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Autore: PlatonicLove_    26/03/2013    4 recensioni
- Lasciami - gridò cercando di svincolarsi dalla presa ferrea dell’uomo.
- Sta zitta - gli urlò contro,tirandogli i capelli.
- Basta,t-ti prego - sussurrò,mentre le lacrime ormai le bagnavano il piccolo viso.
- Devi stare zitta! - ribattè,alzando di più la voce puntando gli occhi in quelli della ragazza,senza far trapassare nessuna emozione.
Fu allora che si arrese,chiedendosi se morire faceva così tanto male e chiudendo gli occhi cominciando a contare fino a tre,perché era così che si faceva no ?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come and save me.
Prologue.




 

Kimberly chiuse la porta di casa,cercando invano di mantenere la calma.
Posò il cappotto rosso fuoco sull’attaccapanni,lo zaino di scuola nel soggiorno e si diresse in cucina con fare scocciato.
Erano passati quattro mesi da quando il padre se n’era andato o meglio da quando era sparito dalla città,dal Regno Unito o magari anche dal continente come si diceva in giro.
Aveva sempre odiato essere la figlia di un importante uomo d’affari,gli uomini così li aveva sempre odiati,perché in un modo o nell’altro erano pieni di segreti da mantenere.
E qualche volta nonostante tutto però le mancava e senza nemmeno accorgersene si ritrovava in un angolino della stanza a piangere per la sua assenza,a piangere per lui.
Non vantava nemmeno di avere tanti amici,due o tre al massimo,niente di così speciale,eppure aveva sempre sognato di avere una migliore amica con cui passare il tempo,ma non tutti i desideri espressi venivano esauditi,anzi forse nemmeno uno.
Era lunatica e nonostante molte persone lo trovassero un difetto per lei era sempre stato un pregio,si definiva come il tempo,perché in un certo periodo dell’anno anche lui era così.
Entrò in cucina,aprì il frigo e tirò fuori un bicchiere di latte prima di prendere dei biscotti dalla credenza accorgendosi poco dopo di un biglietto poggiato al centro del tavolo,con una firma che avrebbe riconosciuto tra milioni,si alzò di scatto dalla sedia su cui poco prima si era seduta,prese un respiro profondi e si decise a leggere:
 

  Forse ti starai chiedendo perché ti scrivo dopo quattro mesi dalla mia assenza,
anzi forse ti starai chiedendo il perché della mia assenza,
quando leggerai questo biglietto forse sarò già nelle mani delle forze nemiche...

 

 Non finì di leggere che uno sparo provenne da fuori l’immenso giardino,mise il biglietto in tasca e corse titubante verso la porta,sembrava tutto tranquillo eppure lei quello sparo era sicura di averlo sentito, avvicinandosi all’uscio della porta intravise un uomo con una pistola - una di quelle che uccidevano davvero -puntata verso di lei e l’ansia prese il sopravvento.
- Non avere paura splendore - parlò l’uomo
- Sai,tuo padre è stato ingenuo,davvero credeva che non l’avremmo seguito fino a qui ? - ghignò poi,avvicinandosi sempre di più alla ragazza,mentre lei si ritrovò poco dopo con le spalle al muro,senza più via d’uscita.
Fu sul punto di urlare ma l’uomo la zittì subito avventandosi su di lei.
- E’stato tanto cattivo,ci aveva nascosto tutto questo - continuò,ormai vicino al viso della ragazza,squadrandola dalla testa ai piedi
- Sai,è un peccato che io ora debba ucciderti,mi saresti potuta servire per soddisfare le mie voglie - ghigno ancora mettendo violentemente un ginocchio tra le sue gambe,mentre era intento a poggiare la  mano sul suo fondoschiena,la ragazza gemette di dolore quando l’uomo poggiò la pistola vicino la sua tempia.
- Lasciami - gridò cercando di svincolarsi dalla presa ferrea dell’uomo.
- Sta zitta - gli urlò contro,tirandogli i capelli.
- Basta,t-ti prego - sussurrò,mentre le lacrime ormai le bagnavano il piccolo viso.
- Devi stare zitta! - ribattè,alzando di più la voce puntando gli occhi in quelli della ragazza,senza far trapassare nessuna emozione.
Fu allora che si arrese,chiedendosi se morire faceva così tanto male e chiudendo gli occhi cominciando a contare fino a tre,perché era così che si faceva no ?
Uno.
Era viva.
Due.
Ancora per poco.
Tre.
Era ancora sulla terra.
Quattro.
Respirava ancora.
Cinque.
Perché ancora non l’aveva fatta fuori ?
 
- Jonathan Bharnes,non la smetterai mai vero ? - udì una voce estranea provenire da dietro l’uomo che in quel momento le stava davanti.
- Harry Styles,sempre in mezzo ai piedi vero ? - rispose l’uomo sentendosi poco dopo una pistola dietro il capo.
- Che divertimento ci sarebbe altrimenti ? - ghigno,cominciando a caricare la pistola.
Fu solo allora che Kimberly  alzò lo sguardo aprendo così gli occhi,trovandosi l’uomo davanti con la pistola che puntava ancora alla sua tempia e dietro di lui un altro uomo che faceva la stessa cosa con lui.
- Lasciala andare Bharnes,ti conviene - parlò.
- Tu uccidi lei,io uccido te, - continuò poco dopo,diventando del tutto serio.
- Ricorda Styles,hai vinto una battaglia - si fermò,cominciando a ridere.
- Ma la guerra è ancora molto lunga ed impegnativa - finì per poi lasciare un ultimo sguardo alla ragazza prima di sussurrarle “ ci vediamo presto dolcezza “.
- Harry Styles - le sussurrò una volta al sicuro - ah,ora puoi ritornare a respirare - sorrise prima di far entrare anche i suoi amici in casa della ragazza.
- Va a preparare le valigie dobbiamo andarcene da qui - parlò poi,un ragazzo dai capelli biondi tinti - fidati di noi Kimberly – le sorrise e fu allora che la ragazza si riprese dallo stato di trans,senza spiccare parola,salì le scale entrò nella sua camera estrasse il biglietto dalla tasca e finì di leggerlo:
 

.. tra breve conoscerai delle persone,fidati di loro e fa tutto quello che ti dicono,
riusciranno a proteggerti,quello che non sono riuscito a fare io,
perdonami per tutto figlia mia

Papà.

 

 
E fu solo allora che chiuse la porta della camera a chiave e cominciò a versare lacrime per tutta quella assurda situazione.

































OH MIO DIO!

Finalmente una storia che mi piace e mi appassiona * allalaalalalalla * 
Dopo svariati mesi sono riuscita a trovare una storia che mi piace davvero scrivere ** sono orgogliosa di me stessa,ahahahahahaha.
Beh.. che dire,spero soltanto che anche a voi piaccia almeno la metà di quanto piace a me e mi facciate sapere cosa ne pensiate,perchè mi preoccupo molto del vostro pensiero.
Ho pensato di dire basta alle solite storielle con i due che non si piacciono e poi alla fine vanno a letto insieme ( certo anche qui magari ci sarà del romanticismo,ovvio ) ma un po' diverso dal solito,ci vediamo al prossimo aggiornamento.
  
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