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Autore: _YouFoundMe    23/03/2013    0 recensioni
Mentre mi cambio, un rumore mi distrae. Sento la porta cigolare e subito il cuore incomincia a battermi a mille. Finisco di indossare i Jeans convincendomi che quel rumore che ho sentito non sia altro che la mia immaginazione. Sto per infilarmi la maglietta quando una voce rauca fa eco nella stanza.
«O.MIO.DIO» mi giro di scatto verso la porta e il mio sguardo cade su un bellissimo ragazzo che indossa solo dei boxer neri. Immediatamente arrossisco e cerco di infilarmi la maglietta.
«S-scusami i-io… Non volevo, cioè pensavo che non ci fosse n-nessuno. Io…» balbetta senza togliere lo sguardo dal mio seno. “Cos’è, vuoi anche i pop-corn?” penso, ma l’unica cosa che riesco a fare è urlagli contro.
«O dio! Esci fuori brutto maniaco!» Cerco di spingerlo via mentre lui se la ride divertito. Con un colpo secco lo butto fuori dalla stanza sbattendogli la porta in faccia. Prendo un respiro per poi riprendere a cambiarmi. Ripenso a quello che è successo e subito mi do della stupida quando mi ricordo del ragazzo. “E’ il ragazzo della partita di calcio, delle foto e dei corridoi e… o mio dio, mi ha quasi visto nuda!"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Due

«Ciao ragazze! Siete arrivate giusto in tempo!» ci saluta Niall, quando io ed April arriviamo davanti al campo di calcio. Osservo Niall notando che indossa già la divisa da calcetto.
Mi avvicino lasciandogli un piccolo bacio sulla guancia.
«Già, saremmo arrivate anche prima se qualcuno non ci avesse impiegato così tanto per mettersi uno smalto!» dico ironicamente, riferendomi ad April. Quest’ultima, sentendosi presa in causa, mi da un piccolo schiaffo sul braccio. «Ehi! Guarda che mettersi lo smalto è un’operazione che richiede tempo! T’immagini se l’avessi messo male? Che figura ci avrei fatto? O mio dio, non farmi nemmeno pensare!» mormora April facendo una faccia disgustata. Io e Niall ci guardiamo per poi scoppiare insieme a ridere.
«Devo proprio andare! La partita sta per iniziare! Intanto voi andate sugli spalti, ci vediamo appena finisce la partita, ok?»  ci domanda Niall. Annuiamo per poi salutarlo con un “in bocca al lupo”.
«Sai, tuo cugino è davvero figo!» mi sussurra April mentre saliamo i primi scalini della tribuna. Faccio una smorfia per poi girarmi verso di lei. «Già, è davvero bello!» annuisco.
«Ma…ecco… mm… ti piace?» gli domando curiosa. La sento ridere «Lui? Piacere? A me? AHAHAHAHAHAHA si, un po’…» ammette arrossendo. Le faccio un sorriso dolce che subito ricambia, per poi continuare a parlare. «Ehi, guarda che non c’è niente di male se ti piace Niall!» le dico posando una mano sulla sua spalla mentre arrossisce.
«Secondo te gli posso interessare?» mi domanda a un tratto, mentre passiamo davanti a due ragazzi seduti sugli spalti in prima fila.
«Sì, credo che…» non riesco a finire di parlare che un commento da parte di uno dei ragazzi mi fa distrarre.
«Oh, Zayn! Guarda quant’è figa quella ragazza!» Mi giro, notando che, chi ha urlato, è un ragazzo dagli occhi color cielo. Subito non riesco a capire se è alto o basso poiché è seduto, ma noto che ha i capelli castani laccati in un ciuffo.
«Oh, quale?» domanda il ragazzo che gli siede accanto. Quest’ultimo, a differenza del suo amico, è moro e ha gli occhi color cioccolato.
«Ma come quale, stupido! Quella che hai davanti, deficiente!» gli risponde il ragazzo con gli occhi azzurri dandogli un schiaffo sul collo, per poi indicarmi. Appena noto che la ragazza che interessa i loro discorsi sono io, abbasso lo sguardo sentendo le guance andare a fuoco.
