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Autore: Silvar tales    28/03/2013    4 recensioni
Vi immaginate le sirene antiaeree, il coprifuoco, gli altoparlanti? Attenzione, stanno per arrivare i Sex Pistols! Chiunque sia borioso, simpatizzante monarchico o hippie si rifugi nei bunker e attenda l'apocalisse punk!
[Prima classificata al contest “When the music’s over” indetto da DazedAndConfused]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Johnny Rotten, Sid Vicious
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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Rock'n'roll suicide


Il tempo non è tempo, è ticchettio d'orologio, è ansia. Si passa dal voler cercare una dose, al trovarla, al finirla, al volerla cercare di nuovo. Il tempo non esiste. È un ciclo, ed è troppo.
Nancy è già uscita dal tempo, sarà serena ora, senza paranoie e attacchi isterici. John Simon Ritchie attende ancora che il suo si esaurisca.
Ha mandato a fanculo Rotten, i Pistols, la sua vita. Persino il punk.
Poco male, tanto i Sex Pistols si sarebbero sciolti da soli, lui ha rappresentato soltanto la scintilla in un mare di carta straccia. I Pistols se ne sono andati con una monumentale fiammata, un fuoco di scintille che nessuno dimenticherà.


John, non essere arrabbiato con me. In fondo siamo sempre strati amici, no?

Il fumo della sigaretta si scioglie nell'aria. Ecco, ormai è finita. Ne dovrà iniziare un'altra, è più semplice, è più divertente, è la discesa. Può essere divertente morire?
Chiude gli occhi e sogna. Era tanto che non succedeva. Vede immagini sbiadite, il dolore che prova non è più del tipo che gli piace, è pungente e complicato, forse non è nemmeno dolore, forse è l'incolmabile pozzo nero della noia.
John e John, una coincidenza che abbiano lo stesso nome, forse era una cosa che innervosiva anche loro, ecco perché Lydon si è affrettato a trovargli un soprannome.
«Il tuo cazzo di criceto mi ha rosicchiato i lacci degli anfibi!»
Simon sorride nel sonno.
«Non fare del male a Sid, è il mio topo da compagnia, ed è un regalo di mia madre».
«But it's vicious».
Forse è un peccato che i Pistols abbiano composto un solo album, forse è un bene. Quelle canzoni erano orribili, sguaiate come urla di cani, ma in fondo era proprio quello l'obiettivo di Rotten.


Il punk è anti-musica, è neodada, è rumore!

Hanno dormito tutti quanti in sala registrazione, il tempo passava e la canzone non arrivava. Ma a chi interessavano i soldi! A chi interessava la musica!
Simon si gira su un fianco con la bocca aperta contro il cuscino, come un moribondo vede il sunto della sua vita.
È Nancy o l'ero la sua droga? Quale delle due è più letale? In ogni caso ora Nancy non c'è più, non ha scelta.
Un'altra immagine. John tira un petardo contro un cassonetto e libera un cane legato a un palo. Avrà avuto sì e no quindici anni. Il suo sorriso sghembo è irritante e indimenticabile, e quella faccia appuntita da adolescente non gli è mai cambiata.
Ormai è sbiadita, è una foto vecchia da stracciare.
«Simon, fammi vedere le mani, sanguinano».
Non gli è mai successo. Le mani sporche di Lydon sono fottutamente rassicuranti. Strano. Gli danno come la sensazione di essere in compagnia, di non essere solo. Come se un angelo custode vegliasse sempre su di lui. Un angelo con i pantaloni in pelle e gli anfibi, che di angelico non ha proprio nulla.
«Mi sono tagliato, non è niente, non sono ancora riuscito a prendermi il tetano».
Lydon l'ha lasciato andare quando Sid ha scelto di autodistruggersi. Ma c'è stato, fino alla fine. Ora, è come se Sid fosse già morto, tanto vale lasciarlo andare. Un calcio nel culo... e via!


Non cedere al conformismo amico. Non sei nato da uno stampino, non comportarti come se lo fossi.

Il punk sembra un ricettario, lo puoi seguire - non - alla regola e non funzionerà, te l'assicuro.
Ma il punk non è morire d'overdose a vent'anni.
Non è morire d'overdose a vent'anni.


«Io non mi volevo immolare in nome del punk. Io...
Mi sono sbagliato».





Note dell'autrice:
Inizio subito con due piccole note tecniche: nel flash-forward il cambio di tempi verbali (da presente a passato) è voluto, mentre le frasi in corsivo non hanno un punto di vista fisso o sempre determinato, a volte sono i pensieri di Johnny, a volte di Sid, a volte di una voce anonima o collettiva, e hanno un chiaro ruolo enfatico, evidenziano un concetto.
Spreco due parole per quanto riguarda la storia in sé. Più che una fanfiction è forse una riflessione sull'episodio Sex Pistols, e in particolare sulla vita di Sid e sulle sue scelte. Sid si è sbagliato (riprendendo le battute finali) a cadere nel vortice della droga, perché è diventato inevitabilmente suo schiavo, mentre il punk è fondamentalmente ribellione e libertà.
Il titolo riassume la trama stessa, e anzi, sono rimasta piacevolmente stupita del fatto che la parte iniziale del titolo dell'album di Bowie che dovevo usare descriveva perfettamente l'evolversi della mia storia, per cui ho deciso di chiamarla The rise and fall. L'ascesa e la caduta dei Sex Pistols, ma anche l'ascesa e la caduta di Sid Vicious.

