It Ends Tonight
* Epilogo
*
“Lily, ma è una notizia stupenda! Un bambino!”
La donna ricambiò l’abbraccio della madre, ridendo,
raggiante, per il suo entusiasmo. Dal salotto vide James sorriderle, proprio
dietro a suo padre che la fissava incantato, senza riuscire a pronunciare una
sola parola.
Petunia uscì dalla stanza senza una parola.
“Un maschio, Lily, un bambino! Oh, guarda tuo padre, ancora
non ci crede!” rideva sua madre, continuando a stringere Lily con un braccio
mentre con l’altro cercava di raggiungere James, all’altro capo della stanza.
Quando, tre abbracci collettivi e due bicchieri di spumante
stappato per l’occasione dopo, Lily riuscì a liberarsi, la sorella non era
ancora ricomparsa. Cercò James con lo sguardo e lui annuì, cogliendo al volo i
suoi pensieri.
Petunia era in piedi, nel piccolo giardino sul retro della
villetta dei signori Evans. In piedi, accanto all’albero in cui, quando erano
ancora bambine, il padre aveva appeso per loro un’altalena di legno al ramo più
solido.
“Tuney?”
Nonostante l’infanzia se la fossero lasciata alle spalle da
diversi anni ormai, ancora non le era familiare rivolgersi alla sorella usando
il suo nome completo.
“Sono felice per voi, Lily.”
Il tono della sua voce, però, esprimeva solo indifferenza,
suonava troppo distaccato.
“Pensi che sarà come… come voi?”
Lily si morse il labbro inferiore nell’udire come quella
brevissima parola paresse disgustare la sorella. Per un attimo, non poté che
guardare la smorfia che aveva arricciato la bocca sottile di Petunia.
“Credo proprio di sì. Sarà un mago come noi.”
Petunia non rispose immediatamente. Quando parlò, lo fece
con deliberata lentezza, scandendo accuratamente ogni parola.
“Non voglio che mio figlio e il tuo si frequentino, Lily.
Non voglio che si incontrino, in qualsiasi tipo di circostanza. Mai.”
Senza un preciso motivo, a Lily tornò in mente la prima
volta in cui sua sorella l’aveva definita una “spostata”. Quasi una decina di
anni prima, pochi minuti prima delle undici di mattina. Davanti al quinto
vagone scarlatto dell’Espresso di Hogwarts.
Annuì.
“E dì a quell’orribile ragazzo di… che la smetta di
cercarti qua. Si risparmi il tragitto da Spinner’s End. Una volta nato Dudley
non voglio trovarmelo in giro a spiare i tuoi movimenti o ad aspettare che tu
compaia dal nulla.” Aggiunse freddamente.
Lily rimase in silenzio per un attimo. Se inizialmente
voleva farle una domanda riguardo ciò che le era appena stato rivelato, cambiò
idea dopo un istante.
“Dudley?” buttò lì, invece.
Petunia annuì, rigida.
“Nostro figlio si chiamerà Harry. Come il padre di James,
sai…”
In quel momento, il mago la raggiunse. Le strinse la mano
quando notò il leggero luccichio dei suoi occhi verdi. Petunia li superò in
fretta, sbattendosi la porta di casa alle spalle.
“Suppongo di non piacerle.” Commentò James, un sorriso
nella voce.
Lily si limitò a reclinare appena il capo all’indietro,
appoggiandosi alla spalla sinistra del marito.
“Invece tuo padre è pazzo di me, direi. Nonostante non
segua il Manchester United…”
Lily scoppiò a ridere e si voltò verso di lui, sfiorandogli
le labbra con le proprie.
“Ti amo” gli sussurrò.
Lui le spostò un ciuffo di capelli dal viso, fermandolo
dietro un’orecchio.
“Spero che Harry abbia i tuoi occhi, amore mio.”
Fine
Eccoci qua.
Anche l’epilogo è postato. Che dire ora, se non le solite
banalità, per quanto vere? XD Dai, non posso non scriverle. Ovviamente mi
auguro che l’epilogo vi sia piaciuto. Ci tenevo a scrivere un pezzo in cui
comparisse anche Petunia, probabilmente nel mio immaginario anche l’ultimo
incontro delle due sorelle Evans. Ma non ho potuto risparmiarmi il tocco
sdolcinato del finale, con la battuta finale di James…
Insomma, spero l’abbiate apprezzato. Io ne sono piuttosto
soddisfatta!XD
Ora, i doverosissimi ringraziamenti.
Concedetemi di aprire la lista con “The All-American
Rejects”, autori della meravigliosa canzone “It Ends Tonight” che non solo ha
fatto da colonna sonora a gran parte della stesura di questa fanfiction, ma le
ha anche prestato il nome.
Grazie ad Isatachi, per le sue bellissime email, per l’aver
letto il terzo capitolo di questa fanfiction quando ero nel bel mezzo di una
crisi e avermi saputo consigliare sinceramente che fare, per le sue recensioni
anche troppo buone. Grazie, carissima, davvero.
E poi, last but not least, grazie a tutti coloro che hanno
letto e recensito questa fanfiction, facendomi presente che cosa ci trovavano e
anche spingendomi a portarla a termine il prima possibile. Grazie a voi ma
anche a chi non mi ha lasciato scritto niente, ovviamente sperando che ad ogni
modo, la fanfiction l’abbiano apprezzata.
Grazie perché è bellissimo scrivere per voi.
Juliet