Subito, afferro April per un braccio, trascinandola due scalini dietro di loro.
«Ma che ti prende?» mi domanda April confusa.
«Oh….mmm… niente. Volevo…solo sedermi!» le rispondo imbarazzata.
Nel frattempo, la partita incomincia. Osservo che nel campo sono riunite le due squadre. Al capo di una, c’è Niall che salta tutto pimpante. Faccio una lieve risata scuotendo la testa. Il fischio dell’arbitro dichiara l’inizio della partita.
Passati quindici minuti, sento la mano di April scuotermi il braccio.
«Lee, Lee! Mi sono innamorata!» mi dice con occhi sognanti. Subito spalanco gli occhi non capendo.
«Di Niall? Ma come…» non riesco a finire di parlare che subito ride.
«Oh no, non di lui! Di loro!» mi sussurra per poi indicare i ragazzi di prima, seduti davanti a noi. Li osservo ascoltando per qualche secondo le loro conversazioni, mentre sono impegnati a lanciare dei pop-corn nel campo.
«Oh, Zayn guarda Harry che ci sta salutando! Che pirla, è appena caduto per terra!»  esclama colui che, deduco, non si chiami Zayn.  Cerco di vedere chi è questo Harry sporgendomi leggermente dalla mia postazione, ma l’unica cosa che riesco a vedere è soltanto una massa di ricci.
«Ah, che imbrambato!» dice Zayn, se questo è il suo nome.
«Imbrambato? Non esiste questa parola!» esclama l’amico.
«Lo so, infatti l’ho appena inventata! E’ un mix tra rimbambito e imbranato! Sarò intelligente?!» chiede il ciuffone. Faccio una smorfia trattenendomi dalle risate.
«No! Una capra è più intelligente e furba di te!» gli urla contro l’altro.
«Non sono simpaticissimi?!» mi domanda April, distraendomi dai loro buffi discorsi.
«Si!» esclamo perplessa. “Più che simpatici direi scemi” mi ritrovo a pensare mentre li osservo ancora, silenziosamente.
«Bene! Allora andiamo a sederci di fianco a loro!» non faccio in tempo a protestare contro la sua decisione, che subito mi ritrovo davanti ai due ragazzi.
Oh no, perché non sono stata zitta?!
«Ciao ragazzi!» li saluta sorridendo April.
«Ciao a voi, bellezze!» ci saluta così, il ragazzo dagli occhi celesti mentre è impegnato a squadrarci dalla testa ai piedi. Subito arrossisco sentendomi a disagio.
Odio essere osservata. Non lo so, ma… mi imbarazza tanto!
«Vi dispiace se ci sediamo vicino a voi? Sapete, ci sentiamo un po’ sole…» si affretta a rispondere April. Le lascio un’occhiata dandole uno schiaffo sul braccio che i ragazzi non notano.
Sole? Ma io non mi sentivo sola! Anzi, forse stavo meglio prima seduta lì che ora!
«Oh certo! Sedetevi pure!» ci risponde sempre lo stesso ragazzo, facendoci spazio.
«Comunque io sono April e lei è Lee, piacere!» mi presenta April mentre si siede al fianco di Zayn, se non erro.
Subito mi affretto a stringere la mano ai due ragazzi, come poco dopo anche April fa.
«Piacere tutto nostro! Noi siamo Zayn e Louis!»  questa volta a risponderci non è più il ragazzo dagli occhi celesti, ovvero Louis, ma l’amico con gli occhi marroni: Zayn.
Sia io che April facciamo un sorriso per poi spostare lo sguardo di nuovo sul campo da calcio. «Oh, Louis è lei la figa che dicevi prima, vero?» urla dopo un po’ Zayn, indicandomi. Subito arrossisco mentre sento April ridere.
O mio dio, ma che razza di persone ci sono in questa scuola?
Sento Louis portarsi una mano sulla fronte per poi sussurrare uno «Stupido» a Zayn.
Restiamo altri minuti in silenzio, fin quando non sento il braccio di Louis, seduto al mio fianco, posarsi sulla mia spalla. «Allora dolcezza, ti va di uscire con me domani sera?» mi domanda mentre mi guarda dritto negli occhi. Subito m’irrigidisco.