Questa storia è stata scritta per il contest multifandom When the music’s over indetto da DazedAndConfused e si è classificata prima (su due partecipanti).
Qui potete leggere la storia della mia collega di podio: Play. di Snafu . Ve la consiglio vivamente!
E di seguito posto il bellissimo giudizio di Dazed, che ringrazio per la sua accuratezza ed esaustività.


The Rise and Fall
 - Deidaradanna93

Grammatica: 9.5/10 Impeccabile, se non fosse per qualche svista, tipo “un bestia da soma”, “Malcom” anziché “Malcolm”, “gold retriever” anziché “Golden Retriever”, “ice-berg” anziché “iceberg”, “strati amici” o qualche virgola o due punti mancanti. 
Stile e lessico: 10/10 La scelta stilistica e lessicale è stata davvero felice: è come se tu ti fossi calata nei panni di un punk dell’epoca, persa tra i bassifondi londinesi e con gli occhi ben aperti per non lasciarti sfuggire nessun particolare. I termini sono perfetti e lo stile è versatile: rapido e frenetico nei momenti adatti, lento e perfino melodico quando un’atmosfera più rarefatta e intima lo richiede. Non ho alcun appunto da farti! 
Attinenza alla tracklist: 10/10 Innanzitutto devo complimentarmi con te perché non solo sei riuscita ad adoperare tutte le tracce in un modo davvero appropriato e originale, ma lo hai fatto mantenendo l’ordine originale della tracklist! Non era cosa da poco, ci tengo a dirlo. 
Cooomunque! Come ti ho appena detto, i brani sono stati utilizzati correttamente: che io ricordi, non hai citato direttamente versi tratti dai suddetti, ma dai fatti narrati nei capitoli si evinceva benissimo il senso generale della canzone scelta. 
Ho apprezzato in particolar modo i capitoli legati alle canzoni “Starman” (il dialogo finale è di una tenerezza veramente straordinaria, l’ho adorato!), “Lady Stardust” (John che riporta i jeans mi ha letteralmente stretto il cuore, è un’immagine straziante ma allo stesso tempo bellissima), “Hang on to yourself” (mi sono piaciute le definizioni finali che Sid appioppa a Lydon, in particolare “sigaretta di vapore” :3), “Suffragette City” (adoro l’ultimo scambio di battute tra i due e il paragrafo finale: mostrano molto bene la sofferenza arrecata da questa relazione folle) e “Rock n’ Roll Suicide” (capitolo finale da urlo: trovo particolarmente azzeccata la descrizione di Lydon e delle sue mani, e le ultime righe… brividi!) 
IC e Caratterizzazione: 10/10 Non so veramente come dirlo, ma… sicura di non aver conosciuto di persona Sid e John? Li hai descritti talmente bene con una manciata di parole e s’intravede un sacco della loro essenza anche tra le righe che… boh, io non so che altro dire x’D Amo questo tipo di caratterizzazioni: non lasciano niente al caso ma non sono neanche pompose e ridondanti… il giusto equilibrio tra il detto e il celato, ecco. 
Originalità: 5/5 Come avrò modo di dirti nel punto successivo, penso che questa storia sia una delle più fantastiche che io abbia mai letto. Sono rimasta piacevolmente stupita dalla maniera in cui le vicende narrate s’incastrino alla perfezione con l’album… chi l’avrebbe mai detto! E poi non ti sei per nulla fermata alla soluzione facile della “relazione con finale triste perché uno dei due schiatta”, anzi; ho apprezzato la crudezza con cui mi hai sbattuto in faccia la verità. In questa storia non c’è nulla dell’amore ma, allo stesso tempo, c’è molto della natura umana e dei sentimenti contrastanti che ci perseguitano per tutta la vita. 
Gradimento personale: 3/3 Quando si pensa ai Sex Pistols, è inevitabile che il nostro pensiero non corra subito ai due coglioni (passatemi il termine, è la verità!) che sono stati i pilastri della band: Rotten e Vicious. 
Non ricordo di aver mai letto una slash-fiction su di loro, ed è anche comprensibile il motivo: non sono personaggi facili, è già complicato “catturarli” in una fanfiction priva di pairing, figuriamoci se dovessimo star lì a ipotizzare un’eventuale relazione tra i due! 
Però tu sei riuscita a stupirmi, dico sul serio! 
Non è la classica “storia d’amore”, anzi… non lo è per nulla. 
Qui si parla di due disadattati che hanno un rapporto atipico, che nessuno sa definire con certezza, loro per primi: sembrano amici ma si sbranano alla prima occasione servita su un piatto d’argento, si odiano ma passano il tempo a cercarsi e rincorrersi… secondo me sei riuscita a catturare la loro essenza, io in questa storia ho veramente visto John e Sid. 
E ho inoltre apprezzato la tua decisione di non concentrarti esclusivamente sul loro rapporto malato, ma anche sulla quotidianità dell’epoca: con poche parole sei riuscita a descrivere luoghi e situazioni talmente bene che, mentre leggevo, mi sembrava di essere accanto ai protagonisti (: 
Sei stata davvero brava, non è da tutti riuscire a raccontare così bene vicende e posti ormai dimenticati, e per di più senza farli passare in secondo piano rispetto alla narrazione! 
Spero veramente che questa storia possa essere letta da molta gente, è un piccolo capolavoro. 
Per finire questa valutazione, ti citerò i pezzi di questa long-fic che ho apprezzato di più, con annessi commenti/deliri della sottoscritta :3 

