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Autore: pikkola_and_regulus    11/10/2007    0 recensioni
Dopo l'ennesima lite in casa Black, Sirius è pronto per la sua a lungo bramata fuga, ma suo fratello decide di seguirlo, a sua insaputa. Regulus e Sirius ancora insieme, come i fratelli che avrebbero dovuto essere. Siamo Regulus_Black e pikkola prongs! Ci siamo messe in combutta per divertirvi ed emozionarvi con questa nuova fic! Bacioni
Genere: Drammatico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Regulus, Black, Regulus, Black, Sirius, Black
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ff-cap 2 Regulus si svegliò nel bel mezzo della notte, aveva sognato qualcosa di veramente mostruoso!!!
Non ricordava cosa ma il sogno era stato davvero brutto! Scese dal suo lettino e si avvicinò a quello di Sirius indeciso sul da farsi... deglutì rumorosamente un paio di volte, poi decise, alzò piano le coperte e si infilò sotto.
Sirius non era ancora  riuscito ad addormentarsi.
Comunque era giunto alla soluzione del loro problema da ore.
Litigare con i suoi genitori non sarebbe stato un dramma. Ci era abituato.
E dir loro ciò che pensava, quanto li disprezzava sarebbe stato terribilmente soddisfacente ed eccitante.
Sentì il lieve rumore dei passi di suo fratello. Sbuffò. Non poteva semplicemente dormire.
Perché doveva disturbarlo, dopo tutto quello che stava facendo per lui.
Sirius sentì una leggera pressione abbassare il suo sontuoso materasso.
Era Regulus.
Non si voltò.
Sentì le mani di suo fratello premere contro la sua schiena.
Si finse profondamente addormentato e godette silenziosamente di quel contatto.
Regulus si avvinghiò ancora di più a Sirius, sapeva benissimo che non dormiva, ma rimase zitto, con le mani affondate nel suo pigiama rosso, lanciò un profondo respiro sconfortato, era inutile restare li... Si alzò in piedi e si avvicinò all'armadio e si sedette sul pavimento gelido sbattendo volontariamente la testa nel mogano scuro.
Sirius sentì il sospiro di suo fratello. Ed avvertì chiaramente la pressione del corpo di Regulus alzarsi dal suo letto. Non si mosse. Lo lasciò andare, rassegnandosi alla cortina di ferro che sarebbe sempre stata presente tra lui e suo fratello.
Suo fratello.
Nel sangue ma non nel cuore. Almeno così credeva.
I suoi pensieri oscuri furono interrotti dal frastuono che aveva provocato la caduta di Regulus.
Sì voltò e chiese con voce forzatamente silenziosa "Che cosa diamine fai? Vuoi svegliare la vecchiaccia? Non pensi che siamo già abbastanza nei guai senza che ti ci metti tu a gironzolare per casa a quest'ora della notte?"
Regulus sorrise impercettibilmente con le lacrime agli occhi per il dolore, ma almeno era riuscito nel suo intento "scusa sono scivolato...." mentì massaggiandosi la testa con forza. "Ti va di scendere in cucina e fare uno spuntino?" domandò ad un tratto guardando il fratello nascosto nella penombra.
"Molto grifondoro da parte tua, Reginaldo! Sicuro di non aver sbattuto troppo forte quella testolina sfortunata che ti ritrovi " Chiese Sirius, ghignando scherzosamente.
Regulus nascose il sorriso "Molto serpeverde da parte tua chiamarmi -Reginaldo- Siriussino...bè, se non ti va vuol dire che andrò da solo" stavolta un mezzo sorrisino scappò dalle sue labbra


