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Autore: safeoned    28/03/2013    1 recensioni
Dal prologo ''non pensava a niente di tutto ciò. Qualcuno lo fa quando tweetta ad una celebrità?''
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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TWEET HEARTS – CAPITOLO 1


Harry non sapeva perché stava guardando il tweet del ragazzo. Forse perché era il primo tweet che aveva notato e sembrava avere secondi fini. O magari perché il ragazzo era davvero attraente. In ogni modo, questo Louis Tomlinson aveva ragione. La canzone gli era davvero piaciuta. Così tanto che l’aveva messa a riproduzione per un’ora e mezza, memorizzando il testo e le note, lasciando che inondassero i suoi sensi lasciandolo libero dagli ostacoli della sua vita. Non pensate male, Harry amava il suo lavoro e le persone che ne facevano parte. A volte però gli mancava la sua libertà nel fare ciò che volesse e, magari, essere un ragazzo di diciotto anni. Mentre la canzone iniziava per l’ennesima volta, ascoltandola sempre con più attenzione, aspettando il pezzo che aveva conquistato il suo cuore. Quando arrivò, prese il suo cellulare scrivendo furiosamente prima di inviare il tweet con la vaga speranza che il ragazzo che gli aveva consigliato la canzone lo notasse. Come lo schermo si spense, Harry premette la freccia sinistra per farlo riaccendere. Un colpo tranquillo bussò alla sua porta dopo trenta secondi, facendo uscire dalle labbra di Harry un suono infastidito.

“Sì?” urlò senza preoccuparsi di abbassare il volume della canzone. La porta si aprì lentamente rivelando un terzo dei One Direction sul suo piano.

“Senti, Haz, non sono il tipo” Iniziò a dire Liam, “ ma se sento ancora una volta quella canzone sanguinante, sarò costretto a farti ingoiare quelle casse.” Harry guardò il ragazzo poco più grande che stava sulla porta, considerando la probabile serietà della sua minaccia. Studiando gli occhi marroni che lo facevano sembrare un cucciolo che non farebbe male ad una mosca, Harry non aveva nessun dubbio nella sua mente che la voce morbida del compagno di band potesse infatti fargli ingoiare le sue costose casse Beats.

“Si, Harry, ed io non farei niente per aiutarti!” Zayn, il ragazzo con l’accento di Bradford, si spostò dal soggiorno alla sua stanza, dove stava senza alcun dubbio guardando una puntata delle sue serie TV spazzatura.

“Non avrei comunque voluto il tuo aiuto, coglione!” Rispose Harry, ignorando Liam che alzava gli occhi mentre i due ragazzi iniziavano a litigare da stanze diverse.

“Allora forse dovresti ascoltare musica migliore!” Rispose il cosiddetto Bradford Bad Boy, facendosi beffa del più giovane.

“Magari tu dovresti imparare cosa sia la buona musica!” Un piccolo sorriso iniziò a tirare gli angoli della bocca di Harry e Liam sospirò drammaticamente, lasciandosi cadere sul suo letto.

“Oi! Tu non sapresti riconoscere la buona musica neanche se venisse a prenderti a calci in culo!” La voce di Zayn rideva, mentre il ragazzo del Cheshire immaginava il suo compagno stravaccato nella poltrona che condividevano, sorridendo tra sé e sé e aspettando il suo turno per poter ribattere.

“Non parlare del mio culo, Zayn Malik! A meno che tu non ne voglia una parte, in quel caso, tutto ciò che devi fare è dirlo!” Harry arrivò al punto di usare lo stesso tono di voce che sfruttava durante le interviste con donne più grandi per stuzzicarle. I ragazzi sapevano che aveva un’inclinazione nei confronti del genere femminile che aveva scoperto durante una festa un po’ turbolenta nella casa di X-Factor. Quella sera aveva chiesto di essere lasciato vivere, ma gli avevano ricordato costantemente che sarebbe stato piuttosto difficile ficcare la lingua nella gola di Zayn. Probabilmente ci sarebbe riuscito se non fosse stato per il gioco eccitante di Liam ‘Mantenere l’ubriaco lontano dal pomiciare con il suo compagno di band.’

