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Autore: percysword    27/03/2013    3 recensioni
Un enorme quadro ritraeva il viso di una bellissima ragazza, i capelli scuri le ricadevano dolcemente sulla spalla e circondavano la pelle chiara. Il naso era semplicemente perfetto, circondato da un poco di rossore, e gli occhi erano neri come la pece.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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a Chiara, 

perché aspetta questo momento dal primo capitolo.

Ti voglio bene.

 

 

Capitolo 14

 

Oh no, cosa ho fatto? Liam mi uccide. Anche perché il motivo è troppo stupido. Proprio adesso, a pochi giorni dall'inizio della scuola dove dovrò convivere con lui praticamente sempre. Zayn non ci sarà perché torna a Bradford. Fanculo. Lydia già mi odia, manca solo lui. E Amelia? Oddio. Amelia. Cazzo, non avevo pensato a lei. Dio. Almeno lei capirà… L'ho fatto per lei. Si, Harry, certo. Sai Amelia ho baciato Lydia per assicurarmi che mi sto veramente innamorando di te, certo ha senso. Fanculo. Perché non mi sono fidato della bellissima sensazione provata mentre l'altro ieri l'ho baciata? Cazzo, che giornata magnifica… Ho rovinato tutto. Bravo Harry. Poi Lydia non mi rivolge più la parola… Prima mi sa che devo parlare con lei… Sperando che non abbia uno dei suoi momenti isterici. Aspetta, lei ha momenti isterici ogni tre per due. Mh, tre per due fa sei… Le ore sono ventiquattro… Ma che cazzo sto dicendo? Basta le vado a parlare, devo risolvere questa faccenda. 

 

Cinque ore prima

-Il pranzo è stato magnifico signora Payne, la ringrazio di averci invitato- disse Lydia con tono gentile

-Oh cara, siete sempre i benvenuti qui! Mi dispiace soltanto che Zayn se ne vada…-

-Ormai voglio finire il liceo a Bradford, poi verrò a Londra- -Possiamo andare al parco oggi? É una bella giornata di sole!- disse Amelia guardando fuori dalla vetrata, che mostrava il verde prato brillare sotto la luce di un pallido sole, anche troppo per la fine dell'estate inglese.

-Io devo risistemare le ultime cose per il rientro…- disse Zayn - infatti è meglio se vado…-

-Volevo piantare alcuni fiori nel giardino… Ma se vuoi…-

-Non importa Lydia! Magari andrò con qualcun altro, tipo Harry?- posò gli occhi sul riccio che arrossì.

-Mi dispiace, ma devo cercare dei libri in biblioteca…-

-Vengo io con te!- esclamò Liam -Penso che Charlie voglia venire con noi, vero?-

La bambina annuì felice, nella speranza di incontrare Niall.

-Bene, allora vado a prepararmi… Ci vediamo tra mezz'ora al cancello?-

Liam annuì ed ognuno prese la sua direzione.

 

Quattro ore prima

"La metamorfosi" ce l'ho, "Il buio oltre la siepe" l'ho preso l'altro giorno, mi manca solo "Il giovane Holden" e per due settimane sono apposto… Magari un libro di Agatha Christie per rilassarmi…

-Harry… Sei qui?- una voce femminile entrò nella biblioteca e giunse alle orecchie del ragazzo che stava trafficando tra gli scaffali in cerca della lettera C.

-Lydia sei tu?-

-No, è il mostro di Loch Ness… Dai dove sei?- non appena la ragazza pronunciò quelle parole si voltò, cercando di trovare la familiare testa riccia tra gli scaffali, e andò a sbattere contro Harry, appena sbucato da uno dei piccoli corridoi. Nello scontro i libri che il ragazzo portava in mano caddero ed entrambi si abbassarono per raccoglierli, quando alzarono lo sguardo sembrarono quasi folgorati.

