voi ragazzi che usate frasi dolci per fare abboccare noi ingenue ragazze. Noi siamo convinte che esista il per sempre e un ‘noi’. Per voi è l’opposto. Esiste ‘una notte’ e un ‘noi non c’è mai stato’. Abbiamo entrami uno stile di vita differente, e apparteniamo a due categorie diverse. Tra noi non può nascere che una fragile amicizia.” Mi guarda stranito quasi con un non so ché di confusione. Si siede sul sedile e mi fa mettere sulle sue gambe. Mi abbraccia così forte. Mi sento protetta e vorrei che questo lungo abbraccio non finisca mai. Ho sempre letto storie e romanzi dove il bacio veniva dato quando i protagonisti erano sicuri di quello che volevano e quando il posto era adatto. Io sono indecisa e confusa, ma quello che so, è che ho una voglia impellente di baciarlo. Nei primi cinque minuti riesco appieno nell’impresa poi mi rivolgo verso di lui. Mi metto a cavalcioni su di lui e sto quasi per dare quel contatto labiale. Il suo dito affusolato blocca il mio istinto. Non voleva che io lo baciassi? Ha le idee molto confuse Louis! Lo guarda del tutto arrabbiata. “Perché?” riesco a proferire parola. Mi alza il mento per guardarmi nei mei occhi verdi. “Non voglio che tu sia obbligata” Perdo un battito. Con voce tremante mi faccio coraggio. “Non mi sentivo affatto obbligata. Avevo intenzione di baciarti sul serio”. Abbasso lo sguardo. Sono stata così stupida e impulsiva. Si alza in piedi di scatto e mi fa mettere vicino al distributore di  snack. “Hai fame?” dico sorridendo. “No-mi sorride accarezzandomi una guancia- volevo solo stare da solo con te. Ti eri accorta che ci stavano guardando tutti?” “Sinceramente no! Cosa pretendi scusa? Qualsiasi ragazza sarebbe gelosa di me. Tu sei Louis Tomlinson. Il più figo del mondo.” Mi accorgo di quello che ho detto mentre sorride beffardo. “Cioè… Volevo dire che…Insomma… Con ‘qualsiasi ragazza sarebbe gelosa di me’ intendevo che molte… Nel senso..” Mi mordicchio il labbro. Spero che lui non senta quanto stia battendo forte il mio cuore. I battiti sovrastano tutto. La paura di essere derisa da lui è grande. Faccio per andarmene perché questa situazione mi sta facendo impazzire. Mi blocca il polso e mi trascina a sé. “Mi fa piacere che io ti piaccia. Anche se solo un po’.” La sua voce roca e dolce mi culla. La fermata a cui dobbiamo scendere ci riscuote. Noto attorno a me un sacco di sguardi furtivi e maliziosi. Le porte si spalancano e usciamo con le mani intrecciate.
Mentre stiamo camminando l’uno accanto l’altra sento il suo calore che si diffonde a tutto il mio corpo per conto del contatto delle nostre mani. “Louis-la prima volta che lo chiamo per nome-per quanto tempo dovremo fingere?” domando. Mi piace essere la sua finta ragazza e non voglio che tutto questo finisca. “Per sempre?” risponde scherzoso. Sorrido assieme a lui e gli do un pugno sul braccio. Sarebbe bello che fosse per sempre.
                                                                                                ***
“Sophie!” la intercetto mentre entra nel bagno delle femmine. I capelli neri e gli occhi marroni con riflessi verdi, la pelle chiara, liscia e delicata. E’ perfetta. “Oh, Amanda. Stamani è successo una cosa orribile.” Oh. Mio. Dio. Ti prego non dirmi che uno ha cercato di torturala o forse l’ha seguita fino al nostro bagno e forse tra poco sbucherà da qualche parte?! Le faccio un cenno affinché prosegua. “Ero appena scesa dal treno ed ho visto una cosa nera e bianca e pelosa..” sulla mia fronte si vanno a formare delle rughe ”..e ho capito dopo poco che era un rottweiler. Sono corsa a gambe levate. Ho avuto una fifa! Credevo che mi avrebbe spolpata viva.” Sospira pesantemente e io le appoggio le mani sulle fragili spalle. “Peccato che non sia successo” mi guarda con gli occhi che le luccicano. Sophie è un tipo di ragazza ingenua che crede a tutto quello che le si dice. “Scherzavo tesoro.” La abbraccio forte. Cosicché inizia a dimenarsi come una matta per mancanza di ossigeno. “Ho capito che mi vuoi bene. Adesso puoi anche finirla.” Dice a stento. “Scusa” dico dispiaciuta. “Andiamo in classe che l’intervallo è suonato già da diversi minuti. Su!” “Ok.”  


ANGOLO AUTRICE
Buon pomeriggio a tutte.
Mi scuso per il ritardo, ma sono stata molto occupata in queste settimane.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Personalmente io non so che dire.
Amanda è turbata da tante cose. Louis è stronzo ma allo stesso tempo dolce.
Sophie è un caso perso xD. Crede a tutto poveraccia. Vabbè vi lascio.
Vi prego lasciatemi una recensione piccolina!
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