One Direction, 'Impossible....' di _Pepata

OGNUNO HA I SUOI SEGRETI

POV CAROLINE

Dire che non ero spaventata,sarebbe stata una bugia difficilmente perdonabile.

Ero rimasta immobile,paralizzata come se una forza più potente di me mi avesse legata alla panchina.

I miei occhi roteavano ancora confusi, dal posto improvvisamente vuoto vicino a me,fino alla fine del giardino dove Louis era scomparso senza alcuna spiegazione.In quel momento mi resi conto di quello che potevo avergli causato,magari una paura tale che avrebbe fatto sì che non mi avesse più salutato ne parlato fino alla fine dell'anno.

Tremavo,sembrava impossibile in quel momento,ma d'altronde di cose irreali ne sapevo fin troppo.

La mia vita era impossibile,io ero impossibile,e la nostra amicizia era improvvisamente diventata anch'essa impossibile.

Mi alzai di scatto, e corsi via.

Decisi di andare nella biblioteca,li non c'era mai nessuno,ed era il posto migliore per pensare.

Sembrava,che ogni giorno al suono dell'ultima campanella,gli alluni della Felicity High School, si rinchiudessero nelle loro stanze,per poi uscire il lunedì seguente.

I corridoi erano deserti,e le aule erano silenziosissime.

Per un attimo mi dimenticai della scenata che aveva fatto Louis nel giardino,ma poi la sua espressione strana mi si fece contro occupando ogni mio pensiero.

Entrai nella grande biblioteca,e presi postazione vicino a una scrivania con un pc ancora acceso.

Guardai fuori dalla finestra pensierosa,e vedendo il mio riflesso fui presa da una rabbia tale che lanciai con estrema forza il primo volume che avevo davanti.

Il vetro si frantumò in milioni di cristalli,ma in quel momento non me ne importava un gran che,avrei voluto buttare all'aria tutto.

Ero stata così ingenua,avevo creduto in una cosa impossibile,avevo creduto che finalmente una persona mi volesse ma per un mio stupido errore tutto era andato in frantumi,proprio come la finestra della biblioteca.

Quanto sarebbe stato zitto.Louis?Un giorno,una settimana...

-Signorina, Mayson si rende conto di cosa ha fatto?-la voce del preside tuonò per tutti gli scaffali di libri.

-Mi scusi,non l'ho fatto apposta-

-Ne discuteremo nel mio ufficio.-rispose lui prima che potessi aggiungere altro.Lo seguii silenziosamente,e per un momento la tentazione di saltargli al collo e di bere il suo sangue fu più grande della paura che mi stava assalendo poco prima.

Sorrisi,immaginando la tonda faccia del preside staccarsi e sprofondare in una pozza di sangue, e i ragazzi che lo utilizzavano come pallone di calcio.

-Entri pure-mi accompagnò fino alla sua scrivania,rimasi in silenzio.

-Sai,non sei mai stata una ragazza ribelle, quindi forse chiuderò un occhio,ma i danni che hai causato sono assai gravi e quindi una punizione...è necessaria-annuì distrattamente.-Dovrai,lavorare in biblioteca,mettere apposto gli scaffali per un mese circa,ora puoi anche andare-lo salutai cordialmente.

In quel momento,non mi preoccupava il fatto che avrei passato un mese in una vecchia e polverosa biblioteca,ma il fatto che Louis non si era ancora fatto vedere.

In quel momento vidi un ragazzo,moro con carnagione bronzea e occhi color cioccolato avvicinarsi,un tanfo insopportabile mi travolse,ma ormai ero abituata, anche se mi sembrava strano che anche lui come Louis avesse quell'odore inconfondibile di cane bagnato.

-Sei Caroline vero?-sbarrai gli occhi incredula.

-Sì,sono io,tu chi...-mi bloccò prima che potessi aggiungere altro.

-Non sono qui per presentarmi,Louis ha detto che ti vuole vedere,a mezzanotte in giardino,ti deve parlare-lo ascoltai attentamente.

-Va bene,ehm grazie per avermelo detto,ragazzo sconosciuto-mi sorrise bonario e mi tese la mano.

-Sono, Zayn...Louis mi ha parlato molto di te,e mi ha anche detto che oggi è successa una cosa strana-annuii nascondendomi gli occhi con le mani,anche se ormai era sera e gli occhi erano diventati neri,non si sapeva mai,visto che come vampira ero piuttosto stramba.

-Comunque,aveva ragione,non sei affatto male...-mi sorrise,per poi voltarsi e ricominciare a camminare.

POV LOUIS

Non si poteva considerare un vero e proprio appuntamento,più che atro era un incontro per confidarle,una parte dei miei segreti.

Ma allora perché mi sudavano le mani?;Perché avevo fatto la doccia tre volte di seguito?;Perché tremavo?...

Camminavo svelto verso il luogo del ritrovo,a ogni passo mi sembrava che quella panchina si allontanasse sempre di più, come in uno di quegli incubi.

Caroline era già lì,al sentire la mia presenza si voltò-Ciao,Louis-la sua voce cristallina mi mandò in estasi.

Mi avvicinai protettivo verso di lei.

-Dobbiamo parlare...-e ora?Da dove incominciavo?

Sai sono un licantropo comunque bella la luna no?

Oppure:Sai oggi ho avuto l'imprinting con te,sono un lupo mannaro per caso anche tu lo sei?

No ci voleva un discorso,bello,delicato e che non l'avrebbe fatta spaventare,anche se come cosa sembrava impossibile,chi non avrebbe avuto paura?

-A cosa stai pensando?-mi chiese spostandosi,dove il riflesso della luna non poteva colpirla.

-Oh,a niente-mi sorrise.

-Senti ti devo parlare-annuì e mi lasciò proseguire.

La mente si annebbiò,non riuscivo nemmeno a trovare le parole giuste per proseguire,avevo paura di perderla...-sai dovremo uscire più spesso insieme...-dissi infine sconfortato.

-Già,per quanto riguarda questo pomeriggio,scusami..ti avrò sicuramente spaventato...-le scostai un ciuffo di capelli dagli occhi e scossi la testa.

-No,non preoccuparti,e scusami per la mia reazione...cioè è una cosa complicata...-

-Non preoccuparti,ognuno ha i suoi segreti-mi fece l'occhiolino.-Cosa volevi dirmi allora?-