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Autore: pandafordinner    18/03/2013    1 recensioni
"Un patto?" gli dico abbastanza incredula
"Fingi di essere la mia ragazza e io prometto che cercherò di essere più simpatico. Fallo per me Frankie" mi prega.
***********
"La cosa migliore che puoi fare è amare e lasciarti amare" mi sussurra stringendomi ancor più forte al suo petto.
"Allora, per favore, insegnami a farlo" gli rispondo allacciando le mie braccia dietro al suo collo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 3
 
L'idea di riferire ai ragazzi la notizia del nostro duetto nello studio di Paul mi era sembrata ottima, ma ritornando nel mio ufficio ripensai a come sfruttare l'effetto sorpresa per far rimanere lui di sasso. Ed ecco perchè sono stata un'intera giornata con un foglio cercando le migliori idee. Fuori è buio pesto quando decido di farmi coraggio ed andare a parlare con i diretti interessati, ma prima la simpatica e stranamente allegra faccia di Annie fa capolino nel mio ufficio.
"Immagino cosa stai pianificando" afferma mentre rimetto il cellulare nella borsa. Aveva già saputo la notizia sconvolgente.
"Penso sarò diretta, ma sfrutterò l'idea sorpresa"
Ridacchia e si gira per andarsene.
"Buona fortuna" mi dice prima di chiudersi la porta alle spalle.
Mi alzo dalla poltrona e decisa mi incammino verso il loro ufficio. La luce è accesa, segno che qualcuno è ancora lì dentro. Devo dire che è abbastanza strano. Di solito solo io rimango fino a quest'ora.
Busso alla porta e dopo aver udito o immaginato un 'avanti' apro leggermente la porta. Dinanzi a me vedo Harry con Zayn con occhi spalancati. Sono curiosi si vede dalle loro facce e io sono notevolmente agitata. Entrambi stavano guardando un computer prima che entrassi. Zayn con un 'vi lascio soli' ci rimane nella stanza. Avrei voluto tanto ribattere, ma la voce sembrava tutto d'un tratto sparita. 
"Sei qui perchè?" mi chiede lui ritornando per un momento a guardare lo schermo del computer, probabilmente spegnendolo. Come se fossi stata a casa mia mi accomodo in una delle sedie libere davanti a lui. In caso di un litigio ci sarebbe stato un tavolo a separarci. 
Lui mi scruta ancora con i suoi occhioni verdi. Nella mia mente mi ero costruita un discorso con un senso, ma ora non riesco a ricordare neanche l'inizio.
"Se vuoi ringraziarmi fallo entro oggi" aggiunge lui poco dopo.
"Neanche se mi paghi. Non sono qui per questo" rispondo io.
"Perfetto arriva al punto. Tra un'ora devo uscire con i ragazzi e non ho tempo da perdere in chiacchiere, questi ricci non sono perfetti senza almeno mezz'ore di cure".
Respiro per trattenermi dallo strapparglieli i suoi 'splendidi ricci' e cerco di trovare un modo per andarmene subito da lì.
"Il punto è il mio produttore" inizio "vuole che io e voi lavoriamo insieme per un duetto"
"Certo che lo vuole. Siamo i migliori in questo campo. Scrivi la canzone poi verrai da noi e vedremo se buttarla nella spazzatura o cambiarla del tutto" afferma convinto lui.
"Allora, posso capire che ora tu stai pensando a come renderti stupendo per la prossima cretina che conquisterai, ma per un momento prova a collegare i pochi neuroni del tuo cervello. So che ti chiedo molto, ma prova" ribatto io.
Lo vedo innervosirsi e la cosa mi fa sorridere.
"Cretina?" 
"Lo sono sempre le tue donne".
Si alza venendo verso di me con sguardo assassino. Gli ho fatto perdere la pazienza in cinque minuti. Record. 
Mi afferra il volto e mi dice: "Vorrei mettere a tacere quella tu bocca per sempre. Sarebbe la soddisfazione migliore della mia vita"
Con un veloce gesto riporto una distanza di sicurezza tra noi. Non vorrei rasarlo a zero con le mie mani. 
"Punto uno lavoreremo insieme e cercheremo di andare d'accordo. Punto due se proprio non riusciamo a trattenere istinti omicidi gli uni verso l'altro ci uccideremo fuori da qui. Punto tre comportati come fanno gli altri e io sarò gentile" concludo porgendogli la mano "Affare fatto?"
"Altre scelte" chiede
"No" dico abbastanza seccata
"Affare fatto allora" mi stringe la mano abbastanza dubbioso.
Per un attimo i suoi occhi mi incatenano e riconosco il motivo per il quale ha tutto il mondo ai suoi piede. E' fottutamente, dannatamente bello. Libero la mano recuperando il contegno e riprendendo la borsa lo saluto.
"Buona serata" 
Mi volto per andarmene mentre lui continua a guardarmi "cosa aspetti non fare aspettare i tuoi ricci" gli faccio l'occhiolino e vado via. Torno nel mio ufficio e scoppio a ridere. Ci aspetta una grande collaborazione.

SPAZIO AUTRICE,
INIZIANO I PRIMI BATTIBECCHI TRA I DUE. QUESTA 
STORIA MI APPASIONA PROPRIO PERCHE' MI DIVERTE DESCRIVERE
IL RAPPORTO CHE HANNO I DUE PROTAGONISTI PRINCIPALI.
I RAGAZZI SARANNO PRESENTI DAL PROSSIMO CAPITOLO, MA AVRANNO RUOLI
SECONDARI. LA STORIA E' PRINCIPALMENTE SU HARRY E FRANKIE.
SO, AL PROSSIMO AGGIORNAMENTO.
  
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