Lydia rimase incantata nell'osservare come le brillanti iridi verdi di Harry risaltassero al contrasto con la pelle chiara e quei pochi riccioli che gli ricadevano sulla fronte contornavano il tutto perfettamente. Le labbra, rosee e carnose, erano socchiuse e il leggero respiro di Harry poteva essere percepito sulla sua pelle. I loro nasi si sfioravano e il ragazzo sentiva il leggero e morbido tocco di Lydia, la cui bellezza era qualcosa di straordinario. La pelle chiara, gli occhi verdi e i capelli color rame. Come poteva tutta quella bellezza appartenere ad una sola persona? Harry respirava attraverso la bocca, lentamente, cercando di mantenere la calma, cercando di trattenersi dal baciarla.

Si alzarono di scatto entrambi, con le gote rosse per l'imbarazzo. Come se avessero percepito la stessa sensazione, lo stesso pensiero.

Lydia porse il libro a Harry, il quale, riuscito finalmente a riprendersi, lo prese e riuscì a proferire almeno una frase.

-Cosa volevi?-

-Puoi aiutarmi in giardino?-

Come risposta la rossa ricevette solo un cenno con la testa, niente di più.

Di una cosa era certa: per lui provava solo attrazione fisica. Lo trovava dannatamente bello e affascinante, con la sua aria da sbarazzino contrapposta alla sua voglia di conoscere il mondo e alle sue pesanti letture. Giurava infatti di aver visto per casa Ulisse di James Joyce, che di certo non apparteneva alla piccola Charlie. Ma neppure questo fatto era riuscito a far innamorare Lydia di Harry.

Ad Harry invece Lydia era piaciuta da subito, non solo per la particolare bellezza ma anche per i modi di fare, a volte eleganti, ogni tanto un po' meno, ma sempre con uno sguardo, un'espressione che ti faceva capire che anche se si arrabbiava con te, o se una cosa non le andava bene, era pronta ad accettare pur di far felice qualcuno. Alla vista di Amelia però, i sentimenti che Harry pensava di avere per la rossa mutarono improvvisamente. Si sentì attratto dal corpo fragile e minuto della ragazza quasi-fantasma, dai suoi capelli corvini, dalla pelle candida e dai suoi occhi neri come la pece, dalla sua corrente di pensiero ancora ottocentesca e dalla voglia di vivere, ma soprattutto da quel velo di mistero che si celava dietro il volto. era certo di provare qualcosa per Amelia, se no non l'avrebbe baciata, ma perché in quel momento, da solo con l'amica si sentiva così strano? Perché nel guardare gli occhi verdi di Lydia perdeva per un attimo la sicurezza dei sentimenti? Aveva bisogno di accertarsi dei suoi sentimenti, non voleva illudere Amelia, tantomeno se stesso.

 

Due ore prima

Dopo aver piantato fiori, scavato buche e potato le siepi sia Lydia che Harry necessitavano di una pausa, così si sistemarono nella veranda della villetta bevendosi un bicchiere di limonata che la ragazza aveva preparato in precedenza.

Rimasero in silenzio a contemplare il loro lavoro, ormai giunto quasi al termine. Avevano sprecato gran parte del tempo a litigare sul colore dei fiori e sul tipo: quando Harry li voleva blu, Lydia li preferiva rossi, quando Harry sceglieva le rose, Lydia voleva le margherite… E così via, fino a che non decidevano di farla finita accoppiando i colori e i diversi tipi di fiori.

Finito di bere il suo bicchiere, Harry si alzò dalla sedia di vimini e si diresse verso il giardino per finire il lavoro. La canottiera bianca sporca di terra e i pantaloni militari gli davano un'aria altamente sexy, e il modo in cui i muscoli delle braccia si tendevano mentre con la pala creava buche nel terreno, aumentavano in Lydia la voglia di toccare la sua pelle. Era attraente, fin troppo. Sospirò, cercando di scacciare quel pensiero, poi si alzò e si diresse anche lei nel prato. Harry continuava a scavare buche e non notò lo sguardo della ragazza, che lo osservava mangiandoselo con gli occhi e si avvicinava piano piano a lui. Ad un certo punto il riccio sentì qualcosa toccargli il braccio sinistro.

