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Autore: ele_mr    17/03/2013    0 recensioni
Marta è una normale ragazza, con difficili esperienze alle spalle ma ormai serena, fan dei One Direction. Una strana coincidenza le permetterà di incontrarli, ma niente andrà come lei aveva sempre sognato.
Dal secondo capitolo :
"< Oddio. > sussurrai.
La voce era quasi del tutto scomparsa.
Stavo solo sognando. Era ovvio, non poteva essere diversamente. Pizzicai il braccio di quella ragazza insistentemente, ma niente, ero ancora lì. Saltellai, strizzai gli occhi, mi immaginai nella mia stanza, ma non succedette niente. Ritornai davanti allo specchio per la prova del nove, Perrie Edwards mi fissava con quei suoi occhi azzurri. Toccai il suo naso, la bocca, le gambe, che ora erano mie. Come era possibile? "
Quale sarà il prezzo da pagare? Marta cosa sceglierà di fare? E' solo immaginazione o realtà?
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2
LA FIDANZATA DI ZAYN MALIK!

 
 

Mi svegliai frastornata come se il giorno prima mi fossi sbronzata, ma ricordavo bene di aver bevuto poco. Scattai in piedi, quasi ritrovandomi col sedere a terra perché inciampai su qualcosa. Eppure non lasciavo mai niente in mezzo ai piedi! Mi sentivo come disorientata e il buio pesto certo non aiutava. Camminai piano fino all'interruttore, ma finii contro l'armadio. Cosa ci faceva l'armadio lì? Dovevo aver bevuto un sacco la sera prima, così tanto da non ricordarlo! Trovai finalmente il muro e a tastoni trovai l'interruttore. Un semplice "tic" che fece aumentare ancora di più il mio mal di testa.
< Ma dove sono? > 
Mi guardai intorno inorridita. Non ero nella mia camera, né in quella di nessuno che conoscevo. La stanza era spaziosa, il letto disfatto da tutti e due i lati, il copriletto era blu. C'era una grande scrivania piena di fogli e un lontano odore di tabacco. Alcune maglie da uomo erano su una sedia e delle scarpe bizzarre col tacco vicino al letto. Immaginavo di essere nella stanza di un ragazzo. Mi passai una mano tra i capelli e solo allora realizzai che erano biondi con le punte viola! Ubriaca? Dovevo essere completamente andata il giorno prima! E temevo di aver fatto sesso con uno sconosciuto dopo essermi tinta i capelli! Sperando di aver usato solo uno shampoo colorante, aprii velocemente l'armadio alla ricerca di uno specchio. 
< Oddio. > sussurrai.
La voce era quasi del tutto scomparsa. 
Stavo solo sognando. Era ovvio, non poteva essere diversamente. Pizzicai il braccio di quella ragazza insistentemente, ma niente, ero ancora lì. Saltellai, strizzai gli occhi, mi immaginai nella mia stanza, ma non succedette niente. Ritornai davanti allo specchio per la prova del nove, Perrie Edwards mi fissava con quei suoi occhi azzurri. Toccai il suo naso, la bocca, le gambe, che ora erano mie. Come era possibile? Cacciai un urlo, potente! Ah già ora ero una cantante.
< Perrie tutto bene? >
Quella voce. L’avrei riconosciuta tra mille dopo tutte le ore passate su youtube a sentirlo cantare o parlare nelle interviste.
< Perrie?! > insistette preoccupato.
La sua voce era lontana.
< Si, sono solo inciampata nelle scarpe. >
Lo sentii ridere e quasi mi sciolsi. Uscì dalla stanza, e lo intravidi nel balcone di un'altra stanza da letto spoglia. Era appoggiato con i gomiti alla ringhiera e mi dava le spalle. Indossava una maglia smanicata bianca larga e dei pantaloni di tutta grigi. Mi avvicinai lentamente convinta che appena mi fossi sporta per toccarlo, sarebbe svanito.