“Ancora non mi sei saltato addosso, eh Styles?” La voce di Zayn lo distrasse dal suo viaggio nei ricordi mentre entrava nella stanza per unirsi a lui e a Liam.

“Ti piacerebbe,” roteò gli occhi, mostrandogli la lingua. Gliele avrebbe fatte vedere, pensò, mentre rovistava nel cassetto della scrivania per estrarne le cuffie, vagamente consapevole che la canzone stesse per finire. “Guardate, io metterò queste cuffie, così potete andarvene e lasciarmi in pace con i vostri tormenti, okay?” Rimarcò, senza malizia nella voce, puntando i suoi occhi verdi in direzione di Liam. Il ragazzo si alzò in piedi dal letto di Harry, tirando fuori il telefono e cliccando sulla casella rapida dei messaggi.

“Ci piacerebbe Harry, ma oggi abbiamo interviste per tutto il giorno. Ricordi?” Gli occhi di Liam incontrarono i suoi attraverso lo schermo del Blackberry. Lo sguardo di Harry perso nel vuoto rispose per lui, facendolo sospirare. “Bene, la macchina dovrebbe venire a prenderci da un momento all’altro, quindi ti consiglio di preparati se ancora non lo sei.” Fece più o meno il punto della situazione per Harry, permettendo al ragazzo più giovane di tornare in sé. Non se n’era dimenticato, si era solo distratto. Era infatti pronto quando si ricordò il tweet della notte precedente. Una cosa tira l’altra e presto si era trovato seduto alla scrivania, con i suoi jeans ed un calzetto. (Dove diavolo era l’altro calzetto?) Zayn alzò un sopracciglio prima di scuotere la testa.

“Mi piacerebbe prendessi in considerazione l’idea di prepararti. So che gli stilisti ci vestiranno a loro modo una volta arrivati lì, ma amico, ma non pensi che arrivare lì mezzo nudo sarebbe chiedergli troppo?” Lo prese in giro mentre si chinava a raccogliere una camicia a quadri da terra gettandola ad Harry prima di uscire, senza aspettare una risposta. La annusò, sperando non fosse troppo sporca, prima di indossarla. Dopotutto uno spruzzo di colonia non avrebbe risolto il problema. Liam rotolò giù dal letto con un piccolo grugnito, prima di seguire fuori dalla porta il suo compagno.

Che spregevoli, pensò mentre cercava il calzino mancante. Lo diceva con amore, ovvio. Erano i suoi spregevoli. Onestamente non sapeva come avrebbe fatto senza di loro. Spesso pensava a come sarebbe stato se ce l’avesse fatta nello show come solista, e spesso realizzava che odiava lo scenario che aveva creato. Sarebbe stato un inferno molto più solitario e molto meno felice. Senza di loro, non avrebbe avuto nessuno con cui confidarsi, come quando era stato attaccato dal pubblico, e almeno fino ad ora, aveva bisogno di entrambi i ragazzi per non impazzire. Avevano lavorato duramente per farsi una reputazione come rubacuori, una reputazione che sarebbe potuta facilmente essere spazzata via se fosse stato lasciato a lui. Si, anche se spesso litigavano, Liam e Zayn erano la sua famiglia. La sua famiglia che lo aveva lasciato solo a cercare un calzino disperso, ma pur sempre la sua famiglia.

“Aha!” Urlò trionfante dopo aver trovato il subdolo stronzetto sul pavimento, mezzo nascosto dal piumino. Dopo  essersi alzato e aver indossato le sue converse, si fermò in bagno spruzzandosi della colonia prima di guardarsi allo specchio. I suoi capelli quel giorno avevano deciso di non stare al loro posto, ma era consapevole che gli stilisti avrebbero fatto di tutto per sistemarglieli con una marea di prodotti. Anche se non ci sarebbe stato nessun effetto. Sembravano essere molto indisciplinati quel mattino.
“Harry! La macchina è qui!” Lo chiamò la voce di Liam.
 
“Si stupido! Muoviti!” Aggiunse Zayn sfacciatamente.

“Sto arrivando! Resistete!” Gridò Harry di rimando, controllando che le sue collane fossero al sicuro attorno al suo collo. Dopo ultimo strattone ai capelli con la mano, lasciò la stanza, chiudendo dietro di sé la porta, dimenticandosi completamente il telefono sulla scrivania.
 