-Bei muscoli!- disse Lydia, stringendo la pelle del ragazzo.

-ehm… Grazie?- disse con tono imbarazzato all'amica, per poi decidere di cogliere l'attimo, mentre la rossa osservava curiosa il suo sguardo perso.

Ora o mai più, pensò Harry, come dicevano i latini? Carpe diem.

In una piccola frazione di tempo Harry volse il suo sguardo in modo diretto verso gli occhi di Lydia, si abbassò e le lasciò un dolce bacio sulle labbra, ma non fece in tempo ad approfondirlo che sentì un bruciore sulla guancia sinistra, per poi vedere una Lydia infuriata. I suoi occhi, prima verdi accesi, adesso erano diventati scuri, tenebrosi.

-Ma che cazzo fai?- gridò a Harry

-Senti… Ho una spiegazione…-

-Non me ne fotte della tua cazzo di spiegazione, okay?- gli puntò il dito contro -Adesso tu te ne vai, cerchi Liam e gli racconti quello che è successo, non voglio essere presa per una che tradisce.-

-Ma…-

-Ma un cazzo! Vattene e fatti un esame di coscienza. Hai una ragazza lo sai?-

-Si che lo so! L'ho fatto per questo!- gridò Harry, perdendo ormai la calma che aveva mantenuto fino ad allora.

Lydia lo guardò, stordita da quelle parole, per poi andarsene indignata. 

Ad Harry non restò che andarsene a casa e mettersi a pensare in solitudine a ciò che era successo.

 

Un'ora prima

-Amelia, come va con Harry?- chiese Liam, mentre osservava i bambini giocare in lontananza.

-Bene… Credo… Cioè, io…- scosse la testa esasperata -Non lo so. Sembra distante, non perché non sia voluto venire qua, ma…-

-Vedrai che riuscirai a capire, Harry ti spiegherà tutto… Fa sempre così. Rimane in disparte a fare il misterioso, poi rivela tutto.-

Charlie e Niall, poco lontani sulle altalene, si scambiavano sguardi dolci e sorrisi, ed Amelia sperava veramente che Liam avesse ragione.

 

 

Harry intrecciò le dita nei capelli di Lydia, dolcemente. Fece toccare le loro fronti, delicatamente. Posò le sue labbra su quelle della ragazza, lentamente. Un piccolo, dolce bacio che in pochi attimi si trasformò in qualcosa di passionale. Entrambi cercavano sempre di più di sentire suo l'altro. Le mani di Harry arrivarono alle guance di Lydia e, fermando per un attimo la passione, le accarezzò guardandola negli occhi. Ma quella situazione durò poco, perché Lydia lo baciò di nuovo, con più passione di prima, come se fosse stata l'ultima volta che l'avrebbe baciato.

 

Harry si svegliò di colpo, con il fiatone. Adesso si sentiva completamente in colpa per quello che aveva vatti, come aveva potuto tradire Amelia così? Gettò un'occhiata al libro che aveva in grembo: Le pagine della nostra vita, Nicholas Sparks.

Come ci è finito sto libro qui? pensò il riccio. Tutto ciò che ricordava era il suo ritorno a casa e i suoi sentimenti in quel momento, era arrabbiato e confuso, ma adesso… Adesso era triste e disperato, in cerca di aiuto.

 

Oh no, cosa ho fatto? Liam mi uccide. Anche perché il motivo è troppo stupido. Proprio adesso, a pochi giorni dall'inizio della scuola dove dovrò convivere con lui praticamente sempre. Zayn non ci sarà perché torna a Bradford. Fanculo. Lydia già mi odia, manca solo lui. E Amelia? Oddio. Amelia. Cazzo, non avevo pensato a lei. Dio. Almeno lei capirà… L'ho fatto per lei. Si, Harry, certo. Sai Amelia ho baciato Lydia per assicurarmi che mi sto veramente innamorando di te, certo ha senso. Fanculo. Perché non mi sono fidato della bellissima sensazione provata mentre l'altro ieri l'ho baciata? Cazzo, che giornata magnifica… Ho rovinato tutto. Bravo Harry. Poi Lydia non mi rivolge più la parola… Prima mi sa che devo parlare con lei… Sperando che non abbia uno dei suoi momenti isterici. Aspetta, lei ha momenti isterici ogni tre per due. Mh, tre per due fa sei… Le ore sono ventiquattro… Ma che cazzo sto dicendo? Basta le vado a parlare, devo risolvere questa faccenda.