"Qualche ragazzina adulatrice una volta ha detto che le stelle cadenti sono opera dei punk. Nemmeno gli alieni sono stati salvati dal contagio, e dunque marziani con le creste e le spille prendono a martellate la luna, la distruggono, la dissacrano. E le stelle cadenti sono i pezzi di luna che si sgretolano, che schizzano via sotto colpi feroci di clava." 
Ora, io non so se questa metafora sia stata veramente pubblicata su qualche fanzine dell’epoca o se sia stata un’invenzione partorita dal tuo cervello, ma… è geniale. È geniale, non ho parole! Secondo me è una raffigurazione perfetta del punk, ed è strano vedere come un’immagine poetica possa benissimo essere accostata ad un movimento così sgraziato e totalmente folle. 

"Non chiedere mai a un punk quale sia il suo sogno. Avere un sogno significa avere obiettivi, noi non facciamo pronostici, né abbiamo rimpianti. Viviamo il presente e vaghiamo alla cieca." 
Amen. Direi che non ho altro da aggiungere. 

"L'uomo giallo parla con i bambini - o con i punk, il che è lo stesso - perché sono gli unici che possono capirlo." 
Piango, Starman non poteva essere citata in maniera migliore! E l’accostamento punk-infanzia, come quello precedente delle stelle cadenti, è assurdo ma assolutamente azzeccato. 

"(Sid) Era una diva che saliva sul palco e apriva le gambe. 
Non è così che si dovrebbe comportare un punk.
" 
Anche qui posso soltanto togliermi il cappello per il paragone incredibilmente perfetto. 

"La differenza si vede, non si sono mai confrontati meglio, non hanno mai fatto sesso completamente nudi. Il che è stato un grave errore, perché dalla pelle si capiscono molte cose. Molte parole non dette trasudano sulla pelle, anche se non è il caso di Sid. Lui quando deve dire una cosa la dice, sia pure un ti amo o un vaffanculo frocio." 
Qua mi sono venuti i brividi, seriamente. Nonostante i loro rapporti siano sempre al limite della decenza e sicuramente non inclini alla dolcezza, la frase sulla pelle ha donato una luce tutta nuova. È vero, dalla pelle possono trasparire un sacco di sensazioni e pensieri che magari non abbiamo il coraggio di esprimere a voce… a me, per esempio, è venuta la pelle d’oca per la bellezza di questa frase. 

"L'America è fatta di oro che cola su ferro arrugginito." 
Tu mi dovrai spiegarmi come diamine ti vengono in mente delle definizioni così azzeccate, cazzarola! In poche parole hai descritto la magnificenza e lo sfacelo di una nazione, no words. 

"Le mani sporche di Lydon sono fottutamente rassicuranti. Strano. Gli danno come la sensazione di essere in compagnia, di non essere solo. Come se un angelo custode vegliasse sempre su di lui. Un angelo con i pantaloni in pelle e gli anfibi, che di angelico non ha proprio nulla." 
Piantala di farmi venire i lucciconi, non posso piangere leggendo una storia sui Sex Pistols, è un controsenso! LOL a parte gli scherzi, che descrizione magnifica çç adoro questi accostamenti tra la miseria e la poesia, tra il sacro e il profano. 

"Il punk sembra un ricettario, lo puoi seguire - non - alla regola e non funzionerà, te l'assicuro. 
Ma il punk non è morire d'overdose a vent'anni. 
Non è morire d'overdose a vent'anni." 
La scelta di ripetere quella frase, in un certo senso la frase, l’ho trovata molto appropriata: mandare giù per il cesso una vita appena iniziata non è punk. 

«Io non mi volevo immolare in nome del punk. Io... 
Mi sono sbagliato».
 
Ok, adesso posso piangere! In due righe hai praticamente fatto emergere l’ingenuità e l’innocenza di Sid: sì, non esagero definendolo “innocente”, perché era una testa di cazzo ma, come hai avuto modo di far capire tu, alla fine è stato risucchiato in un buco nero che non gli ha lasciato via di scampo. 

Sviluppo trama: 5/5 Una long-fiction di nome e di fatto: la trama è ben sviluppata e lineare, presenta dei flashback accurati e che non appesantiscono la narrazione… insomma, ottimo lavoro! 
Bonus album completo: 2/2 Ancora complimenti, il bonus è meritatissimo! 

Totale: 54.5/55 


   
 
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