< Zayn? > sussurrai uscendo in balcone.
L'aria era fresca anche se c’era il sole ed era luglio.
< Si piccola? >
Si voltò sorridendomi. Di persona era ancora più bello, alto, magro ma con le spalle larghe. I capelli erano arruffati e naturali. Il viso assonnato e sexy. 
< Ciao. > riuscì solo a dire.
< Ciao. > rispose sorridendo ancora < non mi dai neanche un bacio? >  
Soffiò fuori il fumo della sigaretta che stringeva tra le dita e mi guardò curioso. Forse si era accorto che c’era qualcosa di strano in me, dovevo comportarmi normalmente, ma ignoravo come fosse Perrie caratterialmente! Raccogliendo tutte le forze, riuscì a non mettermi ad urlare, piangere o a saltargli addosso. Piuttosto ero emozionata ed incredula, ma cercavo di sembrare naturale e tranquilla. Mi avvicinai a Zayn tanto da far sfiorare i nostri corpi, salì sulle punte e gli lasciai un bacio sulla guancia. Mi guardò stranito, ma rilassato. Forse era un bacio troppo casto o troppo dolce.
< Tra poco devo andare alle prove, vado a farmi la doccia. >
Buttò il mozzicone e tornò dentro dopo avermi accarezzato la spalla.
Mi domandavo come e perchè tutto questo stesse succedendo, se ero veramente Perrie Edwards e per quanto tempo sarebbe durato. Temevo che Zayn avrebbe capito che non ero davvero la sua ragazza e che mi avrebbe presa per pazza se solo gli avessi raccontato la verità, anzi avrebbe preso Perrie per pazza! Inoltre il dubbio di dove lei potesse essere mi attanagliava, forse era nel mio corpo, sempre se non le era venuto un infarto nello svegliarsi da cantante famosa a studentessa con pochi soldi in tasca e senza più il suo Zayn. Tornai in camera e cercai un cellulare che trovai in una borsetta di paillettes che forse Perrie aveva usato la sera prima.
“Bambola bello spettacolo ieri sera, peccato che non abbiamo potuto ballare insieme.. quel bamboccio del tuo fidanzato sempre in mezzo deve stare, eh? Chiamami! Jack”
Ignorai completamente quello strano sms e composi il numero di Carla che conoscevo a memoria da secoli. Dopo diversi squilli rispose.
< Pronto? >
< Carla, sono io! >
< Io chi?? >
Se in quel momento le avessi detto Perrie Edwards, penso che sarebbe quasi morta e che con l’ultimo filo di voce, mi avrebbe pregato di passarle Zayn.
< Marta! >
< Marta chi scusa? >
< Marta Frenchi! >
< Chi?? >
Era uno scherzo? Forse era tutto uno scherzo per il mio compleanno?
< La tua compagna di banco e migliore amica da anni! >
< Lei si chiama Elisabetta Frenchi e non è lei di certo. >
< Elisabetta è viva?? > urlai.
< Certo, ma cosa sta dicendo? >
< E Marta? >
< Elisabetta non ne parla spesso, ma la sua gemella è morta alcuni anni fa! Ma si può sapere chi cavolo è lei? >
Riattaccai. Eli era viva. Io ero morta al posto suo in quell'incidente ed ora ero Perrie. La testa mi girava e ruotai su me stessa finché non sentì le gambe cedermi e l'aria diventare pesante. “Forse mi risveglierò a casa mia. O forse no. Ma se Elisabetta è viva, devo incontrarla.” Pensai. Poi più niente.
 

 

Ciao bella gente! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto anche se ancora non siamo entrati del tutto nella storia!
Qualcuno che sa come mettere le immagini o le gif me lo potrebbe spiegare? xD
Vi prego ancora una volta di lasciarmi qualche recensione, almeno so cosa pensate! Se non piace a nessuno, non continuo più!
Baci a tutte

  
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