mi girai di scatto, sentendo bussare alla porta, infilai il telefono sotto il cuscino, e mi distesi sul letto, trascinando il computer davanti a me, ai piedi del letto

“avanti”

“ciao tesoro” disse mia mamma sorridendomi “senti, io vado a dormire, niall si sta lavando, tu non fare tardi, ok?”

“si, tranquilla” le risposi alzandomi e andando verso di lei, avvolgendola in un caldo abbraccio

“hai qualche impegno per domani?” mi chiese

ripensando al messaggio che avevo ricevuto qualche minuto prima, mi irrigidii “ehm” dissi allontanandomi “forse vado in centro, a fare un giro”

“oh, ok, tanto io domani vado al lavoro” rispose

“allora buona notte” sorrisi

“notte amore” uscii richiudendo la porta, mentre sentivo i suoi passi allontanarsi sempre più, immaginandomela scendere le scale e andare a letto

mi risdraiai sul letto, e scrissi un messaggio con iMessage a Niall 

< giuro che ti uccido>

• niall

< perché? >

< come ti sei permesso di dare il mio numero a Harry?!? >

-niall

< madonna quante storie!! 

ti ho detto che gli piaci, che t’importa? >

< vabè, lascia perdere, ora vado a lavarmi, notte sfigato >

• niall

< ciao >

andai in “messaggi ricevuti”, incominciando a pensare a che rispondere a Harry.

alla fine decisi di non accettare, magari neanche era simpatico, magari era uno di quei ragazzi eccentrici che hanno il mondo ai loro piedi.

< ciao Harry,

mi piacerebbe molto, ma domani già pensavo di andare a fare un giro per conto mio, non vorrei stare fra i piedi, è meglio così >

e lo inviai prima di ripensarci.

tempo di salvare il suo numero sotto il nome “Harry”, che mi arrivò il suo messaggio di risposta

< ah, ok, tranquilla, ci beccheremo un’altra volta :) >

mi sentivo sollevata.

misi l’iphone sul comodino e mi diressi verso il bagno.

chiusi la porta alle mie spalle, aprendo l’acqua della vasca sul bollente, e chiudendo il tappo di scarico.

appesi i vestiti dietro alla porta, mi struccai e lavai i denti.

misi un piede nella vasca ormai piena per metà, ritirandolo di scatto come reazione al contatto con l’acqua calda; ci riprovai una seconda volta, immergendomi poi del tutto, rilassando i muscoli, con l’acqua che mi avvolgeva, riscaldandomi la pelle.

dopo il bagno, mi diressi nella cabina armadio, controllando prima che le tende fossero chiuse, visto che ero nuda; presi un paio di slip, e una maglietta, riflettendo sul fatto che non mi credevo normale, visto che non usavo il pigiama, ma una semplice canottiera o maglietta e gli slip per dormire, anche d’inverno.

spensi la luce della cabina armadio e mi infilai a letto, infelice della freddezza del letto, che per fortuna si riscaldò dopo qualche minuto.

mi venne in mente quando, da piccola, io e niall dormivamo insieme, facevamo tutto insieme, eravamo inseparabili.

pian piano mi addormentai

HARRY’S POV

aprii gli occhi, guardando verso la sveglia; le 3:47, non riuscivo a dormire.

continuavo a girarmi e rigirarmi nel letto, non riuscendo a scacciare quella ragazza dalla mia mente. ally

non so bene cosa mi avesse colpito di lei, se i suoi bellissimi grandi occhi marroni, o il modo in cui si morsicchiava il lato del labbro inferiore, dannatamente sexy anche per il fatto che sembrava non rendersene conto.

mi venne in mente il suo sorriso, e la sua reazione quando ero fortunatamente, forse grazie al fatto che, andando in palestra e allenandomi, avessi dei buoni riflessi, riuscito a prenderla al volo, prima che il suo leggero corpo cadesse a terra.

ma poi ripresi il cellulare, e rileggendo il suo messaggio di rifiuto, decisi di scacciare quei pensieri e rimettermi a dormire.