 

Corse fuori casa, verso casa di Lydia e suonò il campanello con insistenza.

-Chi è?- disse la voce al microfono.

-Harry, devo parlarti ti prego esci fuori-

-No, non parlo con te- e staccò. Ma Harry non si diede per vinto e scavalcò il cancello, per poi correre alla porta e bussare.

-Harry vattene!- gridò Lydia dall'interno.

-Ascoltami! Ti ho baciata perché non sapevo se mi piacessi tu o Amelia, adesso l'ho capito…-

Lydia aprì la porta e lo trascinò all'interno con l'intento di risolvere la questione.

 

-Che vuol dire che ti ha baciata?- 

-Lo ha fatto per una giusta causa, all'inizio anch'io ero arrabbiata, ma poi ho capito che era solo confuso…-

-Tu ci sei stata?-

-No, gli ho tirato uno schiaffo…-

Harry e Zayn origliavano la conversazione di Lydia e Liam da dietro la porta, quando sentirono delle risate all'interno la tensione creatasi tra loro se ne andò. Liam uscì poco dopo e lanciò subito un'occhiata a Harry, si avvicinò a lui abbracciandolo.

-Toccala di nuovo e sei morto- gli sussurrò con tono minaccioso all'orecchio.

-Non ti preoccupare…-

Si scambiarono un sorriso, poi Harry seppe che cosa doveva fare: parlare con Amelia.

Non si aspettava di essere perdonato, affatto. Infatti quando con tono comprensivo gli fece capire che non ce l'aveva con lui, rimase piuttosto sorpreso. Adesso era veramente sicuro di essersi innamorato di lei, l'aveva capito, l'aveva ascoltato, non si era preoccupata e mentre le raccontava tutto l'aveva osservato e aveva aspettato che avesse finito, per poi abbracciarlo e dirgli non fa niente. Troppo strano pensandoci, ma ad Harry non importava questo.

Quando ognuno quella sera fu tornato a casa propria, Amelia si trovò da sola in camera propria, seduta sul letto a pensare. 

Le sue mani erano ancora bianche, quasi trasparenti. Poteva toccare tutto, ma non si sentiva ancora umana, come se qualcosa le impedisse di esserlo.

Era comunque grata per quello successo oggi quindi, rivolto lo sguardo all'alto soffitto della stanza, sorrise e sussurrò un grazie.

 

 

 

 

SAAAAALVE! 
sciao a tutti.

 

 SCUSATE, SCUSATE, SCUSATE, SCUSATE, SCUSATE, SCUSATE,  SCUSATE,  SCUSATE.

 

davvero, scusate tantissimo per questo ritardo ma la scuola, i compiti, i contrattempi, le idee che non c'erano, eccetera… non mi hanno permesso di scrivere. non si può dire che questo capitolo sia dei migliori e penso che i pochi lettori che sono rimasti mi abbandoneranno dopo sto schifo. è un capitolo di passaggio, tanto per far accadere qualcosa se no era tutto un po' smorto.

spero recensiate lo stesso anche se non me lo merito uu

 

se non recensite qui, fatelo in queste:

Unsettled ;  5 giorni fuori di drunkstiles

 

 I Hate You As Much As I Love You di malikseyesx_

 

It's all about the way I felt when you came around di hunger niall

 

Never try to out stubborn a cat di leo rugens

 

adesso me ne vado. aggiornerò prima, don't worry (sempre se qualcuno legge e.e)

 

ed è così che chiara vi dice ciao.

(cit.)

Chiara

@acciologan on twittah

 

 

p.s.: Chiara, scusa se ti ho illusa. tvb. <3

   
 
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