Uscire? Con lui? Ma se neanche lo conosco!
«No!» gli rispondo secca ma anche divertita per la sua buffa espressione che ora gli occupa il viso.
«Dopo domani? Venerdì? Sabato? Sono libero tutti i giorni della settimana per una ragazza bella come te!» continua lui, non arrendendosi. “Ruffiano” penso, mentre gli scoppio a ridere in faccia.
Odio i ragazzi sfacciati e, da quello che posso capire, Louis è uno di questi.
«Non uscirò con te!» esclamo esasperata. Alza le mani in segno di arresa e sorrido compiaciuta.
Oh, menomale: ha capito!
Restiamo per un po’ a guardare la partita, mentre qualche volta osservo April parlare con Zayn. Quest’ultimo sembra molto più intelligente di Louis, indubbiamente.
«Goalllll!» urla a un tratto proprio lui, facendo cadere tutti i suoi pop-corn su di noi.
Faccio una smorfia ridendo.
«Ma…. Aspettate: chi ha fatto Goal?» domanda sempre Zayn, subito dopo.
Subito mi smentisco. Che cosa avevo detto? Che Zayn sembrava più intelligente di Louis? Beh, ecco…tutt’altro!
«Ma sei scemo o cosa?» chiede April sconcertata mentre si ripulisce. Louis ed io sospiriamo esasperati scuotendo la testa.  “Ma quanto può essere stupido quel ragazzo?” mi ritrovo a pensare di nuovo.
Riporto lo sguardo alla partita e mi soffermo a fare qualche foto, poiché mi sono portata dietro la macchina fotografica. La accendo senza togliere lo sguardo dal campo. L’arbitro fischia il primo tempo e vedo Niall camminare al fianco di un ragazzo, che subito richiama la mia attenzione. E’ più alto di mio cugino; ha delle gambe lunghe e la maglia bianca che indossa , fa intravedere il suo fisico scolpito. Ha dei meravigliosi ricci castani che gli ricadono sul viso. Se li scosta con un gesto veloce della mano. Rimango meravigliata dalla bellezza di quel ragazzo, che non riesco a non fotografarlo. E senza rendermene conto, passo da uno a più scatti.
«Lee, che fai?» m’interrompe April.
«Niente, facevo solo qualche foto!» mi affretto a risponderla, agitata.
Il campo si sta liberando, segno che a partita è finita. «Quello lo avevo notato ma… a chi le facevi?» chiede sospettosa.
«Uhm… A Niall! Sì, a Niall!» affermo nascondendo la macchina fotografica dietro alle mie spalle. Vedo April assottigliare gli occhi in due piccole fessure, come se volesse capire se sto mentendo o no. Dopo qualche secondo, forse capendo che è meglio parlarne in privato, mi fa un piccolo segno con la mano che sta a significare che ne parleremo più tardi.
«Oh, è già finita la partita! Andiamo a complimentarci con Niall?» le chiedo qualche istante dopo, per cambiare argomento. Annuisce per poi alzarsi dagli spalti. Poco dopo faccio anch’io lo stesso.
«E’ stato davvero un piacere per noi conoscervi, ma adesso dobbiamo proprio andare! Ci vediamo in giro?» saluta così April, Louis e Zayn che anche loro si sono alzati.
«Certo! E per te Lee, l’invito è ancora valido!» dice Louis, rivolgendosi verso di me. Si sta riferendo all’invito di uscire con lui.
Ma io mi chiedo: ma questo ragazzo che problemi ha?!
«Non ti arrendi proprio tu, eh?» gli chiedo ridendo.
«No. D’ora in poi sarò il tuo incubo peggiore, quindi: buona fortuna!» mi risponde anche lui ridendo e nello stesso istante facendomi un occhiolino.
Scuoto la testa trattenendo una piccola risata.
«Oh mio Dio, qualcuno mi salvi!» dico fingendo di essere preoccupata.
