Tornando verso l’ accampamento con Tam sulle spalle, pensai che dovevo ancora tornare in paese per poter andare a parlare con lo stregone Mammamuf, per farmi dare delle potenti erbe curative e delle pozioni per aiutarci, ma una cosa ancora di più mi faceva pensare, perché gli Smuorz volevano il mio bastone magico??? Poteva esso essere utile a Banduir per il suo scopo malefico??? Tutti questi dubbi mi assillavano e mi facevano impazzire, solamente una persona poteva chiarirli, ma per andare a trovarlo avrei dovuto fare un viaggio lungo e pericolo, un viaggio all’ interno di me stesso e nelle verità più oscure e nascoste alla mente degli ronmandi, ma ora non c’ era tempo per questo e con grande rammarico dovetti lasciar perdere per ora. Tornato all’ accampamento diedi Tam al medico che lo mise sotto osservazione, ed io con passo lesto ripresi la strada per Houseleggio perché avevo ancora delle cose da fare a cui non potevo sottrarmi. Arrivato al villaggio andai subito dallo stregone ma, aimè, entrando in casa sua, ebbi una spiacevole sorpresa, infatti lo stregone non c’ era più, la sua casa era sotto-sopra ed anche le pozioni magiche ed i libri magici erano scomparsi, preso da tante emozioni andai subito dalle persone che erano fuori dall’ abitazione, che mi spiegarono che gli Smorz avevano catturato lo stregone e portato via tutto. Questo era un bel problema perché non sarebbe stato affatto facile andare nel territorio degli Smorz, poiché quando si trovano nel loro ambiente sono molto più forti e le loro forze si triplicano, ma soprattutto la loro fortezza è un vero e proprio concentrato di antifurti, questo si che era un vero problema. Nonostante tutti questi problemi, dalla folla impaurita si innalzò una voce corale che disse < tranquillo Zanzor, noi siamo con te!!!! > . Incredibile era proprio quell’ antipatico di mister Antipatico, il mio odiato vicino, che però qua diede mostra di grande coraggio, e soprattutto il suo aiuto era di grande importanza poiché era un esperto di congegni segreti e molti di quelli montati nella fortezza erano di sua invenzione. Dopo aver fatto la conoscenza dei suoi amici che si sarebbero uniti a me ed il mio gruppo ci incamminammo verso l’ accampamento per poter reclutare altri volontari e magari mettere qualche protezione extra contro gli intrusi alla nostra fortezza. Io ed Mister Antipatico ( che in realtà si chiama Andomur) avemmo modo di parlare e confrontarci e finalmente riuscimmo a fare la pace, così capii che non bisogna accanirsi contro qualcuno senza avere prima parlato ed senza essersi confrontato con questa, magari fosse così facile anche tra i potenti, sai quanti conflitti si potrebbero evitare??? Poiché se uno ci pensa anche la guerra che stiamo lottando e stupida, perché è così facile fare la guerra e non la pace??? Credo che questa rimarrà una domanda senza risposta. Arrivammo all’ accampamento a notte fonda, così decimo di riposarci e di metterci in marcia al mattino presto. Andando a letto mi addormentai con sentimenti contrastanti dentro di me, infatti alla grande rabbia che mi faceva quasi soffocare, c’ era anche una grande speranza per il domani che mi fece addormentare con un sorriso.