Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Maggie De Zerbi    19/03/2013    0 recensioni
Mi baciò. Con estrema delicatezza mi prese fra le sue braccia, mi accarezzò la schiena come se mi proteggesse, un bacio intenso, delicato e violento allo stesso tempo.
Mi guardò negli occhi e mi sussurrò: " Ti amo ".
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quel lungo ed intenso bacio aprì alla mia vita un grande portone, chiudendo quella insignificante porticina, ma non era un semplice portone di legno antico, era pieno di altri baci, di sguardi, di sorrisi, di amori, di abbracci, di vita. Quando le nostre labbra si divisero sentì un brivido, lui appoggiò la sua fronte sulla mia ed accarezzò il mio naso col suo, mi baciò un' altra volta e io sorrisi. Mi disse che avevo un sorriso da principessa, e proprio come una di loro mi portò in braccio al suo cavallo bianco: la moto. Mi strinsi forte a lui non tanto per la paura di cadere ma per sentire il calore del suo corpo appoggiarsi al mio cuore e fermare quel pazzo battito. Durante la strada mi urlò con una melodica voce: " Allora, ti va di venire ad una vera festa? ", come Jack di Titanic, l' unico ruolo che gli potesse calzare alla perfezione. Io risi imbarazzata, poi mi avvicinai al suo orecchio sussurrai: " Se vuoi mi faccio ritrarre con solo la collana! ". Lui rise e mi baciò a delicatamente sulle labbra. Dopo circa venti minuti ci trovammo lungo una strada sterrata, al centro di un campo di grano, io cominciai a preoccuparmi e fare domande ma lui mi tranquillizzò e poco dopo ci fermammo. Si inginocchiò e mi baciò dolcemente la mano: " ecco a voi signorina" sussurrò. Io mi gettai fra le sue braccia e cademmo stesi uno sul' altro, immersi in una gigantesca pozzanghera. Cominciammo a rotolarci, avvinghiati l' uno all' altro, così scappai fra le alte spighe di grano e lui mi rincorse, mi afferrò scherzosamente i fianchi e cominciò a baciarmi delicatamente il collo. Sentivo solo il suo respiro affannato sulle mie orecchie e il battito del suo cuore sulla mia schiena semi nuda. Mi girai lentamente e le nostre labbra, tremolanti e spaventate, si sfiorarono lentamente, provocando un forte brivido lungo tutto quell' esile corpo. Così lui prese le mie mani, le incrociò alle sue e le portò entrambe al cuore, che non smetteva di pulsare. Mi stampò un lieve bacio sul naso e mi prese fra le sue braccia, mi sollevò e ridendo come un pazzo cominciò a correre, mi lasciò davanti ad una vecchia porta in acciaio, dalla quale si sentiva, in lontananza, una musica pazzesca, una canzone pop. Spalancai violentemente la porta ed un gruppo di ragazzi mi fissò sbalordito per poi urlare :" Hei Harry come butta? " " come stai ragazzo? Dove eri sparito?" Ci avvicinammo, lui entusiasmato e io sempre più spaventata, così uno dei ragazzi, non più di diciott'anni, magro e di carnagione scura, domandò con sarcasmo: " chi è la donzella, amico? " Io risposi acidamente: " la donzella qui vorrebbe innanzitutto sapere dove e con chi è, e subito dopo insegnarvi come si balla decentemente" Il ragazzo si girò, fece segno ai compagni di accendere la musica, e cominciò a ballare un pezzo reppato, con aria di sfida. Io mi alzai violentemente e spostai i compagni, spensi la musica e misi su Next to me. Cominciai a muovermi sensualmente intorno ad Harry e a rapirlo con sguardi maliziosi. I miei occhi sensuali si incrociavano con i suoi dolci occhi color smeraldo, lo accarezzai più volte e lo baciai ma a metà del bacio partì il ritornello e lo lasciai insoddisfatto. Rimase per ore a guardarmi ballare, reppare e ridere con i ragazzi affascinato come fossi una stella, come fosse ipnotizzato da me. Dopo qualche ora, sudata e stanca, mi fermai per un po' d'acqua, Harry si avvicinò le lentamente a me, mi afferrò la mano e mi portò con se, fuori dal cantiere. Io ridevo come una matta e lui continuava a correre, lo seguivo senza sapere dove mi volesse portare, ma non era più importante, lui era l' importante. Dopo qualche chilometro di corsa io ero distrutta, ero più abituata a guardare film sul divano, così si inginocchiò e mi prese sulle spalle, io però continuai con le domande: " Dai Harry dimmi dove stiamo andando, potremmo anche esserci persi, è buio e magari c'è qualche malintenzionato, non voglio morire giovaneee daiii!" Così prese un foulard che aveva in tasca e mi bendò gli occhi, mi teneva stretta per i fianchi e ogni tanto mi scoccava un bacio sulle labbra, fino a quando non cominciai a sentire l' impercettibile fruscio delle onde e fino a che i miei piedi non sprofondarono sulla sabbia fine e friabile. Mi sussurrò: " Sei la cosa più grande, più importante" e mi tolse il foulard ....
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Maggie De Zerbi