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Autore: sara_dreamer    21/03/2013    2 recensioni
ciao :)
allora ... che dire ...
è la prima storia che provo a scrivere e quindi so che non è prorpio il massimo però spero vi piaccia.
Questa è diciamo la trama della storia spero vi convinca ad andare avanti :)
Emily, una ragazza di 16 anni che vive a Plymounth, Irlanda, è un pò diversa dalle altre ragazze. Non pensate a vampiri o angeli o cose simili, semplicemente, a differenza delle sue compagne di classe, a lei non interessano i ragazzi, la moda, non si trucca, insomma una ragazza acqua e sapone. la sua amica Megan invece è tutto il contrario: sta con il ragazzo più bello della scuola, è popolare, veste con le marce più di tendenza e ha un sacco di raggazzi che sbavano ai suoi piedi. O almeno questa era la sua vita prima di quel fatitico giorno di Febbraio che le odiava. San Valentino era il giorno che detestava di più: c'era un ricordo che la tormentava in quel giorno e che avrebbe voluto con tutta se stessa dimenticare. E il caso volle che tutto avesse inizio quel 14 Febbraio un segno del destino, una casualità, chiamatelo come volete ma comunque quel giorno le avrebbe cambiato la vita ... per sempre.
buona lettura ;)
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Capitolo 3-

Le ore della Evans gli erano sembrate infinite!! Mai come in quel momento avrebbe voluto scappare da quelle quattro pareti  grigie (tipo carcere)che la imprigionavano da tre ore. Quando finalmente sentì il meraviglioso suono della campanella, scappo letteralmente fuori dal laboratorio. Aveva un gran bisogno di respirare aria pulita e fresca,tipica di febbraio, che le faceva sempre venire un leggero e piacevole brivido alla schiena. Dopo aver fatto un profondo respiro si sentì chiamare e giratasi di scatto perché si era sentita toccare la spalla si ritrovò di fronte due bellissimi occhi azzurri (Miles ). Si stupì di aver pensato “mamma mia quanto è carino …”, aveva giurato a se stessa che non si sarebbe più presa una cotta per lui e ora faceva quei  pensieri ?! come se non bastasse stava anche sfoderando uno dei  suoi sorrisi migliori … ­
-Ciao Emily !! volevo chiederti una cosa … però non voglio che Megan pensi male … facciamo due passi ?-
-scusa Miles  ma devo proprio scappare !! sai devo ancora finire il regalo per Abby e per domani ho un po’ di compiti … facciamo un’ altra volta va bene ?-
-ti ruberò solo pochi minuti d’avvero !!-
-va bene ma solo dieci minuti, non uno di più !!- altro sorriso di lui.
Presero la strada per andare al parco vicino alla scuola (decisione strana mica aveva detto che non voleva far pensare male a Megan ?! la sua amica faceva sempre quella strada !!). non parlò finché non lo raggiunsero. Cominciava a innervosirsi, non le piaceva quando qualcuno faceva il misterioso.
Si sedettero sotto un albero abbastanza lontano dalla strada, ma ancora non parlava, ancora qualche minuto e se ne sarebbe andata lasciandolo li da solo. Finalmente si decise a dire qualcosa – allora, da dove comincio ?-
-ah non lo so, mi hai trascinato fino a qui, se non lo sai tu … -
-hai ragione ma non è facile –
-cosa vuoi dire? Se magari mi spieghi … - stava d’avvero perdendo la pazienza e lui era nuovamente ammutolito. Fece per alzarsi ma lui la tirò per un braccio con una tale violenza da farla ricadere sul gelido terreno. Non si era mai comportato così, ma cosa gli prendeva ? aveva ancora la sua mano sul polso di lei. Vedendo il suo sguardo spaventato da quello che era appena successo lasciò lentamente la presa. Non avrebbe voluto trattarla così ma non voleva che se ne andasse, non ora, non doveva piantarlo in asso e andarsene, non glielo avrebbe permesso, le doveva parlare. Il fatto era che quello che le doveva dire non era difficile ma non sapeva come dirglielo. All’intervallo l’aveva vista triste e ad un certo punto aveva visto una lacrima scivolare sul suo viso e avrebbe tanto voluto chiedergli il motivo per la quale quella lacrima le aveva bagnato la sua pelle delicata. Era rimasto colpito da come si era ripresa asciugandosi semplicemente la guancia e da come si era diretta verso il laboratorio. Gli era venuto in mente lo stupido e odioso scherzo che le aveva fatto qualche anno prima e si era sentito uno straccio. Forse per il modo di fare che aveva avuto quella mattina, si era sentito in colpa, non gli era mai successo e sentiva il bisogno di chiederle scusa, anche se in ritardo, perché dopo tanto tempo ancora non lo aveva fatto. Erano già dieci minuti che cercava di parlare e da quando l’aveva costretta a risedersi non si era mossa di un millimetro.
– ascolta io dovrei andare  … - l’aveva spaventata e si sentiva benissimo dal tono della sua voce. Aveva cominciato a tremare.
– scusa per come ti ho trattata prima-
no, tranquillo … - gli occhi verde smeraldo fissavano il terreno umido
-non volevo che te ne andassi e quando ho visto che lo stavi per fare … non so cosa mi è preso, scusa-
-ma no stai tranquillo, solo che ora si sta facendo d’avvero tardi, e sai … mi sta venendo fame !!! :)- adorava il modo in qui rendeva tutto più allegro, ma soprattutto la sua risata, era così contagiosa !!
– allora è meglio se ti lascio andare, prima che cominci a mangiare me !!- risata
- allora ci vediamo domani !! mi raccomando fai passare una bella serata a Megan, è ansiosa di ricevere il tuo regalo e di passare una dolce serata con te !! –
-peccato che non le ho preso nessun regalo e che per sta sera ho pensato ad semplice pizza-
-ti conviene cambiare programmi e organizzare qualcosa di meglio se non vuoi che ti scanni sta sera e che ti pianti li e se ne vada !! la mia amica è molto vendicativa e non ti conviene provocarla !!-
-vorrà dire che seguirò il tuo consiglio grande capo !! comunque abbiamo un discorso in sospeso noi due !! avrei tanto voluto parlarti oggi ma se lo stomaco chiama … a domani !!-  si avvicinò a lei e sentì il dovere di salutarla con un bacio sulla guancia. Lei arrossì e subito dopo si dileguò. La seguì con lo sguardo mentre attraversava correndo il parco e si accorse che era rimasta … sbalordita di fronte a quel semplice bacio sulla guancia e che era ancora rossa in viso. Però sorrideva e ne fu estremamente felice. Si rese conto solo in quel momento che il comportamento che aveva avuto nei suoi confronti fino ad ora era stato troppo freddo e duro, meritava più affetto e di sicuro lui gliene avrebbe dato, nei limiti del bene che può dare un amica naturalmente !!
 
