Fanfic su attori > Josh Hutcherson
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Autore: hutcherswhore    18/03/2013    7 recensioni
❝-Ah- dice deluso. –Tu non sei una Hutcher? – mi chiede. –Scusami? – domando.
-Hutcher, le mie fans si chiamano Hutchers.- mi spiega. Rido. –No, ma ti sembro una Hutcher? – rispondo in maniera acida. –No, non sei figa come loro. – risponde con un’aria di sfida. –Comunque, piacere Josh, Josh Hutcherson- porgendo la mano. Sospiro. –Megan Sparks.❞
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo uno.
Le gocce di pioggia che cadono oscurano il finestrino appannato del taxi e d’istinto disegno con il polpastrello dell’indice un cuore. Un pensiero terribile mi occupa la mente e per l’ansia mi mordo l’interno di una guancia. Sento il sapore del sangue che scorre e mi costringo a fare un lungo respiro. Tra circa undici ore sarò a Los Angeles e potrò finalmente riabbracciare mio padre.
-Ecco l’aeroporto di Londra, sono 24£ -dice l’autista. –Grazie, ecco a lei- aggiunge mia madre dandogli i soldi. Scendiamo dalla macchina e prendiamo le valigie, più tempo passa e più sale l’ansia.
Cosa penserà quando mi vedrà? Mi abbraccerà calorosamente o si limiterà ad un sorriso?
Entriamo e ci sistemiamo in coda per il check-in. –Vado a prendere un caffè alla macchinetta, tu aspettami in fila e non ti muovere- dice mamma.
Mentre la coda avanza qualcuno mi urta contro e per un pelo non cado. Vedo un mucchio di ragazzine urlanti che circondano un ragazzo più o meno alto con gli occhiali da sole e un cappellino rosso, scortato da due omoni in smoking con un auricolare. Fa un paio di foto e firma qualche autografo liberandosi di tutta quella folla, dopo un po’ arriva un addetto dell’aeroporto e lo guida verso una stanza contrassegnata da un cartello con su scritto “Solo personale”. Mamma torna con un bicchierino color carne fra le mani tramanti –Tutto apposto? Sei nervosa? Se non vuoi andare va bene, non sei costretta. Davvero vuoi lasciarmi sola?- dice cercando di nascondere la sua ansia. Appoggio le mie mani sulle sue spalle e cerco di tranquillizzarla –Mamma calma. Non sto partendo per la guerra, sto solo prendendo un aereo per andare a trovare papà in America. Ora chiudi gli occhi e respira. – come una scolaretta obbediente chiude gli occhi e sospira. –E poi sai che in caso di emergenza c’è la mamma di James..-continuo. -Lo so tesoro è solo che mi mancherai così tanto..- spiega. –Anche tu, mamma.- aggiungo abbracciandola. Lei ricambia e, mentre mi faccio avvolgere dal calore che irradia, sento il battito del suo cuore rallentare. Rimaniamo avvinghiate fino a quando il mio cellulare non vibra.
“Non vedo l’ora di riabbracciarti.”
Una sensazione piacevole si diffonde in tutto il corpo, facendo apparire uno dei miei migliori sorrisi.
E’ James, il mio migliore amico. Lui vive in America e quando i miei si sono separati io mi sono dovuta trasferire con mia madre a Londra, lasciando una parte della mia vita da un momento all’altro lì.
“Non vedo l’ora di rivederti”. Rispondo.
Arriviamo al bancone. Una signorina in divisa mi chiede il biglietto e il passaporto e,dopo averli controllati, aggiunge un “Buon viaggio” e un sorriso forzato. Ci dirigiamo verso il metal detector e, prima di fare la fila, ci salutiamo.
-Abbi cura di te, Maggie. – una lacrima riga la guancia di mia madre. –Sappi che per qualunque cosa ci sono e se vuoi tornare prima dimmelo che ti prenoto subito un aereo o che se hai problemi vengo io, basta che mi fai una telefonata. –
-Mi mancherai anche tu, mamma.-sorrido e la abbraccio. -Su, vai, prima che inizi a singhiozzare. –abbozza con un sorriso. Mi dà un bacio sulla fronte e mi accompagna alla fila. Quando sto per arrivare alla macchinetta dei raggi x mi giro a guardarla e vedo che con le labbra forma le parole “Buon viaggio”, sorrido, metto le valigie sulla piattaforma girevole di un bancone e passo attraverso l’aggeggio metallico.
Mentre aspetto per imbarcarmi mi siedo su una panchina e cerco di rilassarmi. Sulla mia sinistra c’è un cestino con tanti giornali, ne prendo uno e inizio a sfogliarlo. La mia attenzione viene attratta da un articolo dedicato ad un attore, a quanto pare, molto famoso in America. A fondo pagina c’è una sua foto e mi accorgo che è la stessa persona che prima era circondato da tutte quelle ragazzine urlanti. L’articolo parla della rottura tra lui e un’altra attrice: “Lo scapolo Josh Hutcherson, dopo le riprese del suo nuovo film “Tre vite e un amore” e la rottura con l’attrice londinese Taylor Price, afferma che si trasferirà per un periodo a Los Angeles, da un suo amico, con lo scopo di divertirsi e magari anche per riflettere su se stesso” .
Sento una voce al microfono annunciare che il volo Londra – Los Angeles sta per partire. Mi avvicino a un addetto dell’aeroporto e chiedo quale delle tante direzioni devo prendere per il mio aereo e gentilmente mi accompagna fino alla fila dell’imbarco.
Ma quanta fila devo fare per prendere un aereo? Sospiro e cerco di sfruttare tutta la pazienza che mi rimane finché, finalmente, riesco a prendere un posto e a sistemarmi. Dopo il rito delle hostess “sorrido-anche-se-mi-è-morto-il-cane” , mi metto le cuffie nelle orecchie e cerco di godermi il paesaggio finché le nuvole non oscurano la visuale. Dopo un po’ mi costringo ad addormentarmi per non subire gli effetti del jet–lag .
Quando mi sveglio mi ritrovo rannicchiata in una coperta e appoggiata al mio vicino che, dall’espressione che ha assunto il suo viso, sembra essere immerso in un bel sogno. Con cautela mi sollevo e mi ricompongo, do’ una sbirciatina all’orologio e mi accorgo di aver dormito nella maggior parte del viaggio, infatti una voce al microfono ci invita ad allacciare le cinture per l’atterraggio.




-Spazio personale-
Premettendo che è la mia prima storia e che il primo capitolo è davvero corto, cosa vi sembra? Immagino che non siate molti a leggerlo ma mi farebbe piacere se qualcuno esprimesse la sua opinione attraverso una recensione o un commento, vi prego è importantissimo per me e non vi costa nulla, a parte questo vi auguro una buona lettura e spero che seguiate la continuazione anche perchè dal secondo capitolo inizia la vera storia sdfgh. c:
  
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