***
 
Louis era ancora sdraiato a letto, controllando il telefono ogni pochi minuti per assicurarsi che ci fosse davvero un tweet da Harry Styles che citava il testo della canzone che lui gli aveva inviato la notte prima. Non aveva mai fatto la ragazza o qualcosa di simile. Era pienamente consapevole che potesse essere una coincidenza, infatti si era convinto che fosse solo quella. Che possibilità c’era che il ragazzo potesse vedere il suo tweet tra tutti quelli caricati, non tenendo a mente solo la canzone, ma anche tweettandone il testo. No. Era solo una coincidenza consolidata dal fatto che Louis credesse che Harry avesse dei buoni gusti in fatto di musica. Ma c’era una piccola parte di lui –va bene, una parte piuttosto grande di lui- che credeva che il tweet fosse per lui.
 
Certo, c’era solo un modo per dimostrare se fosse vero o no. Certo, doveva solo tweettargli ancora, ma questo era esattamente ciò che lo portava a stare ancora nel letto, fissando tristemente il soffitto. Avrebbe dovuto scegliere la canzone perfetta per non perdere la possibilità di arrivare fino in fondo a questo mistero, che era un compito molto più arduo di quanto avesse pensato inizialmente. Aveva messo in riproduzione casuale il suo iTunes nella speranza che la canzone perfetta sarebbe arrivata a lui ancora una volta, solo che ad ogni canzone cambiava idea. Vedete, Louis era un rimuginatore. Più si soffermava su una cosa, più il problema diventava complicato, così come ora, era stata una guerra con se stesso e la sua testa trovare la canzone migliore da inviare al suo cotta-er, idolo. Non era una cotta, si rassicurò guardando il soffitto bianco, tracciando forme in dossi e crepe. Era più vittima del suo fascino. Sì, ecco, quello.
 
Prima che potesse rinunciare alla sua impresa, mettere la testa in cucina per iniziare a preparare la colazione e prima che Niall lo aggredisse, dalla sua playlist partì la canzone successiva. Era una band che aveva scoperto un paio di mesi prima e di cui si era completamente innamorato. Era il perfetto mix di indie ed elettro, ed era certo che chiunque apprezzasse la musica avrebbe apprezzato anche quella canzone. Con un piccolo sorriso sulle sue labbra, afferrò il telefono ed aprì la sua applicazione di Twitter.
 
Sapete cosa penso che @Harry_Styles possa apprezzare? SLEEPSONG dei Bastille. #ItsAmazing
 
Ci siamo, pensò a disagio con se stesso mentre passava sul pulsante di tweet. Sperò che avesse fatto la scelta giusta senza far divenire troppo altezzose le sue speranze. Forse lo era. Forse avrebbe dovuto ripensarci.
 
“BUONGIORNO, SPLENDORE!” Urlò Niall mentre si gettava nella stanza di Louis aprendo aperta, e riuscendo non solo a fargli venire un attacco di cuore, ma anche a farlo saltare, facendogli premere il pulsante ‘invia’. La tonalità del suo viso divenne scolorita mentre guardava il suo tweet aggiungersi alla sua bacheca. Bene, questo è quanto. “Oh, sei sveglio.” Disse l’irlandese, un po’ sconfitto, mentre abbassava il cuscino che aveva sollevato sopra la testa. “Beh, questo rende il tuo risveglio meno divertente. È il momento di andare, Lou.” Fece il broncio appoggiandosi allo stipite della porta. Louis fissò il suo telefono, sperando che si illuminasse dandogli una risposta, ignorando completamente il suo migliore amico, e facendo approfondire il broncio del ragazzo.
 
“E ora mi stai ignorando!” Gridò drammaticamente, camminando a piedi nudi nella stanza di Louis e buttandosi a faccia in giù sul suo letto. Il movimento repentino svegliò il ragazzo più grande dal momento di trance.
 
“Davvero, Nialler? Stai davvero facendo i capricci sul mio letto, ora?” Lo prese in giro, raggiungendo i suoi capelli e scompigliandoglieli, suscitando una risposta soffocata. “Non ti capisco, piccolo, quando parli con il letto.” La testa di Niall si tirò su fissando Louis.
 
