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Autore: Heart_ShapedBox    28/03/2013    1 recensioni
Ella cominciò il suo discorso:
- buongiorno a tutti ragazzi e ben arrivati. Nella cartella che tengo in mano possiedo i dati di ognuno di voi e questa mattina alcuni scopriranno di essere molto più speciali di quanto avessero mai immaginato. Dunque ora chiamerò i nomi di queste persone, consegnando loro il modulo d’iscrizione presso l’Accademia delle Arti Magiche di Woole - via via dicendo Cassie, Harry, Britney, Aileen, Becky ed Elisabeth presero il foglio, restava l’ultimo e vidi la preside pronunciare lentamente il mio nome come in un flashback - Chantal Smith - mi avvicinai alla cattedra e lei continuò:
- congratulazioni, era da tanto che non si vedeva in giro una fata del fuoco - strabuzzai gli occhi, esattamente come i miei compagni quando avevano ricevuto il loro titolo magico...
Genere: Fantasy, Generale, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Terzo capitolo – Inquietudine in viaggio

In totale c’erano 4 vagoni. Ci venne spiegato che, per il momento, non avremmo potuto avventurarci oltre il secondo, quello in cui si trovavano i dormitori. Erano stanze da 2 o 4 letti, complete di bagno, poltrona, armadio e tutto ciò che una suite potrebbe avere:
<< Questo trucco illusionista inizia davvero a piacermi >> esclamò Becky, intenta ad esplorare ogni singolo cassetto del grande mobile in mogano.
<< Concordo >> assentì Lucy << lo trovo molto utile: riuscire a far entrare oggetti o addirittura stanze di medie dimensioni in uno spazio di gran lunga minore sarebbe la soluzione ai problemi di spazio per le persone “normali” >>.
<< Sai Becky, potremmo usarlo per mettere un po’ d’ordine nella tua stanza: c’è tanta di quella roba sul pavimento! Una volta imparato come si realizza questo.. credo si chiami “incanto”, potresti spostare tutto dentro l’armadio, anche se penso che con te resterebbe sempre mezzo vuoto! >> Sul viso di Cassie comparve un sorrisetto divertito.
<< Non c’è così tanta “roba” sparsa per terra >> ribatté Becky arrossendo << solo qualche vestito qua e là >>.
<< Avanti, smettete di battibeccarvi come al solito e diamoci da fare: abbiamo un treno da esplorare! >> dissi convinta.
<< Ti correggo: soltanto metà. Possiamo vedere solo i primi 2 vagoni, ricordi? >>.
Sorrisi: Cassie voleva sempre avere l’ultima parola.
Mentre aprivo la porta che dava sul corridoio e mi cimentavo ad uscire, qualcuno mi corse incontro abbracciandomi:
<< Chanty! Eccoti qua finalmente! >>.
<< Ciao Brit! Dov’eri finita? >> chiesi, felice come una pasqua di rivedere la mia migliore amica.
<< Io ero nella classe dei Folletti. Tu piuttosto, che fine hai fatto? >> domandò curiosa.
<< Sono nella sezione di Fate e Maghi >> risposi ancora un po’ incredula.
<< Wow ma è magnifico! Allora? Qual è il tuo potere? >>.
<< A quanto pare dovrei essere una Fata del Fuoco >>.
<< Mitico! >>.
<< Tu invece che folletto sei? >>.
<< Diramazione n.22 di Sport: Folletto della Danza! >>.
<< Perfetto, non avresti potuto ricevere ruolo migliore! >>. Britney iniziò il suo primo corso di danza ad appena tre anni e, compiuti i 15, sarebbe potuta entrare in un’importante compagnia di danzatori aspiranti al professionismo.
<< Hai proprio ragione >> e rivolgendosi anche alle mie compagne di stanza continuò:
<< Forza ragazze: andiamo a cercare gli altri! >> disse, partendo alla ricerca di facce conosciute. Adoravo Britney: era sempre di buonumore e con lei il silenzio imbarazzante in una conversazione non esisteva per via delle mille domande che proponeva al destinatario.
Percorrendo il corridoio incontrammo un Folletto della Pallamano, un Folletto delle Nubi Grigie, una Custode di Horses Prairie ed una Custode di Swan Lake. Essi erano rispettivamente Harry, Aileen, Gioia ed Alisha, che si unirono al gruppo chiedendo del dono che ognuno di noi aveva ricevuto:
<< Quindi sei una Fata del Fuoco, mhm.. bene. E voi? >> domandò Harry.
<< Io sono una Fata dell’Acqua >> rispose Cassie e, dando un sbirciata alla ragazza che aveva accanto, parlò al suo posto << mentre la nostra cara Becky è una Fata della Neve >>. Becky la guardò in cagnesco ma preferì non ribattere.
<< Lucy, invece tu? >> le chiese Gioia.
Harry non aveva ancora notato la timida ragazza che se ne stava in fondo alla fila e, quando la vide, qualcosa scattò nel suo cuore, accendendo una fiamma che lo fece sentire vivo come non mai.
<< Fata del Sole >> rispose Lucy, voltandosi d’un tratto verso il Folletto della Pallamano, che arrossì di colpo, facendola sorridere.
<< Conoscete qualcun altro nella vostra classe? >> domandò Britney.
<< Si, ci sono Victoria ed Elisabeth >> ricordò Becky, e Cassie continuò:
<< Beth è una Fata del Tempo Atmosferico, mentre Victoria è una Fata degli Animali >>.
<< Mai sentita una Fata del Tempo Atmosferico.. comunque: avete notizie di Lorenzo? >> Dopo aver formulato la domanda, Alisha si voltò verso di me aspettandosi una risposta, ma fu invece Cassie che, guardandola storta, parlò al mio posto:
<< E’ un Mago dell’Aria >>.
Sul corridoio si affacciavano una dozzina di stanze, davanti alle quali gruppi di ragazzi e ragazze discorrevano animatamente. Trovammo Victoria ed Elisabeth intente ad immaginare una nuova linea di moda per animali, mentre Alex, Taylor e Lorenzo erano sulla porta della loro camera, troppo occupati a parlare di videogiochi per accorgersi del nostro passaggio.
- Che strano – pensai, rimanendo un po’ indietro - sembra tutto così normale -.
Cassie, come al solito, intercettò il mio pensiero e mi si avvicinò sussurrando:
<< Sembra una normalissima gita, eppure non lo è affatto.. è surreale, non trovi? >>.
Feci un cenno con la testa: condividevo la sua preoccupazione.
<< Quanto credi che durerà questo viaggio? >> chiesi quasi angosciata, ricordandomi che nessuno aveva posto quella domanda alla Gillys.
<< Ho sentito dire da Aileen che dovremmo stare qui dentro circa una settimana, ma chi ti dice che non sia solo una voce? Magari il tempo dei magici non si può neanche misurare in settimane, mesi o anni; e il fatto di non sapere esattamente a cosa andiamo incontro mi rende inquieta >>. L’attenzione di Cassie si spostò fuori dalla finestra più vicina:
il vento faceva muovere le chiome degli alberi, provocando un suono simile ad un ululato, mentre il cielo scuriva lentamente e le nubi cominciavano a sparire.
Chissà; forse a Woole tutto sarebbe cambiato.
  
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