Restiamo a parlare per alcuni minuti, poi dopo un ultimo saluto ci allontaniamo dai ragazzi per scendere nel campo, dove aspettiamo che esci mio cugino. Mentre aspettiamo, accendo la macchina fotografica ma un’April scattante me la prende dalle mani. Prima che possa fermarla, incomincia a guardare le foto che ho scattato durante la partita. Cerco di riprenderla, ma ormai è troppo tardi: ha già visto tutte le foto del ragazzo dai capelli ricci.
«Uh… Guarda, guarda! Che bel fusto che c’è qui!» urla con tono indagatorio.
Sento le guance andare a fuoco dall’imbarazzo.
Oh mio dio, ma perché April non è stata ferma?
«Dai, su! Non c’è niente di male… Non devi vergognarti!» mi riassicura. Annuisco accennando un sorriso timido.
Facile a dirsi: non è lei quella che è stata trovata con le mani nel sacco!
«Di cosa non si dovrebbe vergognare?» una voce familiare, che arriva dalle nostre spalle, mi fa sobbalzare.
«Oh, niente! Cose da donna!» risponde April per me, facendomi un occhiolino.
«Oh… capito! Allora, vi è piaciuta la partita?» ci chiede speranzoso Niall, cambiando argomento.
«Sì, sei stato bravissimo, cugino!» gli rispondo abbracciandolo.
«Grazie!» arrossisco lievemente per il mio complimento.
Restiamo per qualche secondo a parlare, fin quando non mi ricordo che ho una commissione da fare.
«Ragazzi, scusatemi ma mi sono ricordata che dovevo fare una cosa! Ci vediamo dopo, ok? Ciaoo!» e prima che possa sentire una loro risposta, me ne scappo verso la palestra della scuola. Quando mi trovo davanti ad essa, entro dentro guardandomi attorno. Sto cercando qualcuno con cui possa parlare, ma non vedo nessuno. Solo dopo qualche minuto riesco a scovare vicino alla cassa, un ragazzo. Lo osservo silenziosamente, cercando di capire se è un allenatore o soltanto un cliente, come me.  Ha la testa quasi rasata, due occhi color nocciola e un sorriso mozzafiato che però trasmette molta dolcezza. Insicura, mi avvicino a lui. Quando sono ad un passo dal ragazzo, gli picchietto una spalla, facendolo girare verso la mia direzione. «Ciao, hai bisogno?» mi chiede con dolcezza.
«Ehm… Sì, starei cercando l’allenatore di Box… Per caso sai dov’è?» gli domando, sentendo l’imbarazzo salire alle stelle. La sua risata mi fa portare di nuovo lo sguardo su di lui.
«Certo che so dov’è, anzi, ce l’hai proprio davanti agli occhi!» mi risponde sorridendo. Subito non capisco. Penso che mi stia prendendo in giro, ma appena ragiono sulle sue parole capisco tutto.
«Tu… tu sei l’allenatore? Ma… sembri uno studente!» esclamo, alzando un sopracciglio incredula.
E’ impossibile: di sicuro mi sta prendendo in giro! E’ troppo giovane, cavoli!
«Lo so, sono giovane. E poi non hai sbagliato: frequento anch’io il college, quindi sono anche io uno studente. Solo che invece di fare sport, io alleno!» mi chiarisce per poi porgermi la sua mano. «Comunque  io sono Liam! E … Perché mi cercavi?» chiede lui.
Gli stringo la mano e, nel frattempo, mi presento anch’io.
«Oh…Io sono Lee, piacere! E ti stavo cercando per sapere se posso iscrivermi per gli allenamenti di boxe… E’ possibile?» domando, sperando che non inizi a dire che sono troppo piccola e gracile per uno sport così pericoloso. Ogni volta, mi dicono sempre le stesse cose e, dopo un po’, diventa anche scocciante!
«Certo che è possibile! Devi solo compilare questi moduli. Te li lascio così me li puoi portare domani… Va bene?» faccio un sorriso di sollievo e annuisco prendendo i fogli che Liam mi porge.
«Allora ci vediamo domani?» gli domando, dirigendomi verso la porta.
«Certo!» mi risponde. Lo saluto per un’ultima volta, poi mi dirigo verso l’uscita.