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Mentre tornava a casa cominciò a piovere. Cavolo oggi che non aveva portato l’ombrello !! Bè meglio almeno sarebbe riuscita a tornare ad un colore più tendente al rosa che al rosso. Era rimasta … sbalordita dello strano comportamento di Miles … prima la strattona e la costringe a restare ma non dice una parola, poi che la saluta con un delicato bacio sulla guancia … dove voleva arrivare ? non ci stava mica provando con lei ? ma no evidentemente voleva solo cercare di avvicinarsi un po’ più a lei dato che era la migliore amica della sua ragazza !!! eppure non era da lui un comportamento simile. E poi cosa doveva dirle di così importante da essere addirittura, oserei dire a disagio ? lui,che era abituato a stare da sempre al centro dell’attenzione,che era agitato all’idea di parlare di qualcosa,che le era ancora ignoto, con lei ?! e chi se lo immaginava ?
Guardò l’ora. 1.30 sarebbe già dovuta essere a casa da un pezzo !! doveva pensare ad una scusa credibile da raccontare a sua madre se non voleva mettersi nei guai. Tutta colpa di quel ricciolo !! tornò a sentire le guance straordinariamente calde, come era possibile che anche solo pensare a lui le facesse questo effetto ? no, doveva trattenersi !! Miles era sempre e comunque il ragazzo di Megan !! e poi dopo quello che le aveva fatto e come l’aveva trattata fino a quella mattina non meritava proprio il suo amore, doveva farsi passare la cotta che si stava prendendo, subito.
Arrivata a casa, dopo essersi fermata a comprare un panino in bar, salutò e corse in camera in modo da non lasciare il tempo a sua madre di fare domande.
Chiuse la porta a chiave così nessuno l’avrebbe disturbata e si mise immediatamente al lavoro per finire il regalo di Abby. Non riusciva a smettere di pensare a Miles … era contenta che lui le avesse dimostrato un po’ di affetto.





#spazioautrice
Ziaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooo :)
Allooora torno dopo moooolto tempo con il terzo capitolo, lo so avevate person le speranze 
ma speravo in qualche recensione e avevo deciso di non continuare la storia. 
Poi un angioletto tanto caro e malefico mi ha costretta praticamente a continuare e allora eccomi qui.
Spero vi piaccia e che ci siano molte recensioni 
adiosss ;)
  
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