“Sì, sì li sto facendo. E continuerò fino a che non mi nutrirai. Dopo, e solo dopo, ti perdonerò dall’avermi negato di battere il cuscino in modo senza senso sulla tua testa.” Disse con amarezza prima di far cadere la sua testa tra le lenzuola.
 
“Sei proprio la regina del dramma,” rise, guardando il telefono dietro di sé e nascondendo la delusione nel non aver scorto un nuovo messaggio. “Dai allora. Non posso avere una fonte di intrattenimento al lavoro arrabbiata con me, come faccio?”
 
***
 
Louis controllava il suo telefono ogni dieci minuti, quasi esattamente al secondo. In un primo momento, Niall lo trovò divertente. Sapeva che Louis era un po’ dipendente da Twitter, era uno dei suoi pochi followers dopo tutto. Non che gli costasse molta attenzione, ma lo era diventato sotto il costringimento dell’amico, ed era stato meglio diventare suo follower anziché litigare con lui per non esserlo, specialmente quando aveva in mente qualcosa. Ora era solo curioso. Non controllava il sito da una settimana, non aveva il bisogno di vedere cosa Louis tweettasse, avendo vissuto la maggior parte dei suoi tweet in prima persona. E anche se non lo era stato, riceveva la telecronaca da Louis appena rincasava, quindi in realtà, qual era l’obiettivo nel controllare il sito? Guardando il suo amico controllare il telefono per la millesima volta da quando erano arrivati a lavoro gli fece credere che magari si fosse perso qualcosa. Louis era così ansioso, ed iniziava ad essere nervoso, spostandosi a disagio sulla sedia e controllando il tempo. Avevano ancora trenta minuti prima che il loro turno finisse, ma non era sicuro che avrebbe aspettato così a lungo, specialmente se guardava la faccia delusa del suo migliore amico ogni volta che guardava lo schermo presumibilmente vuoto del suo telefono. Come vide Louis tornare al suo lavoro –al momento spolverare gli scaffali-  Niall tirò fuori il proprio telefono, sfogliando le varie pagine di app prima di trovare quella in cui risiedeva Twitter. Gettò un ultimo sguardo per assicurarsi che il suo amico stesse ancora lavorando ed il suo capo non fosse in giro, prima di aprire il sito. Gli ultimi tweets del suo migliore amico erano all’inizio della sua pagina così li lesse. E li lesse ancora.
 
Non era possibile che Louis tweettasse ad una celebrità. Una volta aveva detto a Niall che non capiva il senso e che non riusciva a capire come qualcuno potesse aspettarsi una risposta quando questo era solo uno dei tanti, ma gli ultimi suoi due tweet erano stati rivolti nientemeno che ad Harry Styles. Non solo erano rivolti al rubacuori, ma questi gli suggerivano canzoni, che non pensava sarebbero bastati per catturare l’attenzione del ragazzo. Dovrò andare a fondo in questa faccenda, pensò tra sé chiudendo l’applicazione e guardando ancora il suo amico, che ancora una volta aveva tirato fuori il telefono dalla sua tasca. Doveva assolutamente capire cosa fosse successo a Louis.
 
***
 
Harry era stato irritabile per tutto il giorno. Sapeva che non era giusto prendersela con la crew ed i suoi amici dal momento che era stato lui a lasciare il telefono nell’appartamento, ma tutto ciò che voleva vedere era se Louis Tomlinson gli avesse tweettato qualcos’altro. No, non gli sarebbe dovuto importare. Gli aveva solo consigliato una canzone, quindi per quale motivo avrebbe dovuto provare a rimettersi in contatto con lui. Era come se Harry lo conoscesse, e viceversa. Si sorprese a guardare l’ora ogni pochi minuti, il conto alla rovescia che segnava il momento in cui sarebbe potuto tornare a casa. Erano alla loro terza ed ultima intervista del giorno ed aveva quasi perso la pazienza.
 
“Quindi Harry, parlaci della nuova ragazza che fa parte della tua vita. Chi è?” Gli chiese la presentatrice radiofonica, sorridendo smagliante verso di lui. La domanda lo colse di sorpresa e cercò di pensare a chi fosse la ragazza con cui era stato visto. Il silenzio si fece imbarazzante, mentre Zayn e Liam lo guardavano in attesa di una spiegazione. Dio, qual era il suo nome.
 