Il corridoio che porta alla mia stanza non è molto affollato, ma nel mentre che mi avvicino, ho come la sensazione che qualcuno mi stia osservando. Quando mi trovo davanti alla mia camera, mi volto notando che la mia sensazione, non era poi così sbagliata. Due occhi meravigliosi verdi mi osservano da lontano. Appena focalizzo per bene il suo viso, capisco che è lo stesso ragazzo che oggi alla partita ho fotografato. Incrocio il suo sguardo e subito sento una strana sensazione alla pancia. Rimaniamo fermi per qualche secondo a guardarci negli occhi, poi, di fretta apro la porta della mia stanza chiudendomi dentro. Appena faccio un passo all’interno, un orribile odore di smalto mi travolge.
April ha aperto dodici smalti per poi metterne solo uno! Adesso la strangolo, giuro!
«Ti prego, dimmi che almeno hai aperto la finestra! Non si respira qui dentro!» le urlo contro, tappandomi il naso con due dita.
Non so come faccia lei, ma io sto davvero soffocando!
«Per un po’ di smalti, che vuoi che sia?! Non morirai per la puzza!» mi risponde lei con non calanche mentre è impegnata a soffiare sulle unghie. «Un paio?! Ne hai aperti dodici, April! D-o-d-i-c-i!» le urlo contro ridendo e scandendo per bene l’ultima parola.
La sento sbuffare mentre silenziosamente si alza per andare ad aprire la finestra.
«Contenta adesso?» mi chiede esasperata. Ridendo corro alla finestra.
Sì, finalmente sto respirando aria pura!
«Oh, aria pura! Grazia a Dio!» esclamo soddisfatta mentre April ride, scuotendo la testa.
«Vado a farmi una doccia, va! E... non provare ad aprire altri smalti se non vuoi ritrovarti a dormire fuori alla porta!» le dico, puntandole un dito contro. Sento la sua risata, poi entro nel bagno, chiudendomi la porta alle spalle.

Lascio l’acqua calda scorrere sul mio corpo nudo, rilassandomi. I miei pensieri vanno a lui, a quel ragazzo dagli occhi verdi. Non riesco a non pensare al suo meraviglioso sorriso e a quei suoi ricci ribelli che gli contornano il viso. E’ una sensazione strana: mai, e dico mai, mi è capitato di pensare così tanto ad un ragazzo che nemmeno conosco.
“Basta!” mi ripeto mentalmente, cercando di non pensarci. Esco subito dalla doccia e, dopo essermi asciugata, mi vesto con un paio di Jeans chiari abbinati ad una grande felpa grigia senza cappuccio, che ho rubato a mio fratello. Esco dal bagno per poi buttarmi sopra il mio letto come un sacco di patate. Ho la testa che mi scoppia e tutto questo è colpa di quel bellissimo ragazzo a cui non riesco a non pensare.
“Meglio se mi addormento un po’” Mi ritrovo a pensare, mentre mi addormento come una bambina sul mio letto. 


Spazio Autrici!
Ciao a tutte, chi vi parla è Serena! L'Alessia è morta... Ahahah no, scherzavo lol
Scusateci tantissimo per il ritardo, ma purtroppo scriviamo i capitoli mentre siamo in classe e poi dopo non abbiamo mai il tempo per ricopiarli al pc! 
Poi, avrei pubblicato anche sabato scorso se solo qualcuno ( e con qualcuno intendo Alessia lol) non mi avesse preso il quardernino con scritto la storia, non facendomi così scrivere il capitolo al pc!
Sono un pò di fretta, quindi sarò breve: spero che il capitolo vi piaccia!
Se volete lasciarci qualche recensione, noi ne saremo più che felici! c: 
Se ci sono degli errori, scusatemi ma non ho riletto T_T
Detto ciò scappo via!
Ciauuu bella! Un saluto anche da Alessia! c:

P.s. Mi sono dimenticata di ringraziarvi per le recensioni LOL
Grazie a tutti coloro che hanno recensito e aggiunto la storia ai preferiti/seguite/ricordate!
Vi amiamo! c:
Adesso, scappo sul serio!
Ciaoooo!

 

  
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