Sirius rimase immobile per qualche secondo con le sopracciglia alzate, lo sguardo fisso sulla porta spalancata dalla quale era sparito suo fratello. Suo fratello. Una continua sopresa. -Il mio piccolo Reginaldo- pensò scherzosamente. Si decise a rincorrerlo prima che si cacciasse nei guai. Non aveva esperienza in fatto di malandrinate. Avrebbe potuto conbinare qualche errore irrimediabile. E nessuno più di Sirius capiva la raffinata arte della fuga. Forse solo James.
Uscì dalla porta e seguì il fratello, per la sicurezza sua e del mondo intero.
Regulus era scalzo e correva per le scale divertito, virò abilmente verso la cucina evitando un vaso per miracolo, era quasi arrivato alla cucina quando inciampò sul tappeto, serrò gli occhi pronto ad una caduta rovinosa, ma questa non arrivò. Il -piccolo di casa- riaprì gli occhi e si ritrovò trattenuto a pochi centimetri dal pavimento da due braccia forti, era Sirius, rimase fermo arrossendo furiosamente per la gaffe "ho inciampato..." mormorò a mo' di scusa.

Sirius lo guardò beffardo "Acuta osservazione, Black. Complimenti! Non me ne ero accorto! Infatti sono qui a sorreggerti perché non sapevo che altro fare, è un mio nuovo hobby!"

Regulus arrossì furiosamente e si scostò da Sirius "hahaha sempre molto divertente signor so-tutto-io!" si diresse ancora imbarazzato in cucina ed accese le candele, poi prese del latte e dei biscotti e li mise in due tazze, infine si sedette compostamente sulla sedia e prese a giocherellare con i biscottini

Sirius lo seguì, ghignante. Regulus non l'avrebbe mai battuto. Solo in una cosa era sempre riuscito meglio di lui. Piacere ai genitori. E Sirius era stato invidioso di suo fratello per molto tempo. Ma in quel momento non più. Stava cominciando ad apprezzarlo.

Regulus guardò Sirius con la coda dell'occhio, si alzò e si avvicinò alla dispenza, c'era una fetta di torta, la prese e con un coltello la divise in due parti uguali, ne diede timidamente un pezzo a Sirius e gli porse un cucchiaino, poi tornò a guardare i suoi biscotti.

Sirius si sedette sulla sedia di suo padre, ignaro del fatto che più tardi se ne sarebbe amaramente pentito.

Guardò suo fratello, mentre addentava in una maniera piuttosto canina la sua fetta di torta. "Hai paura?" chiese prudente a Regulus.

"si...per te..." mormorò Regulus ighiottendo un pezzo di biscotto.

 
Sirius sputò tutta la torta che aveva messo in bocca. "Regulus, vuoi farmi morire di infarto  Non dire più sciocchezze del genere mentre mangio o potrei soffocare! Capisco che non interesserebbe, ma vorresti davvero una morte così orribile per me  Per il tuo fratellone " chiese Sirius, sorridendo.



Regulus roteò gli occhi e si grattò un orecchio "si si..." mise in bocca un altro pezzo di dolce e poi aggiunse malignamente "comfe vuofi tu pafsiccino di fiele..."

Sirius alzò le sopracciglia "E questa la chiami una battuta  Si vede che hai preso dalla vecchiaccia. Hai il suo stesso senso dell'umorismo, che ha una rara caratteristica: è praticamente inesistente. Ma suppongo che la tua voce sia la cosa migliore che possa sentire, finché sono bloccato in questa prigione. E non sarà per molto, credimi." detto questo, trangugiò la seconda fetta di torta.
 
Regulus lasciò cadere un biscotto che aveva fra le mani, e si alzò dal tavolo "t...torno a letto..." le parole di Sirius lo avevano ferito nel profondo, lo aveva paragonato a sua madre... si sforzò di mantenere il controllo di se stesso per non scoppiare in lacrime e prese deciso le scale...


Sirius vide la delusione nello sguardo di suo fratello, prima che lui si dirigesse fuori dalla cucina. Lo aveva ferito  A quanto pareva, sì. Doveva rimediare. Ingogliò il suo stesso orgoglio e corse dietro suo fratello. Grande errore. Da dilettanti. Anche a distanza di anni, avrebbe continuato a chiedersi cosa l'avesse spinto a fare un errore così sciocco, eppure così irrimediabile. Prima di compi

compiere tale fatto avrebbe potuto giurare di essere il genio della discrezione. Il più grande malandrino di Hogwarts, rivaleggiato solo da James. Ma dopo tale peccato seppe che aveva ancora molto da imparare.