“Uh, il suo nome era…” Strizzò gli occhi cercando di ricordarselo. “Em-” Liam gli diede un calcio al di sotto del tavolo, tagliandolo fuori. Non era Emma. La padrona di casa iniziò a guardarlo preoccupato mentre frustrato si passava una mano tra i capelli. Zayn iniziò a sussurrargli il nome della ragazza con una mano davanti alle labbra, in modo che la presentatrice non potesse vedere. Am… Ama…
 
“Amelie!” Disse finalmente, ricordando la data di qualche notte prima. Davvero, loro avevano appena iniziato a conoscersi. “Il suo nome è Amelie, ed è una ragazza adorabile.” Rispose, mostrando all’ospite un sorriso brillante. La tensione nella stanza sparì quasi subito quando Liam si appoggiò sollevato allo schienale e Zayn mascherò il suo ghigno con un colpo di tosse.
 
“E lei sa cosa sta facendo mettendosi con il rubacuori Styles?” Rise. Harry sussultò a quel soprannome. Non gli piaceva, ma non aveva il permesso di cancellarlo. Rapidamente si ricompose dandole una risposta sfacciata.
 
“Qualcuno sa cosa mi stia facendo?” Aggiunse con una strizzatina d’occhio a suo favore, facendola cadere in una crisi di risatine.
 
“Bene, eccoci qui ragazze,” annunciò “Il caro Harold ha avuto se stesso un’altra volta. Lo so, sto piagnucolando un po’ troppo,” fece un finto broncio al microfono. “Per oggi è finito il tempo con i One Direction, spero vi siate divertite e ringrazio i ragazzi per essere venuti.”
 
“È stato nostro il piacere,” rispose Liam semplicemente a nome del gruppo. Era stato quello nominato per parlare maggiormente avendo sempre una risposta pronta. Era stato così, a meno che la domanda non fosse rivolta a qualcun altro. Gli occhi di Harry guizzarono ancora all’orologio, cosa che Zayn notò. L’aveva fatto per tutto il giorno, ed era preoccupato del fatto che qualcosa andasse male per il membro più giovane.
 
“Ehy, amico, tutto a posto?” Gli chiese quando finalmente furono in macchina mentre Harry aveva cominciato ansiosamente a torturare i suoi braccialetti, gli occhi verdi si staccarono dal loro lavoro e Zayn alzò un sopracciglio.
 
“Si, perché me lo chiedi?” La sua voce era bassa e Zayn sapeva che stava nascondendo qualcosa, ma chi era lui per fargli leva. Con una scrollata di spalle lasciò cadere il discorso ed il ragazzo tornò ad occuparsi dei suoi braccialetti. Il viaggio in macchina era davvero lungo con l’ansia di Harry che si stava diffondendo in tutta la macchina.
 
“Davvero Harry, sembra che ti voglia buttare giù dalla macchina da un momento all’altro.” Disse finalmente Liam, innervosendosi a causa del battito del piede del giovane, che si fermò appena sentì le parole dell’amico.
 
“Ho dimenticato il mio telefono.” Si lamentò, sapendo che il suo compagno di band si sarebbe fatto una risata se quella fosse stata davvero la causa della sua ansia.
 
“Tutto qui?” Chiese Zayn. Harry scrollò le spalle in risposta.
 
“Tu sei stato tutto il giorno lontano dal mondo, dimmi come convivi con questo.” La risposta uscì più dura di quanto volesse, ma quando stava per scusarsi, arrivarono nella parte anteriore del loro edificio. Senza un momento di esitazione, Harry saltò fuori dalla macchina dirigendosi verso l’edificio e salendo nel loro appartamento. In effetti era abbastanza triste avere bisogno del proprio telefono per controllare Twitter, e onestamente si sarebbe giudicato se fosse stato qualcun altro. Fosse come fosse, si stava ancora giudicando mentre spingeva la porta aperta, senza fermarsi a guardare se i suoi compagni l’avessero seguito ed andando dritto nella sua stanza.
 
