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Autore: Proud_To_Be_A_DIRECTIONER    21/03/2013    0 recensioni
Dopo quasi quattro anni ritorno nella mia città natale, nella mia Londra, nella città del mio primo amore, nella città che ho sempre amato ma allo stesso tempo odiato perché quattro anni fa mi portò via i miei genitori e mio fratello.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  Primo Capitolo

Mi sveglio che sono già le dieci per colpa del rumore della pioggia che sbatte al vetro del balcone. Già mi manca il sole che in Italia è sempre presente. Decido di alzarmi e di prepararmi visto che mi aspettava  una giornata abbastanza faticosa. Faccio una doccia fredda veloce per svegliarmi meglio e dopo corro a vestirmi. Decido di indossare il pantalone della tuta della legea nero  con una felpa extralarge bianca. Prendo la borsa e l'ombrello ed esco di casa. Stava ancora piovendo e sembrava non volesse finire di più, nonostante tutto decisi di non chiamare un taxi, ma di andare a piedi visto che il supermercato si trovava a solo due isolati da casa mia. Arrivo e inizio a mettere nel carrello un pò di tutto visto che a casa non c'era niente. Dopo un'ora chiusa li dentro arrivo alla cassa con un carrello stracolmo di roba. pago e torno a casa con 8 buste. Finalmente arrivo a casa, poso lebuste sul tavolo e mi butto sul divano per rilassarmi un pò e colgo l'occasione per chiamare giulia e gabriele, i signori che mi hanno adottato. Non sono mai riuscita a chiamarli mamma e papà e loro non me lo hanno mai fatto pesare.

-Ciao Giulia
-Amore mioo come stai? il volo com'è andato?
-Io sto bene e il volo è andato magnificamente. Voi come state?
-Noi bene, sono felice di sentirti, mi manchi già tanto tesoro.
- Anche voi mi mancate 
-Com'è il tempo lì?
- Piove, come sempre. Lì?
-C'è il sole, come sempre. AHAHAHAHAHAHAH
-AHAHAHHAHA. Vabbè dai giulia vado che devo sistemare la spesa e dopo devo pulire e sistemare tutta la casa.
-Va bene amore, chiamami stasera.
-Certo, salutami Gabri 
-Sicuro amore baci
-Ciao 

Chiudo la chiamato e mi alzo dal divano per andare a sistemare la spesa. Finito salgo su in camera mia, la casa era abbastanza grande e di sicuro ci avrei impiegato tutto il giorno per pulirla, così presi dai cassetti dalla scrivania il mio i-pod e l'amplificatore, e misi ad alto volume 'Back to December di Taylor Swift' dopo che parte scendo giù prendo la scopa e inizio a spazzare la cucina, mentre le note della canzone si diffondono per tutta la casa

Zayn P.O.V
Eravamo tutti a casa di Louis per giocare all'x-box, come tutti i pomeriggi del resto. Ad un tratto sentiamo una canzone provenire dalla casa accanto quella di Lou. Ci guardammo tutti sbalorditi, non poteva essere, quella casa era disabitata da quattro anni, da quando... Josh, uno dei miei migliori amici, morì insieme ai suoi genitori lasciando sola la sorella, Lei è più piccola di noi di un anno, ora è in Italia è stata adottata dopo un pò. Per tutti noi le era come una sorellina più piccola.

'Secondo  voi hanno venduto la casa?' (Niall)
'Sicuramente, si sapeva che prima o poi l'avrebbero venduta' (Liam)
'Già, sicuramente' (Io)
'Perchè non andiamo a conoscere i nuovi vicini, magari è venuta ad abitare una bella fanciulla proprio qui accanto' (Harry)
'Harry sai pensare solo alle femmine?' (Lou)
'Però non è una cattiva idea, e poi dentro mi sembra che Ginny avesse lasciato alcuni suoi oggetti' (Liam)
'Si hai ragione, ha lasciato anche la chitarra li dentro' (Niall)
'Okei allora andiamo, così ci riprendiamo tutto quello che ha lasciato li dentro' (Io)

Prendemmo  gli ombrelli e ci incamminammo in silenzio verso quella casa che non visitavamo da tanto. Dopo che Ginny si trasferì cambiò numero e nessuno di noi la sentì più. Ma non abbiamo mai smesso di pensare a lei neanche per un secondo. Ci siamo sempre chiesto dove potesse essere e come stava, abbiamo provato parecchie volte a cercarla ma non ci siamo mai riusciti. Eravamo fermi davanti la porta da dieci minuti, nessuno di noi aveva il coraggio di farsi avanti e rientrare in quella casa. Prima che lui morisse eravamo sempre a casa sua, i suoi genitori non c'erano quasi mai, così quando pioveva ci riunivamo li dentro, mentre le poche volte che c'era il sole stavamo al parco vicino al college dove volevamo iscriverci tutti e sette . In più molte notti dormivamo li per non farli rimanere soli. Il giorno che  josh morì nessuno di noi riusciva a smettere di piangere. Per una settimana rimasimo chiusi in casa, anche Ginny, senza parlare con nessuno e piangendo soltanto. Non riuscivamo a guardarci negli occhi e neanche a parlarci, neanche al funerale ci calcolammo. M adopo un pò ginny  non sopportò più questa situazione, aveva bisogno di noi visto che era rimasta sola, così ci riavvicinammo tutti. Alla fine Harry si fece coraggio e si avvicinò alla porta.

Ginny P.O.V
Avevo appena finito di pulire la cucina e il bagno quando sentì suonare la porta. E ora chi era? Nessuno sapeva che ero tornata a Londra. Ero in uno stato pietoso così corsi sopra, mi slegai i miei lunghi lisci e rossi capelli, mi sciaquai la faccia, chiusi l'i-pod e correndo di sotto gridai 'ARRIVOO'. Faceva strano tornare a parlare in inglese dopo anni, di solito lo parlavo solo durante le interrogazioni a scuola. Arrivai sotto, mi guardai velocemente per l'ultima volta allo specchio e aprì la porta.

 

   
 
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