Storie originali > Soprannaturale > Licantropi
Segui la storia  |       
Autore: IreneMartignoni    28/03/2013    1 recensioni
Anne Smith era una ragazza come tante, anzi, era la ragazza che tutti i ragazzi volevano. Ma lei era semplice, naturale e un po' timida, sicuramente non una della squadra di pallavolo, quelle sì che erano delle montante.. Anne Smith era una ragazza come tante, con una cosa in più. Il potere di trasformarsi in un lupo. E odiava esserlo. Ma una notte succederà una cosa che le cambierà totalmente l'esistenza..
Genere: Avventura, Guerra, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                                   Capitolo 1.

Bip bip. La sveglia suona, e apro lentamente gli occhi, facendo filtrare un po' di luce nelle mie pupille, che si stringono per la troppa luce dopo nove ore di oscurità e sogni. Allungo la mano al comodino e cerco invano il cellulare, per spegnere questa stramaledetta sveglia e il suo assordante rumore, e riesco a spengerla. Ohh, adesso mi sento meglio.. Mi alzo, e mi comincio a preparare per la scuola, ficco un paio di libri nello zaino, mi infilo un paio di jeans e una t-shirt semplice con una felpa sganciabile sopra e le mie adorate vans rosse, faccio colazione, mi sistemo un poco i capelli e mi trucco con poco, tanto per nascondere le tracce del mio sonno, saluto mio mamma e prendo la mia semplice auto e mi dirigo a scuola, ovviamene in anticipo. Ho sonno, tanto sonno, e non ho la minima voglia di parlare con professori e con amiche e amici falsi, sopratutto con quello stronzo di Eric, oh quanto lo odio! Quel mio ex insopportabile, che mi ha lasciata per “poco amore”, anche se lui intendeva sesso. Arrivo a scuola quindici minuti prima dell'apertura e trovo immediatamente Jane, occhi azzurri, capelli biondi, fisico perfetto. Un sogno per ogni ragazzo della nostra scuola.

J: Anne, eccoti!

Mi abbraccia. Adoro i suoi abbracci, se non ci fosse lei nel branco non saprei proprio come fare, sul serio.

A: Già, eccomi qua. Ti sei sistemata perbene oggi devo dire!

J: Davvero? Menomale, anche perchè ho preso le prime cose che ho trovato nell'armadio e me le sono messe! Ahaha, comunque anche te stai bene, belli i capelli!

A: Ma se sono come sempre! Ahaha

J: Ma oggi sei..diversa

A: Beh sì, ho sonno!

J: ahah capisco.. Stasera ci sei alla riunione di branco no?

A: Purtoppo..

J: Va bene, allora io vado da tuo fratello, ci vediamo dopo! Ciao!

A: Ciao Jane, a dopo!

Già, Jane stava con mio fratello. Beh non era un brutto ragazzo, anzi! Aveva i capelli biondicci, occhi color nocciola e delle labbra da urlo, simili alle mie solo un po' più mascoline direi! Poi adoravo i suoi occhi, un colore quasi innaturale.. beh era nel branco anche lui, dopotutto.

Qualcosa mi riporta alla realtà, quell'oca di Elya! Nome strano, tipa strana. Ma maledettamente civetta, odiavo il suo modo di fare. Ed odiavo la sua razza. Era una vampira. Ed era bellissima, come tutti i vampiri. Carnagione pallida, occhi ghiacciati, come i miei purtoppo. E viso come scolpito nella creta, era perfetta e impossibile da avere. Ed ero la sua più grande nemica.

Decisi di entrare nella scuola e mi incamminai sul corridoio principale, la passerella delle troie e il centro degli atti di bullismo sugli “sfigati”. Io a scuola ero ben accettata, né troia e né sfigata. “normale”. Mentre camminavo vado verso il mio nuovo armadietto, e sento l'impatto contro qualcuno, o qualcosa. Tutti i libri che avevo estratto dalla zaino per riporli nell'armadietto finiscono per terra, insieme a me e la cosa che mi ha fatta cadere. Poco dopo, alzando lo sguardo, mi accorgo che ciò che ho chiamato brutalmente cosa, è bellissima. E' un ragazzo probabilmente sui diciotto anni, mai visto. Occhi grandissimi verdi, ma di un verde innaturale, bellissimo, da perdercisi dentro; labbra perfette, viso perfetto. E' bellissimo, e un po' rosso nel viso, probabilmente è imbarazzato della situazione. Mi guarda dall'alto, e mi pone una mano con un semplice “scusa, non ti avevo vista”, la mia mente va in tilt. Io accetto la sua mano dopo aver raccolto quei pochi libri a terra, e mi lascio tirare su da quelle braccia possenti, che solo un ragazzo può avere.

?: Scusa davvero bella, non conosco questa scuola, sono nuovo e non ci capisco niente.

A: Tranquillo..

?: Comunque piacere, sono Gale. E tu?

A: Piacere mio, Anne!

Gli stringo la mano leggermente accaldata. Ammicca leggermente.

G: Cos'hai alla prima ora?

A: mmmmh.. Letteratura! E te?

G: Pure io! Potresti accompagnarmi? Non conosco l'aula sai..

A: Oh, certo! Alla seconda cosa hai?

G: ..matematica!

A: Anche io! Fammi vedere il tuo orario aspetta..

Mi accorgo ben presto che il nostro orario è completamente uguale, che fortuna!

A: Abbiamo l'orario uguale!

G: ..perfetto, così mi accompagni a tutte le aule!

Mi fa l'occhiolino, mi sta ammiccando questo gran bel ragazzo.

Continuiamo a parlare mentre mi dirigo insieme a lui nell'aula della professoressa Washington, chiamata “la racchia”. Entro e trovo Eric, che mi fa l'occhiolino, quello stronzo.

Mi siedo quasi infondo, non ho proprio voglia di ascoltare i lunghi e articolati discorsi della racchia, che ormai mi tormentano l'esistenza da cinque lunghi anni della mia breve ma infinita vita.

Vedo Gale avvicinarsi al mio banco, e mi lascia un bigliettino sul banco, e io meravigliata lo apro, e c'è scritto:

 

Vediamoci oggi alle 17.00 nel bosco, mi riconoscerai.

Gale xxx

 

Leggo il bigliettino un po' perplessa, perchè quel “mi riconoscerai”? E poi perchè proprio nel bosco? Che tipo strano. Poso lo sguardo un secondo su di lui, e mi accorgo che mi sta fissando. Io gli sorrido timidamente, e lui mi ricambia con un bel sorriso, uno di quelli che ti fanno impazzire.

Quando i nostri occhi si incrociano, sento come uno strizzo al mio cuore, ormai già tagliuzzato e ferito svariate volte; ma sembra come nuovo, come se non avessi mai amato. E lì capisco. Ho appena perso la testa per quel ragazzo. Ma non è un amore di baci, un amore di coccole. E' come se non riuscissi a separarmi da lui, mai. E' strano, e subito capisco che non è un amore come gli altri. Imprinting. Maledetto Imprinting..

Allora, che ne pensate? ditemi la vostra, miraccomando! Ho visto che le lettrici del prologo per ora sono circa una ventina, grazie di esistere! Alla prossima! Ah, se una di voi mi invia una recensione prometto di metterlo subito dopo il capitolo! ;) 
dalla vostra Irene xxx :)

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Licantropi / Vai alla pagina dell'autore: IreneMartignoni