Con un respiro di sollievo, afferrò il dispositivo, notando che non c’erano chiamate perse o messaggi per lui, cliccando sull’app che era stata aperta per ultima, che era successo con Louis. No, lui non gli aveva risposto o qualcosa di simile. I suoi occhi si illuminarono quando videro il suo tweet tra i tweets recenti, trovandosi a sorridere stupidamente, con suo grande dispiacere.
 
Perché gli importava così tanto di uno sconosciuto che gli suggeriva canzoni?
 
***
 
“Okay Louis, hai qualcosa da dirmi?” Gli disse Niall una volta seduti a cena, mentre entrambi si godevano la loro tazza di cereali dal momento che Louis non aveva  avuto voglia di cucinare. Louis, che aveva mantenuto il broncio per tutta la durata della cena sembrava essere in competizione con il suo portafortuna, guardando con aria interrogativa il suo amico.
 
“No?” Sembrava più una domanda che una risposta.
 
“Sei sicuro? Perché sei stato strano tutto il giorno.” Lo pressò Niall, fissando lo sguardo blu su Louis, sapendo che si sarebbe sentito a disagio ed avrebbe parlato. Aveva imparato quel trucco tempo prima, quando voleva sapere da Louis quale fosse il suo regalo per Natale. Era la sua arma segreta e l’aveva salvato durante le occasioni speciali, e questa sembrava una di quelle. Louis cercò di sostenere lo sguardo, mordendosi il labbro con concentrazione prima di emettere un sospiro di sconfitta.
 
“Beh, vediamo…”  Il telefono di Louis si accese, provocando l’apertura della sua bocca ed il suo scatto per prendere il telefono sul tavolo. I suoi occhi cerulei erano luminosi e guizzavano sullo schermo, perdendosi nel tweet proveniente dal ragazzo famoso.
 
@Harry_Styles: Oh, you go to sleep on your own and you wake each day with your
thoughts and it scares you to be alone. It’s a last resort.
 
Il suo stomaco si capovolse mentre lasciava che le parole gli entrassero dentro. Non c’era nessuna possibilità che Harry avesse tweettato il testo delle due canzoni che lui gli aveva tweettato per pura coincidenza. Il che stava a significare che li aveva letti. Il che voleva dire che i suoi tweet erano per lui. Un grido femminile minacciò di sfuggire dalla sua bocca per l’emozione a livelli ormai incontrollabili. Mantieni la calma, pensò Tommo tra sé mentre fissava il suo telefono, contemplando cosa fare, quando il telefono sparì dalla sua presa.
 
“Oi!” Urlò cercando di riprendere il dispositivo che teneva Niall tra le mani, mantenendolo lontano dalla sua portata.
 
“Uh uh, principessa. Te lo ridarò quando mi dirai cosa succede” disse, agitando un dito nella sua direzione. Louis alzò gli occhi, provando a decidere se sarebbe riuscito a farla franca prendendolo a pugni e correndo fuori dalla stanza con il suo telefono. Le sue possibilità di successo erano davvero basse, Niall era sempre stato più veloce.
 
“Va bene, penso che Harry Styles mi abbia tweettato senza tweettarmi.” Disse finalmente. Ci fu una pausa di silenzio, prima che Niall scoppiasse a ridere. “Cosa?! Non è divertente, stupido! Ora dammi il telefono!” Strisciò verso il telefono, questa volta riuscendo a sottrarlo alla presa dell’irlandese che continuò a ridere a spese del suo amico.
 
“Sei stato così tutto il giorno perché aspettavi che Harry Styles, quell’Harry Styles, tweettasse?” Disse Niall incredulo. Beh, se la metti in questo modo, pensò Louis tra sé.
 
“Senti, non ha senso, davvero. Gli ho tweettato una canzone e lui ne ha tweettato il testo. Poi l’ho rifatto e guarda! Proprio qui. Il testo.” Spinse il telefono vicino al viso del biondo, facendogli incrociare gli occhi da quanto fosse vicino. Allontanandolo un po’, Niall riuscì a leggere il tweet.
 
“Va bene, così ha twettato una parte del testo. Non sai se è per te” disse, cercando di essere razionale, ma ad essere onesti, era davvero una coincidenza troppo grande.
 
“Ma quali sono le possibilità, Niall?! Due tweet di fila?” Louis non aveva bisogno d’aiuto per dubitare di sé stesso, e se c’era qualcuno che lo avrebbe aiutato, era Niall. Il giovane ragazzo guardò ancora il telefono.
 