Cadde dalle scale, provocando il risvglio dei dipinti di casa Black e di conseguanza un grande frastuono. -cavolata delle ore 4: 36- pensò ironicamente.

Ma non c'era niente di ironico. Non quella volta.

Regulus corse verso Sirius, non voleva venisse punito dinuovo, con una forza che non credeva di avere in corpo riuscì a trascinarlo nella porta affianco alle scale e poi si buttò in scivolata dove qualche minuto prima stava Sirius, sentì le luci accendersi e Walburga correre verso di lui "Tesoro cos'è successo? ti sei fatto male?" chiese allarmata, Regulus si mise seduto "No madre, chiedo perdono, tornavo dal bagno e sono scivolato!" disse con sguardo colpevole e con le lacrime agli occhi, ghignò interiormente, era un bravo attore!!

Walburga alzò le sopracciglia, proprio come prima aveva fatto il primogenito "Il bagno è al piano di sopra, Regulus. "

Sirius da dietro la porta, si morse il labbro inferiore. Nessuno sarebbe mai riuscito a prendere per i fondelli Walburga Black.
Nemmeno Regulus.
Regulus, il perfetto Serpeverde.
Regulus la guardò accigliato "Perchè ho detto bagno? Oh, madre perdonami, il sonno...intendevo dire la cucina!" provò il piccolo Black


Walburga lo guardò, severamente "Regulus, pensavo di essere stata chiara la scorsa estate, quando ti dissi che mangiare di notte non è salutare. Devi smetterla o diventerai più grasso di Horace Lumacorno! Vado a svegliare tuo padre. Lui saprà come ricordarti cosa è meglio per te." poi aggiunse, addolcendo lo sguardo "E non guardarmi così! Lo sai che non mi piace punirti, ma questo non ti da il diritto di fare come ti pare."

"Va bene, madre." Regulus si mise in piedi e rimase fermo aspettando che il suo austero padre comparisse, lanciò un occhiata alla porta dov'era nascosto Sirius e si lasciò sfuggire un piccolo sorriso. Dopo quello che stava facendo Sirius si sarebbe rimangiato tutto, pensò.

Sirius chiuse gli occhi per l'orrore.
Non poteva permettere che Regulus venisse punito per colpa sua.
Stava per uscire dalla porta quando la voce di Orion Black echeggiò nell'ingresso della casa "Regulus Alphard Black! Hai deciso di seguire le orme di quel buono a nulla di tuo fratello?"

"No padre...mi dispiace, ma avevo davvero fame." si scusò timidamente Regulus "non accadrà più" disse febbrilmente.

Orion scrutò freddamente suo figlio.
Sì avvicinò lentamente e disse, scandendo attentamente ogni sua parola "Esatto, Regulus. Non accadrà più." Alzò la mano, preparandosi a colpire.
Regulus chiuse gli occhi, rafforzandosi per il colpo.
Il colpo che non arrivò.
La mano di Orion Black non raggiunse mai il viso di Regulus.
Più in fretta che poté, Sirius si mise tra suo fratello e suo padre, lasciando che lo schiaffo di Orion arrivasse alla sua guancia sinistra.
Cadde a terra, ma si rialzò in fretta e si preparò ad affrontare suo padre.

Regulus aprì gli occhi e vide Sirius, la sua guancia sinistra portava la stampa della mano di suo padre, -oddei- pensò con sguardo atterrito mentre vedeva gli occhi di Orion dardeggiare pieni d'ira.
Era arrivato il momento...
Sirius si sarebbe ribellato e stavolta sarebbe fuggito per sempre.








SPAZIO AUTRICI
Ciao a tutti! Grazie per aver letto, speriamo che vi piaccia!
Vi aspettiamo numerosi, e di conseguenza numerose recensioni! Forse pretendiamo un po' troppo con questa richiesta?
Presto aggiorneremo, con un nuovo capitolo più avventuroso!
Un bacio a briciola88 e lilystar!
Un abbraccio a tutti,
pikkola prongs e Regulus_Black.
  
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