ALLY’S POV

mi alzai di malavoglia, trascinandomi verso la cabina armadio, infilandomi i pantaloni della tuta, e andai in cucina, passando di fianco alla sala dove niall stava guardando Geordie Shore.

presi una ciotola di cereali e mi riempii il bicchiere di succo, pensando al sapore fantastico che aveva, pur non avendolo ancora assaggiato; mi andai a sedere sul divano, dal lato opposto di niall, appoggiando al tavolino di fronte ad esso la tazza e il  bicchiere

“giorno splendore!” disse improvvisamente

“ciao anche a te”

“guarda sti qui, dici che sarei più figo se avessi il loro fisico?” mi chiese poi lui

“credo che se tu fossi come loro, cambierei cognome, credimi” e continuammo a guardare la tv.

andai di sopra circa mezz’ora dopo, lavandomi i denti e infilandomi velocemente i vestiti.

trovai attaccato alla porta d’entrata un biglietto scritto da mia madre “ciao ally, guarda che sono già uscita, stasera dormo da Phil, a domani”

oh, da Phil, ossia la sua nuova fiamma. ho sempre creduto che mia mamma si meritasse di meglio di qualsiasi uomo stesse frequentando, e proprio per questo pensavo che fosse semplicemente una mia paranoia.

uscii di casa dopo aver salutato niall, il quale avrebbe passato la giornata chiuso in casa perchè “preferisco i video-game in queste giornatacce!”

mi incamminai verso la fermata dell’autobus, ripassando nella mia mente il tragitto che poco prima avevo controllato su google maps per arrivare in centro.

tirai fuori l’iphone dalla borsa, infilandomi le cuffie nelle orecchie e facendo partire “wake me up” di Ed; le sue canzoni, nei giorni di pioggia o di neve erano semplicemente perfette, e mi chiesi come potesse inventare canzoni così straordinarie e perfette.

mi strinsi nella sciarpa, sperando che potesse darmi un pò più di riparo da quel freddo gelido che mi perforava la pelle, arrivando fino alle ossa.

venni colta alla sprovvista, lanciando un piccolo urlo dallo spavento, quando il suono di un clacson arrivò ai miei timpani, superando la musica che rimbombava nelle mie orecchie.

alzai lo sguardo verso la strada, dove, con mio dispiacere, trovai accostata alla fermata la Range Rover di Hary, che abbassò il finestrino, mentre io mi toglievo le cuffie dalle orecchie

“ciao Ally!!”

“ciao” dissi rivolgendomi a quegli occhi verdi che anche in lontananza sembravano penetrarti l’anima

“vuoi un passaggio? anch’io devo andare in centro, come già sai, e credo che la mia macchina sia più comoda e profumata degli autobus”

“no, tranquillo, fra poco passa, non disturbarti” risposi sorridendo

“insisto, non ti lascio congelare al freddo, sali” disse con fermezza

mi alzai e mi diressi verso la portiera del passeggero, facendo ben attenzione a dove mettevo i piedi, per non fare come la volta precedente.

mi sedetti sul morbido sedile, chiudendo la portiera mentre appoggiavo ai miei piedi la borsa

mi girai verso Harry, che sfoderò un sorriso stupendo;

riposi le cuffie nella borsa, piegandomi per sganciare il filo che si era incastrato nella cerniera, sentendo la macchina muoversi, probabilmente immettendosi nella corsia.

“aspetta, non hai chiuso bene” disse Harry passandomi davanti, allungando il braccio, aprendo la portiera, lasciando entrare una folata di vento gelida, e poi richiudendola, ritirandosi indietro verso il suo sedile, sfiorandomi il viso con i suoi morbidi ricci.

“scusami tanto” non sapevo che dire, avevo fatto un’altra figuraccia

“tranquilla, capita” sorrise lui.

e stranamente, sperai che quel pomeriggio l’avrei potuto passare con quell’alto ragazzo dai capelli ricci e gli occhi verdi


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ciao a tutti lettori :)

come vi sembra questa mia nuova storia?
per favore, recensite, così che possa leggere opinioni diverse, e migliorare ;)

con tanto amore, la vostra scrittrice