“Tu sai cosa vuol dire, vero?” Gli chiese con un lampo malizioso negli occhi. E non era buono quando Niall faceva quello sguardo. Louis l’aveva visto molte volte prima che attuasse uno scherzo. L’aveva trovato divertente ed emozionante quando non era stato lui a riceverlo. Ora, non sapeva esattamente se gli piacesse il modo in cui Niall fissasse il suo telefono.
 
“Cosa significa?” Chiese nervosamente. Senza preavviso Niall prese il telefono e lo spinse lontano dal tavolo, rovesciando la sedia e correndo verso il bagno. Lo stomaco di Louis fece un balzo, quando capì cosa fosse appena successo.
 
“Niall! Ridammelo!” Piagnucolò, dirigendosi verso la porta chiusa e bussandoci sopra rumorosamente.
 
“Silenzio ora, piccolo, questo è per il tuo bene!” La voce dell’irlandese suonò da dietro la porta.
 
“Che bel bene! Dà. A. me. Il. Mio. Telefono.” Calciando ad ogni parola la porta per dare più enfasi, come aveva imparato dalle sorelle. Poteva solo immaginare le cose orribili che l’amico stava facendo con il suo telefono. Solo il pensiero lo portava ad attaccare la porta con più fervore. Non appena si fosse allontanato dal bagno, il biondo aprì la porta, passando il telefono a Louis.
 
“Calmati, ecco qui.” Fece una smorfia,  camminando come se non avesse appena causato all’amico un mini attacco di cuore.
 
“Sei un cretino, cosa hai fatto?” Disse Louis, sbloccando il suo telefono e facendosi un appunto mentale per cambiare la password del telefono in modo che la cosa non accadesse ancora.
 
“Niente, segaiolo. Ho solo tweettato al tuo ragazzo, è tutto.” Il suo sangue scorse freddo. Voleva bene a Niall, davvero, ma per lui era difficile farlo a volte. Aprì l’app di Twitter con esitazione, non essendo sicuro di voler vedere ciò che il suo amico aveva mandato. La curiosità ebbe la meglio su di lui e guardò il telefono, leggendo la parola ‘inviato’.
 
@Louis_Tomlinson: Hey @Harry_Styles apprezzeresti SWEET DISPOSITION dei Temper Trap ;)
 
Come se non avesse mai mandato una faccina con l’occhiolino, si sbeffeggiò. Certo, non gli avrebbe neanche mai mandato quella canzone, sapendo che a lui già piaceva quella canzone. (Wow, si sentiva strano a sapere quella informazione.) Grande, ora Niall era arrivato e aveva rovinato tutto. Ora certamente lui non avrebbe risposto. Tenendo il broncio, si diresse verso la sua stanza, volendo evitare il suo amico a tutti i costi evitando così di mettere in atto tutte le sue idee di vendetta. Con un sospiro, si sedette sul letto, tirando verso di sé il portatile e cercando da dove iniziare con la sua riproduzione casuale. Proprio mentre stava per iniziare la canzone, il suo telefono si illuminò.
 
@Harry_Styles: @Louis_Tomlinson sembra che la terza volta non sia il caso. La conosco già. Provi ancora? :)
 
Tutti si fermò mentre leggeva le parole più e più volte. Gli aveva risposto. Non era come un riconoscimento, lo aveva letteralmente menzionato. Okay, respira, si disse. Non è un grosso problema. Il telefono si illuminò ancora.
 
@Harry_Styles ti sta seguendo.



Buongiorno! So che di aver detto che avrei aggiornato ogni venerdì, ma soprattutto REGOLARMENTE.
Il 'problema' è che domani sono a Milano e non mi sembrava giusto pubblicare il sabato mattina.
Posterò di giovedì anche la prossima settimana, perchè venerdì 5 partirò per la grande Londra!
Però, ora parliamo del capitolo. 
Penso di essere l'unica persona che fangirla mentre traduce fan fictions.
Cosa ne pensate? Cosa potrà succedere ancora tra Harry e Louis? Quale sarà il loro futuro con tanto di conseguenze? Ci sarà?
Buone vacanze di Pasqua!
A giovedì, 
Giulia

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